COSTRUIRE LITALIA A PARTIRE DAL MEZZOGIORNO di Anna

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COSTRUIRE L’ITALIA A PARTIRE DAL MEZZOGIORNO di Anna Girolamo

COSTRUIRE L’ITALIA A PARTIRE DAL MEZZOGIORNO di Anna Girolamo

INTRODUZIONE Sono passati 150 anni, ormai, da quel 17 marzo 1861, dall’unità del regno

INTRODUZIONE Sono passati 150 anni, ormai, da quel 17 marzo 1861, dall’unità del regno d’Italia: unione che allora effettiva solo sulla carta perchè nella realtà le cose erano ben diverse. Già, mancavano il Veneto e Roma per completare il Regno d’Italia e cosa più preoccupante era il grande divario esistente tra il nord e il sud: problema che ancora oggi, anche se poco evidente, è presente.

PERCHE’ ESISTE DIVERGENZA TRA NORD E SUD ITALIA?

PERCHE’ ESISTE DIVERGENZA TRA NORD E SUD ITALIA?

@ Il divario tra nord e sud ha ragioni storiche: già dall’epoca dei comuni,

@ Il divario tra nord e sud ha ragioni storiche: già dall’epoca dei comuni, infatti il sud perdeva terreno nella “corsa” verso il progresso rimanendo un unico regno. Nell’ ottocento poi , come dimostra la storia, il regresso del sud si faceva sempre più evidente: dopo il 1861, infatti, il sud riversava in condizioni di miseria e oppressione sociale

@ Intanto i pregiudizi settentrionali nei confronti del meridione inibirono sul nascere ogni ipotesi

@ Intanto i pregiudizi settentrionali nei confronti del meridione inibirono sul nascere ogni ipotesi alternativa per risolvere questa situazione. Gli uomini che fecero il Risorgimento (“i piemontesi”) erano uniti nella convinzione che “l’Italia finisce al Garigliano”, al di sotto di quel fiume c’era una non-Italia coperta di piaghe, una colonia da educare e curare come si conviene ad un medico.

@La reazione a questa condizione fu da parte del Mezzogiorno, il brigantaggio: forma di

@La reazione a questa condizione fu da parte del Mezzogiorno, il brigantaggio: forma di protesta dove il brigante combatte per una causa comune, al contrario del comune brigante che ruba o commette reati per se stesso.

@ Fu naturale che i “meridionali”, anche coloro che non avevano preso in mano

@ Fu naturale che i “meridionali”, anche coloro che non avevano preso in mano le armi, vennero accomunati a nemici anziché oppositori. Ü… per questo il brigantaggio fu scambiato per una forma di disobbedienza e anarchia- in realtà era anche una reazione a politiche sbagliate e conseguenza di una mentalità repressiva.

@ Così l’unificazione 1860 -61 dovette fare i conti con uno “strano dualismo” diceva

@ Così l’unificazione 1860 -61 dovette fare i conti con uno “strano dualismo” diceva Giustino Fortunato (il più consapevole e ardente assertore del Mezzogiorno), il quale sfatò la leggenda di una presunta ricchezza del Mezzogiorno.

CONCLUSIONI Col passare del tempo, ci sono stati cambiamenti, nel Mezzogiorno, non minimi su

CONCLUSIONI Col passare del tempo, ci sono stati cambiamenti, nel Mezzogiorno, non minimi su determinati aspetti ma quel divario risulta tuttora drammatico: perciò bisogna valorizzare il meridione per le sue peculiarità e potenzialità. Per fare ciò però, bisogna: - abbandonare i pregiudizi attorno al Meridione e ai meridionali; - che le forze dirigenti siano in grado di guidare il Mezzogiorno; - che ci sia uno scatto di volontà e consapevolezza civile da parte dei meridionali.

Le celebrazioni per il 150 esimo, oltre a ricordare l’unificazione del Regno d’Italia, devono

Le celebrazioni per il 150 esimo, oltre a ricordare l’unificazione del Regno d’Italia, devono rendere consapevoli governo e paese affinché, come diceva Fortunato “non ignorino di avere, nella questione “ meridionale, il maggiore dei loro doveri di politica interna “. Quindi oggi come allora, è impellente una soluzione a “questione italiana” come diceva Galasso anche perché “se non si risolverà questo problema economico, sociale, essa(Italia)verrà meno a una delle maggiori finalità per cui è risorta”. ( G. Fortunato).

FINE

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