CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI I Sistemi Elettorali A CURA DI: DOTT. NICOLA PALLADINO

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Un sistema elettorale è una serie di leggi e di regole di partito che disciplinano la competizione elettorale tra e all’interno dei partiti. (Cox, 1997) § Enfasi sulla competizione (sistema elettorale come «regole del gioco» ) § Non solo leggi, ma anche regolamentazione dei partiti

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Rae, distingue fra: Election Law: legislazione sulle elezioni (sistema elettorale in senso lato) § Diritto di voto, definizione elettorato passivo ed attivo § Procedimento elettorale § Campagna elettorale § Finanziamento dei partiti Electoral Law: legge elettorale sistema elettorale in senso stretto) § Formula elettorale § Definizione ampiezza e confini circoscrizioni § Scheda elettorale § Altri elementi opzionali (soglie di sbarramento, premi di maggioranza, etc…)

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali La formula elettorale definisce il meccanismo attraverso cui i voti espressi di traducono in seggi nelle assemblee rappresentative. La formula elettorale è l’elemento più importante di una legge o sistema elettorale (in senso stretto) tale da subordinare o incorporare gli altri. Difatti i sistemi elettorali si distinguono in base alla formula elettorale adottata in: § Sistemi Maggioritari tendono a favorire la governabilità § Sistemi Proporzionali tendono a favorire la rappresentatività § Sistemi Misti tentano di trovare un equilibrio fra governabilità e rappresentatività

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Le circoscrizioni Per circoscrizione, collegio o distretto elettorale si intende la ripartizione del territorio nazionale in ambiti geografici nei quali assegnare i seggi dell’assemblea rappresentativa. Il numero dei seggi attribuito ad ogni circoscrizione generalmente dipende dalla popolazione residente. Un distretto elettorale è detto: Uninominale: se vi si assegna un solo seggio Plurinominale: se vi si assegnano più seggi Solitamente il termine circoscrizione è utilizzato nei sistemi proporzionali per indicare distretti elettorali plurinominali, il termine collegio è utilizzato nei sistemi maggioritari per indicare distretti uninominali. Tuttavia, alcune leggi elettorali (come il Mattarellum) possono ripartire il territorio nazionale in circoscrizioni di ampie dimensioni suddivise al loro interno in collegi più piccoli. Per ampiezza, o magnitudine, di una circoscrizione si intende il numero di seggi assegnati in quel distretto.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari Nei sistemi maggioritari tutti i seggi assegnati al distretto elettorale vengono attribuiti alla lista che prende il maggior numero di voti. Solitamente nei sistemi maggioritari la competizione avviene in collegi uninominali: 1 collegio= 1 seggio= 1 candidato vincitore Tuttavia vi sono casi di sistemi maggioritari che si applicano a distretti plurinominali. Es. In molti Stati USA, i Grandi Elettori che sceglieranno poi il Presidente, vengono assegnati in blocco al partito che ottiene il maggior numero di voti.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I 22 collegi uninominali della circoscrizione Campania 2

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi maggioritari si dividono ulteriormente in tre tipi: § I sistemi plurality § I sistemi majority § I sistemi a voto alternativo

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi plurality sono sistemi maggioritari a turno unico in collegi uninominali. Vince il seggio il candidato che ottiene anche un solo voto in più degli altri (first past the post).

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi plurality e il sistema di partito Secondo Duverger «il sistema maggioritario a turno unico tende al dualismo dei partiti (bipartitismo)» . Ciò avverrebbe per due ordini di fattori: Fattore «meccanico» , direttamente riconducibile agli effetti della legge elettorale: diviene difficile per i piccoli partiti conquistare seggi parlamentari, quindi di avrà una riduzione dei partiti in parlamento. Fattore «psicologico» o indiretto: per non disperdere il proprio voto gli elettori cominceranno a non votare il partito che in assoluto meglio li rappresenta (voto sincero), ma si orienteranno verso il partito più vicino alle loro convinzioni con maggiori possibilità di vittoria (voto strategico)

