Dante Alighieri Poeta universale 2 Chi Dante Alighieri

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Dante Alighieri Poeta universale 2

Dante Alighieri Poeta universale 2

Chi è Dante Alighieri • Leggi le pp. 166 -170 di Letteratura. Istruzioni per

Chi è Dante Alighieri • Leggi le pp. 166 -170 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1, per approfondire la conoscenza della biografia di Dante Alighieri. 3

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• Guarda il video seguente e annota i motivi per cui è importante leggere Dante Alighieri oggi. Perché leggere Dante Alighieri Link video 4

Dante Alighieri: i tratti fondamentali • Approfondisci la biografia di Dante Alighieri alle pp.

Dante Alighieri: i tratti fondamentali • Approfondisci la biografia di Dante Alighieri alle pp. 166 -170 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. • Leggi l’articolo Dante e Beatrice: storia di un amore platonico che trovi sul tuo e. Book+. Link Magazine 5

L’ESILIO DI DANTE 6

L’ESILIO DI DANTE 6

 «NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante

«NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante Alighieri (1/5) Dante «padre» della lingua e della letteratura italiana La tradizione attribuisce a Dante la ‘paternità’ della lingua e della letteratura italiana in quanto fu lui a rielaborare le precedenti esperienze linguistiche ‘italiane’ e a costruire una lingua ‘italiana’ in grado di rappresentare la realtà nelle sue varie manifestazioni. Le riflessioni teoriche del De vulgari eloquentia vertono sull’idea della superiorità della lingua volgare sul latino. Ma quale volgare? Nelle sue opere Dante applica, sperimenta e crea una gamma vastissima di lessici e sintassi che prima erano rimasti circoscritti a specifici ambiti, ma che grazie alla sua operazione si uniscono in un unico idioma. La lingua usata da Dante diventerà il modello per la lingua scritta e orale dell’italiano. Dante divenne anche ‘padre’ della letteratura nazionale in quanto: • la lingua scritta, soprattutto nei primi tempi della sua formazione, coincide quasi con la letteratura; • le opere di Dante raccolgono le diffuse esperienze precedenti sulla base della tradizione classica e della cultura medievale; • le opere di Dante forniscono il modello su cui si fonderà tutta la tradizione a seguire, in prosa e in poesia, in volgare e in latino; • la Divina Commedia fornì alla lingua e alla cultura italiana il grande ‘poema nazionale’ di riferimento, in grado di esprimere al massimo livello ogni realtà concepita dal pensiero umano. • Approfondisci la mappa linguistica d’Italia alla p. 22 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. • Leggi l’approfondimento Dante nella Letteratura mondiale sul tuo e. Book+. 7 Link Approfondimento

 «NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante

«NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante Alighieri (2/5) La fede e la ragione: la cultura medievale di Dante • Il presupposto del pensiero di Dante è che Dio è al centro della storia e della natura umana, ed è la spiegazione di ogni aspetto dell’esistenza. • Dante aderisce essenzialmente alla dottrina della filosofia scolastica, all’aristotelismo cristianizzato da san Tommaso, e alla visione tolemaica della scienza. • Dante indaga con gli strumenti della ragione e della sensibilità i vari aspetti della dottrina. La fede è lo stimolo e allo stesso tempo il fine di quel desiderio di conoscenza assoluta. Beatrice e l’Amore Il giovanile innamoramento per Beatrice diventerà il principale nucleo sentimentale e intellettuale di tutta la sua poetica. • Approfondisci La filosofia medievale come filosofia scolastica a p. 13 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. • Approfondisci Il dolce stil novo a p. 116 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. • Approfondisci la figura di Guido Cavalcanti a p. 126 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 8

 «NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante

«NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante Alighieri (3/5) Firenze e la politica • Dante è convinto che la partecipazione alla vita sociale sia uno degli atti più qualificanti dell’attività umana. • L’esilio lo obbligò a fare del mondo intero la propria patria e su questo costruì una riflessione letteraria. • L’esperienza delle corruzioni cittadine diventa il segno di una generale degradazione sociale che porta in sé qualcosa di apocalittico, e che ha bisogno di risposte ben più alte e forti. Su questa riflessione e sui rapporti di potere fra Papato e Impero si articola il pensiero politico di Dante, che trova un ambito di analisi nel Convivio e poi in modo eclatante nella Commedia. Nella visione pessimistica sul futuro del mondo si potranno forse cogliere i confini culturali di Dante, inscritti comunque nella mentalità medievale: la trasformazione delle realtà sociali e delle conoscenze intellettuali diventa la ‘caduta’, la perdita di un ordine universale oltre il quale non si intravede una ‘rinascita’, bensì una ‘apocalissi’, una ‘fine del mondo’. • Approfondisci il tema leggendo L’Impero, il Papato e il dominio universale a p. 11 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 9

