Davanti agli occhi si presentava uno spettacolo di

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"Davanti agli occhi si presentava uno spettacolo di desolazione quasi insopportabile. Nessuno si aggirava

"Davanti agli occhi si presentava uno spettacolo di desolazione quasi insopportabile. Nessuno si aggirava tra le case del paese né vi abitava, il tempo giaceva immobile nell'aria sotto la malia di un incubo. Vagavo come un fantasma senza meta risalendo una via fiancheggiata da ruderi antichi, una volta dimore contadine, oltre le quali si alzava un muro imponente, grigio, interminabile, da lasciare sgomenti. Fu l'ultima grande opera dell'ingegno umano, costruita a sostegno del terrapieno dove venivano seppelliti i morti. Stanco, confuso, estraneo a me stesso , forse ancora non uscito dal coma, mi domandavo se non fossi uno di loro“ …

… Mi inoltrai lungo l'inerpicato sentiero mentre, passo dopo passo, il muro si appiattiva

… Mi inoltrai lungo l'inerpicato sentiero mentre, passo dopo passo, il muro si appiattiva verso la cima continuando sull'altro fianco. Da lì la spianata si estendeva fino a perdersi nell'oscurità, apparentemente senza via di uscita. Quello spettacolo di abbandono e di morte mi stringeva il cuore. I corpi venivano sepolti in fosse comuni oppure divisi gli uni dagli altri da malandati pezzi di marmo, senza nessun elemento identificativo. Questa anonimia mi sconvolgeva, questo azzeramento di ogni individualità. . . voluto da chi e perché? …

… Le sostanze inquinanti accumulate nell'atmosfera da secoli e le esalazioni dei cadaveri in

… Le sostanze inquinanti accumulate nell'atmosfera da secoli e le esalazioni dei cadaveri in putrefazione rendevano l'aria malsana. Poco poteva fare la vegetazione rimasta per purificarla martoriata com'era dalle continue piogge acide che, in certi periodi, continuavano ininterrottamente notte e giorno. In quel mentre mi riparavo dalle intemperie con un telo di plastica, passando nei grigi quartieri di periferia alla ricerca di qualcosa di utile …

La vecchia casa

La vecchia casa

… Quante volte avevo percorso quella strada in auto, in moto, in bicicletta e

… Quante volte avevo percorso quella strada in auto, in moto, in bicicletta e a piedi, e ogni volta la trovavo sempre più cementificata e spoglia di vita, sempre più grigia e meno verde, sempre più trafficata e puzzolente. Il campanile della chiesa già si intravvedeva in lontananza e sembrava essere al suo posto. Il terremoto aveva causato gravi danni solo alle case più vecchie come la mia. Lasciai la macchina nel bel mezzo della strada. . . ormai non aveva più senso alcuna regola! …

La villa diroccata con la statua taoista

La villa diroccata con la statua taoista

… Un muro aveva ceduto portando con sé un angolo del tetto, tuttavia l'entrata

… Un muro aveva ceduto portando con sé un angolo del tetto, tuttavia l'entrata sembrava intatta. Sapevo dove veniva nascosta la chiave di riserva: sotto un mattone lì vicino. Entrai con cautela guardando innanzitutto le condizioni del soffitto della sala d'ingresso. Mi sedetti sulla poltrona davanti a un focolare spento da chissà quanto. Nell'angolo stava una statua in avorina di un saggio taoista e alla base ancora qualche bastoncino di incenso. Il suo sorriso scolpito ricordava una saggezza oltre il tempo immune da quanto stava accadendo. …

I grandi magazzini

I grandi magazzini

… Entravo da una porticina posta in alto, dove un tempo gli impiegati parcheggiavano

… Entravo da una porticina posta in alto, dove un tempo gli impiegati parcheggiavano le loro macchine. Non dovetti neppure forzarla per entrare in quanto trovai le chiavi nella mano staccata di un cadavere, orribilmente maciullato forse da un branco di cani inselvatichiti. E temevo proprio di imbattermi in quelli prima o poi ma, a parte qualche topo e gabbiano solitario come me, non scorgevo altro. Giù potevo rifornirmi di tutto quanto mi serviva, soprattutto mi rassicuravano le enormi scorte d'acqua minerale e anche una libreria dove spesso mi fermavo a leggere. …

Molte strade erano impraticabili. .

Molte strade erano impraticabili. .