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi plurality e il sistema di partito Secondo Sartori tuttavia, un sistema maggioritario di tipo plurality può effettivamente spingere verso un sistema bipartitico solo a due condizioni: § Esiste già un sistema partitico strutturato attorno a due partiti maggiori presenti su tutto il territorio nazionale § Non esistono minoranze irriducibili concentrate territorialmente

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari Sistemi plurality: vantaggi e svantaggi. Vantaggi: § Governi scelti dai cittadino al momento del voto e non affidati ad accordi post-elettorali fra i partiti § Governi stabili § Governi più responsabili ed efficienti Tuttavia questi vantaggi possono sussistere solo se il sistema elettorale maggioritario si accompagna ad un sistema bipartitico che permette effettivamente ad un solo partito di conquistare la maggioranza dei seggi necessari a governare. Svantaggi: § Sproporzionalità Compressione della rappresentatività § Se più partiti in competizione, seggi assegnati con percentuali molto basse § Si possono avere schiaccianti maggioranze parlamentari con meno del 40% dei voti a livello nazionale § Possibilità di minoranze stabilmente escluse dal governo e/o dal Parlamento

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari Sistemi plurality: vantaggi e svantaggi. Elezioni 2005 UK

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi majority Nei sistemi majority il seggio è assegnato al candidato che ottiene il 50%+1 dei voti (maggioranza assoluta). Se nessuno raggiunge tale quota gli elettori sono chiamati nuovamente alle urne (Maggioritario a doppio turno). Nel secondo turno vince chi prede la maggioranza relativa dei voti come nel sistema plurality. L’accesso al secondo turno può essere regolato secondo le seguenti formule: § Sistema doppio turno aperto § Accesso mediante soglie di sbarramento § Ballottaggio

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi majority: effetti sul sistema partitico Secondo Duverger i sistemi a doppio turno tendono «ad un sistema di partiti multipli, flessibili, dipendenti e realtivamente stabili» Nei sistemi a doppio turno gli elettori sono infatti portati ad esprimere un voto sincero al primo turno ed un voto strategico al secondo. I partiti tenderanno a sviluppare alleanze preventive e su scala nazionale con partiti affini in modo da far convergere rispettivamente i voti sui propri candidati che accedono al secondo turno, o per provare a vincere direttamente al primo. A tal proposito si possono sviluppare pratiche di desistenza: un partito non presenta i propri candidati in un collegio al primo, o più frequentemente al secondo turno per convogliare i voti dei propri elettori sul candidato del partito alleato.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi majority: effetti sul sistema partitico L’effetto finale dà come risultato un sistema multipartitico, ma con un numero limitato di partiti con una competizione bipolare (multipartitismo moderato). L’esempio principe è costituito dal sistema francese attuale (Quinta Repubblica). Alcuni studiosi però hanno fatto notare che la dinamica bipolare riceve una spinta determinante dall’elezione diretta del Presidente della Repubblica, e che il numero ridotto di partiti sarebbe da attribuirsi più correttamente all’elevata soglia di ammissione al secondo turno.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi majority: vantaggi e svantaggi Vantaggi: - Permette ai partiti di ‘pesare’ la propria forza ed il proprio radicamento territoriale al primo turno - Produce stabili e compatte coalizioni che si alternano al governo Svantaggi: - Mantiene significativi elementi di dis-proporzionalità e disrappresentatività anche se attenuati rispetto ai sistemi plurality.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi a voto alternativo. Nei sistemi a voto alternativo il seggio viene assegnato al candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti (50%+1) ma in un turno unico. Agli elettori viene chiesto, pena annullamento della scheda, di ordinare i candidati per ordine di preferenza. Se nessuno ottiene la maggioranza assoluta i voti del candidato con meno voti vengono redistribuiti fra gli altri candidati secondo le preferenze espresse fino a quando un candidato non ottiene la maggioranza assoluta.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi a voto alternativo.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi a voto alternativo. Voti validi 100. 000 Maggioranza assoluta 50. 001 voti Prima Scelta Jonhs (36. 000) Smiths (44. 000) Adams (20. 000) Seconda Scelta Smiths (20. 000) Johns (24. 000) Johns (15. 000) Terza Scelta Adams (16. 000) Adams (20. 000) Smiths (5. 000) Nessuno ottiene la maggioranza assoluta, i voti del candidato meno votato (Adams) vengono redistribuiti secondo le preferenze espresse Johns: 36. 000 + 15. 000= 51. 000 Smiths: 44. 000 + 5. 000 = 49. 000 Johns supera la maggioranza assoluta dei voti e viene eletto

