Dal dopoguerra ai giorni nostri Il quadro politico

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Dal dopoguerra ai giorni nostri

Dal dopoguerra ai giorni nostri

Il quadro politico dal dopoguerra al 1992 1946 al referendum del 2 giugno il

Il quadro politico dal dopoguerra al 1992 1946 al referendum del 2 giugno il popolo italiano sceglie l’assetto repubblicano 1948 il 1° gennaio entra in vigore la COSTITUZIONE della Repubblica italiana 1948 -92 sistema dei partiti di matrice antifascista: Partito socialdemocratico (PSDI) Partito repubblicano (PRI) Partito liberale (PLI) eredi del fascismo: Movimento sociale italiano (MSI) 2 | Dal dopoguerra ai giorni nostri DEMOCRAZIA CRISTIANA (DC) nasce come partito rivoluzionario della classe operaia, ma assume progressivamente posizioni di tipo riformistico PARTITO COMUNISTA (PCI) cambia denominazione: Partito democratico della sinistra (PDS) Democratici di sinistra (DS) da alcune scissioni interne nascono: Partito della rifondazione comunista (PRC) Comunisti italiani (PDCI) PARTITI MINORI di formazione recente: Partito radicale (PR) Verdi Lega Nord si basa sulla dottrina sociale cattolica: accettazione dei principi del liberismo, corretti da istanze di solidarietà PARTITO SOCIALISTA (PSI) originariamente di ispirazione marxista, si propone poi come portatore delle istanze della modernizzazione tecnologica, del dinamismo sociale e della libera iniziativa

Il quadro politico dal 1992 al 2014 1992 la Magistratura avvia una serie di

Il quadro politico dal 1992 al 2014 1992 la Magistratura avvia una serie di processi sulla corruzione all’interno dei partiti (stagione di “mani pulite”) FORZA ITALIA (FI) si affermano alcuni nuovi partiti ALLEANZA NAZIONALE (AN) 1994 le forze politiche si aggregano e formano due coalizioni (bipolarismo) è ispirato a concezioni liberistiche e si rivolge all’elettorato moderato nasce da una svolta liberale del Movimento sociale italiano (MSI) centro-destra: POLO DELLE LIBERTÀ (in seguito Casa delle libertà e Popolo della libertà) composto da: Forza Italia, Alleanza nazionale, Centro cristiano democratico (ex DC) centro-sinistra: ULIVO (in seguito L’Unione e Partito democratico) composto da: Democratici di sinistra, Partito popolare (ex DC), Verdi 1996 -2001 ULIVO 1996 -2011 le coalizioni di centro-sinistra e di centro-destra si alternano al Governo 2001 -2006 CASA DELLE LIBERTÀ E LEGA 2006 -2008 L’UNIONE 2008 -2011 POPOLO DELLA LIBERTÀ E LEGA NORD 2011 -2014 in seguito alla crisi della maggioranza di centro-destra si insedia per 17 mesi il governo “tecnico” di Mario Monti 3 | Dal dopoguerra ai giorni nostri alle elezioni politiche del 2013 vince il Partito democratico (governi Letta e Renzi) e riscuote grande successo il Movimento 5 Stelle

Trasformazioni economiche e sociali (1946 -79) processo della “ricostruzione” in seguito alla devastazione della

Trasformazioni economiche e sociali (1946 -79) processo della “ricostruzione” in seguito alla devastazione della guerra AUTUNNO CALDO (1969) tensioni sociali aumento dell’inflazione conflitti sindacali crisi petrolifera rallentamento dello sviluppo ANNI ’ 50 ANNI ’ 60 ANNI ’ 70 MIRACOLO ECONOMICO crisi politica potenziamento dell’industria emigrazione interna crescita delle città industriali del Nord Italia 4 | Dal dopoguerra ai giorni nostri aumento del livello di benessere modernizzazione dei costumi CONSUMISMO “strategia della tensione” (terrorismo di destra e di sinistra) ANNI DI PIOMBO

