cosa sapere e cosa fare nel primo soccorso
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cosa sapere e cosa fare nel primo soccorso Relazione a cura della dott. ssa Anna Di Leo 1
BLS “Basic Life Support” È l’insieme di manovre di primo soccorso a supporto delle Funzioni Vitali (respiro e circolo) accessibile a chiunque
ACLS “Advanced Cardiac Life Support” È l’insieme di manovre per ripristinare le funzioni vitali eseguibile da personale specializzato
BLS e A C L S Sono manovre destinate a pazienti in arresto cardio-respiratorio
L’obiettivo fondamentale del BLS è la prevenzione dei danni alle cellule cerebrali causati dalla carenza d’ossigeno (Anossia Cerebrale = assenza di perfusione cerebrale) Anna Di Leo 5
ANOSSIA CEREBRALE l L’anossia cerebrale per 4 -6 minuti determina danni neurologici , che diventano irreversibili dopo circa 10 minuti l Le procedure di BLS permettono di dilatare i tempi utili al recupero neurologico della vittima LA RAPIDITA’ DELL’INTERVENTO E’ VITA, Anna Di Leo MA SOPRATTUTTO QUALITA’ DI VITA 6
se con il BLS il soccorso è stato insufficiente o avviato troppo tardi, l’anossia cerebrale prolungata rischia di causare danni persistenti di varia entità (coma permanente, deficit motori o sensoriali, alterazioni delle capacità cognitive o della sfera affettiva, etc. ). Anna Di Leo 7
LA “CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA” Anna Di Leo 8
LA “ CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA ” Gli anelli della catena sono costituiti da: Øallertamento precoce del sistema di emergenza 118 Øavvio precoce delle procedure di BLS da parte del “primo soccorritore” Ødefibrillazione precoce, già in fase extraospedaliera Øinizio precoce delle tecniche di supporto vitale avanzato ACLS (acronimo dall’inglese Advanced Cardiac Life Support) Anna Di Leo 9
la “catena della sopravvivenza” è una metafora con cui segnalare il comportamento da mettere in pratica in emergenza sanitaria extraospedaliera, quando un soggetto è in arresto cardiaco e/o in arresto respiratorio e/o incosciente Anna Di Leo 10
Se una delle fasi del soccorso viene omessa, le possibilità di sopravvivenza si riducono considerevolmente ogni singolo anello della “catena” contribuisce alla sua robustezza Anna Di Leo 11
La corretta e tempestiva esecuzione (entro 5 -8 minuti) della chiamata di soccorso, delle procedure di BLS e delle tecniche di supporto vitale avanzato, consente di recuperare senza esiti neurologici invalidanti il 40% dei soggetti in caso di morte improvvisa. Anna Di Leo 12
ATTENZIONE ALLA SICUREZZA DELLA SCENA l. Vittima l. Astanti l. Soccorritore Anna Di Leo 13
l. TEMPESTIVITA’ l. CONTINUITA’ R C P l 118 - se cosciente - se respira Anna Di Leo 14
È IMPORTANTE: Øapprendimento continuo Øacquisizione di un linguaggio universale * che permette ai soccorritori di intervenire con maggiore precisione * codificato dall’American Heart Association nel 1992 * I R C (gruppo italiano di Rianimazione Cardiopolmonare) nuove linee guida 2005 Anna Di Leo 15
Le procedure di supporto alle funzioni vitali di base sono costituite da determinati atti preceduti e coordinati con specifici momenti di valutazione. La sequenza di queste procedure è schematizzata meccanicamente con la sigla dell’ Anna Di Leo ABC 16
Sequenza di intervento del BLS A – AIRWAY (Vie aeree ) B – BREATHING (Respiro ) C – CIRCULATION (Circolazione ) Anna Di Leo 17
In Italiano: A – Apertura delle vie aeree B – Bocca a bocca C – Compressioni toraciche Anna Di Leo 18
prima di avviare le fasi della sequenza del BLS occorre valutare lo stato di cosciente della vittima La valutazione dello stato di coscienza di un soggetto apparentemente senza vita si basa sulla risposta da lui fornita ai seguenti stimoli del soccorritore Anna Di Leo 19