 «NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante

«NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante Alighieri (4/5) Principio fondante della cultura medievale cristiana era l’esigenza di organizzare in un sistema ordinato l’intero universo, dal minimo oggetto materiale al sommo regno spirituale dell’Empireo, e dunque individuare un comune ‘senso della vita’. Il pensiero di Dante punta quindi a costruire in termini di poesia una rappresentazione dell’universo. Nel suo viaggio nell’oltretomba guiderà pertanto se stesso e i suoi lettori dal centro della terra, che è centro dell’universo, fino alla spirituale ‘rosa dei beati’ al cospetto di Dio, in Paradiso. 10

 «NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante

«NOI CHE ABBIAM PER PATRIA IL MONDO» . L’universalità della poesia di Dante Alighieri (5/5) La lingua e lo stile La riflessione teorica sulla lingua e sullo stile in letteratura è pratica costante di Dante. Gli elementi principali sono: 1. L’uso del volgare. Nel volgare Dante intuisce le maggiori potenzialità espressive. 2. Il plurilinguismo e lo sperimentalismo. Dante opera su due fronti: - ingloba nella lingua fiorentina e toscana forme lessicali e sintattiche provenienti dalle altre tradizioni linguistiche; - pratica la lingua nei distinti registri e livelli corrispondenti agli argomenti trattati. 3. L’applicazione personale della ‘teoria dei tre stili’. Dante aderisce alla ‘teoria dei tre stili’, ma opera poi con autonoma personalità, soprattutto nella Commedia, adattando il linguaggio al pubblico di riferimento e agli argomenti trattati ed elaborando una lingua ‘nuova’ per narrare una vicenda eccezionale come il viaggio nei regni dell’oltretomba. 4. Il bilinguismo. Dante alterna volgare e latino presentandosi come modello esemplare di quella figura di intellettuale e scrittore italiano che giungerà almeno fino a tutto il ’ 600. In lui cioè convivono le radici classiche e la nuova realtà sociale. • Approfondisci la conoscenza dello studio del volgare al tempo di Dante a p. 140 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 11

Completa la tua preparazione sulla poetica di Dante rispondendo alle domande di p. 181

Completa la tua preparazione sulla poetica di Dante rispondendo alle domande di p. 181 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. Puoi trovare le risposte sul tuo e. Book+. Link Risposte 12

DIVINA COMMEDIA Il poema, composto probabilmente a partire dal 1304 e portato a termine

DIVINA COMMEDIA Il poema, composto probabilmente a partire dal 1304 e portato a termine negli ultimi mesi della vita di Dante (1321), è uno dei capolavori della letteratura universale. VITA NUOVA Composta tra il 1292 e il 1293, consta di quarantadue capitoli in prosa e poesia costruiti secondo un impianto narrativo che va a definire l’autobiografia ideale dell’amore di Dante per Beatrice. DE VULGARI ELOQUENTIA Composto tra il 1303 e il 1305, il trattato dibatte il tema dell’identificazione di una lingua che sia comune all’intera Italia. CONVIVIO L’opera, scritta in volgare tra il 1304 il 1307 e mista di prosa e poesia, intende offrire al lettore un ‘banchetto di conoscenza’, una sorta di ‘enciclopedia’ della conoscenza umana. MONARCHIA Il trattato sostiene la ‘teoria dei due Soli’, cioè dell’autonomia e della paritarietà fra Papato e Impero: al papa è affidata la cura delle anime, all’imperatore il compito di garantire all’umanità la felicità in terra. 13

 • Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 183 -186 di Letteratura. Istruzioni

• Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 183 -186 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 14

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 • Leggi il testo alle pp. 197 -198 di Letteratura. Istruzioni per l’uso

• Leggi il testo alle pp. 197 -198 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. • Approfondisci la conoscenza del tema poetico della donna amata che passa nella strada leggendo la scheda La passante sul tuo e. Book+. Link testo 16

Tanto gentile e tanto onesta pare è uno dei gioielli assoluti della letteratura e

