Corso di Psicologia Generale 2014 2015 www cognitivelab
Corso di Psicologia Generale 2014– 2015 www. cognitivelab. it Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione 2 – Buss (2012) Psicologia Evoluzionistica 1. 2. 3. 4. 5. Le basi della moderna psicologia evoluzionistica Opporsi alle forze ostili della natura Strategie femminili di scelta del partner a lungo termine Strategie maschili di scelta del partner a lungo termine Strategie sessuali a breve termine Piazza G. Ermini, 1 06123 Perugia Prof. Stefano Federici stefano. federici@unipg. it +39 347 3769497
Capitolo 1 Le basi della moderna psicologia evoluzionistica 2
Le 4 questioni cruciali della psicologia evoluzionistica 1. Perché la mente è quella che osserviamo, cioè quale processo causale l’ha creata e modellata nella forma attuale? 2. Come è progettata la mente umana, cioè quali sono i suoi meccanismi e le sue componenti, e come sono organizzati? 3. Quali sono le funzioni delle componenti e le loro strutture organizzate? Cioè per che cosa è progettata la mente? 3 4. In che modo l’input proveniente dall’ambiente attuale interagisce con i meccanismi mentali per produrre il
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › Charles Robert Darwin(1809 -1882) – In che modo emergono nuove specie e altre scompaiono? › Perché le diverse parti che compongono gli organismi biologici – il lungo collo delle giraffe, le ali degli uccelli, le proboscidi degli elefanti – esistono in quelle forme particolari? › Viaggio nelle Galapagos (1831 -1836) col brigantino Beagle – L’origine della specie (1859). 4
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › Teoria della selezione naturale (Darwin e Wallace) – Variazione: Variazione cambiamento genetico ereditario nel DNA dovuto a processi casuali, determina la variabilità tra individui rispetto a una determinata caratteristica che e alla base dei processi evolutivi. – Ereditarietà: Ereditarietà trasmissione delle variazioni ereditarie ai figli. – Selezione: Selezione determina quali variazioni siano utili per la sopravvivenza e la riproduzione. 5 L’evoluzione per selezione naturale si basa sul successo riproduttivo differenziale che deriva dal possesso delle varianti ereditarie; il successo (o il fallimento) riproduttivo differenziale si definisce come successo (o fallimento) riproduttivo rispetto ad altri individui.
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › Teoria della selezione sessuale – Competizione intrasessuale: intrasessuale è la competizione tra membri dello stesso sesso. – Selezione intersessuale: intersessuale la scelta preferenziale per l’accoppiamento. › Avendo osservato che nel regno animale le femmine di molte specie erano selettive nella scelta del compagno, Darwin chiamò il processo di selezione intersessuale scelta femminile 6
SELEZIONE SESSUALE https: //www. youtube. com /watch? v=Rx. Hdzw 7 E 0 w. U 7
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › Selezione naturale e sessuale nella teoria evoluzionistica – Deriva genetica componente dell’evoluzione di una specie dovuta a fattori casuali, più che dalla selezione naturale, e che può essere quindi studiata con metodi statistici. › Effetto del fondatore p. e. , nuovi coloni › Collo di bottiglia genetico p. e. , disastri naturali – Gli equilibri punteggiati e l’exaptation › le specie presentano lunghi periodi di stasi, seguiti (punteggiati) punteggiati da salti, da cambiamenti bruschi e dalla repentina comparsa di nuove forme di esistenza. 8 › Questi salti evolutivi implicano spesso forme di cooptazione: una struttura biologica destinata a una certa funzione e cooptata a svolgere una
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › La sintesi moderna: geni ed ereditarietà particellare di Mendel(1822 -1884) – L’ereditarietà è particellare, particellare cioè le caratteristiche dei genitori non si miscelano tra loro, ma passano intatte alla loro prole in pacchetti separati chiamati geni – I genitori sono nati con i geni che tramandano: essi non sono acquisiti attraverso l’esperienza 9 › I genotipi non passano intatti alla progenie e nelle specie a riproduzione sessuata, come la nostra, la loro unità viene rotta a ogni generazione. Ciascuno di noi eredita una metà a caso dei propri geni dal genotipo della madre e l’altra metà dal padre
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › La sintesi moderna (neodarwinismo): Dobzhansky*(1900 -1975), Huxley, Mayr, Simpson (anni ’ 30 e ’ 40) – Ha chiarito l’infondatezza di parecchie idee sbagliate in biologia, come la teoria dell’eredità dei caratteri acquisiti di Lamarck (lamarckismo) e la teoria dell’eredità per mescolanza. › Lamark in Philosophie zoologique (1809) gli organismi sono il risultato di un processo graduale di modificazione che avviene sotto la pressione delle condizioni ambientali › L’organismo ha un ruolo attivo nel modificarsi in risposta agli stimoli ambientali, – La due leggi di Lamark: Lamark › Legge dell’uso e del non uso: uso un organo si sviluppa quanto più è utilizzato e regredisce quanto meno è sollecitato. › Legge dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti: acquisiti il carattere acquisito dall’animale durante la sua vita viene trasmesso alla progenie. 10
