Definizione di bilancio sociale Non esiste una definizione
Definizione di bilancio sociale Non esiste una definizione unica o legale di bilancio sociale. Secondo la definizione dell’Unione Europea, il bilancio sociale è: «Integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate» (Libro Verde della Commissione Europea , 2001); Secondo quanto indicato dal Ministero dell’Interno nel 2007, «Il bilancio sociale è l'esito di un processo con cui l'amministrazione rende conto delle scelte, delle attività, dei risultati e dell'impiego di risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai cittadini e ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l'amministrazione interpreta e realizza la sua missione istituzionale e il suo mandato» .
Funzione Il bilancio sociale nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di persone, definiti stakeholders, che hanno un diritto riconosciuto, o interesse, a conoscere quali ricadute, o effetti, l'ente produce nei propri confronti. Una conseguenza di questo aspetto è che l'ente, per rendere conto degli effetti del proprio operato sulle diverse categorie di persone, non può esimersi dal coinvolgerli, per individuare insieme quali siano questi effetti. Attraverso il bilancio sociale l'ente rende espliciti i risultati della sua attività, confrontandoli con gli obiettivi, dichiarati, in modo da permettere a tutti, ma in primo luogo a se stessa, di verificare se tali obiettivi siano stati raggiunti, o si renda necessario piuttosto, introdurre ulteriori interventi. Una gestione corretta, e sperimentata nel tempo, del bilancio sociale, ne fa non solo uno strumento di dialogo, ma un vero e proprio strumento di consapevolezza, e quindi di gestione.
Funzioni: Il Bilancio Sociale ha la funzione di descrivere il più analiticamente possibile le ragioni per cui si sostengono o si sono sostenuti determinati costi, più lontani rispetto all’attività caratteristica, ma anch’essi produttori di vantaggi per alcune categorie di stakeholder. Non esiste infatti una utilità globale ma una serie di utilità, ognuna per ogni pubblico di riferimento. Il Bilancio Sociale diviene pertanto la somma di una serie di bilanci, unificati per il fatto che l’impresa è una ed è l’unico soggetto in grado di compierne una sintesi. E’ ovvio che il Bilancio Sociale non potrà essere mai totalmente neutrale come può esserlo il bilancio d’esercizio, ma è chiaro che deve essere il quanto più possibile verificabile ed oggettivo, in caso contrario assai scarso potrebbe essere l’interesse degli stakeholder più avveduti, che potrebbero considerare tali informazioni incomplete, non significative, o cosa più grave inattendibili. Il Bilancio Sociale è un importantissimo strumento di comunicazione, un mezzo fondamentale per svolgere un’attività di relazioni pubbliche, per migliorare le nostre relazioni sociali ma anche industriali. L’obiettivo che ci si pone è quello di rafforzare la percezione pubblica dell’importanza delle nostre azioni, di dare maggiore visibilità all’attività svolta, in modo da accrescere quindi la propria legittimazione nella comunità locale di riferimento e il consenso a livello sociale.
In particolare il Bilancio Sociale dovrebbe: 1) consentire di comprendere il ruolo svolto dall’attività nella società civile; 2) essere uno strumento che confrontando quanto realizzato con le esigenze sociali preesistenti, fornisce informazioni sul raggiungimento degli obiettivi sociali prefissati; 3) dimostrare che il fine dell’impresa non è solamente quello di creare profitto ma anche quello di fornire un valore aggiunto per la comunità; 4) essere considerato come un fattore di cruciale importanza per lo sviluppo della democrazia e della trasparenza nell’ambito delle attività; 5) diventare uno strumento per rendicontare se le azioni sociali dell’impresa hanno delle ricadute in termini di utilità, legittimazione ed efficienza; 6) rappresentare un momento di riflessione sull’impegno che si ha all’interno dell’impresa per migliorare qualità di prodotto e servizio, rapporto con il territorio e i fruitori, sicurezza sul posto di lavoro, rispetto dell’ambiente.