Trasformazioni economiche e sociali (1980 -2014) automatizzazione dell’industria espansione del settore terziario ripresa economica

Trasformazioni economiche e sociali (1980 -2014) automatizzazione dell’industria espansione del settore terziario ripresa economica crisi delle ideologie adesione alla moneta unica europea delocalizzazione della produzione nei paesi con un basso costo del lavoro inasprimento del carico fiscale perdita di competitività dell’economia italiana rivoluzione informatica l’economia entra in un nuovo ciclo recessivo aumento del debito pubblico ANNI ’ 80 ANNI ’ 90 esasperazione del consumismo massiccia immigrazione dall’Est e dai paesi extracomunitari scomparsa dei valori di partecipazione e di solidarietà 5 | Dal dopoguerra ai giorni nostri tendenza all’individualismo e al carrierismo globalizzazione dell’economia 2000 -2010 crisi finanziaria mondiale e conseguente rischio "default” per i paesi con un alto debito pubblico

Il panorama culturale italiano principali istituzioni culturali EDITORIA creazione di una vera e propria

Il panorama culturale italiano principali istituzioni culturali EDITORIA creazione di una vera e propria industria culturale settore dominato dalle grandi case editrici hanno un pubblico ristretto (1 copia ogni 10 abitanti) ISTRUZIONE Istituzione della scuola media unica (1962) scelte editoriali influenzate dalle leggi del mercato avviamento del processo di scolarizzazione di massa TELEVISIONE GIORNALI non forniscono un’informazione critica e indipendente INTERNET rappresenta il principale mezzo di comunicazione di massa in Italia non è sottoposta a un’adeguata regolamentazione legislativa è in grado di condizionare le opinioni, i consumi e il linguaggio del pubblico 6 | Dal dopoguerra ai giorni nostri consente di accedere a una mole sterminata di dati e di scambiare informazioni liberamente e in tempo reale

Gli orientamenti ideologici prevalenti (1946 -1980) MARXISMO (anni ’ 50 -’ 70) - -

Gli orientamenti ideologici prevalenti (1946 -1980) MARXISMO (anni ’ 50 -’ 70) - - - in Italia esercita una vera e propria egemonia sugli intellettuali, poiché si propone in chiave di storicismo (come fiducia in un processo organico della storia secondo un disegno razionale) attenua il radicale atteggiamento critico nei confronti delle ideologie elaborate dalla borghesia ESISTENZIALISMO (anni ’ 40 -’ 60) - ha il suo fondamento nella filosofia di M. Heidegger e di K. Jaspers - concentra la sua attenzione sul singolo, nel suo esistere svincolato da un “essere” che gli possa conferire un senso e un fondamento - G. Lukács elabora il principio del “realismo critico” che impone di non subordinare il valore letterario all’ideologia progressista veicolata dall’opera la scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer, Marcuse, Benjamin) conduce una critica radicale della società industriale, definita come sistema totalitario celato sotto le apparenze della libertà negli anni ’ 70 il pensiero “francofortese” influenza la critica letteraria, che predilige soprattutto gli autori impegnati e disorganici (che esprimono una visione in contrasto con la cultura del loro tempo) 7 | Dal dopoguerra ai giorni nostri si diffonde in Italia grazie alle opere di J. -P. Sartre e di A. Camus, i quali dalla coscienza dell’assurdo ricavano l’esigenza dell’impegno politico come unico modo per dare un senso all’esistenza STRUTTURALISMO (anni ’ 60 -’ 80) - nasce dalle teorie linguistiche di F. de Saussure, secondo cui la lingua non deve essere studiata nella sua evoluzione storica, ma come un insieme di elementi che vengono a comporre tra loro un sistema di rapporti funzionali - questa novità metodologica venne in seguito applicata a diverse discipline (antropologia, sociologia, diritto, psicologia ecc. ) - al fondo dei vari fenomeni umani lo strutturalismo riconosce delle strutture invarianti, indipendenti dal divenire storico, ma anche dalla consapevolezza, dalla volontà, dalle scelte programmatiche dell’uomo - R. Barthes estende il metodo strutturalistico ai fenomeni letterari, che non vengono più indagati nella loro genesi storica, ma nell’organizzazione dei rapporti interni fra le unità costitutive, ai loro vari livelli (fonico, morfologico, lessicale, sintattico, retorico) PSICOANALISI (anni ’ 60 -’ 80) - - dopo essere stata messa al bando dalla cultura fascista ufficiale, la psicoanalisi diviene uno degli strumenti conoscitivi da cui non possono prescindere gli scrittori vengono elaborate metodologie critiche si fondano sulle teorie di S. Freud e di C. G. Jung e che ricercano nella letteratura l’affiorare di contenuti censurati dalle norme sociali dominanti

