Corso di Disegno del corso di Laurea Specialistica

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Corso di Disegno del corso di Laurea Specialistica in Architettura dell’Università IUAV di Venezia

Corso di Disegno del corso di Laurea Specialistica in Architettura dell’Università IUAV di Venezia Fabrizio Gay Rappresentazioni tecniche 3 SEMIOGRAFIE 1: sistemi notazionali nel progetto

Parte prima: introduzione alle semiografie alcuni metodi classici del Desing [processo progettuale]

Parte prima: introduzione alle semiografie alcuni metodi classici del Desing [processo progettuale]

alcuni metodi classici di impostazione cognitiva Analisi dei bisogni, formulazione dei problemi, problem solving

alcuni metodi classici di impostazione cognitiva Analisi dei bisogni, formulazione dei problemi, problem solving

La formalizzazione dei bisogni Bisogno come conflitto tra uno stato desiderato e uno stato

La formalizzazione dei bisogni Bisogno come conflitto tra uno stato desiderato e uno stato attuale; due bisogni a loro volta possono configgere tra loro (benessere/sicurezza) Sul modello dei bisogni cfr. Maslow A. , Motivation and personality, Harper & Row, New York 1970):

Un esempio: il metodo di Jones • John C. Jones, A Systematic Design Method

Un esempio: il metodo di Jones • John C. Jones, A Systematic Design Method in Design n. 124, 1959. • Jones, Un Metodo di Progettazione Sistematica in Jones-Thornley: La metodologia del proget tare. Marsilio, 1967. Traduzione italiana di A Method of Systematic Design in Conference on Design Methods. Pergamon Press, 1963. • Jones, Rassegna dei Metodi di Progettazione in Su sani: Scienza e progetto (pag. 39 -62). Marsi lio, 1967. Traduzione italiana di Design Methods Reviewed in Gregory: The Design Method. Butterworths, 1966. • Jones, Metodologia Comparata della Progettazione in Susani: Scienza e progetto (pag. 63 -89). Marsilio, 1967. • Traduzione italiana di Design Methods Compared: Strategies and Tactics in Design n. 212 -213, 1966.

 • 1. Analisi – – – 1. 1. Liste casuali di fattori BRAINSTORING

• 1. Analisi – – – 1. 1. Liste casuali di fattori BRAINSTORING 1. 2. Classificazione dei fattori 1. 3. Fonti di informazione 1. 4. Interazione fra i fattori 1. 5. Specificazione di prestazioni – – – 2. 1. Idee creative (BRAINSTORING) 2. 2. Soluzioni parziali (SOTTOPROBLEMI) 2. 3. Limiti 2. 4. Soluzioni combinate 2. 5. Correlazione delle soluzioni • 2. Sintesi • 3. Verifica – 3. 1. Metodi di verifica – 3. 2. Verifica per operazioni, manifattu ra, vendita

BRAINSTORING

BRAINSTORING

DALL’ARCIPELAGO AL PORTOLANO il brainstoring come mappa

DALL’ARCIPELAGO AL PORTOLANO il brainstoring come mappa

Esempio: una mappa di Walter Santagata del dibattito artistico a Torino negli anni ‘

Esempio: una mappa di Walter Santagata del dibattito artistico a Torino negli anni ‘ 90

Prime categorizzazioni ANALISI RELAZIONE E POI GERARCHICA

Prime categorizzazioni ANALISI RELAZIONE E POI GERARCHICA

Analisi per Escalation e/o per Regressione • Alberi e Diagrammi di Wen Oggetto considerato

Analisi per Escalation e/o per Regressione • Alberi e Diagrammi di Wen Oggetto considerato Altri oggetti

LA TABELLA A DOPPIA ENTRATA il modello Test Operazione Test Exit; Un criterio pragmatico

LA TABELLA A DOPPIA ENTRATA il modello Test Operazione Test Exit; Un criterio pragmatico nella valutazione degli oggetti: Causa/Effetto – controllabile/non controllabile EFFETTI CONTROLLABILI EFFETTI NON CONTROLLABILI CAUSE CONTROLLABILI funzionamento progettato di un oggetto c) ad es. : uso improprio di un oggetto progettato per altri scopi CAUSE NON CONTROLLABILI effetti negativi solo attenuabili con scelte di progetto poiché le cause non sono controllabili: Reazione al fuoco, …. d) cause ed effetti trascurati nella progettazione per deficit del modello progettuale

LA TABELLA A DOPPIA ENTRATA

LA TABELLA A DOPPIA ENTRATA

IL GRAFO

IL GRAFO

Tabella e grafo

Tabella e grafo

DIAGRAMMA CARTESIANO

DIAGRAMMA CARTESIANO

Un altro esempio di analisi fattoriale Il metodo di Archer: dall’ergonomia al proglem solving

Un altro esempio di analisi fattoriale Il metodo di Archer: dall’ergonomia al proglem solving • Archer, Metodo Sistematico per Progettisti , in Susani, Scienza e progetto (pp. 220 -298). Marsilio, 1967.

