Dante elenarovelli 1 Tanto gentile Vita Nuova cap

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Dante elenarovelli 1

Dante elenarovelli 1

Tanto gentile (Vita Nuova, cap. XXVI) • Il passaggio della donna per la via

Tanto gentile (Vita Nuova, cap. XXVI) • Il passaggio della donna per la via (mostrarsi) è anche la manifestazione di un miracolo (mostrare) • “pare” non significa “sembra”, bensì “appare, si manifesta nella sua evidenza”. E’ l’equivalente di “mostrare” (v. 8) e “mostrasi” (v. 9) elenarovelli 2

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua

Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. • Gentile = nobile, termine tecnico cortese • Onesta = decorosa nell’atteggiamento esteriore • Donna = domina, signora del cuore • Effetti del suo saluto sono la perdita della voce e l’incapacità di fissarla, a causa dell’emozione (tremando) elenarovelli 3

Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa

Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. • “cosa” = essere non determinato che produce sensazioni e impressioni • La donna è un essere celeste venuto in terra per rappresentare in concreto la potenza divina. elenarovelli 4

Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza

Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi no la prova: • Solo per diretta esperienza può essere conoscibile la dolcezza che la contemplazione della donna provoca nel cuore dell’osservatore elenarovelli 5

E par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d’amore,

E par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d’amore, che va dicendo a l’anima: Sospira. • “labbia” = fisionomia, espressione del volto • “spirito” = personificazione di un’attività vitale, di un’emozione elenarovelli 6

 • “Il problema espressivo di Dante non è affatto quello di rappresentare uno

• “Il problema espressivo di Dante non è affatto quello di rappresentare uno spettacolo, bensì di enunciare un’incarnazione di cose celesti e di descrivere l’effetto necessario sullo spettatore” (G. Contini) elenarovelli 7

elenarovelli 8

elenarovelli 8

Per tutti i punti di partenza sono • De Amore di Andrea Cappellano •

Per tutti i punti di partenza sono • De Amore di Andrea Cappellano • Poesia erotica di Ovidio • Filosofia aristotelica elenarovelli 9

Dalla teoria aristotelica sull’anima si sviluppano due interpretazioni. . . elenarovelli 10

Dalla teoria aristotelica sull’anima si sviluppano due interpretazioni. . . elenarovelli 10

A) • Bellezza e contemplazione di TOMISTICA essa sono principi originatori dell’amore spirituale •

A) • Bellezza e contemplazione di TOMISTICA essa sono principi originatori dell’amore spirituale • L’amor terreno è strumento per giungere a Dio, perché capace di trasformare il turbamento dell’anima sensitiva in “stato di grazia” DONNA-ANGELO PORTATRICE DI SALUTE (da Guinizzelli a Dante) elenarovelli 11

B) AVERROISTICA • Sede dell’amore è l’anima sensitiva (da cui turbamento) AMORE - PASSIONE

B) AVERROISTICA • Sede dell’amore è l’anima sensitiva (da cui turbamento) AMORE - PASSIONE di CAVALCANTI elenarovelli 12

La conciliazione di erotismo e spiritualità • Dante prefigura nell’amore la dolcezza della beatitudine

La conciliazione di erotismo e spiritualità • Dante prefigura nell’amore la dolcezza della beatitudine celeste • L’amore è fenomeno puramente intellettuale, sottratto alle vicende empiriche: non mira al favore della donna e si appaga di sè elenarovelli 13

 • La donna di Guinizzelli somigliava a un angelo; • nella Vita Nuova

• La donna di Guinizzelli somigliava a un angelo; • nella Vita Nuova la donna è entità sovrannaturale • La sua presenza fisica è conciliata con il valore di figura religiosa che le viene attribuito elenarovelli 14

Donne ch’ avete intelletto d’amore (Vita Nuova, XIX) • E’ una canzone di “lode”

Donne ch’ avete intelletto d’amore (Vita Nuova, XIX) • E’ una canzone di “lode” a Beatrice in cui Dante afferma l’ identità della donna con il divino, di cui ella è segno vivente • Si rivolge a un pubblico ristretto e culturalmente elevato: “donne e donzelle amorose” (v. 13), nobili e gentili elenarovelli 15

Lo stilnovismo tragico di Cavalcanti • L’amore è esperienza devastante, propria dell’anima sensitiva (secondo

Lo stilnovismo tragico di Cavalcanti • L’amore è esperienza devastante, propria dell’anima sensitiva (secondo l’aristotelismo averroista) quindi non controllabile razionalmente. • La stessa conoscenza del valore della donna è parziale e insufficiente elenarovelli 16

Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira O Deo, che sembra quando li

Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira O Deo, che sembra quando li occhi gira! Dical’Amor, ch’i’ nol savria contare Non si poria contar la sua piagenza Non fu sì alta già la mente nostra e non si pose ‘noi tanta salute, che propiamente n’aviàn canoscenza. INDICIBILITA’ elenarovelli 17

Voi che per li occhi mi passaste ‘l core • Effetti devastanti dello sguardo

Voi che per li occhi mi passaste ‘l core • Effetti devastanti dello sguardo della donna sul poeta: disgregazione dell’io e teatralizzazione … deboletti spiriti van via. . . l’anima tremando si riscosse veggendo morto ‘l cor elenarovelli 18

Rassegnazione e malinconia elenarovelli 19

Rassegnazione e malinconia elenarovelli 19

Perch’i’ no spero di tornar giammai, ballatetta, in Toscana • L’autore dialoga con il

Perch’i’ no spero di tornar giammai, ballatetta, in Toscana • L’autore dialoga con il testo, cioè con se stesso (envoi = invio di un messaggio) • Tema del viaggio non autobiografico, ma topico • Altri temi della ballata: cortesia e adorazione verso la donna; paura, dolore e distruzione; personificazioni e frantumazione dell’io; enfasi espressiva (apostrofi, discorso diretto) elenarovelli 20

L’eros doloroso e sensuale e lo sperimentalismo delle petrose elenarovelli 21

L’eros doloroso e sensuale e lo sperimentalismo delle petrose elenarovelli 21

Dopo la Vita Nuova Dante tenta una nuova raffigurazione dell’amore • Nei componimenti per

Dopo la Vita Nuova Dante tenta una nuova raffigurazione dell’amore • Nei componimenti per la petra (senhal della donna la cui durezza è inattaccabile) la poesia è oscura e drammatica (su modello del trobar clus) elenarovelli 22

 • L’amore non è più stilnovistico, spirituale: la donna (sempre superiore) è oggetto

• L’amore non è più stilnovistico, spirituale: la donna (sempre superiore) è oggetto di un desiderio espresso con violenza. • Forse la donna-pietra è allegoria della Filosofia. . . elenarovelli 23

Così nel mio parlar vogl’i’esser aspro • Stile “aspro” contrapposto allo stile “dolce” delle

Così nel mio parlar vogl’i’esser aspro • Stile “aspro” contrapposto allo stile “dolce” delle rime giovanili e della Vita Nuova • Asprezza di significati (aggressività), di suoni (duri, consonantici, disarmonici), di immagini (metafore di violenza e lotta) elenarovelli 24