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › Rivoluzione della fitness inclusiva di Hamilton – Nel 1964 in The Genetical Evolution of Social Behaviour dimostra: › Fitness inclusiva: inclusiva la selezione naturale favorisce le caratteristiche permettono ai geni di un organismo di passare alla generazione successiva, indipendentemente dal fatto che l’organismo produca direttamente dei figli o meno. › Gen’s eye thinking: Se foste dei geni che cosa faciliterebbe la vostra replica? Innanzitutto potreste provare ad assicurare il benessere del veicolo (o corpo) in cui risiedete (sopravvivenza). Poi potreste provare a indurre il veicolo a riprodursi. – Rivoluzione del modo in cui pensiamo alla psicologia della famiglia, dell’altruismo, della formazione di gruppi e anche dell’aggressione 11
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico Gemelli Geniori e figli monozigoti 12 Fratelli con Cugini di un solo primo grado genitore in comune 0, 03215 Zii e nipoti 0, 125 0, 25 Nonni e nipopti 0, 25 0, 5 Parentela genetica 1 TIPOLOGIE DI PARENTI Cugini di secondo grado
1. 1 Tappe fondamentali nella storia del pensiero evoluzionistico › La controversia sulla sociobiologia – Edward O. Wilson (1975) Sociobiologia: Ia nuova sintesi › poderosa sintesi di una vasta quantità di diversi contributi scientifici, raccolta sotto il neologismo: sociobiologia – L’opera fu contestata da marxisti, radicali, creazionisti, alcuni scienziati e anche dei membri del suo stesso dipartimento (Harward). › La gran parte degli scienziati impegnati nelle discipline sociali riteneva che cultura, apprendimento, socializzazione, razionalità e coscienza, coscienza e non la biologia evoluzionistica, spiegassero l’unicità della natura umana 13
1. 2 Tappe fondamentali nell’origine degli esseri umani moderni › Circa 11, 3, miliardi di anni per passare dal big-ban alle prime forme di vita. › Circa 3, 7 miliardi di anni per passare dalla prima forma di vita ai moderni esseri umani › Circa 85 milioni di anni fa si evolvette una nuova linea di mammiferi, quella dei primati. – – – 14 5 dita su ogni zampa; pollice opponibile; corte unghie per una presa salda su rami e cibo; dentatura non specializzata, caratteristica di dieta onnivora; visione a colori e binoculare, con gli occhi cioè rivolti in avanti, per visualizzare bene le distanze in maniera tridimensionale.
Scala in migliaia di anni (1) o Homo sapiens arcaico antico (2) o Homo sapiens arcaico recente 1. 2 Tappe fondamentali nell’origine degli esseri umani moderni 15
1. 2 Tappe fondamentali nell’origine degli esseri umani moderni 15 miliardi di anni fa 4, 7 miliardi di anni fa 3, 7 miliardi di anni fa 1, 2 miliardi di anni fa 500 -450 milioni di anni fa 365 milioni di anni fa 114 milioni di anni fa 85 milioni di anni fa 65 milioni di anni fa 35 milioni di anni fa 6 -8 milioni di anni fa 4, 4 milioni di anni fa 3 milioni di anni fa 2, 5 milioni di anni fa 1, 8 milioni di anni fa 1, 6 milioni di anni fa 1, 5 milioni di anni fa 1, 2 milioni di anni fa 1 milioni di anni fa 800. 000 anni fa 600 -400. 000 anni fa 500 -100. 000 anni fa 200 -30. 000 anni fa 150 -120. 000 anni fa 100 -50. 000 anni fa 50 -35. 000 anni fa 16 40 -35. 000 anni fa 30. 000 anni fa Big Bang, l’origine dell’universo Formazione della Terra Prime forme di vita Evoluzione riproduzione sessuale Primi vertebrati Evoluzione polmoni e vita terrestre Evoluzione mammiferi placentati Evoluzione primi primati Estinzione dinosauri; aumento dimensioni e diversità dei mammiferi Evoluzione prima scimmie Evoluzione antenato comune di esseri umani e scimmie antropomorfe Evoluzione primo primate e locomozione bipede (Ardipithecus ranidus) Evoluzione australopiteco nelle savane africane Sviluppo primi strumenti litici olduvaiani (rinvenuti in Kenya ed Etiopia), usati per estrarre carne dalle carcasse e midollo dalle ossa, collegati a Homo habilis Espansione ominidi (Homo erectus) dall’Africa all’Asia: prima grande migrazione Prime evidenze di uso del fuoco, collegato a Homo erectus Invenzione ascia a mano acheuleana, collegata a Homo ergaster (alto, con arti lunghi) Inizio espansione cerebrale del genere Homo Diffusione ominidi in Europa Uso dei primi rudimentali strumenti litici in Spagna, collegati a Homo antecessor Uso di lance lunghe e lavorate e primi focolari, collegati a Homo heidelbergensis e rinvenuti in Germania Periodo della più rapida espansione cerebrale del genere Homo Diffusione neandertaliani in Europa e Asia orientale Evoluzione in Africa del primo antenato comune a tutti gli esseri umani moderni Esodo dall’Africa: seconda migrazione fuori dal continente africano Proliferazione di strumenti litici e ossei, rasoi, focolari ben progettati, arte elaborata, collegati a Homo sapiens e non ai neandertaliani Arrivo Homo sapiens (Cro-Magnon) in Europa Estinzione neandertaliani