Gli orientamenti ideologici prevalenti (1960 -2010) SEMIOTICA (anni ’ 60 -’ 80) - consiste

Gli orientamenti ideologici prevalenti (1960 -2010) SEMIOTICA (anni ’ 60 -’ 80) - consiste in una teoria generale dei segni e nasce dai fondamenti teorici dello strutturalismo - in Italia se ne sono occupati soprattutto U. Eco e C. Segre - all’ambito della semiotica letteraria appartiene anche la narratologia, che è propriamente una semiotica del testo narrativo ERMENEUTICA (anni ’ 80 -’ 90) DECOSTRUZIONISMO (anni ’ 90) - si tratta di una corrente filosofica ispirata al pensiero di H. G. Gadamer - si tratta di una teoria elaborata dal filosofo francese J. Derrida - rifiuta la prospettiva secondo cui il processo conoscitivo sia la ricerca di strutture di significato insite nell’oggetto stesso, ponendo l’accento sul momento soggettivo del conoscere, sull’interpretazione - il vero compito dell’interpretazione è smantellare l’idea stessa di oggetto - la critica letteraria ispirata a questa teoria sostiene che ogni lettura di un testo è un «fraintendimento» e che la pretesa di attingere ad un “senso” definitivo immanente ad esso è assurda - - - 8 | Dal dopoguerra ai giorni nostri nel campo della critica letteraria ha dato vita alla «teoria della ricezione» , che studia i testi tenendo conto degli effetti da essi determinati sui lettori, cioè della serie di modi in cui sono stati recepiti ed interpretati l’approccio ermeneutico è alla base del «pensiero debole» di G. Vattimo, secondo cui non esiste un’interpretazione totalizzante e definitiva del reale POSTMODERNO (1980 -2010) - questa tendenza culturale parte dalla constatazione di una realtà frantumata, complessa e incoerente - la realtà caotica non è vissuta tragicamente dal soggetto, ma ludicamente, con un’accettazione divertita e soddisfatta - l’arte rinuncia alla ricerca di soluzioni inedite e si dedica alla ripetizione del già noto, alla ripresa degli stili del passato attraverso la combinazione e la contaminazione degli elementi esistenti

Lingua d’uso e lingua letteraria sviluppo industriale crescita economica e benessere migrazioni interne urbanizzazione

Lingua d’uso e lingua letteraria sviluppo industriale crescita economica e benessere migrazioni interne urbanizzazione scolarizzazione di massa televisione e mass-media diffusione della lingua nazionale ITALIANO STANDARD che può variare in base ad alcuni elementi sostrati dialettali ambiti d’uso ambienti socio-culturali contatti con le lingue straniere italiani regionali linguaggi settoriali linguaggi gergali forestierismi 9 | Dal dopoguerra ai giorni nostri forte influsso sulla lingua d’arte (l’ITALIANO LETTERARIO)

Parole e immagini L’arte povera Tra i fenomeni artistici più rilevanti del secondo dopoguerra

