Corso base NAUTICA Corso base Nautica Relatore P
Corso base NAUTICA Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 1
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. PREPARAZIONE DELLA BARCA DA RIVERNICIARE PULIZIA E CONTROLLO Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 2
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. PULIZIA E CONTROLLO Per questa prima operazione, procedete nel modo seguente: • lavate con acqua dolce, possibilmente a pressione, per pulire a fondo tutte le superfici; • sgrassate le sole parti sporche di olii minerali con una spugna imbevuta di DETERSIL e risciacquate. Assicuratevi che lo strato delle vecchie antivegetative sia ben ancorato; • per operazioni di asportazione molto vasta si possono utilizzare dei mezzi meccanici quali raschietto o discatura che sono metodi piuttosto lenti oppure con phon termico adatto solo per vernici monocomponenti o con sverniciatori chimici. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 3
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. PULIZIA E CONTROLLO Gli sverniciatori chimici si dividono in due grandi famiglie: - a base acida o solvente, sono liquidi corrosivi che a contatto con la pelle possono provocare ustioni o ulcere, vanno lasciati in posa solo il tempo necessario a rammollire la vernice, superato il quale si rischia di intaccare la superficie sottostante; - a base acquosa, sono gel che possono essere manipolati senza pericoli e rischi, con un tempo di azione più lungo ma efficaci come i precedenti. È sempre consigliato l’uso di sverniciatori a base acquosa come l’AQUASTRIP formulato da Veneziani Yachting. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 4
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. SVERNICIATURA (solo per superfici deteriorate) Per asportare le vecchie antivegetative in cattivo stato, utilizzate AQUASTRIP, lo sverniciatore ad acqua, che non intacca la vetroresina, agisce in profondità e consente di trattare grandi superfici grazie alla sua azione prolungata e costante permettendo di risparmiare tempo e fatica. AQUASTRIP opera anche su smalti e fondi solo se monocomponenti. Per l’asportazione procedete nel modo seguente: • applicate uno spessore umido di 1 mm (circa un barattolo da 0, 75 L per 1 m 2, oppure uno da 5, 00 L per 6 -7 m 2); • lasciate agire qualche ora (anche durante la notte, se non fa troppo caldo); • asportate il vecchio strato rammollito con una spatola. Spesso è sufficiente un semplice getto d’acqua a pressione; • non operate, se possibile, con vento forte o sotto il sole battente. Per strati molto spessi ripetete una seconda volta l’operazione. Utilizzate mezzi meccanici per l’asportazione, solo se non disponete di AQUASTRIP. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 5
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. SVERNICIATURA (solo per superfici deteriorate) Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 6
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. La rimozione della vernice da uno scafo è un’operazione delicata, ma alla portata di tutti. È condizionata naturalmente dal materiale con cui è realizzata la carena e in base a questo richiede interventi e strumenti di lavoro diversi capaci di rimuovere completamente gli strati di pittura senza compromettere la superficie dello scafo. Vediamo allora quali sono le tecniche più efficaci per le barche da diporto più comuni, ossia quelle in vetroresina e in metallo. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 7
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Prima di tutto è bene considerare che sverniciare lo scafo è un lavoro “sporco” che richiede l’utilizzo di prodotti solventi che emanano vapori tossici per cui bisogna sempre indossare tuta bianca usa e getta, mascherina per riparare il naso e la bocca, occhiali e guanti in lattice monouso. Per fare carena la barca deve necessariamente essere in secco, rimessata su un apposito invaso. Buona regola è di sigillare la barca affinché le polveri residue non si depositino su di questa né su altre barche rimessate nelle vicinanze. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 8
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Scafi in vetroresina: attenti al gelcoat Pulire dalle incrostazioni e dai vecchi strati di antivegetativa la carena in vetroresina è un’operazione che può svolgere ogni armatore con una buona dose di manualità, ma che se non eseguita in maniera corretta può provocare danni anche gravi. Alcuni diportisti bricoleur possono essere tentati di usare le mole oppure il raschietto, come si è soliti fare sugli scafi in legno. Tuttavia se non si ha una più che ottima dimestichezza con questi strumenti si rischia di incidere il gelcoat intaccandone la superficie e creando le migliori condizioni per la comparsa dell’osmosi. Anche la sabbiatura è un trattamento molto traumatico per il gelcoat che è meglio evitare a meno che non si stia sottoponendo in contemporanea la carena a una specifica cura antiosmosi. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 9
