Corso Teorico e Pratico per AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

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Corso Teorico e Pratico per AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO D. ssa Alessia Franchi Notaio

Corso Teorico e Pratico per AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO D. ssa Alessia Franchi Notaio

Indice degli argomenti: 1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 2. Le

Indice degli argomenti: 1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 2. Le successioni apertesi a favore del beneficiario 3. La vendita di beni ereditari

1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 1. 1 1/2 La capacità

1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 1. 1 1/2 La capacità di testare: Nozione di carattere generale: differenza tra l’Amministrazione di Sostegno e le misure di interdizione ed inabilitazione (se non richiamate nel provvedimento giudiziale). q Art. 409 c. c. : «Effetti dell'amministrazione di sostegno. Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno…» . Si perché: q Art. 591 c. c. : «Casi d'incapacità. Possono disporre per testamento tutti coloro che non sono dichiarati incapaci dalla legge. Sono incapaci di testare: 1) Coloro che non hanno compiuto la maggiore età; 2) Gli interdetti per infermità di mente; 3) Quelli che, sebbene non interdetti, si provi essere stati, per qualsiasi causa, anche transitoria, incapaci di intendere e di volere nel momento in cui fecero testamento. » . Ø Il beneficiario è soggetto capace ex art. 409 c. c. ; Ø L’elencazione ex art. 591, comma 2, c. c. tassativa (e quindi esclude anche l’inabilitato). q Art. 411, 3, c. c. : «Sono in ogni caso valide le disposizioni testamentarie e le convenzioni in favore dell'amministratore di sostegno che sia parente entro il quarto grado del beneficiario, ovvero che sia coniuge o persona che sia stata chiamata alla funzione in quanto con lui stabilmente convivente» . q Art. 411, u. c. , c. c. «Il giudice tutelare, nel provvedimento con il quale nomina l'amministratore di sostegno, o successivamente, può disporre che determinati effetti, limitazioni o decadenze, previsti da disposizioni di legge per l'interdetto o l'inabilitato, si estendano al beneficiario dell'amministrazione di sostegno, avuto riguardo all'interesse del medesimo ed a quello tutelato dalle predette disposizioni…» . Concludendo. . in capo al beneficiario sussiste la capacità di testare a meno che: Ø Il provvedimento del giudice non abbia espressamente richiamato l’art. 591 c. c. o se abbia 3 richiamato genericamente tutte le limitazioni riguardanti l’interdizione (art. 411, ultimo comma, c. c. ).

1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 2/2 1. 2 Atto personalissimo:

1. La possibilità di testare da parte del beneficiario 2/2 1. 2 Atto personalissimo: impossibilità di inserire nell’oggetto dell’incarico attribuito all’Ad. S la 1. 3 Forme testamentarie (art. 601 c. c. ): 1. 4 Incapacità di ricevere per testamento: rappresentanza o l’assistenza relativa agli atti personalissimi (tra cui la capacità di fare testamento). q Testamento olografo (artt. 602 – 606 – 607 – 608 – 620) q Testamento pubblico (art. 603 c. c. – Legge Notarile) q Art. 411, 2, c. c. : «All'amministratore di sostegno si applicano altresì, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 596, 599 e 779. » . q Art. 596 c. c. : «Incapacità del tutore e del protutore. Sono nulle le disposizioni testamentarie della persona sottoposta a tutela in favore del tutore, se fatte dopo la nomina di questo e prima che sia approvato il conto o sia estinta l'azione per il rendimento del conto medesimo, quantunque il testatore sia morto dopo l'approvazione. Questa norma si applica anche al protutore, se il testamento è fatto nel tempo in cui egli sostituiva il tutore. Sono però valide le disposizioni fatte in favore del tutore o del protutore che è ascendente, discendente, fratello, sorella o coniuge del testatore» . q Art. 599 c. c. : «Persone interposte. Le disposizioni testamentarie a vantaggio delle persone incapaci indicate dagli articoli 592, 593, 595, 596, 597 e 598 sono nulle anche se fatte sotto nome d'interposta persona. Sono reputate persone interposte il padre, la madre, i discendenti e il coniuge della persona incapace, anche se chiamati congiuntamente con l'incapace. » . q Art. 411, 3, c. c. : «Sono in ogni caso valide le disposizioni testamentarie e le convenzioni in favore dell'amministratore di sostegno che sia parente entro il quarto grado del beneficiario, ovvero che sia coniuge o persona che sia stata chiamata alla funzione in quanto con lui stabilmente convivente. » . 4