Parole e immagini L’arte povera Tra i fenomeni artistici più rilevanti del secondo dopoguerra si colloca il movimento noto in Italia con il nome di Arte povera. Nata in polemica con le forme d’arte più tradizionali, essa propone il recupero di materiali poveri, per definizione “antiartistici” (come, ad esempio, la terra o gli stracci), a cui si riconosce tutta la ricchezza di quelle capacità espressive insite nella stessa materia, al di là di ogni sovrastruttura. Questo orientamento estetico è ascrivibile all’ambito più ampio dell’arte concettuale, dove il “concetto” che l’artista vuole esprimere va al di là dell’esito estetico dell’opera. Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967, calco in gesso, stracci; Collezione privata 10 | Dal dopoguerra ai giorni nostri Alberto Burri, Sacco 5 P, 1953, sacco, acrilico, vinavil e stoffa su tela, Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini

Il Neorealismo e il romanzo genere autore - - romanzo neorealista Beppe Fenoglio Primo

Il Neorealismo e il romanzo genere autore - - romanzo neorealista Beppe Fenoglio Primo Levi caratteristiche - - descrive l’esperienza della Resistenza e il mondo contadino eliminando ogni concessione di tipo populistico, celebrativo e retorico racconta con rigore analitico e scientifico l’esperienza della deportazione e della prigionia ad Auschwitz - Carlo Levi - descrive la realtà contadina dell’Italia meridionale, immersa in una dimensione ancestrale, magica e superstiziosa - Vasco Pratolini - nel suo Metello, attraverso la figura di un “eroe positivo”, descrive la lotta operaia iniziata in Italia negli ultimi decenni dell’Ottocento 11 | Dal dopoguerra ai giorni nostri - - - trae ispirazione dal pensiero marxista ed esprime una forte tensione ideale, una volontà di partecipazione e di impegno in ambito politico e sociale gli argomenti prevalenti sono: gli orrori della guerra, l’esperienza della Resistenza, i problemi della ricostruzione, le ingiustizie sociali la sua tendenza documentaria e cronachistica e la scelta di uno stile antiletterario comportano in certi casi il ritorno a soluzioni formali ormai superate e anacronistiche

Il superamento del Neorealismo genere soluzioni narrative personali autore caratteristiche - Elio Vittorini -

Il superamento del Neorealismo genere soluzioni narrative personali autore caratteristiche - Elio Vittorini - interpreta le condizioni dell’umanità sofferente e il tema della Resistenza attraverso il lirismo simbolico della sua scrittura - Cesare Pavese - avvia la sua ricerca di una “realtà simbolica”, fondata sul mito e programmaticamente lontana da ogni naturalismo - Alberto Moravia - nelle opere del dopoguerra affronta tematiche neorealistiche legate a particolari situazioni locali o regionali - Pier Paolo Pasolini - descrive l’ambiente del sottoproletariato nelle borgate romane, celebrandone il vitalismo e l’autenticità, in polemica opposizione alla degradazione della società dei consumi - Leonardo Sciascia - analizza con competenza la condizione di arretratezza del Meridione, denunciando soprattutto i fenomeni di tipo mafioso - Italo Calvino - negli anni Sessanta abbandona il filone fiabesco e fantastico per affrontare alcune questioni politico-sociali - Elsa Morante - in Menzogna e sortilegio descrive una complessa trama di rapporti familiari avvolti in un’atmosfera surreale e onirica - Carlo Emilio Gadda - rifiuta ogni rappresentazione naturalistica della realtà e propone una scrittura plurilinguistica che utilizza i registri più disparati ed eterogenei, dal dialetto ai tecnicismi e ai latinismi 12 | Dal dopoguerra ai giorni nostri - numerosi autori si allontanano progressivamente dall’esperienza del Neorealismo per soddisfare il bisogno di una più originale e matura ricerca letteraria, anche attraverso l’elaborazione di uno stile inedito e personale

La narrativa degli anni Sessanta genere romanzo di consumo narrativa della Neoavanguardia (Gruppo 63)