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Maggioritari I sistemi a voto alternativo: effetti, vantaggi e svantaggi I sistemi di voto alternativo producono effetti simili ai sistemi majority, favorendo alleanze stabili e pre-elettorali fra i partiti. Il sistema attualmente in vigore in Australia è riuscito a garantire l’alternanza fra diverse maggioranze stabili, con effetti disrappresentatitivi contenuti rispetto ai sistemi plurality.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Nei sistemi proporzionali i seggi previsti in collegi plurinominali vengono attribuiti proporzionalmente in base al numero di voti preso da ogni lista o partito. Generalmente si ritiene che i sistemi proporzionali favoriscano la rappresentatività a scapito della governabilità. In particolare ai sistemi proporzionali puri viene imputato di favorire la frammentazione partitica.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Circoscrizioni Legge Calderoli, 2013 Circoscrizion Deputati e 2013 I - Piemonte 1 23 II - Piemonte 2 22 III - Lombardia 1 IV - Lombardia 40 Circoscrizione IX - Friuli. Venezia Giulia X - Liguria XI - Emilia. Romagna Deputati 2013 Circoscrizione Deputati 2013 13 XVII - Abruzzo 14 16 XVIII - Molise 2 45 XIX - Campania 1 XX - Campania 32 45 XII - Toscana 38 16 XIII - Umbria 9 XXI - Puglia 42 12 XIV - Marche 16 XXII - Basilicata 6 VII -Veneto 1 31 XV - Lazio 1 42 XXIII - Calabria 20 VIII - Veneto 2 20 XVI - Lazio 2 16 XXIV - Sicilia 1 25 1 XXV - Sicilia 2 27 2 V - Lombardia 3 VI - Trentino. Alto Adige XXVI Sardegna 17 XXVII -Valle d'Aosta 2 28

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali I sistemi proporzionali si differenziano in base a: § Formula elettorale § Ampiezza Circoscrizioni § Soglie di sbarramento § Liste Bloccate/Preferenze § Premi di Maggioranza

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Vi sono diversi modi di calcolare i seggi spettanti a ciascun partito col metodo proporzionale, suscettibili di produrre diversi effetti tali da favorire i partiti più grandi o più piccoli, cioè di introdurre elementi di dis-proporzialità e limitare la frammentazione. I più noti sono § Formula Hare o metodo del quoziente: § Formula D’Hondt o metodo del divisore

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Formula Hare o metodo del quoziente: § Si divide il numero di voti validi per il numero di seggi da assegnare e si ottiene il quoziente, ovvero il numero di voti che corrisponde ad un seggio. § Si divide successivamente il numero di voti preso da ciascun partito per il quoziente e si ricava il numero di seggi spettanti a ciascun partito. § Questo metodo produce resti, ovvero seggi non assegnati e voti che non contribuiscono ad assegnare seggi. Vi sono diversi metodi per assegnare questi seggi utilizzando i voti residui, il più utilizzato e semplice è quello del resto più grande (i seggi residui sono assegnati a chi ha la quota di voti residui più grande). § Questo metodo rispetta maggiormente il criterio della proporzionalità e pertanto favisce i partiti più piccoli.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Formula D’Hondt o metodo del divisore: § Il numero dei voti di ciascun partito viene diviso per dei numeri detti divisori pari al numero di seggi. § Si ottengono così una serie di risultati Voti. Partito/divisore § Si assegna un seggio per il risultato più grande, e poi uno per il secondo risultato in ordine di grandezza, e così via fino all’esaurimento dei seggi da assegnare.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Chiaro no? Mmm, forse è meglio fare un esempio… Totale voti validi: 423. 000 – Seggi da assegnare: 8 Partito Voti Rossi 171. 000 Neri 132. 000 Verdi 84. 000 Blu 36. 000