TRADUZIONE DI PROBLEMI DI FATTO IN FATTORI DI DESIGN Attività (problemi di fatto) Fattori

TRADUZIONE DI PROBLEMI DI FATTO IN FATTORI DI DESIGN Attività (problemi di fatto) Fattori di Design 1. L'ambiente agisce sull'uomo percezione 2. L'uomo compie un lavoro 3. Il lavoro retroagisce sull'uomo motivazione fisiologia 4. L'uomo opera uno strumento cibernetica 5. Lo strumento retroagisce sull'uomo ergonomia 6. Lo strumento determina un lavoro meccanica 7. II lavoro retroagisce sullo strumento struttura 8. Il lavoro modifica l'ambiente funzione 9. L'ambiente condiziona lo strumento 10. Lo strumento influenza l'ambiente 11. L'ambiente agisce sull'uomo estetica

Classi di fattori di Design Riferimento 1. Estetici Consumo 2. Motivazionali Consumo 3. Funzionali

Classi di fattori di Design Riferimento 1. Estetici Consumo 2. Motivazionali Consumo 3. Funzionali Consumo 4. Ergonomici Consumo 5. Meccanici Consumo Tecnologia 6. Strutturali Consumo Tecnologia Commercio Marketing Commercio marketing 7. Produttivi Commercio Tecnologia 8. Economici Commercio Tecnologia 9. Pubblicitari Tecnologia

Ordini di problemi: rappresentazioni con diagrammi di Wenn

Ordini di problemi: rappresentazioni con diagrammi di Wenn

il modello Test Operazione Test Exit PROBLEMI E MODELLI DI SIMULAZIONE

il modello Test Operazione Test Exit PROBLEMI E MODELLI DI SIMULAZIONE

Il modo di vedere: VINCOLI e FISSITA’

Il modo di vedere: VINCOLI e FISSITA’

Due stazioni distano 50 miglia. Alle 14 di un sabato due treni partono dalle

Due stazioni distano 50 miglia. Alle 14 di un sabato due treni partono dalle due stazioni l'uno in direzione dell'altro. Nell'istante in cui i due treni partono, un uccello spicca il volo dal primo treno verso il secondo. Quando l'uccello raggiunge il secondo treno, torna indietro. L'uccello continua così finché i treni non si incontrano. Se entrambi i treni viaggiano a 25 miglia e l'uccello a 100 miglia all'ora, quale è la distanza percorsa dall'uccello nel momento in cui i treni si incontrano?

Esempio: calcolare l’area …

Esempio: calcolare l’area …

In sintesi: 2 FUNZIONI PRAGAMATICHE GENERALI DEI MODELLI SIMULATIVI • MAPPA - Semplificare e

In sintesi: 2 FUNZIONI PRAGAMATICHE GENERALI DEI MODELLI SIMULATIVI • MAPPA - Semplificare e visualizzare in modo da rendere intelligibile la struttura (insieme delle relazioni) ipotizzata nei fatti osservati • ANALOGON - Fornire un’analogia con oggetti più familiari sui quali esercitiamo maggiori competenze che possono essere performate sull’oggetto in questione

ISTROGRAMMI QUANTITA’ e RELAZIONI ALBERI GRAFICI MATRICI RIZOMI E IPERTESTI

ISTROGRAMMI QUANTITA’ e RELAZIONI ALBERI GRAFICI MATRICI RIZOMI E IPERTESTI

IL PIANO COME MAPPA DI UNO SPAZIO METAFORA DI RELAZIONI CONCETTUALI

IL PIANO COME MAPPA DI UNO SPAZIO METAFORA DI RELAZIONI CONCETTUALI

ANALOGIE

ANALOGIE

Un altro esempio; il metodo di Gregory e la focalizzazione sul modello • S.

Un altro esempio; il metodo di Gregory e la focalizzazione sul modello • S. A. Gregory, Progettazione Razionale. Marsilio, 1970. Tr. It di The Design Method. Butterworths, 1966.

Tipologia informazionale dei modelli (forma piramidale)

Tipologia informazionale dei modelli (forma piramidale)

A. Moles e le scale di iconicità • Moles, Teoria dell'Informazione. Lerici, 1969. Trad.

A. Moles e le scale di iconicità • Moles, Teoria dell'Informazione. Lerici, 1969. Trad. it di Théorie de l'infor mation et Perception Estetique. Flam marion, 1958. • Moles, Analisi delle Strutture del Messaggio Poetico ai Differenr`i Livelli della Sensibilità in AA. VV. , Estetica e teoria dell'informazione (pag. 131 -152). Bompiani, 1972. trad. It. di L’ànalyse des struc tures des message poetique aux differents niveaux de la sensibilité in Poetics, 1960. • Mole, Complessità Funzionale e Strutturale in Susani, Scienza e Progetto (pag. 145 -156). Marsilio, 1967. trad. it di La Notion de Quanti té en Cybernetique in Les Etudes Philo sophiques n. 2, 1961. • Moles, Produkte: Ihre Funktionelle und Struk turelle Komplexitat in Ulm n. 6, 1962 • Moles, Teoria della Complessità e Civiltà Tecnolo gica in Susani: Scienza e progetto (pag. 157 -165). Marsilio, 1967. trad. it. di Theorie der Komplexitat und der Technischen Zivilization in Ulm n. 12/13, 1965.