STIMOLO VERBALE Chiamare ad alta voce, più volte, la persona, chiedendogli se sente e se riesce a rispondere Anna Di Leo 20
STIMOLO TATTILE Scuotere delicatamente il soggetto, chiedendogli di aprire gli occhi o di compiere qualche altro gesto Anna Di Leo 21
Anna Di Leo 22
Se il soggetto è cosciente, risponde l. Allo stimolo verbale l. Allo stimolo tattile Anna Di Leo 23
Se il soggetto non risponde, perché è in stato di incoscienza, si avvia la sequenza del BLS, che consiste: l nella chiamata di soccorso l nel posizionamento della vittima in senso CRANIO-CAUDALE (si allineano tra loro il capo, il tronco e gli arti) Anna Di Leo 24
Se la vittima è distesa sulla pancia in posizione prona, occorre riportarla al posizionamento cranio-caudale mediante la Manovra di pronazione Insieme all’allineamento, il soccorritore provvede anche a scoprire il torace che eventualmente dovrà comprimere nel MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO Anna Di Leo 25
Anna Di Leo 26
In caso di trauma, la vittima può essere spostata solo se c’è un impellente pericolo, assicurando il mantenimento in asse di collo e tronco Anna Di Leo 27
Sequenza del BLS: A apertura e pervietà delle vie aeree Anna Di Leo 28
Manovre: Øispezione della cavità orale Øiperestensione del capo Ølussazione della mandibola Anna Di Leo 29
ispezione della cavità orale La presenza di corpi estranei in bocca può essere un grave rischio di ostruzione delle vie aeree, pertanto va controllata la cavità orale per individuare e, all’occorrenza, rimuovere un eventuale corpo estraneo Anna Di Leo 30
ispezione della cavità orale la manovra delle dita incrociate ha lo scopo di aprire la bocca della vittima soccorsa per controllare se nel cavo orale sono presenti oggetti, residui di alimenti o altro materiale solido o liquido, che bisogna rimuovere Anna Di Leo 31
ispezione della cavità orale I solidi si rimuovono utilizzando un dito posto ad uncino; i liquidi è possibile assorbirli aiutandosi con un panno, un fazzoletto, una cravatta, o drenarli ruotando la testa da un lato. Protesi dentarie ben impiantate non vanno rimosse Anna Di Leo 32
ispezione della cavità orale ATTENZIONE ! e’ opportuno non ruotare la testa se si sospetta la presenza di trauma cervicale Anna Di Leo 33
ispezione della cavità orale Manovra delle dita incrociate Anna Di Leo 34
iperestensione del capo lo stato di incoscienza avvia la fase A del BLS per impedire l’ostruzione delle vie aeree La perdita di coscienza, infatti, determina: - un rilasciamento muscolare - la mandibola cade all’indietro - la lingua va ad ostruire le prime vie aeree Anna Di Leo 35
iperestensione del capo la manovra di iperestensione del capo, si esegue: l Si pone una mano sulla fronte della vittima spingendola all’indietro l Si pongono due dita dell’altra mano sotto il mento e si tira verso l’alto la mandibola Anna Di Leo 36
iperestensione del capo Questa manovra impedisce la caduta all’indietro della lingua e permette il passaggio dell’aria Anna Di Leo 37
iperestensione del capo Anna Di Leo 38
lussazione della mandibola in caso di sospetto trauma cervicale l’apertura delle vie aeree va effettuata mediante la lussazione della mandibola che si ottiene afferrandola in corrispondenza degli angoli e spingendola in avanti e verso l’alto Anna Di Leo 39
Sequenza del BLS: B VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ RESPIRATORIA Anna Di Leo 40
Mantenendo la pervietà delle vie aeree ottenuta nella fase A del BLS, il soccorritore dovrà valutare se l’attività respiratoria è presente; per comodità possiamo definire le manovre da effettuare con la sigla GAS Anna Di Leo 41
G. (Guardo il torace) A. (Ascolto rumori respiratori) S. (Sento il flusso d’aria) Anna Di Leo 42