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Formula Hare o metodo dei quozienti Quoziente 423. 000/8= 52. 875 Partito Voti Quoziente Seggi Pieni Resti Totale Seggi Rossi 171. 000 3, 23 3 12. 365 3 Neri 132. 000 2, 49 2 26. 250 2 Verdi 84. 000 1, 58 1 31. 125 2 Blu 36. 000 0, 68 0 36. 000 1

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Formula Elettorale Formula D’Hondt o metodo dei divisori Partito Voti Divisori 1 2 3 4 Totale Seggi 5 6 7 8 Rossi 171. 000 (1) 85. 500 (3) 57. 000 (6) 42. 750 (8) 34, 200 28. 500 24. 428 21. 375 4 Neri 132. 000 (2) 66. 000 (5) 44. 000 (7) 33. 000 26. 500 22. 000 18. 857 16. 500 3 Verdi 84. 000 (4) 42. 000 28. 000 21. 000 16. 800 14. 000 12. 000 10. 500 1 Blu 36. 000 18. 000 12. 000 9. 000 7. 200 6. 000 5. 142 4. 500 0

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Ampiezza Circoscrizioni Per ampiezza della circoscrizione si intende il numero di seggi assegnati nella circoscrizione. E’ un elemento che si può manipolare per ridurre la frammentazione. Più la circoscrizione è ampia, meno voti sono necessari per conquistare un seggio, e viceversa. Es. Una circoscrizione che elegge 20 deputati avrà un quoziente in termini di percentuali di voto di 100%/20= 5% Una circoscrizione che elegge 10 deputati avrà un quoziente in termini di percentuali di voto di 100%/10=10% Allo stesso modo agisce anche il numero totale dei parlamentari. Più deputati vengono eletti in una assemblea più aumentano le possibilità per i piccoli partiti di eleggere dei rappresentanti. Minore è il numero dei deputati eletti in una assemblea più alto sarà il ‘costo’ in termini di voti di ogni deputato.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Soglie di sbarramento Un altro metodo per contenere la frammentazione è costituito dalle soglie di sbarramento. Le soglie di sbarramento fissano una percentuale minima di voti che un partito, o una coalizione di partiti deve raggiungere per poter aver diritto alla ripartizione dei seggi. Questo accorgimento impedisce ai partiti più piccoli di avere rappresentanti eletti e riduce il numero dei partiti che accedono in parlamento.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Liste bloccate e preferenze I sistemi proporzionali si differenziano in base alla presenza di liste bloccate o delle preferenze. Si ha una lista bloccata, quando i seggi spettanti a ciascun partito vengono assegnati ai candidati secondo la posizione che occupano in liste pre-determinate dai partiti stessi. Con il sistema delle preferenze al contrario, viene chiesto agli elettori di esprimere oltre al voto per il partito, una o più preferenze per i candidati presenti nella lista di quel partito, ed i seggi spettanti a ciascun partito vengono assegnati in base al numero di preferenze raccolto da ciascun candidato.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Premi di maggioranza Il premio di maggioranza consiste nell’attribuzione di una quota aggiuntiva di seggi al partito di maggioranza relativa a discapito degli altri partiti che partecipano alla assegnazione dei seggi. Può consistere in un numero prefissato di seggi o nell’attribuzione di una percentuale del totale dei seggi (es. al partito che ottiene più voti vengono assegnati il 55% dei seggi). Può prevedere o meno, a seconda dei casi, una soglia minima per la sua attribuzione (es. il premio di maggioranza viene assegnato solo se il partito supera 40% dei voti validi). I premi di maggioranza introducono un fortissimo elemento di dis-proporzionalità nel sistema, tanto che studiosi come Sartori preferiscono considerarli un sistema elettorale a parte, distinto dei sistemi proporzionali.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Effetti sul sistema partitico Secondo Duverger, il sistemi proporzionali «moltiplicatore» sul numero dei partiti. hanno un effetto Tuttavia: § Tale affermazione non corrisponde alla realtà empirica § Ci sono sistemi proporzionali che producono forti effetti disproporzionali