La narrativa degli anni Sessanta genere romanzo di consumo narrativa della Neoavanguardia (Gruppo 63) romanzo di critica sociale autore - - romanzo storico - caratteristiche Carlo Cassola Giorgio Bassani Dino Buzzati - Edoardo Sanguineti Giorgio Manganelli Luigi Malerba Alberto Arbasino - oppongono una violenta reazione contro la letteratura consumistica e mercificata, che promuove le ideologie capitalistico-borghesi Ottiero Ottieri Paolo Volponi Lucio Mastronardi Nanni Balestrini - analizzano il mondo della fabbrica, per coglierne i meccanismi produttivi e le ripercussioni sul piano della psicologia sociale e delle abitudini di vita sperimentano nuove forme narrative per adeguarsi ai radicali cambiamenti sociali e culturali degli anni Sessanta Giuseppe Tomasi di Lampedusa Sebastiano Vassalli Antonio Tabucchi - 13 | Dal dopoguerra ai giorni nostri - - - lo scopo fondamentale della loro produzione è l’intrattenimento di un vasto pubblico di massa si avvalgono di soluzioni narrative più tradizionali e affrontano argomenti disimpegnati attraverso il confronto con le epoche passate cercano di comprendere meglio i problemi del presente propongono concezioni differenti della storia, come ripetizione inevitabile di errori o come fuga dal presente

La narrativa dagli anni Sessanta ad oggi genere autore - Italo Calvino Umberto Eco

La narrativa dagli anni Sessanta ad oggi genere autore - Italo Calvino Umberto Eco conducono una profonda riflessione narratologica sulla scorta delle teorie linguistiche e semiotiche elaborano due nuove forme di narrazione: • il metaromanzo (un romanzo che discute su se stesso e sulle proprie scelte compositive, mettendo a nudo i meccanismi strutturali) • il romanzo intertestuale (costruito utilizzando citazioni di testi antichi e moderni, ricavate sia dai generi alti sia da quelli bassi della letteratura) - narrativa dei “cannibali” - romanzo postmoderno romanzo generazionale caratteristiche - Pier Vittorio Tondelli Andrea De Carlo Aldo Busi Enrico Brizzi - Niccolò Ammaniti Aldo Nove Tiziano Scarpa Isabella Santacroce Andrea G. Pinketts - 14 | Dal dopoguerra ai giorni nostri riflette le inquietudini e i disorientamenti giovanili sulla scia di modelli americani (J. D. Salinger e gli autori della beat generation) punta su un horror truculento ispirandosi al cinema, ai fumetti, ai cartoni animati, agli spot televisivi, ai videoclip e ai videogiochi - contengono elementi postmoderni: • il riciclaggio di opere precedenti • la mescolanza di livelli alti e bassi • la contaminazione con altre forme della cultura e della comunicazione di massa

La poesia italiana nel dopoguerra genere poesia di argomento civile soluzioni poetiche personali autore

La poesia italiana nel dopoguerra genere poesia di argomento civile soluzioni poetiche personali autore caratteristiche - Rocco Scotellaro - le tematiche di denuncia e di protesta sociale lo avvicinano all’esperienza del Neorealismo - Franco Fortini - nella prima fase della sua produzione affronta argomenti resistenziali con cadenze popolari - Mario Luzi - a partire dal dopoguerra nelle sue poesie la ricerca dell’assoluto e del mistero dell’esistenza si accompagna all’attenzione verso la realtà più propriamente umana - Sandro Penna - rifiuta ogni astratto simbolismo per promuovere immagini concrete della realtà quotidiana - Giorgio Caproni - al centro della sua riflessione vi è il senso dell’inconoscibilità del reale e del limite intrinseco all’esercizio poetico, insufficiente a penetrare l’essenza delle cose - - abbandonano l’oscurità delle soluzioni ermetiche e aprono a forme di comunicazione più accessibili promuovono una concezione impegnata della letteratura - ricercano una forma semplice e chiara recuperano l’uso delle rime e dei metri tradizionali ricreano vivide sensazioni attraverso la concretezza dei riferimenti - - Vittorio Sereni Giovanni Giudici Giovanni Raboni le loro esperienze poetiche possono essere accomunate nella cosiddetta “linea lombarda”, caratterizzata da un contatto più diretto con le cose e da una viva tensione morale - Andrea Zanzotto - elabora un linguaggio scomposto e disarticolato, che riflette l’impossibilità di stabilire un rapporto organico tra il soggetto e la realtà, profondamente lacerata e caotica - Amelia Rosselli - la sua poesia è caratterizzata da una grande versatilità linguistica che cerca di dare espressione alla sofferenza interiore da cui scaturisce l’ispirazione - Alda Merini - nelle sue liriche il contrasto tra pulsioni erotiche e afflato mistico-religioso si compone in un dettato di limpida chiarezza - 15 | Dal dopoguerra ai giorni nostri