Normativa sul bilancio sociale Sono tenute alla redazione del bilancio sociale: Gli enti di terzo settore con proventi o entrate superiori al milione di euro, come indicato dall’art. 14 del d. lgs. 117/2017 (il “Codice del Terzo settore”); Tutte le imprese sociali indipendentemente dalla loro dimensione economica, come indicato nel d. lgs. 112/2017 che attua la Riforma relativamente all’impresa sociale.
Disposizioni del Codice del Terzo Settore Il codice, in particolare, introduce: 1. l’obbligo, per tutti gli enti del Terzo Settore, di redazione del bilancio d’esercizio. Fanno eccezione gli enti con ricavi/entrate/rendite o proventi al di sotto dei 220. 000 euro che possono redigere il rendiconto di cassa; 2. prevede l'adozione, con decreto, di Linee guida in materia di bilancio sociale e di valutazione di impatto sociale dell'attività svolta dagli enti del Terzo settore; 3. obbliga gli enti del Terzo settore con ricavi/rendite/proventi o entrate superiori ad 1 milione di euro a depositare presso il Registro unico nazionale del Terzo settore, e pubblicare nel proprio sito internet, il bilancio sociale, tenendo conto della natura dell'attività esercitata e delle dimensioni dell'ente, anche ai fini della valutazione dell'impatto sociale delle attività svolte
Linee guida per redigere il bilancio sociale • Ultimo report: 5 aprile 2019 Durante l’incontro del 6 marzo 2019 la Cabina di regia del Terzo Settore ha ultimato la definizione delle linee guida sul bilancio sociale che diverranno operative una volta ottenuta la firma del Ministro del Lavoro. Con le linee guida sono definiti i contenuti e le modalità di predisposizione del bilancio sociale da redigere secondo specifici standard di rendicontazione e fornendo specifiche informazioni sulla struttura, la governance, il personale impiegato, le attività svolte e gli obiettivi raggiunti o in programmazione dell’ente. In calce al bilancio dovrà essere inoltre inserita da parte dell’organo di controllo dell’ente, chiamato a verificare la non lucratività delle attività di interesse generale perseguite e le modalità di svolgimento della raccolta fondi, una relazione conclusiva. La redazione del bilancio sociale, il deposito presso il Registro unico del Terzo settore o il Registro delle imprese (per imprese e cooperative sociali) e la pubblicazione sul sito internet dell’ente o su quello della rete associativa di appartenenza saranno obbligatorie per tutti gli Ets con entrate superiori al milione di euro, per le Imprese Sociali e, di conseguenza, per tutte le Società Cooperative Sociali.
Il bilancio d’esercizio È il documento contabile di sintesi, costituito da stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e rendiconto finanziario, che rappresenta, in modo chiaro, veritiero e corretto, la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico d’esercizio. Il bilancio deve essere corredato dalla relazione sulla gestione degli amministratori, dalla relazione del collegio sindacale e del soggetto incaricato del controllo contabile
Clausola generale al bilancio d’esercizio La clausola generale è formulata in termini di “chiarezza” nella redazione del bilancio e di “modo veritiero e corretto” della rappresentazione. Dunque, i principi sono quelli della chiarezza, verità e correttezza. Tali concetti sono per natura indeterminati, ma vanno assunti come chiave di lettura e criterio di iscrizione delle singole poste, facendo all’occorrenza richiamo ai principi contabili indicati dall’OIC. Tali principi, benché previsti in relazione al bilancio, si estendono a tutti i documenti contabili e assumono una caratterizzazione in relazione allo scopo per cui il documento è redatto.
Il bilancio d’esercizio come atto di organizzazione La rappresentazione chiara, veritiera e corretta, quindi, è strumentale a che il bilancio costituisca il documento con il quale si accerta l’esistenza del risultato economico periodico dell’impresa in fase di normale funzionamento. Ciò significa che nella fase di iscrizione dei cespiti all’interno del bilancio, l’applicazione della clausola generale fa sì che non possano essere evidenziati utili fittizi, cioè aliquote patrimoniali che non esprimono il supero del capitale investito (patrimonio>capitale investito). Da tale punto di vista, il bilancio è anche un ATTO DI ORGANIZZAZIONE: dalla sua redazione consegue l’assunzione di decisioni rilevanti per l’impresa, quali la costituzione di riserve, la distribuzione di utili, la riduzione del capitale perdite, l’emissione di obbligazioni, l’acquisto di azioni proprie.