1. 2 Tappe fondamentali nell’origine degli esseri umani moderni › 4, 4 milioni di anni fa: la locomozione bipede – la capacità di camminare e correre su due piedi invece che su quattro zampe. › Dopo 2 milioni di anni: primi rudimentali strumenti ritrovati dai paleontologi. › 1, 2 milioni di anni fa i cervelli di un ramo del genere Homo raggiunsero i circa 1. 350 cc dell’uomo moderno. › 30. 000 anni fa: improvvisa estinzione dei neandertaliani dopo il successo che avevano avuto durante la glaciazione e dopo essere sopravvissuti agli improvvisi cambiamenti delle risorse disponibili. 17
1. 3 Tappe fondamentali della ricerca in psicologia › Teoria psicoanalitica di Freud – istinti di vita (sopravvivenza e selezione sessuale) – istinti sessuali – istinti di morte (si distacca dalla teoria darwiniana) › Gli istinti psicologici di W. James (1842 -1910) e la nascita del comportamentismo – Gli istinti (James) non sono né ciechi né inevitabili, dato che possono essere modificati dall’esperienza o annullati da altri istinti. – Condizionamento classico (Pavlov 1849 -1936 e Watson 1878 -1958) e Condizionamento operante (Skinner 1904 -1990) › poche caratteristiche innate, la capacità generale di apprendere e la forza delle contingenze ambientali di rinforzo. › Le sorprendenti scoperte della variabilità culturale – Boas e Meed Vedi slide: Corso 2 - Introduzione alla Psicologia Evoluzionistica, 46 -52 – Freeman (1916 -2001) scoprì che i samoiani, che Mead aveva dipinto in termini utopici, erano fortemente competitivi e che i loro tassi di omicidio e di stupro erano più elevati di quelli degli Stati Uniti! Inoltre, gli uomini erano molto gelosi, il che contraddiceva il quadro di “amore libero” tratteggiato dall’antropologa. – Brown (1991) Gli universali umani. 18
1. 3 Tappe fondamentali della ricerca in psicologia › L’effetto Garcia, la predisposizione per paure specifiche e il declino del comportamentismo radicale – Harry Harlow (1905 -81) Secondo i principi del condizionamento operante, poiché le scimmie ricevevano il loro rinforzo primario di cibo dalla madre di fil di ferro avrebbero dovuto sviluppare un attaccamento maggiore nei confronti di questa mamma artificiale. Invece accadde esattamente l’opposto. – John Garcia (1917 -2012) Diede del cibo ad alcuni ratti e qualche ora dopo somministro loro una dose di radiazioni che provocavano la nausea. Sebbene la nausea sopraggiungesse diverse ore dopo che avevano mangiato, ai ratti bastava una sola prova per imparare a evitare quel cibo, che sembrava la causa dell’indigestione. Ma abbinando la nausea a suoni o flash di luce non si realizzava alcun apprendimento di evitamento. Sembrava dunque che i ratti venissero al mondo con delle predisposizioni ad apprendere certe cose, come a evitare cibi in presenza di nausea, ma trovassero straordinariamente difficile fare altre associazioni. – Martin Seligman (1942 -) e i suoi collaboratori pensarono che fosse abbastanza semplice condizionare le persone a sviluppare certi tipi di paure, come quella per i serpenti, ma molto difficile condizionare le persone a svilupparne altre, meno naturali, come quella per le prese elettriche o le automobili. 19
1. 3 Tappe fondamentali della ricerca in psicologia René Spitz (1887 -1974) psicoanalista austriaco naturalizzato statunitense – Condusse studi sui bambini ospedalizzati, quindi in situazioni di deprivazione di stimoli, elaborò la teoria sulla depressione anaclitica (1952) e descrisse in ordine progressivo i comportamenti di bambini che vengono separati dalla persona che si prendeva cura di loro. Tali comportamenti furono: › I mese: lamentele e richiami; › II mese: pianto e perdita di peso; › III mese: rifiuto del contatto fisico, insonnia, ritardo nello sviluppo motorio, assenza di mimica , perdita continua di peso; › Dopo il II mese: cessazione del pianto, stato letargico. – Questi sintomi scompariranno solo quando il bambino ritrova la madre o trova qualcuno si prenda cura di lui. – Un trauma del genere non si risolve del tutto in poco tempo, anzi qualora non dovessere superato Spitz afferma, e dimostra, la presenza di ritardi di sviluppo nella totalità dei soggetti osservati e di un aumento del tasso di mortalità. 20
1. 6 Alle radici della natura umana: le basi dell’evoluzione dei meccanismi psicologici › Un meccanismo psicologico evoluto è un insieme di processi interni all’organismo che possiede le seguenti proprietà: 21 1. Esiste in quella determinata forma perché così risolve uno specifico problema di sopravvivenza o riproduzione ricorrente nel corso della storia evolutiva. 2. È progettato per elaborare solo una porzione ristretta di informazione 3. L’input elaborato da un meccanismo psicologico evoluto specifica all’organismo quale particolare problema adattativo si sta trovando di fronte. 4. L’input di un meccanismo psicologico evoluto viene trasformato in output attraverso le regole di decisione 5. L’output di un meccanismo psicologico evoluto può consistere in attività fisiologica, informazione per altri meccanismi psicologici o comportamento manifesto. 6. L’output di un meccanismo psicologico evoluto è diretto verso la soluzione di uno specifico problema adattativo