Il soccorritore, inginocchiato accanto alla vittima, avvicina guancia ed orecchio alla bocca della persona soccorsa e: Anna Di Leo 43
Guarda Se il torace si alza e si abbassa Ascolta l’eventuale passaggio di Sente aria proveniente dalla bocca e dal naso della vittima sulla sua guancia il calore dell’aria espirata dalla vittima Anna Di Leo 44
dopo dieci secondi di GAS, se la vittima respira, il soccorritore l lo colloca nella posizione laterale di sicurezza l rivaluta periodicamente le sue funzioni vitali Anna Di Leo 45
se la vittima non respira si avvia la fase B del BLS, che consiste nella ventilazione della vittima (respirazione Bocca a Bocca e le sue varianti Bocca – Naso e Bocca – Stoma) Anna Di Leo 46
Respirazione BOCCA - BOCCA Anna Di Leo 47
Collocandosi a fianco della vittima il soccorritore: l Tiene il capo in iperestensione mantenendo una mano sulla fronte e due dita dell’altra mano sul mento Anna Di Leo 48
ATTENZIONE ! Una insufficiente estensione della testa manda aria nello stomaco e provoca distensione gastrica e vomito
Prende aria inspirando lontano dalla vittima Posiziona le proprie labbra ben aderenti a quelle della vittima • Tappando il suo naso con due dita • Facendo attenzione a non comprimere i bulbi oculari Anna Di Leo 50
Fa penetrare aria nelle vie aeree della vittima, soffiando, profondamente e lentamente, 2 volte e per 1 secondo ogni volta Durante l’insufflazione il soccorritore deve controllare l’espansione del torace, segno evidente che l’aria immessa ha raggiunto i polmoni e non lo stomaco Anna Di Leo 51
Respirazione bocca-naso Se per qualche motivo la ventilazione attraverso la bocca è impedita (trisma, lesioni), è possibile insufflare attraverso il naso Anna Di Leo 52
Respirazione bocca-stoma Non sono necessarie le manovre di pervietà delle vie aeree. Il soccorritore insuffla poggiando la propria bocca attorno allo stoma della vittima Anna Di Leo 53
ATTENZIONE ! La ventilazione artificiale con le sue varie forme, per essere efficace deve determinare l’espansione del torace Anna Di Leo 54
mezzi aggiuntivi per la ventilazione l Maschere facciali l Pallone di Ambu Anna Di Leo 55
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA P. L. S. Anna Di Leo 56
La posizione laterale di sicurezza PLS, di un soggetto non cosciente, ma con attività respiratoria e circolatoria valide, si oppone al probabile rilasciamento muscolare ed alla conseguente caduta all’indietro della mandibola e la lingua che potrebbero ostruire le prime vie aeree. Anna Di Leo 57
Inoltre, permette il drenaggio dei liquidi (vomito, sangue, muco) eventualmente presenti nel cavo orale, che, oltre a provocare a distanza gravi forme di polmonite “ab ingestis”, potrebbero accrescere il rischio di ostruzione delle prime vie aeree. Anna Di Leo 58
ATTENZIONE ! NON IMPIEGARE LA P. L. S. SE SI SOSPETTA UN TRAUMA DELLA COLONNA 59
SI PUO’ UTILIZZARE LA P. L. S. IN ATTESA DI ALTRI SOCCORSI O NEL CASO IN CUI IL SOCCORRITTORE DEBBA ALLONTANARSI (per prestare soccorso ad altre vittime, per chiamare aiuto) Anna Di Leo 60
Sequenza del BLS: C Valutazione dell’Attività Circolatoria Anna Di Leo 61
Procedura per il SOCCORRITORE Ø ricerca la presenza di pulsazioni carotidee (POLSO CAROTIDEO) Anna Di Leo 62
PALPAZIONE DEL POLSO CAROTIDEO localizzare il laringe, pomo d’Adamo nel maschio, con i polpastrelli dell’indice e del medio ci si sposta lateralmente verso il margine anteriore dello sternocleidomastoideo dal lato del soccorritore Anna Di Leo 63
Occorre compiere questa palpazione sempre dal lato del soccorritore, perché così si evita che le dita, poste di traverso, possano comprimere le vie aeree Con i due polpastrelli posti sul decorso dell’arteria carotidea sente se ci sono pulsazioni in questa area La pulsazione va cercata con delicatezza per evitare di schiacciare l’arteria Anna Di Leo 64
