Dal testo narrativo al testo teatrale LU MUNACIELLO

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Dal testo narrativo al testo teatrale LU MUNACIELLO

Dal testo narrativo al testo teatrale LU MUNACIELLO

DIVISIONE IN SEQUENZE DEL TESTO NARRATIVO

DIVISIONE IN SEQUENZE DEL TESTO NARRATIVO

Prima Sequenza Si racconta che nel 1445, quando Napoli era governata dagli Aragonesi, una

Prima Sequenza Si racconta che nel 1445, quando Napoli era governata dagli Aragonesi, una fanciulla di nome Caterina Frezza, figlia di un mercante, si innamorò di un garzone di nome Stefano Mariconda. Anche lui le voleva bene e i due erano una coppia innamorata e fedele. Purtroppo, però, Caterina e Stefano erano di estrazioni sociali diverse, lei ricca e lui povero, ragion per cui le famiglie contrastavano il loro amore. Nonostante ciò, i due giovani avevano escogitato un modo per vedersi: avvolto da un nero mantello, ogni notte Stefano passava da un tetto all’altro fino a giungere sul terrazzino di Caterina.

Seconda Sequenza Una notte la famiglia della ragazza scoprì i due giovani a scambiarsi

Seconda Sequenza Una notte la famiglia della ragazza scoprì i due giovani a scambiarsi effusioni e Stefano fu afferrato per le spalle e scaraventato giù dal terrazzo sotto gli occhi impauriti di Caterina. Il bel corpo del giovane giacque sfracellato per strada per una notte e un giorno, fino a che i parenti lo raccolsero e gli diedero sepoltura.

Terza sequenza Caterina scappò di casa e si rifugiò in un monastero. Dopo alcuni

Terza sequenza Caterina scappò di casa e si rifugiò in un monastero. Dopo alcuni mesi dette alla luce un bimbo piccino, pallido e dagli occhi spaventati. Per pietà di quel piccolo essere, le monache lasciarono alla madre la possibilità di curarlo e nutrirlo.

Quarta Sequenza Il tempo però passava e il bambino non cresceva. Le suore consigliarono

Quarta Sequenza Il tempo però passava e il bambino non cresceva. Le suore consigliarono allora a Caterina di fare un voto alla Madonna e nel frattempo cercarono di nascondere le deformità del piccolo cucendo per lui degli abiti da monaco, ragion per cui la gente cominciò a chiamarlo “lu munaciello”, cioè il “piccolo monaco”. A poco a poco iniziò a girare anche la voce che “lu munaciello” avesse un che di magico e di soprannaturale: se portava un cappuccio rosso era di buon augurio, se invece il cappuccio era nero allora era di cattivo augurio.

Quinta Sequenza Quando Caterina morì, persino le monache cominciarono ad avere paura del bambino

Quinta Sequenza Quando Caterina morì, persino le monache cominciarono ad avere paura del bambino mostruoso, finchè una sera scomparve anche lui. Qualcuno dice che sia stato strangolato, qualcun altro che il diavolo l’abbia portato via per i capelli. La versione più attendibile è che sia stato ucciso dai Frezza, i parenti di Caterina, e che da allora il suo spirito vaghi per le case di Napoli, portando buonaugurio o malaugurio a seconda del vestito che indossa.

STRUTTURA INIZIO: Caterina Frezza e Stefano Mariconda sono due giovani innamorati di diversa estrazione

STRUTTURA INIZIO: Caterina Frezza e Stefano Mariconda sono due giovani innamorati di diversa estrazione sociale. Si incontrano di nascosto, sul terrazzo di lei (sequenza 1). SVILUPPO: la famiglia di Caterina uccide Stefano, che muore sfracellato al suolo (sequenza 2); Caterina scappa di casa e si rifugia in un convento, dove dà alla luce un bambino (sequenza 3); il bambino, piccolo e deforme, riceve dalle suore un abito da “monaco”, diventando oggetto di scherno da parte del popolo (sequenza 4). CONCLUSIONE: Caterina muore e il munaciello, ormai solo, sparisce dalla circolazione (sequenza 5).

Personaggi Protagonisti: • Munaciello: bambino piccolo e deforme; è solitario e malinconico. • Caterina:

Personaggi Protagonisti: • Munaciello: bambino piccolo e deforme; è solitario e malinconico. • Caterina: ragazza di circa vent’anni, proveniente da una ricca famiglia; è dolce e romantica, ma sempre triste. • Stefano: ragazzo di circa venticinque anni, proveniente da una famiglia povera; è bello, forte e coraggioso.