iconicità Astrozione definizione Criteri Esempi 12 0 L’oggetto stesso (massima iconicità) ® Messa entuale

iconicità Astrozione definizione Criteri Esempi 12 0 L’oggetto stesso (massima iconicità) ® Messa entuale tra parentesi nel senso di Husserl Un oggetto osteso, esposto 11 1 Maquette omotetica a R Colori e materiali arbitraiamente scelti Etalages factices 10 2 Maquette Schematica ancora omotetica a. R Colori e materiali scelti in base a criteri logici Carte 3 D: mappamondo, carte geologiche 9 3 Proiezione ottica su un piano (fotografia) Relazione proiettiva rigorous, rispetto delle mezze tinte e dei colori. Cataloghi illustrati, affiches 8 4 Disegno o fotografia secondo Detourage Decisione e descrizione del contorno apparente – ridotti a profilo - Profili di massa resi secondo un metodo di rappresentazione prevalentemente al tratto o per campitaure piatte 7 5 Schema anatomico costruttivo Rispetto della topografia. Scelta arbitraria dei valori, quantificazione degli elementi e semplificazione descrittiva. Sezione anatomica – sezione di un motore – piano di cablaggio di un recettore radio – carta geografica 6 6 Rappresentazione in esploso Disposizione prospettica delle componenti secondo la relazione topologica di vicinanza Disegno esplicativo per il montaggio delle componenti di un meccanismo

5 7 Schéma de principe (électricité et électronique) Rappresentazione dei componenti tramite simboli codificati

5 7 Schéma de principe (électricité et électronique) Rappresentazione dei componenti tramite simboli codificati Pianta schematica delle ferrovie (normalizzati). Passaggio dalla topografia alla topologia. Ricorso metropolitane. Piano di cablaggio di un a figure geometriche molto semplici – prevalenza degli angoli recettore TV o di una parte di radar. retti - 4 8 Organigramma a blocchi Gli elemneti sono scatole nere funzionali collegate da connesisoni logiche: analisi delle sole funzioni logiche. Organigramma di un’impresa – Serie di operazioni chimiche. Schema di formulazione Relazioni logiche e topologiche in uno spazio non geometrico tra elementi astratti. I collegamenti sono simbolici, tutti gli elementi sono visisibili Forumule chimiche Formules sviluppate, sociogrammi. Grafi diversi. Schemi di statica grafica 3 9 2 10 Schma in spazi complessi Combinazione in uno stesso spazio di rappresentazione di elementi schematici (flèche, droite, plan, objet) appartenenti a sistemi diversi 1 11 Schema in spazio puramente astratto e schma vettoriale Rappresentazione grafica, in uno spazio metrico astratto, di relazioni tra grandezze vettoriali Grafico vettoriale in elettronica. Diagramma degli oggetti sonori. 0 12 Descrizione in parole normalizzate o in formule algebriche (Iconicità nulla). Segni puramente astratti senza che il significante abbia alcuna connessione immaginabile con il referente o con il significato. Testi – formule – equazioni

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schema esemplificativo della scala di Ralph E. WILEMAN nella quale si distinguono tre categorie principali: le immagini, i digrammi e le forme scritturali

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schema esemplificativo della scala di Bernard DARRAS basata sull’asse oppositivo “Schemi” - costruiti a partire da categorie cognitive distinti in tre livelli di astrazione - versus “Simili” - intesi come riproduzioni parziali di uno spettacolo ottico dell’oggetto noto

Gruppi di trasformazioni geometriche

Gruppi di trasformazioni geometriche

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I METODI ICONICI Nozione di serie di interpretanti

I METODI ICONICI Nozione di serie di interpretanti

l’Atlante Mnemosyne di Aby Warburg • I pannelli costituenti un costruendo Atlante della Memoria

l’Atlante Mnemosyne di Aby Warburg • I pannelli costituenti un costruendo Atlante della Memoria iconografica in uso presso la cerchia di studiosi della Kulturwissenschaftliche Bibliothek Warburg di Amburgo

Definizione finale - INTERPRETANTE • INTERPRETANTE (in relazione all’accezione di Ch. S. Pierce) sarà

Definizione finale - INTERPRETANTE • INTERPRETANTE (in relazione all’accezione di Ch. S. Pierce) sarà qui inteso come ogni testo (di qualunque natura) connesso a un testo o oggetto dato e inteso come tappa di una serie di testi delineanti un processo interpretativo per selezione di sensi. • Il significato del testo di partenza potrà essere inteso come l’integrale dei suoi interpretanti (serie [fuga] degli interpretanti]