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Proporzionali Effetti sul sistema partitico Secondo alcuni autori (Sartori, Pasquino) non si può parlare di un rapporto causaeffetto fra legge elettorale proporzionale e multipartitismo o frammentazione partitica. Sarebbe più corretto affermare che: § Laddove esiste già un sistema multipartitico/frammentato, la proporzionale consente la sua riproduzione § I sistemi proporzionali, più sono puri meno pongono disincentivi alla frammentazione

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali I Sistemi Misti I sistemi elettorali misti cercano di bilanciare le esigenze della governabilità, con quella della rappresentatività. In questi sistemi una parte dei seggi è assegnata con regole maggioritarie, ed una parte con regole proporzionali. I sistemi misti possono distinguersi in: § Indipendenti: l’esito della competizione maggioritaria e scollegata da quella proporzionale § Dipendenti: I seggi ‘proporzionali’ vengono ripartiti in base al numero di voti ottenuti da ciascun partito in sede di competizione maggioritaria.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Legge Calderoli n. 270 del 21 dicembre 2005 (Porcellum) § Legge proporzionale con formula Hare § Circoscrizioni prevalentemente medio-grandi § Soglie di sbarramento § alla Camera del 4% per i singoli partiti, del 10% per le coalizioni, del 2% per i partiti all’interno di coalizioni; § al Senato 8% per i singoli partiti, 20% per le coalizioni, 3% per i partiti all’interno di coalizioni § Liste bloccate § Premio di maggioranza: viene attrbuito il 55% dei seggi alla lista che ottiene il maggior numero di voti. (Alla Camera il premio di maggioranza è ripartito su base nazionale, al Senato su base regionale)

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Legge Calderoli n. 270 del 21 dicembre 2005 (Porcellum) I rilievi della Corte Costituzionale Il 13/12/2013, con sentenza 1/2014, la Corte Costituzionale cassa la parte della legge che prevede il premio di maggioranza, motivando che: - Lede il principio di eguaglianza del voto, in quanto non prevedendo alcuna soglia per l’attribuzione del premio di maggioranza si può verificare una eccessiva sovra-rappresentazione della lista di maggioranza relativa - Risulta irrazionale anche rispetto all’obbiettivo di garantire governabilità, in quanto prevedendo l’assegnazione del premio di maggioranza su basi differenti condurre a maggioranze differenti fra le due camere. Inoltre al Senato l’attribuzione del premio di maggioranza su base regionale, potrebbe determinare una maggioranza parlamentare differente da quella espressa dai voti su scala nazionale. Viene inoltre cassata la parte che prevede le liste bloccate, motivando che: - Le liste eccessivamente lunghe non permettono al cittadino una adeguata conoscenza dei candidati e quindi si prefigurano come una compressione del suo diritto di voto, rimettendo completamente ai partiti la scelta dei parlamentari.

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZA POLITICA E COMUNICAZIONE LA SCIENZA POLITICA: I CONCETTI FONDAMENTALI Sistemi Elettorali Legge n. 52 del 6 Maggio 2015 (Italicum) § § § Legge valida solo per la Camera, in previsione dell’abolizione del Senato Legge proporzionale con metodo dei quozienti 100 Circoscrizioni di piccole dimensioni Soglie di sbarramento al 3% (non sono previste coalizioni di liste) Liste con capolista bloccato e due preferenze alternate per genere Premio di maggioranza: § viene attribuito il 55% dei seggi alla lista che ottiene il maggior numero di voti, che abbia superato il 40% dei voti validi § se nessuna lista raggiunge la soglia del 40%, il premio di maggioranza viene assegnato tramite ballottaggio fra le due liste più votate

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