1. 7 Metodi per sottoporre a verifica le ipotesi evoluzionistiche Metodi e per verificare le ipotesi Fonti di dati per verificare le ipotesi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. Reperti archeologici 2. Dati raccolti nelle società tradizionali di cacciatori-raccoglitori 3. Osservazioni 4. Self-report 5. Dati sul ciclo di vita e registri pubblici 6. Opere umane evoluzionistiche Confronto tra specie diverse Metodi cross-culturali Metodi fisiologici e neuroimaging Metodi genetici Confronto tra maschi e femmine Confronto tra individui della stessa specie 7. Confronto degli stessi individui in contesti diversi 8. Metodi sperimentali 22 evoluzionistiche
Capitolo 2 Opporsi alle forze ostili della natura 23
2. 1 I problemi della sopravvivenza umana › Per riprodursi gli organismi devono sopravvivere almeno per un po’. › Darwin (1859) On the origin of species by means of natural selection: – «siccome nascono più individui di quanti ne possano sopravvivere, in ogni caso vi deve essere una lotta per l’esistenza, sia tra gli individui della stessa specie sia tra quelli di specie differenti, oppure con le condizioni materiali di vita» . 24
2. 1 I problemi della sopravvivenza umana › I fattori che ostacolano la sopravvivenza – Darwin ha chiamato questi fattori forze ostili della natura, natura riferendosi a clima, tempo atmosferico, penuria di cibo, tossine, malattie, parassiti, predatori e conspecifici (membri della stessa specie) ostili. › «Nella grande lotta per la vita [. . . ] la struttura di ciascun essere vivente è correlata, nel modo pili essenziale, eppure spesso pili occulto, con quella di tutti gli altri viventi con i quali entra in concorrenza per l’alimento e lo spazio vitale, o con quelli che deve sfuggire o con quelli che suole catturare» . 25
2. 1 I problemi della sopravvivenza umana › Biologia ingenua – Nell’ultimo decennio la comunità scientifica ha mostrato che gli esseri umani possiedono una biologia ingenua abbastanza sofisticata. › Al centro di questa biologia ingenua c’è l’intuizione che gli esseri viventi esistano in blocchi discreti che corrispondono a specie diverse, e che ciascuna specie abbia una essenza interna che ne determina la crescita, le funzioni corporee, la forma esterna e le qualità particolari: – l’essenza interna delle ortiche produce i peli urticanti; i leoni hanno un’essenza interna che determina i canini aguzzi e gli artigli che vi possono uccidere. 26
2. 1 I problemi della sopravvivenza umana › La biologia ingenua sembra emergere presto nel ciclo di vita ed è universale in tutte le culture senza alcuna evidente istruzione da parte dei genitori. – in tutto il mondo le persone suddividono le specie in piante e animali; – i bambini di età prescolare possiedono delle credenze riguardo le essenze interne delle specie. › Essi credono, per esempio, che se si rimuovono le interiora da un cane esso perde la sua essenza e non e più davvero un cane, cioè non sara in grado di abbaiare o mordere. Ma se si rimuovono le parti esterne o si cambia l’aspetto fisico in modo tale che non sembri più un cane, credono ancora che abbia mantenuto la sua caninità. › I bambini credono che un maialino allevato da mucche una volta cresciuto grufolerà invece di muggire. – La biologia ingenua dei bambini sembra contenere anche un senso della funzione 27 › A soli tre anni i bambini credono che le spine di una rosa esistano perché in qualche modo aiutano la rosa, ma non ritengono che gli spunzoni del filo spinate esistano per aiutare il filo.
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Senza acqua e cibo moriremmo tutti – La dieta è il fattore primario che permette di vincolare il resto del sistema degli adattamenti di una specie. – Il problema più pressante nella scelta del cibo è come ottenere una quantità adeguata di calorie e nutrienti specifici come sodio, calcio e zinco, zinco senza al contempo consumare livelli pericolosi di tossine che potrebbero rapidamente portare alia morte. – I problemi della selezione del cibo diventano cruciali soprattutto per gli onnivori. › Un aspetto evoluzionistico importante e che le tossine sono a loro volta degli adattamenti che le piante utilizzano per ridurre la probabilità di essere mangiate 28
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Aspetti sociali e culturali del cibo – Non avere successo nel procacciare cibo può portare un uomo a perdere il suo status nel gruppo. › Nelle culture come quella delle tribù Ganda e Thonga nell’Africa centrale e nella cultura ashanti nella regione costiera della Nigeria non è infrequente che le donne cerchino di divorziare dai mariti che non procurano cibo. 29
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Preferenze relative al cibo – Esseri umani e ratti hanno evoluto delle preferenze per il gusto degli alimenti dolci, che forniscono molte calorie. › Uno studio sulle preferenze relative al cibo tra i cacciatoriraccoglitori Hadza della Tanzania ha evidenziato che il miele era il tipo di alimento favorito, oltre che quello con il valore calorico più elevato. – La nostra specie condivide con i ratti anche un adattamento chiamato neofobia, neofobia cioè la forte avversione per i cibi nuovi. 30 › È interessante notare che quando un ratto mangia sia del cibo familiare sia un nuovo cibo nello stesso pasto e poi sta male,