Personaggi Altri personaggi: • Padre, madre e fratelli di Caterina: dediti al commercio di

Personaggi Altri personaggi: • Padre, madre e fratelli di Caterina: dediti al commercio di stoffe, sono ricchi, avari e spregiudicati (antagonisti). • Padre, madre e fratelli di Stefano: sono poveri, ma dignitosi; non accettano la relazione di Stefano con Caterina (antagonisti). • Suore: dolci e amorevoli, aiutano Caterina ad allevare suo figlio (aiutanti). • Popolani: ignoranti e cattivi, prendono di mira il munaciello (antagonisti).

Titolo: LU MUNACIELLO. Genere: TRAGEDIA. Autore: alunni del PON “Io racconto” Atti: 1 (5

Titolo: LU MUNACIELLO. Genere: TRAGEDIA. Autore: alunni del PON “Io racconto” Atti: 1 (5 scene). Personaggi: Munaciello, Caterina Frezza, Stefano Mariconda; padre, madre e fratelli di Caterina; padre, madre e fratelli di Stefano; suore e popolani.

Scena Prima Napoli, 1445. Terrazzo dei Frezza. Caterina aspetta l’arrivo di Stefano. CATERINA (con

Scena Prima Napoli, 1445. Terrazzo dei Frezza. Caterina aspetta l’arrivo di Stefano. CATERINA (con occhi sognanti): Oh, vieni presto amore mio! Sono impaziente di vederti! (Stefano arriva avvolto in un mantello nero). SCRIVETE LE BATTUTE DEL DIALOGO TRA CATERINA E STEFANO, FACENDO TRASPARIRE IL GRANDE AMORE CHE LEGA I DUE GIOVANI, MA ANCHE LA LORO DISPERAZIONE PER L’OPPOSIZIONE DELLE FAMIGLIE.

Scena Seconda Napoli, una settimana dopo. Terrazzo dei Frezza. Caterina è con Stefano. All’improvviso

Scena Seconda Napoli, una settimana dopo. Terrazzo dei Frezza. Caterina è con Stefano. All’improvviso giungono i familiari della ragazza, che hanno scoperto la relazione. PADRE DI CATERINA (adirato): Mascalzone, vieni subito qui! Come hai osato sedurre mia figlia! SCRIVETE LE BATTUTE DEL DIALOGO TRA CATERINA, STEFANO E LA FAMIGLIA DI LEI. LA SCENA DEVE CONCLUDERSI CON L’ARRIVO DEI FAMILIARI DI STEFANO, CHE PORTANO VIA IL CADAVERE DEL RAGAZZO, IMPRECANDO CONTRO I FREZZA.

Scena Terza Convento di Napoli, nove mesi dopo. Caterina, in preda alle doglie, chiede

Scena Terza Convento di Napoli, nove mesi dopo. Caterina, in preda alle doglie, chiede aiuto alle suore. CATERINA (dolorante): Aiutatemi, vi scongiuro, aiuto! (Le suore aprono il portone e soccorrono Caterina). SCRIVETE LE BATTUTE DEL DIALOGO TRA CATERINA E LE SUORE, DURANTE IL PARTO DELLA RAGAZZA. LA SCENA DEVE CONCLUDERSI CON LA NASCITA DEL BAMBINO, SOTTO GLI OCCHI STUPITI DI CATERINA E DELLE MONACHE.

Scena Quarta Napoli, alcuni anni dopo. Il bambino, minuto e deforme, ha ricevuto dalle

Scena Quarta Napoli, alcuni anni dopo. Il bambino, minuto e deforme, ha ricevuto dalle suore un abito da monaco che nasconda la sua bruttezza. Un giorno, Caterina lo porta con sé in chiesa per fare voto alla Madonna, ma il piccolo viene preso di mira dalla gente del popolo. POPOLANO 1 (ridendo malefico): Guardate, un piccolo mostro! SCRIVETE LE BATTUTE DEL DIALOGO TRA CATERINA E LA GENTE DEL POPOLO. IL BAMBINO, CUI VIENE AFFIBBIATO IL SOPRANNOME DI “MUNACIELLO”, E’ DIFESO DALLA MADRE (ALCUNI POPOLANI FANNO SCONGIURI ALLA SUA VISTA).

Scena Quinta Convento di Napoli, tre anni dopo. Caterina, stremata da una vita di

Scena Quinta Convento di Napoli, tre anni dopo. Caterina, stremata da una vita di sofferenze, è sul letto di morte. Le suore e il munaciello sono al suo capezzale. MUNACIELLO (piangendo): Mamma, ti prego, non abbandonarmi! SCRIVETE LE BATTUTE DEL DIALOGO TRA CATERINA E IL MUNACIELLO. LA SCENA DEVE CONCLUDERSI CON LA MORTE DELLA DONNA E LA SPARIZIONE DEL FIGLIO.