La valutazione della presenza di polso carotideo si deve estendere per dieci secondi Anna Di Leo 65
Anna Di Leo 66
Nei bambini la palpazione dell’arteria carotidea può comprimere le vie aeree o provocare uno spasmo laringeo; pertanto in questi soggetti è preferibile valutare l’attività circolatoria palpando l’arteria femorale Anna Di Leo 67
Se il polso carotideo è assente il soccorritore inizia le compressioni toraciche esterne Anna Di Leo 68
COMPRESSIONI TORACICHE (Massaggio Cardiaco Esterno) Anna Di Leo 69
Il cuore si trova all’interno del torace, tra due piani ossei rigidi: lo sterno e la colonna vertebrale Anna Di Leo 70
Anna Di Leo 71
Comprimendo lo sterno, il cuore viene schiacciato contro la colonna, e questa, assieme ad un aumento della pressione all’interno del torace, permette al sangue contenuto nelle camere cardiache e nei grossi vasi, di essere spinto in circolo Anna Di Leo 72
Anna Di Leo 73
Durante la fase di rilasciamento della parete toraciche le camere cardiache si riempiono di nuovo per l’effetto aspirativo esercitato dal loro svuotamento e dalla riespansione della cassa toracica Anna Di Leo 74
Posizione delle mani nelle compressioni toraciche l Parte prossimale del palmo della mano l Centro del torace: sterno l Sovrapporre l’altra mano l Intrecciare le dita Anna Di Leo 75
Anna Di Leo 76
Tendere bene le braccia e bloccare i gomiti per evitare il loro piegamento Anna Di Leo 77
Esecuzione del massaggio cardiaco Comprimere ritmicamente il torace ad una frequenza di 80 / 100 compressioni al minuto il torace si deve abbassare di 4 -5 cm. Anna Di Leo 78
Esecuzione del massaggio cardiaco La compressione ed il rilasciamento devono avere la stessa durata (rapporto 1: 1) Anna Di Leo 79
Esecuzione del massaggio cardiaco rapporto compressioni/ventilazioni: 30 compressioni cardiache e 2 ventilazioni Anna Di Leo 80
30: 2 Anna Di Leo 81
CONTARE SEMPRE A VOCE ALTA PER MANTENERE UN RITMO CORRETTO Anna Di Leo 82
Esecuzione del massaggio cardiaco rapporto ventilazioni/volumi: 2 ventilazioni durata 1” volume 500 -600 ml Anna Di Leo 83
Esecuzione del massaggio cardiaco Durante la sequenza si controlla solo l’attività respiratoria, se assente si continua … Anna Di Leo 84
… fino a l. Ripresa respirazione l. Arrivo soccorso l. Esurimento fisico soccorritore Anna Di Leo 85
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA CORPO ESTRANEO Anna Di Leo 86
Un corpo estraneo può provocare un’ostruzione completa o parziale delle vie aeree. La più frequente ostruzione, nell’adulto, è causata da materiale alimentare Anna Di Leo 87
I segni d’allarme di un’ostruzione da corpo estraneo in soggetto cosciente sono i seguenti: Anna Di Leo 88
La vittima non riesce a respirare, parlare, tossire Anna Di Leo 89
Il volto e, subito dopo, il collo e le mani diventano lividi (cianosi) Anna Di Leo 90
La vittima si porta ad un certo punto le mani alla gola (segno universale di soffocamento) Anna Di Leo 91
Anna Di Leo 92
Anna Di Leo 93
Se l’ostruzione è incompleta, l’attività respiratoria può essere sufficientemente valida e non induce perdita di coscienza. In questo caso il soggetto va incoraggiato a tossire ed a respirare spontaneamente, cercando di non interferire con i suoi tentativi di espellere il corpo estraneo Anna Di Leo 94
In caso di ostruzione completa, il paziente non riesce a parlare ed a tossire, e fatalmente soffoca; se non si interviene molto rapidamente può perdere conoscenza a causa dell’insufficiente ossigenazione del tessuto cerebrale (anossia acuta) Anna Di Leo 95