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Disgusto: l’ipotesi dell’evitamento della malattia – L’emozione del disgusto è stata ipotizzata come un adattamento che serve come difesa contro gli attacchi di microbi e come protezione dal rischio di malattie. – Il disgusto e un’emozione che implica sentimenti di repulsione e a volte di nausea, nausea ed è una forte motivazione a ritrarsi dallo stimolo che lo induce. – L’espressione facciale di disgusto è riconosciuta universalmente; universalmente è espressa anche da persone che sono cieche dalla nascita, ed è interpretata correttamente da persone che sono nate sorde (Oaten et al. , 2009). 31
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione 32
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Haidt, Mccauley, & Rozin (1994). Individual differences in sensitivity to disgust 33
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione 34
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Differenza di genere sul disgusto – Ipotesi: Ipotesi dal momento che di solito sono le donne a prendersi cura dei bambini, hanno bisogno di proteggere anche loro dalle malattie. › Infatti, le donne trovano più disgustose di quanto facciano gli uomini le immagini di oggetti portatori di malattie e hanno una percezione più elevata del rischio connesso a quegli oggetti. 35
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Gli esseri umani hanno la capacità di spegnere o superare la reazione di disgusto in situazioni in cui è vantaggioso eliminare o sopprimere la reazione di disgusto per risolvere altri problemi adattativi: – Prendersi cura di un alleato ferito o di un parente stretto; – Valutare le feci dei propri figli considerevolmente meno disgustose di quelle di altri bambini, anche quando le etichette dei campioni di feci erano state scambiate dai ricercatori; – Mangiare carne umana in condizioni estreme in cui gli individui stanno morendo di fame 36
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Disastro aereo delle Ande – Incidente aereo avvenuto sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre 1972 e ai drammatici avvenimenti successivi fino al salvataggio dei sopravvissuti alla vigilia di Natale dello stesso anno; nell’incidente e nel periodo seguente persero la vita 29 persone mentre sopravvissero in 16. – Terminate le ultime razioni di cibo i sopravvissuti furono costretti a cibarsi dei cadaveri dei loro compagni morti, che erano stati sepolti nella neve vicino all’aereo. 37
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2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › La nausea nelle donne incinte: l’ipotesi della protezione dell’embrione adattamento che impedisce alle donne di assumere e assorbire tossine che potrebbero danneggiare lo sviluppo del nascituro. – Durante i primi tre mesi di gravidanza dal 75% all’ 89% di donne sviluppano la nausea gestazionale › Le percentuali di vomito sono più basse, intorno al 55%. › Se alla nausea si aggiungono le avversioni per il cibo allora si arriva al 100% 100 di donne incinte. – Le donne che non hanno la nausea durante il primo trimestre hanno una probabilità circa tre volte più elevata di avere un aborto spontaneo delle donne che hanno avuto questo disturbo. 39
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › L’ipotesi della caccia – La transizione dalla semplice ricerca di cibo alle battute di caccia ha provocato: › una rapida espansione della produzione e dell’utilizzo di strumenti; › lo sviluppo del cervello di grandi dimensioni; e › l’evoluzione delle complesse abilità linguistiche necessarie a comunicare durante le attività di cooperazione necessarie per la caccia. – Una suddivisione dei compiti: la caccia gli uomini, uomini raccolta le donne 40
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Adattamenti per caccia e raccolta: differenze tra i sessi nelle specifiche abilità spaziali – Se le donne si sono specializzate nella raccolta e gli uomini nella caccia, ci aspettiamo che possiedano delle capacità specificamente dedicate allo svolgimento di queste attività. – La teoria prevede che › le donne siano più brave nella memoria della collocazione spaziale come adattamento per la raccolta, › gli uomini siano più bravi nella capacità di navigazione spaziale, spaziale nella lettura di mappe e nel tipo di rotazioni mentali che sono richieste per colpire un animale scagliando una lancia. 41
2. 2 Acquisizione del cibo e selezione › Silverman, Choi, & Peters (2007) The Hunter. Gatherer Theory of Sex Differences in Spatial Abilities: Data from 40 Countries – Questo studio ha utilizzato alcuni dei dati dello BBC Internet Study per valutare l’universalità delle differenze sessuali per le competenze spaziali. › Gli uomini hanno punteggi significativamente più alti rispetto alle donne su una prova di rotazioni mentali tridimensionali. 42 › Le donne hanno ottenuto punteggi significativamente più alti rispetto agli uomini in un test di memoria di localizzazione degli oggetti.