… Parecchie macchine si trovavano accavallate ai bordi come se una ruspa le avesse

… Parecchie macchine si trovavano accavallate ai bordi come se una ruspa le avesse spinte per liberare la strada. Oltre ai cadaveri di uomini, di cani e di gatti in avanzato stato di decomposizione, non si notava altro. Mi guardavo intorno già assuefatto ad un paesaggio del genere. E’ incredibile, pensavo, come si possa fare il callo a tutto, ma guai se non fosse così. Si riesce a ritrovare l'equilibrio anche in situazioni che in altri momenti giudicheremmo insopportabili. Ma non stavo diventando apatico e insensibile, non stavo morendo dentro di me. …

Per entrare in città bisognava proseguire a piedi

Per entrare in città bisognava proseguire a piedi

Finalmente un amico…

Finalmente un amico…

… Poi un rumore strano mi mise sull'allerta. Ritornai nella navata principale dove echeggiava

… Poi un rumore strano mi mise sull'allerta. Ritornai nella navata principale dove echeggiava qualcosa. . . si sentiva sbattere e grattare sulla porta d'ingresso. Sicuramente qualcuno stava là fuori. Nonostante la preoccupazione, la curiosità e la voglia di incontrare chicchessia era troppo forte! Via via diventava sempre più chiaro, mentre mi avvicinavo, che doveva trattarsi. . . di un cane! Sporco e puzzolente, con una ferita infetta nella zampa. Ma non aveva l'aria aggressiva, anzi come me stava cercando qualcuno: chiunque! …

Le grandi pianure del nord erano una desolazione continua

Le grandi pianure del nord erano una desolazione continua

… Sul finire dell'estate decisi di tornare in esplorazione, questa volta per valicare il

… Sul finire dell'estate decisi di tornare in esplorazione, questa volta per valicare il passo verso le grandi pianure. Sam, seduto sul sedile davanti, osservava con curiosità ogni particolare mentre procedevo lentamente: l'importante non era arrivare da qualche parte ma cercare lungo la strada qualsiasi segno di vita. Scene di sempre, macchine addossate le une alle altre, file di case spettrali, ma nessun'anima vivente. Poi delle figure apparvero come ombre nei pressi di un malandato garage sulla strada. In mezzo a dei grandi pneumatici si muoveva un branco di cani di tutte le forme e razze. …

…Noi siamo quello che voi sarete…

…Noi siamo quello che voi sarete…

… Qui le candele (e i fiammiferi) non mancavano di certo. Ne presi in

… Qui le candele (e i fiammiferi) non mancavano di certo. Ne presi in prestito due dal santo più vicino, del resto ormai disoccupato, e una per mano scesi nella cripta dove le pareti erano tappezzate di teschi. La luce tremolante faceva risaltare le profondità scure delle orbite e le ombre, dando la sensazione di avvicinarsi o allontanarsi. Uno scheletro intero di un monaco col suo saio era stato fissato nel mezzo della parete. Dalla parte opposta, in bella vista, una scritta in latino facile da tradurre: "NOI ERAVAMO QUELLO CHE VOI SIETE E VOI SARETE QUELLO CHE NOI SIAMO". …

La legna da ardere non mancava!

La legna da ardere non mancava!

… Ad alimentare il tutto fu lo spreco inimmaginabile di risorse. Il risultato del

… Ad alimentare il tutto fu lo spreco inimmaginabile di risorse. Il risultato del consumismo selvaggio fu devastante. . . Chiusi il quaderno dopo aver visto la reclame di una donna mezza nuda ammiccante che diceva: "Tutto questo sarà tuo!" Uscii dal cortile e mi avviai verso le colline vicine curiosando intorno, ne approfittai anche per cominciare a far provviste per l'inverno, recuperando un po' di grossi rami fino a riempire il ripostiglio. La legna del resto non mancava mai, in quanto sul suolo gli alberi morti o malati erano disseminati dappertutto. …

…Un duro inverno di gelo e continue nevicate…

…Un duro inverno di gelo e continue nevicate…

… Seduto comodamente sul divano immaginavo come dall'esterno si sarebbe vista la mia casetta.

… Seduto comodamente sul divano immaginavo come dall'esterno si sarebbe vista la mia casetta. . . In un angolino sperduto di un mondo buio, freddo e morto si trovava lei, calda, illuminata, con un cane appisolato beatamente sul tappeto, un uomo con un libro in mano mentre le melodie di Rimsky Korsakov passavano velatamente oltre i muri. …

Una scoperta straordinaria: capre, meravigliose quanto puzzolenti. .

Una scoperta straordinaria: capre, meravigliose quanto puzzolenti. .

… Arrivato a poche decine di metri, pensai bene di abituarle alla mia presenza

… Arrivato a poche decine di metri, pensai bene di abituarle alla mia presenza rimanendo fermo e rilassato. Una ad una smisero di fissarmi e ricominciarono a cercare qualcosa da brucare. Rimasi così per ore contento solo di vederle. Quando si spostavano anch’io facevo qualche passo appressandomi sempre più. Trovai qualche ciuffo d'erba cresciuto in un incavo nella roccia difficile da raggiungere e glielo porsi. …

Mi ritrovai in un mondo completamente diverso. .