A questo punto, prima che la vittima vada in coma, il soccorritore, dopo aver chiamato i soccorsi, può facilitare l’espulsione del corpo estraneo effettuando le seguenti manovre: Anna Di Leo 96
1. SI POSIZIONA AL FIANCO DEL PAZIENTE E LO AIUTA A PIEGARSI IN AVANTI Anna Di Leo 97
2. RIMUOVE DALLA BOCCA EVENTUALI CORPI ESTRANEI VISIBILI (DENTIERE, MONETE, CIBO. ETC. ) Anna Di Leo 98
3. ASSESTA, IN RAPIDA SEQUENZA, PACCHE SUL DORSO DEL PAZIENTE, BATTENDO IL PALMO DELLA MANO RIPETUTAMENTE (FINO A 5 COLPI) TRA LE SCAPOLE DELLA VITTIMA, MENTRE CON L’ALTRA GLI SOSTIENE IL TORACE Anna Di Leo 99
4. quando queste manovre non sono efficaci, il soccorritore, postosi alle spalle della vittima, pratica la Manovra di Heimlich Anna Di Leo 100
Anna Di Leo 101
manovra di Heimlich Con la manovra di Heimlich si esercitano ripetute compressioni addominali sottodiaframmatiche, che inducono un aumento improvviso della pressione nelle vie aeree e generano una spinta verso l’alto del corpo estraneo che può, così, essere spostato più in alto…. Anna Di Leo 102
…. favorendo un parziale recupero della ventilazione polmonare – oppure, liberando completamente le vie respiratorie. Anna Di Leo 103
manovra di Heimlich La Manovra di Heimlich può essere eseguita sia su di un soggetto cosciente – in piedi o seduto – che su soggetto privo di coscienza Anna Di Leo 104
Anna Di Leo 105
manovra di Heimlich Se la vittima, cosciente, è in piedi o seduta, il soccorritore: Anna Di Leo 106
manovra di Heimlich Si posiziona alle spalle del paziente Anna Di Leo 107
manovra di Heimlich Pone entrambe le braccia attorno alla vita del paziente Anna Di Leo 108
manovra di Heimlich Pone una mano stretta a pugno tra l’ombelico e l’estremità dello sterno Anna Di Leo 109
manovra di Heimlich Con l’altra mano stringe il polso della prima Anna Di Leo 110
manovra di Heimlich Comprimendo il pugno nell’addome esercita ripetutamente delle brusche spinte dal basso verso l’alto Anna Di Leo 111
manovra di Heimlich Se il soccorritore interviene su di un soggetto rinvenuto privo di coscienza o la vittima soccorsa ha perso coscienza nel corso dell’intervento, dopo aver chiamato i soccorsi, il soccorritore: Anna Di Leo 112
manovra di Heimlich Si comporta come nelle fasi A e B della Rianimazione Cardiopolmonare, ed eventualmente passa alla fase C Anna Di Leo 113
LIMITAZIONI E CONTROINDICAZIONI DELLA MANOVRA DI HEIMLICH Anna Di Leo 114
La manovra di Heimlich è una tecnica molto pericolosa per il rischio della rottura di costole e, conseguentemente, di lesioni agli organi ipocondriaci (fegato e milza). Anna Di Leo 115
E’, quindi, di inevitabile impiego solo quando il soggetto non è più in grado di respirare. Anna Di Leo 116
La manovra è, comunque, controindicata nei neonati perché hanno gli organi ipocondriaci molto fragili e possono danneggiarsi anche per un modesto aumento di pressione all’interno della cavità addominale. Anna Di Leo 117
In caso di ostruzione completa, quindi, le compressioni toraciche vanno, quindi, alternate a colpi sulla schiena. Anna Di Leo 118
Anna Di Leo 119
In gravidanza, le compressioni potrebbero danneggiare il feto; in questi casi, le compressioni addominali vanno sostituite con le compressioni toraciche. Anna Di Leo 120
Anna Di Leo 121
Anna Di Leo 122
IL BLS IN SITUAZIONI PARTICOLARI Anna Di Leo 123
Se c’è arresto cardiaco, la perdita di coscienza e l’arresto respiratorio si verificano entro circa 30 secondi. In certi casi (Ictus cerebrale, Trauma, Folgorazione, Annegamento) può comparire un’apnea o una grave difficoltà respiratoria, mentre il polso può essere ancora valido. Anna Di Leo 124
Questa evenienza può dissimulare un successivo arresto cardiaco che è probabile che compaia dopo breve tempo. Anche in questi casi, quindi, è necessario avviare le procedure BLS per prevenire l’evoluzione verso l’arresto cardiaco. Anna Di Leo 125