Test di memoria di localizzazione degli oggetti (n. 27) 1/2 43
Test di memoria di localizzazione degli oggetti (n. 27) 2/2 11 (40%) 44
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Test di rotazione mentale di oggetti tridimensionali 6 (50%) 46
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2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › Isaac Marks (1987) › «Senza paura non sopravviveremmo a lungo in condizioni naturali. La paura ci prepara per l’azione rapida di fronte al pericolo e ci prepara ad agire bene sotto stress» . – La paura è l’abituale sensazione spiacevole che emerge come risposta normale a un pericolo realistico. – Le paure si distinguono dalle fobie, che sono paure ampiamente sproporzionate rispetto al pericolo realistico; di solito sono fuori dal controllo volontario e portano all’evitamento della situazione temuta. 48
2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › 6 modi in cui la paura e l’ansia possono realizzare la protezione 49
2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › Reazioni fisiologiche evolute prodotte dalla paura – L’adrenalina è prodotta in risposta alla paura; questo ormone agisce aiutando la coagulazione del sangue, che serve nel caso di ferite. L’adrenalina agisce anche sul fegato in termini di rilascio del glucosio, in modo da rendere disponibile energia ai muscoli per fuggire o lottare. – Il battito cardiaco e la circolazione sanguigna aumentano, il sangue viene dirottato dallo stomaco ai muscoli. – Il respiro si fa più veloce, aumentando la fornitura di ossigeno ai muscoli e velocizzando l’emissione di diossido di carbonio. 50
2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › Le paure umane più comuni 51
2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › Epstein (1967) ha trovato che bambini molto piccoli e animali neonati indietreggiano dinanzi ad un precipizio visivo (visual cliff), quando – indotti dalla madre – debbono superarlo muovendosi a carponi. – Ciò depone a favore di un’indipendenza della capacità della visione della profondità, dall’esperienza individuale. 52
VISUAL CLIFF EXPERIMENT https: //www. youtube. com /watch? v=Drzmv. I 6 i. Mr. E 53
2. 4 Lottare contro predatori e altri pericoli ambientali: paure, fobie, ansie e bias adattativi › Öhman, Flykt e Esteves (2001) Emotion Drives Attention: Detecting the Snake in the Grass – Un gruppo di partecipanti doveva cercare immagini legate alla paura, come ragni e serpenti, inserite all’interno di immagini di stimoli non paurosi come funghi e fiori. In un’altra condizione la procedura era invertita: bisognava cercare stimoli non paurosi tra immagini di stimoli paurosi. › Le persone erano significativamente più veloci a trovare elementi legati alla paura che a trovare oggetti innocui, indipendentemente da quanto fosse confusa la composizione delle immagini e dal numero dei distrattori presenti. Era come se serpenti e ragni saltassero fuori e fossero percepiti automaticamente. 54
Capitolo 3 Strategie femminili di scelta del partner a lungo termine 55
3. 1 Basi teoriche dell’evoluzione delle preferenze femminili di scelta del partner › Investimento parentale e selezione sessuale – I maschi producono circa 12 milioni di nuovi gameti (cellule riproduttive mature) all’ora; le donne producono una quantità fissa di circa 400 cellule uovo che dura per l’intero ciclo di vita e non aumenta nel corso della vita adulta. › Un atto sessuale, che richiede un investimento minimo da parte dell’uomo, può produrre nella donna un investimento obbligato e molto dispendioso di energia per la durata di nove mesi. In più, è la donna che si dedica da sola nell’allattamento (al seno), che in alcune società può durare fino a quattro anni. 56 › Per selezionare un compagno sono necessari meccanismi psicologici che permettano di sommare gli attributi rilevanti e dare a ciascuno il peso appropriato
Problemi adattativi nella scelta del partner a lungo termine e ipotesi di soluzione Problema adattativo Evoluzione di preferenze per il partner Selezionare un compagno in grado di investire Buone prospettive economiche Status sociale Età più avanzata Ambizione/operosità Taglia, forza e capacita atletiche Selezionare un compagno che voglia investire Affidabilità e stabilita Indici di impegno e amore Interazioni positive con i bambini Selezionare un compagno che sia in grado di dare protezione fisica alla donna e ai figli Taglia (altezza) Coraggio Capacita atletiche Selezionare un compagno con buone capacità genitoriali Affidabilità Stabilita emotiva Gentilezza Interazioni positive con i bambini Selezionare un compagno compatibile Valori simili Età simile Personalità simile Selezionare un compagno sano Attrazione fisica Simmetria Buono stato di salute Mascolinità
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per le risorse economiche – Le donne hanno potuto avere a disposizione con maggiore frequenza molte più risorse per i loro figli da un singolo compagno a lungo termine che da diversi partner sessuali temporanei. › I maschi della nostra specie infatti investono nelle loro mogli e nei figli delle risorse che non hanno paragone tra i primati. – C’era dunque una base perché si potessero evolvere nelle donne preferenze per uomini dotati di mezzi. Ma le donne avevano bisogno di segnali che indicassero il possesso di queste risorse da parte di un uomo. 58
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per buone prospettive economiche – In un questionario in cui si valutava la desiderabilità relativa rispetto a diverse caratteristiche in un coniuge (in una scala da 0 = irrilevante a 3 = indispensabile), nel 1939 le donne americane ritenevano desiderabili le buone prospettive economiche del compagno il doppio di quanto facessero gli uomini (1, 80 per le donne, 0, 90 per gli uomini) – Questo risultato fu replicato nel 1956 e di nuovo nel 1967. › La rivoluzione sessuale a cavallo degli anni Sessanta e Settanta non ha cambiato questa differenza e i risultati sono stati sostanzialmente replicati anche in tempi più recenti. 59
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Le studentesse universitarie americane indicano che il percentile minimo accettabile in un uomo rispetto alla capacità di guadagno è il 70°, 70° mentre il minimo per gli uomini è il 40° › Gli annunci personali pubblicati su giornali e riviste confermano che per il matrimonio le donne desiderano risorse finanziarie solide 60
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › È stato condotto un ampio studio (Buss et al. 1990) cross-culturale su 10. 047 individui appartenenti a 37 culture di sei zone continentali e cinque isole, isole su popolazioni che vanno dagli australiani della costa ai brasiliani che vivono in città agli Zulu sudafricani delle bidonville. 61 › Donne provenienti da tutti i continenti, da diversi sistemi politici (inclusi comunismo e socialismo), da tutti i gruppi etnici e religiosi e da tutti i sistemi di scelta del partner (dalla poliginia estrema alla supposta monogamia) attribuivano maggior valore agli uomini con buone prospettive economiche. Nel complesso, le donne valutavano l’importanza delle risorse economiche circa il doppio di quanto facevano gli uomini.