Il bilancio d’esercizio come documento informativo La finalità organizzativa non è disgiunta da quella INFORMATIVA, che consiste non solo nella rappresentazione quantitativa della situazione patrimoniale, contabile e finanziaria della società, ma anche nella descrizione qualitativa, assolta mediante una puntuale e compiuta composizione. Proprio perché il bilancio assume rilevanza di documento informativo, è necessario che la clausola generale venga ancorata ai principi di ordine legale e contabile. Ad esempio è previsto l’obbligo di conformare il bilancio alle disposizioni di legge, ma anche di integrare le informazioni nella nota integrativa laddove l’indicazione nello stato patrimoniale non sia sufficiente (art. 2423, comma 3). Inoltre, è consentito derogare in modo motivato ai criteri di iscrizione laddove questi non siano idonei a consentire il rispetto della clausola generale (art. 2423, comma 4). Infine, è stata introdotta la clausola di rilevanza, all’attuale comma 5 dell’art. 2423 c. c.
Elementi caratterizzanti il bilancio sociale Funzione informativa e organizzativa Il bilancio sociale ha la funzione di offrire una panoramica completa sui risultati sociali, ambientali ed economici raggiunti dall’ente, fornendo informazioni ulteriori rispetto a quelle che possono desumersi dai semplici dati economico-finanziari o dalla relazione di missione (che illustra le poste di bilancio con uno sguardo alla mission dell’ente). Uno strumento particolarmente importante, soprattutto in termini di reputazione, in quanto consente ai potenziali investitori/sostenitori di valutare l’operato dell’ente e fare scelte consapevoli ad esempio sul soggetto a cui destinare un’erogazione o al progetto da finanziare.
Segue: Anche per questo motivo, i criteri di redazione sono uniformi per tutti gli enti del Terzo settore (anche diversi dalle imprese sociali e cooperative sociali), in modo che il documento sia facilmente intelligibile per gli stakeholders interessati (associati, lavoratori, pubbliche amministrazioni, terzi). Il bilancio è diviso in sezioni e sottosezioni, a cui corrispondono alcune informazioni minime, la cui eventuale omissione deve essere motivata. (Struttura predisposta dal legislatore e rigida per consentire la comparabilità tra i diversi bilanci sociali).
Struttura del bilancio sociale • Nella prima parte va indicata la metodologia adottata per la redazione, specificando gli eventuali standard di rendicontazione utilizzati e se si sono verificati cambiamenti rispetto al periodo precedente. • Nella seconda parte vanno indicate le informazioni generali sulla struttura dell’ente, la governance, il personale impiegato, le attività svolte e agli obiettivi raggiunti o in corso di realizzazione. In questa parte sarà importante dar conto dei benefici qualitativi e quantitativi prodotti sui principali portatori di interessi, delle risorse economiche impiegate e degli eventuali fattori che possono compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali. (Tali specificazioni sono utili per capire la portata delle singole attività svolte e orientare le attività future). • Da ultimo, una sezione conclusiva riguarda le osservazioni dell’organo di controllo, che deve monitorare su alcuni aspetti specifici come l’assenza di scopo di lucro e il rispetto dei principi di verità e trasparenza nell’attività di raccolta fondi.
Funzione caratterizzante il bilancio sociale Funzione di stimolo all’integrazione dell’impresa sociale nel territorio, attraverso l’acquisizione dei bisogni che provengono dal territorio stesso. Attraverso la redazione del bilancio sociale l’ente comprende quale sia il livello di utilità sociale soddisfatto dall’attività e può individuare la strategia operativa per una migliore interazione col territorio e con i fruitori dei servizi offerti.
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