ICTUS CEREBRALE Anna Di Leo 126
L’Ictus Cerebrale, denominato anche nella terminologia internazionale STROKE, ha un quadro clinico vario e può presentarsi in modi molto diversi (alterazione della coscienza, della parola, della motilità, della sensibilità, etc. ) Anna Di Leo 127
Nei casi in cui il rilassamento muscolare e la riduzione del livello di coscienza provocano l’ostruzione delle vie aeree, deve essere assicurato il mantenimento della loro pervietà, sollevando il mento ed estendendo la testa. Anna Di Leo 128
TRAUMA Anna Di Leo 129
In casi di trauma, per il rischio di lesioni alla colonna cervicale, va modificata la sequenza del BLS, ed occorre, quindi: Anna Di Leo 130
Tenere la testa in posizione neutrale, sollevando mento o mandibola senza estendere il capo Anna Di Leo 131
Mantenere in asse testa e collo Non mettere in posizione laterale di sicurezza Anna Di Leo 132
Purtroppo, il trattamento di un arresto cardiaco postraumatico insorto in una situazione extraospedaliera ha scarse probabilità di successo. Anna Di Leo 133
Numerose lesioni da trauma, infatti, quali il tamponamento cardiaco, il pneumotorace a tensione, l’emorragia imponente, rendono meno efficaci le manovre di RCP Anna Di Leo 134
Infine, per la dinamica che precede la comparsa di una lesione traumatica, il primo soccorritore dovrà usare particolare cura per verificare la sicurezza della scena per sé e per il soggetto da soccorrere in fase d’avvio e per tutta la durata della sequenza di BLS Anna Di Leo 135
FOLGORAZIONE Anna Di Leo 136
Anche in questo caso il primo soccorritore dovrà verificare la sicurezza della scena per sé e per il soggetto folgorato, e praticare le procedure di BLS solo se ha provveduto a garantirsi adeguati livelli di tutela. Anna Di Leo 137
La folgorazione può provocare direttamente: Anna Di Leo 138
Un arresto cardiaco per fibrillazione ventricolare o altre aritmie ventricolari gravi Un arresto respiratorio per inibizione dei centri respiratori, contrazione tetanica dei muscoli respiratori o paralisi muscolare prolungata Anna Di Leo 139
In caso di folgorazione la sequenza del BLS và praticata senza alcuna particolare modifica, fatte salve le precauzioni di sicurezza delle azioni di soccorso Anna Di Leo 140
ANNEGAMENTO Anna Di Leo 141
L’annegamento è una grave condizione di soffocamento indotto dall’ingestione di liquidi e da una loro inalazione più o meno abbondante; ciò induce una iniziale apnea riflessa e poi, per l’esaurimento dell’ossigeno del sangue, uno stato di ipossia. Anna Di Leo 142
Le possibilità di sopravvivenza dell’annegato dipendono dalla durata dello stato di ipossia. Pertanto, se il paziente non respira, occorre iniziare al più presto le procedure di BLS già in acqua. Anna Di Leo 143
La ventilazione non deve essere ritardata nel tentativo di estrarre acqua dalle vie aeree: la piccola falda liquida inalata dall’affogato è quasi sempre impossibile da rimuovere. Anna Di Leo 144
La manovra di Heimlich non è indicata per estrarre liquido dalle vie aeree e si deve eseguire solo quando si sospetta un’ostruzione da materiale solido. Anna Di Leo 145
Se il soccorritore assiste la vittima in acqua, dovrà prima di tutto provvedere alla propria incolumità. Il massaggio cardiaco non può essere eseguito mai in acqua ma solo su di un piano rigido. Anna Di Leo 146
Nell’annegato deve essere preso in conto il rischio di trauma cervicale; di conseguenza, se c’è un valido sospetto, il mantenimento della pervietà delle vie aeree va adeguato al rischio ipotizzato, tenendo la testa in posizione neutra …… Anna Di Leo 147