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per lo status sociale elevato – Le società tradizionali di cacciatori-raccoglitori suggeriscono che gli uomini ancestrali avessero delle gerarchie di status chiaramente definite. – Le risorse circolavano liberamente verso le persone collocate in alto nella gerarchia e scendevano lentamente verso coloro che erano posti in basso. – Le donne desiderano uomini che detengono una posizione elevata perché lo status sociale è un segno universale di controllo delle risorse. › Una posizione sociale elevata è associata a cibo migliore, territori più vasti e cure mediche migliori. › Uno status sociale più elevato garantisce ai figli opportunità sociali che sono precluse ai figli di maschi di rango meno elevato. In tutto il mondo, i figli maschi di famiglie di rango più elevato hanno accesso a un numero maggiore di compagne e di qualità migliore. › In una ricerca (Betzig, 1986) su 186 società, i maschi di status elevato erano invariabilmente più ricchi, avevano più mogli e fornivano miglior nutrimento ai loro figli. 62
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per uomini un po’ più vecchi – In tutte le 37 culture dello studio internazionale citato sulla selezione del partner, le donne preferivano uomini più vecchi di loro. › Facendo una media tra tutte le culture, le donne hanno una preferenza per gli uomini che hanno circa tre anni e mezzo più di loro – Le donne apprezzano compagni più vecchi perché con l’età cambia l’accesso alle risorse. 63
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3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per affidabilità e stabilità › Preferenza per ambizione e operosità › Preferenza per altezza e capacità atletiche › Preferenza per la somiglianza › Altre preferenze di coppia: gentilezza, umorismo, evitamento dell’incesto e voce › Preferenza per il buono stato di salute: simmetria e mascolinità – Ci sono alcune evidenze a sostegno dell’ipotesi che la simmetria sia effettivamente un segno di salute e che le donne attribuiscano un valore particolare a questa qualità nei loro compagni. – In secondo luogo, c’è una relazione positiva, sebbene piccola, tra la simmetria facciale e i giudizi di attrazione fisica per entrambi i generi. 65
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Amore e impegno – In tutte le culture del mondo le persone hanno in comune pensieri, emozioni e azioni legati all’amore: dagli Zulu della punta meridionale dell’Africa agli Eschimesi dei freddi ghiacci settentrionali dell’Alaska. – In uno studio su 168 diverse culture del mondo, mondo gli antropologi Jankowiak e Fischer (1992) hanno esanimato quattro fonti di evidenza della presenza di amore: › Canzoni d’amore, › Fughe d’amore contro la volontà dei genitori, › Informatori che riportano le proprie personali pene e il desiderio per l’amato, › Elementi di folklore che si riferiscono a relazioni romantiche. 66 – Una funzione della preferenza femminile per l’amore in un compagno è quella di assicurare l’impegno delle sue risorse parentali alla futura progenie comune.
3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Preferenza per la disponibilità a investire nei figli – La Cerra (1994) ha realizzato alcune immagini di uomini ritratti in diverse condizioni: 1. 2. un uomo in piedi da solo; 3. 4. un uomo che ignora un bambino mentre piange; 5. un uomo che usa l’aspirapolvere sul tappeto di un soggiorno. un uomo che interagisce con un bambino di 18 mesi sorridendo, instaurando un contatto visivo e protendendosi verso il bambino; un uomo e un bambino che semplicemente guardano avanti (condizione neutra); – Le donne trovavano l’uomo che ignorava il bambino che piangeva il meno attraente di tutti. Infine, l’interazione positiva con il bambino non era il risultato di una generale propensione per le faccende domestiche dato che, per esempio, l’uomo impegnato con l’aspirapolvere era meno attraente dell’uomo che stava in piedi da solo senza fare niente. 67
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3. 2 Contenuto delle preferenze femminili di scelta del partner › Roney et al (2006) Reading men’s faces 69 – Gli sperimentatori hanno sottoposto a un campione di uomini il test dell’interesse nei bambini, che valuta il grado di interesse con cui gli uomini guardano le facce dei bambini, misura utilizzata come predittore del livello effettivo di interazione degli uomini con i bambini. Poi questi uomini venivano fotografati – In seguito, un campione di 29 donne ha valutato le foto rispetto a un insieme di variabili tra cui gli piacciono i bambini. Su un secondo foglio le donne dovevano giudicare l’attrazione di ciascun uomo come partner sentimentale a lungo e a breve termine. – I risultati sono stati affascinanti: Le donne erano in grado di individuare con accuratezza l’interesse maschile degli uomini per i bambini semplicemente guardando le fotografie dei loro volti È probabile che le donne cogliessero la positività e la gioia nelle facce degli uomini che avevano un interesse per i bambini. – Agli occhi delle donne gli uomini percepiti come amanti dei bambini erano giudicati molto attraenti come partner a lungo termine, ma non come partner a breve termine.