2. Le successioni apertesi a favore del beneficiario 2. 1 1/2 … a titolo

2. Le successioni apertesi a favore del beneficiario 2. 1 1/2 … a titolo di eredità (art. 470 c. c. ), sono possibili le seguenti ipotesi: q Accettazione di eredità pura e semplice (art. 409 c. c. ); q Accettazione di eredità pura e semplice previa autorizzazione del g. t. nel decreto di nomina o ad hoc (art. 374 n. 3 c. c. ); q Accettazione con beneficio di inventario (art. 484 c. c. e seguenti), mediante espressa previsione o mediante richiamo all’art. 591 c. c. (non è automatica perché l’art. 471 c. c. non si applica ai beneficiari di amministrazione di sostegno in via automatica); Ø Attenzione ai termini per il chiamato nel possesso o meno dei beni ereditari, sempre meglio chiedere al giudice l’applicazione o meno al caso di specie dell’art. 489 c. c. Quindi… ü Se il decreto lascia al beneficiario la capacità per accettare l’eredità NON SERVE autorizzazione ed è possibile accettare l’eredità puramente e semplicemente; ü Se il decreto fa rientrare l’atto tra quelli per cui è necessaria la rappresentanza (o l’assistenza) dell’Ad. S SERVE ricorso per avere autorizzazione del giudice tutelare ex art. 374 n. 3 c. c. ü Se il decreto indica espressamente la necessità che le eredità siano accettate con beneficio di inventario o richiama l’art. 591 c. c. SERVE ricorso per avere autorizzazione del giudice tutelare ex art. 374 n. 3 c. c. sia per l’accettazione, sia per l’inventario, meglio se con nomina diretta del Notaio ex art. 769 c. p. c. - anche se si può ritenere applicabile l’ultimo comma dell’art. 769 c. p. c. ü Art. 769, u. c. , c. c. : «Quando non sono stati apposti i sigilli, l'inventario può essere chiesto dalla parte che ne assume l'iniziativa direttamente al notaio designato dal defunto nel testamento ovvero, in assenza di designazione, al notaio scelto dalla stessa parte. » . 5

2. Le successioni apertesi a favore del beneficiario 2/2 2. 2 … a titolo

2. Le successioni apertesi a favore del beneficiario 2/2 2. 2 … a titolo di legato (art. 649 c. c. ) 2. 3 La rinuncia di eredità (art. 519 c. c. ) 2. 4. La dichiarazione di successione (art. 28 e segg. D. Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346) q Acquisto automatico dei legati e art. 409 c. c. ; q ma se l’atto di accettazione è previsto nel decreto di nomina tra gli atti per i quali occorre autorizzazione, deve essere perfezionato con la debita rappresentanza ed autorizzazione. Quindi… ü Se il decreto lascia al beneficiario la capacità per «accettare» legati NON SERVE autorizzazione ed è possibile accettare l’eredità puramente e semplicemente; ü Se il decreto fa rientrare l’atto tra quelli per cui è necessaria la rappresentanza (o l’assistenza) dell’Ad. S SERVE ricorso per avere autorizzazione del giudice tutelare ex art. 374 n. 3 c. c. q è possibile sia compiuta direttamente dal beneficiario ex art. 409 c. c. ma il giudice può disporre che sia necessaria l’autorizzazione preventiva ex art. 374, n. 3, c. c. ). Quindi… ü Se il decreto lascia al beneficiario la capacità per «accettare» legati NON SERVE autorizzazione ed è possibile accettare l’eredità puramente e semplicemente; ü Se il decreto fa rientrare l’atto tra quelli per cui è necessaria la rappresentanza (o l’assistenza) dell’Ad. S SERVE ricorso per avere autorizzazione del giudice tutelare ex art. 374 n. 3 c. c. è opportuno (o necessario se così espressamente disciplinato nel decreto di nomina) chiedere l’autorizzazione al g. t. per tutte le pratiche successorie per poter firmare la dichiarazione, le deleghe al professionista per la presentazione, la voltura etc. e per il pagamento delle imposte e degli onorari del professionista. 6