Mi ritrovai in un mondo completamente diverso. .

… Ogni avvenimento della vita roteava intorno a una Luce, poi fu come risvegliarsi

… Ogni avvenimento della vita roteava intorno a una Luce, poi fu come risvegliarsi da un lungo sonno. Non mi trovavo più nel torrente sotto la villa, stavo ai bordi di un ponticello di legno su un ruscello in mezzo a una foresta lussureggiante. Alcuni uomini che sembravano gli elfi delle fiabe mi stavano osservando curiosi. I loro sguardi, il loro portamento mi infusero subito tranquillità e simpatia. Mi ero smarrito? Stavo sognando? Loro capirono il mio disorientamento e mi aiutarono ad alzarmi porgendomi un frutto mai visto. Al primo morso lo trovai squisito, liquoroso e dissetante, mi ricordava il melograno ma a polpa unica. "Non ti preoccupare per quanto hai lasciato, capirai tutto dopo! …

Il monte dell’eco, tempio della Vita!

Il monte dell’eco, tempio della Vita!

… Quando arrivammo sulla cresta del monte lo spettacolo divenne sublime. Le foreste verdi

… Quando arrivammo sulla cresta del monte lo spettacolo divenne sublime. Le foreste verdi coprivano tutto l'orizzonte in un susseguirsi di alture che sfumavano in tonalità azzurre. Il cielo di un blu chiaro pastello sembrava appena dipinto da un pittore. …

La raccolta di erbe officinali con Luna d’Argento. . .

La raccolta di erbe officinali con Luna d’Argento. . .

… Non mi stancavo mai di guardarla e di ascoltarla. I suoi capelli erano

… Non mi stancavo mai di guardarla e di ascoltarla. I suoi capelli erano acconciati a coda di cavallo e la fascia azzurra sulla fronte si intonava con i suoi occhi dello stesso colore. Il corpo perfettamente longilineo e asciutto, i muscoli ben disegnati delle gambe e delle braccia, rivelavano una vita attiva, dinamica come del resto quella di tutti i componenti del villaggio. Ma la sua bellezza fisica era solo un aspetto superficiale della sua persona. …

Verso le doline del gelo

Verso le doline del gelo

… " Sali dunque sul carro" esclamò facendomi segno di mettermi vicino a lui.

… " Sali dunque sul carro" esclamò facendomi segno di mettermi vicino a lui. Non impiegammo più di mezzora per arrivare dentro una foresta di abeti. Il sentiero scendeva giù dolcemente in una cava naturale profonda un centinaio di metri. Scendendo cambiava la vegetazione e con essa la temperatura, sensibilmente, metro dopo metro. "Queste doline" mi spiegò "sono delle vere fabbriche del freddo, vedrai poi in fondo! " …

Una caccia curiosa

Una caccia curiosa

… Arrivammo su una collinetta, Aquila Bianca fece cenno di rallentare. Poi indicò un

… Arrivammo su una collinetta, Aquila Bianca fece cenno di rallentare. Poi indicò un punto in mezzo alla foresta. Scesero tutti e io con loro. Aquila Bianca si prese l'incarico di rimanere coi cavalli. Quando gli consegnai il mio notai che era una femmina. Non me ne intendevo di cavalli e avrei voluto chiedergli se oltre all'evidenza del sesso si potevano individuare altre caratteristiche per distinguerli. . . Ma poichè tutti si facevano cenno a vicenda di far silenzio non osai disturbare con le mie curiosità. In quel momento costituivano inutili distrazioni. Era importante solo capire cosa stesse succedendo, forse dovevo capirlo da solo. Si dava la caccia ma non sapevo a chi. …

Alba Nascente nella notte stellata

Alba Nascente nella notte stellata

… A poco a poco il sole del tramonto tingeva di rosso e di

… A poco a poco il sole del tramonto tingeva di rosso e di viola le nubi striate nel cielo. Alba Nascente considerò che sarebbe stato opportuno cercare un posto pernottare oppure avremmo dovuto continuare con la luce della luna piena fino al rifugio. "Io me la sento di proseguire" le risposi. E continuammo anche di notte, dopo una breve pausa per mangiare. Passavamo davanti a sciami di lucciole e si udivano i richiami dei grilli. Mentre attraversavamo un'ampia zona erbosa, mi avvicinai ad Alba Nascente per chiederle qualcosa su Ultimo Chiurlo. "Si chiama così perché quando nacque fu avvistato l'ultimo chiurlo… …

L’accampamento di Ultimo Chiurlo

L’accampamento di Ultimo Chiurlo

I cavalli fraternizzarono tra loro.