Capitolo 4 Strategie maschili di scelta del partner a lungo termine 70
4. 1 Basi teoriche per l’evoluzione delle preferenze maschili di scelta del partner › II problema della valutazione della fertilità della donna: valore riproduttivo e fertilità – Quando una femmina di scimpanzé è in grado di riprodursi entra in una fase chiamata estro, che corrisponde al momento di massima ricettività collegato al rilascio delle cellule uovo. › Tale ricettività e solitamente indicata dall’ingrossamento e dal colore rosso brillante dei genitali, oltre che dalla produzione di odori molto attraenti per gli scimpanzé maschi. Gran parte dell’attività sessuale degli scimpanzé, se non tutta, avviene durante la fase dell’estro, quando la femmina ha una maggiore probabilità di concepire dei figli. – L’ovulazione femminile è relativamente nascosta o criptica. › Quando una femmina della nostra specie rilascia una cellula uovo che può essere fecondata, l’evento none accompagnato da un pronunciato ingrossamento dei genitali. In secondo luogo, l’attività sessuale umana avviene perlopiù durante tutto il ciclo di ovulazione della donna e non si concentra soprattutto nella fase di maggiore ricettività della femmina, come avviene invece nel caso degli scimpanzé. – L’ovulazione nascosta ha spostato il problema dall’individuare quando una donna stava ovulando a determinare quali donne sono in grado di concepire figli. – Questo è il problema del determinare il valore riproduttivo di una donna, o la sua fertilità. 71
4. 1 Basi teoriche per l’evoluzione delle preferenze maschili di scelta del partner VALORE RIPRODUTTIVO – È il numero di figli che è probabile che una persona di una determinata età e genere dia alla luce in futuro › Per esempio, una donna di 15 anni ha un valore riproduttivo più alto di una donna di 30 anni perché, in media, una donna più giovane ha più probabilità di dare alla luce dei figli rispetto a una più vecchia. 72 FERTILITÀ – È definita come la reale prestazione riproduttiva misurata dal numero di figli vitali partoriti › Donne di 25 anni tendono a generare figli più vitali, quindi il picco della fertilità è raggiunto a metà della seconda decade.
4. 2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner › Preferenza per la giovane età – Le preferenze maschili partono da uno dei più importanti segnali dello status riproduttivo di una donna, la sua età. – Senza eccezione, in tutte le 37 società esaminate nello studio internazionale sulla scelta del partner (Buss et al 1990), gli uomini preferivano mogli più giovani. › Man mano che un uomo invecchia, desidera come compagne donne con una differenza d’età sempre maggiore. 73 – Gli uomini non desiderano la giovane età di per sé, ma piuttosto le caratteristiche associate con il valore riproduttivo o la fertilità Questa prospettiva porta alla previsione controintuitiva che prima dei vent’anni i maschi preferiscano donne leggermente più vecchie di loro, contrariamente al tipico schema per cui i maschi preferiscono partner più giovani.
4. 2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner › Evoluzione dei canoni di bellezza fisica – I nostri antenati avevano accesso a due tipi di evidenze osservabili relative al valore riproduttivo di una donna: 1. caratteristiche relative all’aspetto fisico, come labbra piene, pelle senza imperfezioni e liscia, occhi brillanti, capelli luminosi, buon tono muscolare e distribuzione equilibrata del grasso corporeo; e 2. caratteristiche relative al comportamento, come andatura giovanile dinamica, espressione facciale vivace ed elevato livello di energia. – 74 È stato ipotizzato che questi indici di giovinezza e buono stato di salute, e dunque di fertilità e di un elevato valore riproduttivo, siano alcune delle componenti chiave dei canoni maschili relativi alla bellezza femminile.
4. 2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner › Logica dell’evoluzione di canoni di attrattività. 75 – L’ipotesi è che i canoni di attrazione relativi alle donne si siano evoluti in modo da incorporare indici osservabili e affidabili di fertilità e valore riproduttivo Fertilità e valore riproduttivo Indici Labbra piene Pelle perfetta Occhi brillanti Capelli lucidi Tono muscolare Andatura dinamica Simmetria Tratti facciali femminili Voce femminile Basso rapporto vitafianchi ecc. Canoni di attrattività
4. 2 Contenuto delle preferenze maschili di scelta del partner › I capelli delle donne – Un altro segnale di giovinezza e salute è la lunghezza e la qualità dei capelli delle donne. › In una ricerca sono state intervistate 230 donne in vari luoghi pubblici con domande che riguardavano la loro età, lo stato di salute soggettivo e lo status della loro relazione. Inoltre sono state effettuate misure osservative sui loro capelli › La lunghezza e la qualità dei capelli erano indici importanti di giovinezza: – le donne più giovani avevano capelli più lunghi e di qualità valutata più elevata rispetto alle donne più vecchie. Inoltre, i giudizi dell’osservatore sulla qualità dei capelli femminili avevano una correlazione positiva con i giudizi soggettivi delle donne sul loro stato di salute personale. 76
Capitolo 5 Strategie sessuali a breve termine 77
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