Tanto gentile e tanto onesta pare è uno dei gioielli assoluti della letteratura e dell’arte italiana. Come poche altre poesie, ha saputo trasmettere attraverso i secoli un’immagine del sentimento amoroso riconoscibile a tutti. Gli elementi che lo caratterizzano: o la situazione descritta, quella dell’andar per via della donna, che ripropone un motivo tipico della poesia del tempo; o il tema del ‘saluto’ della donna che ‘dona salute e salvezza’ secondo l’etimologia latina; o il carattere miracoloso della visione della donna; o gli effetti che la sua vista suscita negli altri; o l’amore come esperienza sublime e indicibile; o il lessico della poesia stilnovista. La Beatrice protagonista di questo brano rimanda direttamente alla sua trasfigurazione allegorica nella Commedia. È già la donna di perfetta santità che gli angeli e i santi desiderano accogliere in Paradiso. • Confronta questo sonetto con gli altri componimenti poetici che presentano lo stesso tema: Chi è questa che ven ch’ogn’om la mira, di Guido Cavalcanti, a p. 129 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. Erano i capei d’or a l’aura sparsi, di Francesco Petrarca, a p. 354 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 17

 • Preparati all’interrogazione con la mappa che trovi sul tuo e. Book+. 18

• Preparati all’interrogazione con la mappa che trovi sul tuo e. Book+. 18 Link Mappa

 • Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 204 -205 di Letteratura. Istruzioni

• Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 204 -205 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 19

 • Leggi il testo alle pag. 210 -211 di Letteratura. Istruzioni per l’uso

• Leggi il testo alle pag. 210 -211 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. Link audio • Ascolta la lettura espressiva. 20

Le ‘rime petrose’ presentano un tipo di poesia dantesca che si contrappone al poeta

Le ‘rime petrose’ presentano un tipo di poesia dantesca che si contrappone al poeta colto e gentile del Dolce Stil Novo. Dante sceglie un linguaggio che esprime con violenza impressionistica i contrasti e le sofferenze anche materiali del sentimento amoroso. Più che in altri casi, i versi di questa canzone anticipano le esperienze della Commedia, in quanto riescono a parlare in chiave drammatica, delle realtà più dolorosamente concrete. • Preparati all’interrogazione con la mappa che trovi sul tuo e. Book+. 21 Link Mappa

 • Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 220 -221 di Letteratura. Istruzioni

• Approfondisci la conoscenza dell’opera leggendo le pp. 220 -221 di Letteratura. Istruzioni per l’uso 1. 22

IL «VOLGARE ILLUSTRE» La lingua italiana deve essere, secondo Dante, una lingua che mette

IL «VOLGARE ILLUSTRE» La lingua italiana deve essere, secondo Dante, una lingua che mette insieme le caratteristiche comuni e superiori dei diversi ‘dialetti regionali’, ed è individuata dai seguenti attributi: • illustre: una lingua che ‘illumina’, nobile, propria della Sapienza e del potere; • cardinale: una lingua che sia di riferimento (‘cardine’) per le altre parlate locali e che da esse prenda il meglio; • regale: una lingua che sarebbe parlata nel palazzo del re, se l’Italia fosse governata da un re; • curiale: una lingua comune che sarebbe parlata nelle ‘curie’ (cioè nei tribunali e nelle assemblee pubbliche), se l’Italia avesse una curia unificata sotto il potere di un Principe. • Leggi il testo Le lingue cambiano nel tempo e nello spazio sul tuo e. Book+. Link Testo • Leggi l’approfondimento Una mappa linguistica dell’Italia sul tuo e. Book+. Link Approfondimento 23

 • Ascolta la lettura espressiva. Link audio 24

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L’impostazione ‘scientifica’ data da Dante alla trattazione del tema linguistico rivela una stupefacente modernità:

L’impostazione ‘scientifica’ data da Dante alla trattazione del tema linguistico rivela una stupefacente modernità: egli parte dall’analisi della realtà concreta. Un rilievo molto particolare assumono le affermazioni di Dante quando mette in discussione l’esistenza di un volgare in assoluto superiore agli altri, «il più piacevole esistente» . Gran parte della modernità di Dante consiste proprio in questo senso critico della relatività dei linguaggi, evidente quando riconosce che «molte nazioni e popoli si servono di una lingua più bella e utile di quella degli italiani» . 25

COMPITO DI REALTÀ Come hai studiato, Dante nel De vulgari eloquentia, procede a uno

COMPITO DI REALTÀ Come hai studiato, Dante nel De vulgari eloquentia, procede a uno studio ‘scientifico’ ante litteram delle lingue parlate in Italia e pone a confronto i diversi idiomi europei, disegnando inoltre una ideale mappa linguistica dei volgari parlati nella penisola. Insieme ai tuoi compagni, esegui una mappatura linguistica della tua classe: prendi in considerazione 10 vocaboli di riferimento tratti dall’uso quotidiano o di ambito più specifico e stila una lista di ‘varianti’ (o traduzioni nel caso di lingue straniere) del vocabolo a seconda della lingua/dialetto parlata da ogni compagno (o dalle rispettive famiglie). Rifletti insieme ai tuoi compagni sulle differenze linguistiche. [tratto da Wikipedia] 26