I cavalli fraternizzarono tra loro.

… Arrivammo alla sera. Mi aspettavo di trovare un'abitazione come quelle del villaggio, invece

… Arrivammo alla sera. Mi aspettavo di trovare un'abitazione come quelle del villaggio, invece era una piccola, modestissima yurta di tela. Del resto cosa aspettarsi da chi vive in modo nomadico? Due cavalli pascolavano placidamente vicino. Alba Nascente legò i nostri a un albero e, anche se sembrava chiaro che non c’era nessuno nella tenda, per sicurezza li chiamò per nome. Non dovemmo neppure aspettarli in quanto sbucarono poco dopo dal fitto della boscaglia. Abbracciarono in modo caloroso Alba Nascente, e anche me, dopo che mi fui presentato. …

L’albero patriarca

L’albero patriarca

… "Gli uomini avevano una vita breve, poi nell'era nuova la sua durata si

… "Gli uomini avevano una vita breve, poi nell'era nuova la sua durata si dilatò e con essa l'imparare. La vita è un costante apprendimento che richiede del tempo. . . " Dopo una decina di muniti passati in silenzio giungemmo a un bivio. Un grande platano, l'albero patriarca di quella foresta, si ergeva austero nel mezzo. Chiurlo lo toccò come fosse un vecchio amico. Rimontammo sui cavalli e lui, svoltando verso il sole calante riprese il dialogo precedente, obbligandomi a far ginnastica mentale per riconnettere il pensiero: …

Il lago dell’oca.

Il lago dell’oca.

Verso l’antica ferrovia.

Verso l’antica ferrovia.

… Stavo andando verso l'antica ferrovia. . . Il vecchio mondo umano quindi aveva

… Stavo andando verso l'antica ferrovia. . . Il vecchio mondo umano quindi aveva lasciato la sua gravosa impronta, certamente più invadente di quella dei dinosauri. I suoi resti giacevano da qualche parte, scheletri in attesa di venire studiati da un ricercatore del futuro. La curiosità di rinvenire vestigia del passato cresceva passo dopo passo. Come attratti da un magnete i ricordi si accavallarono nel mio cervello … I treni e tutti i mezzi di trasporto, erano spesso sovraffollati. Le stazioni diventarono simili a formicai umani. Quelle masse in movimento annullavano ogni identità. Il senso di estraneità avvolgeva chi entrava nel sistema convulso di quei tempi. …

La via verso Misericordia. .

La via verso Misericordia. .

… Sotto voli veloci di rondini coi loro garruli stridi arrivammo in un campo

… Sotto voli veloci di rondini coi loro garruli stridi arrivammo in un campo disseminato di rovine. A modo suo quel posto aveva il suo fascino, una artistica composizione di ruderi sapientemente ristrutturati in modo da adattarli all'ambiente. Inframmezzati ad essi si ergevano magnolie secolari che ospitavano centinaia di passerotti. L'edera dominava sulle mura fino a tappezzarle interamente del suo verde. …

Grotte e cascatelle verso il parco delle sequoie

Grotte e cascatelle verso il parco delle sequoie

E la vidi nuda lavarsi di primo mattino…

E la vidi nuda lavarsi di primo mattino…

Ritornò con dei frutti…

Ritornò con dei frutti…

… L'indomani, al risveglio, non la trovai nel suo giaciglio. Aprii la porta, mi

… L'indomani, al risveglio, non la trovai nel suo giaciglio. Aprii la porta, mi guardai intorno e la vidi nuda lavarsi in un laghetto. Rimasi affascinato a contemplare le sue forme fintanto che si accorse di me. Come se nulla fosse, continuando a sciacquarsi i capelli mi richiamò bonariamente: "Accipicchia che dormiglione che sei!" "Ero stanchissimo. . . " "Me ne sono accorta!" Poi lasciò al sole e al vento tiepido e leggero il compito di asciugarla. …

“. . un racconto di fantasia, ancor meglio un sogno, ma nello stesso tempo

“. . un racconto di fantasia, ancor meglio un sogno, ma nello stesso tempo raccoglie quelle situazioni critiche reali da farlo diventare, in parte, una previsione di quanto facilmente potrà accadere. E’ anche una via di uscita nell’immagine fantasiosa degli elfi: solo riconquistando un’armonia con Madre Natura si potrà sopravvivere sia su questo pianeta sia in un’anima riscoperta…” Edizioni Irfan San Demetrio Corone, 2018; br. , pp. 112, cm 14 x 21. ISBN: 88 -97278 -63 -9 - EAN: 9788897278634 Testo cartaceo Peso: 0. 26 kg Musiche dell’autore. Per contattare l’autore: caravanserraglio@puntosufi. it