La poesia degli anni Sessanta e Settanta genere autore - poesia “sperimentale” - -

La poesia degli anni Sessanta e Settanta genere autore - poesia “sperimentale” - - - soluzioni poetiche personali - - poesia della Neoavanguardia e del Gruppo 63 Pier Paolo Pasolini Roberto Roversi Francesco Leonetti caratteristiche - Elio Pagliarani Alfredo Giuliani Edoardo Sanguineti Nanni Balestrini Antonio Porta - Maurizio Cucchi Milo De Angelis Valerio Magrelli Giuseppe Conte Patrizia Cavalli Patrizia Valduga - 16 | Dal dopoguerra ai giorni nostri - - si riuniscono intorno alla rivista bolognese “Officina” reagiscono alle persistenti propensioni ermetiche (l’individualismo e la tensione verso una dimensione assoluta, metastorica, dell’esistenza) attraverso lo sperimentalismo promuovono un’idea della cultura e della letteratura come strumenti per il rinnovamento della società sconvolgono le forme tradizionali del discorso, puntando su un caos verbale come corrispettivo di un mondo solo in apparenza razionalmente ordinato, ma in realtà irrazionale e caotico contro il fenomeno della mercificazione dei prodotti culturali, rifiutano di assecondare le attese più facili del pubblico e assumono atteggiamenti provocatori e anticonvenzionali, utilizzando un linguaggio difficile, al limite dell’incomprensibilità ripudiano la non comunicazione proposta dalla Neoavanguardia, per tornare a un’idea della poesia capace di trasmettere il suo messaggio estetico al lettore ricercano soluzioni espressive personali, originali e innovative, alla ricerca di un rapporto diretto con il pubblico

Esperienze teatrali in Italia e in Europa genere autore - teatro dialettale teatro politico

Esperienze teatrali in Italia e in Europa genere autore - teatro dialettale teatro politico - - esperienze teatrali personali Eduardo De Filippo caratteristiche Dario Fo - eleva il teatro dialettale a un livello di dignità e risonanza nazionale recupera la tradizione del realismo ottocentesco fondendola con le istanze della poetica neorealista porta sulla scena la vita dell’uomo comune alle prese con le difficoltà e le miserie quotidiane dell’esistenza si riallaccia alle più antiche tradizioni teatrali, dalla comicità giullaresca e carnevalesca del Medio Evo e del Rinascimento alle forme della Commedia dell’Arte riserva un ampio spazio alle questioni di attualità, alla satira politica e di costume - Carmelo Bene - propone numerosi riadattamenti di opere teatrali di ogni epoca mettendo sempre al centro il ruolo dell’attore, che non deve interpretare ma ricreare il testo - Bertolt Brecht - sostiene una concezione del teatro come strumento politico che deve indurre il pubblico a una presa di coscienza critica dei problemi della realtà - Samuel Beckett - esprime nelle sue opere la totale mancanza di senso della realtà con toni spesso comici e grotteschi e con procedimenti di tipo clownesco i suoi testi offrono soluzioni teatrali rivoluzionarie, che sconvolgono le strutture tradizionali - teatro dell’assurdo - Eugène Ionesco - 17 | Dal dopoguerra ai giorni nostri porta all’assurdo la banalità dei gesti e delle parole della vita quotidiana conduce una critica feroce nei confronti della società contemporanea e denuncia i pericoli derivanti dall’omologazione di massa