3. Vendita di beni ereditari 3. 1 1/2 Art. 747 c. p. c. :

3. Vendita di beni ereditari 3. 1 1/2 Art. 747 c. p. c. : «accettazione eredità con beneficio di inventario e beni ereditati. Autorizzazione alla vendita dei beni ereditari. L'autorizzazione a vendere beni ereditari si chiede con ricorso diretto al tribunale del luogo in cui si è aperta la successione. Nel caso in cui i beni appartengano a incapaci deve essere sentito il giudice tutelare. Il giudice provvede sul ricorso con decreto, contro il quale è ammesso reclamo a norma dell'articolo 739. Se l'istanza di autorizzazione a vendere riguarda l'oggetto d'un legato di specie, il ricorso deve essere notificato al legatario. » . q Art. 493 c. c. : «Alienazioni dei beni ereditari senza autorizzazione. L'erede decade dal beneficio d'inventario, se aliena o sottopone a pegno o ipoteca beni ereditari, o transige relativamente a questi beni senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile. Per i beni mobili l'autorizzazione non è necessaria trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettare con beneficio d'inventario. » . q L’art. 747 c. p. c. non è richiamato dal c. c. ; si ritiene sia applicabile alla figura dell’amministrazione di sostegno nel caso in cui: Ø Si è accettata l’eredità con beneficio di inventario; Ø Il bene da vendere si considera ereditario e non abbia perso tale qualità (art. 493 c. c. ). 7

3. Vendita di beni ereditari 2/2 q È discutibile se sia necessaria comunque l’autorizzazione

3. Vendita di beni ereditari 2/2 q È discutibile se sia necessaria comunque l’autorizzazione ex art. 411, comma 1, c. c. : Ø Teoria preferibile: l’autorizzazione ex art. 747 c. prevale, assorbe e rende inutile l’autorizzazione ex art. 411, comma 1, c. c. ; q È discutibile se, applicando l’art. 747 c. p. c. si renda necessario il parere del g. t. previso da detta norma per gli «incapaci» : Ø È coerente con il sistema ritenere che il beneficiario non sia incapace ex art. 409 c. c. ; Ø ma se l’atto da compiere è uno di quelli per il quale il g. t. ha previsto la necessaria rappresentanza dell’Ad. S il beneficiario è assimilabile ad un incapace conseguente applicazione dell’art. 747, comma 2, c. p. c. . q In caso di violazione dell’art. 747 c. p. c. si applica l’art. 412 c. c. : sono atti annullabili. Quindi… ü Se occorre vendere un bene ereditario SERVE l’autorizzazione da parte del TRIBUNALE del luogo ove si è aperta la successione, anche per il reinvestimento; non occorre altra autorizzazione del g. t. 8

Termini per l’accettazione di eredità con beneficio 1. Chiamato all’eredità nel possesso dei beni

Termini per l’accettazione di eredità con beneficio 1. Chiamato all’eredità nel possesso dei beni ereditari (Art. 485 c. c. ) 1. Termine per l’inventario: 3 mesi dall’apertura della successione con possibilità di proroga se 2. Chiamato all’eredità che non è nel possesso dei beni ereditari (Art. 487 c. c. ) 1. Termine per l‘accettazione: fino a che il diritto non si è prescritto (termine ordinario di 10 2. 3. 4. 9 lo iniziato nei 3 mesi con autorizzazione del Tribunale) altrimenti è erede puro e semplice; Se non ha fatto prima l’accettazione: 40 giorni dall’inventario altrimenti è erede puro e semplice. anni), altrimenti perde il diritto ad accettare l’eredità; Termine per l’inventario: 3 mesi dalla dall’accettazione dell’eredità, salva la proroga ex art. 485 c. c. , altrimenti è erede puro e semplice; Se non ha fatto prima l’accettazione: 40 giorni dall’inventario altrimenti perde il diritto di accettare l’eredità; Art. 488 c. c. : Se gli è stato assegnato un termine per accettare, entro il predetto termine deve anche fare l’inventario altrimenti, se fa l’accettazione ma non l’inventario, è erede puro e semplice.

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