…. mantenendola in asse con il collo e, una volta all’asciutto, non mettendo l’annegato in posizione laterale di sicurezza. Anna Di Leo 148
Un po’ di nozioni per quando si arriva al Pronto Soccorso dell’Ospedale Anna Di Leo 149
Il Pronto Soccorso dell’Ospedale è totalmente differente dalla sala d’attesa dello studio di un medico di famiglia. Anna Di Leo 150
Il tempo di attesa in Pronto Soccorso è condizionato dalla effettiva priorità del caso da trattare Anna Di Leo 151
Le Linee Guida sul Triage intraospedaliero, emanate dal Ministero della Salute, individuano quattro codici di gravità, identificati ciascuno da un colore, che corrispondono ad altrettanti livelli di urgenza per assistere i pazienti non in base all’ordine di accesso, ma alla priorità del loro problema. Anna Di Leo 152
CODICE ROSSO PRIORITÀ DI ACCESSO MASSIMA Paziente molto critico, di solito accompagnato dal 118, per il quale vi è incombente pericolo di vita. Il Pronto Soccorso vi concentra le proprie risorse, sospendendo le attività non urgenti, per poterlo trattare meglio. Anna Di Leo 153
CODICE GIALLO PRIORITÀ DI ACCESSO INTERMEDIA Paziente mediamente critico, che necessita di una valutazione urgente per evitare o trattare la compromissione di una delle tre funzioni vitali (respiratoria – cardiocircolatoria – nervosa) o per escludere una patologia importante Anna Di Leo 154
CODICE VERDE PRIORITÀ DI ACCESSO BASSA Paziente poco critico, con urgenza rinviabile, nel quale non vi è o non si prevede l’alterazione di una delle funzioni vitali. Questi pazienti vengono visitati dopo i codici Rosso e Giallo. Anna Di Leo 155
CODICE BIANCO SENZA PRIORITÀ DI ACCESSO Paziente non critico, il cui problema non ha carattere di urgenza. Molte di queste situazioni potrebbero essere risolte dal Medico Curante o dalla Guardia Medica o da strutture territoriali. Questi pazienti vengono comunque assistiti ma solo dopo i pazienti più urgenti. Anna Di Leo 156
Il codice da tenere in considerazione è quello che il medico assegna al paziente alla fine della valutazione clinica. È pertanto possibile che il codice assegnato dall’infermiere al momento dell’accettazione venga modificato dal medico successivamente all’effettuazione della visita Anna Di Leo 157
Piccole norme di civile comportamento Anna Di Leo 158
Sentendo le sirene … Anna Di Leo 159
L’articolo 177 comma 3 del Codice della Strada sancisce quanto segue: Anna Di Leo 160
Chiunque si trovi sulla strada percorsa dai veicoli in servizio di Polizia, antincendio e ambulanze, o sulle strade adiacenti in prossimità degli sbocchi della prima, appena udito il segnale acustico supplementare di allarme, ha l’obbligo di lasciare libero il passo e, se necessario, di fermarsi. Anna Di Leo 161
E’ vietato seguire da presso tali veicoli avvantaggiandosi della progressione di marcia. Anna Di Leo 162
Incontrando un'ambulanza con i dispositivi accesi è opportuno rallentare e possibilmente fermarsi Anna Di Leo 163
Questa manovra deve essere fatta non appena si scorge l'ambulanza dallo specchietto retrovisore indipendentemente dal fatto che stia o meno sopraggiungendo un altro veicolo sulla corsia opposta. Anna Di Leo 164
Anna Di Leo 165
Non bisogna mai seguire l'ambulanza per almeno due buone ragioni: (a)Quest'ultima potrebbe fare una frenata brusca e si rischierebbe pertanto di tamponarla (b)Si potrebbe urtare una macchina che si era accostata al ciglio della strada e che stava ora rientrando in carreggiata. Anna Di Leo 166
Anna Di Leo 167
È necessario rallentare ed accostare anche se l'ambulanza proviene dal senso opposto. Anna Di Leo 168
Anna Di Leo 169
Allo scopo di facilitare a quest'ultima le manovre di sorpasso. Anna Di Leo 170
Anna Di Leo 171
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