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. La soluzione migliore è utilizzare solo sverniciatori adatti alle vernici antivegetative utilizzate e compatibili con il gelcoat sottostante. In questo caso, dopo avere letto la scheda del prodotto sulla compatibilità del solvente con la vetroresina, è bene comunque fare delle prove su un piccolo campione di vetroresina verificando che effettivamente il prodotto non ne intacchi la superficie. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 10
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Per rimuovere le placche di antivegetativa già ammorbidite dai solventi è bene poi utilizzare solo spatole di legno duro e spazzole in metallo. Particolare cura nel rimuovere la vecchia vernice richiedono aree meno lineari dello scafo come il bulbo, l’area accanto all’elica, il dritto di prua e la superficie vicina alla linea di galleggiamento. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 11
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 12
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Barche in metallo: l’ideale è l’idrosabbiatura Passiamo ora alla sverniciatura di una carena in metallo. Le leghe metalliche impiegate nella costruzione di unità da diporto sono a base di ferro (acciai al carbonio e inossidabili) e a base di alluminio. La pulizia e la messa a nudo di una superficie metallica rimuovendo sia ossidi che pitture si basa sull’abrasione di tali materiali scagliandovi sopra a grande velocità prodotti che presentano una durezza superiore a quella del materiale che si intende asportare e a quella delle leghe metalliche di supporto. Questa tecnologia è conosciuta come “sabbiatura”. Il termine deriva dal primo materiale abrasivo efficacemente utilizzato per questi scopi, ovvero la sabbia silicea “sparata” sulla zona da ripulire con aria compressa. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 13
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Una delle controindicazioni di questa tecnica è che solleva grandi quantità di polveri che vanno a disperdersi nell’ambiente circostante, polveri che sono anche tossiche e che richiedono particolari protezioni indossate da chi esegue il lavoro. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 14
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TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. CARTEGGIATURA Carteggiare sempre a umido, cioè avendo precedentemente bagnato con acqua dolce la superficie e gli abrasivi. Ridurrete così la polvere (specialmente quella delle antivegetative può essere pericolosa). Durante la carteggiatura indossate comunque sempre maschere, guanti ed occhiali. Le parti ancora ricoperte dalle vecchie pitture vanno carteggiate. Per effettuare questa operazione procedete nel modo seguente: • sulla carena con carta abrasiva n. 80, sempre ad umido, fino all’irruvidimento totale della superficie del vecchio strato di antivegetativa, lasciando intatti i fondi; • sull’opera morta con carta abrasiva n. 180 - 240. Spolverate e sgrassate bene prima di iniziare l’applicazione, con uno straccio inumidito con acqua e mai con solvente. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 16
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. CARTEGGIATURA Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 17
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. CARTEGGIATURA Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 18
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. PRIMER E FONDI Una perfetta finitura è il risultato di un’attenta preparazione della superficie. A prescindere se questa sia nuova o già pitturata, i primer e i fondi garantiscono una base perfetta per la finitura. Il primer è un prodotto sviluppato per fornire adesione al supporto da pitturare, mentre il fondo è uno strato intermedio tra primer e la finitura. Entrambi possono essere monocomponenti o bicomponenti. Ci sono diversi primer che possono essere utilizzati in qualsiasi zona della barca. Questi primer differiscono fra loro per: grado di durezza, impermeabilizzazione, adesione ai diversi substrati, proprietà anticorrosive, facilità di applicazione, percentuale in volume dei solidi. La scelta del prodotto avrà un effetto sulla durata del sistema di pitturazione. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 19
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Stendere il primer sullo scafo nudo il prima possibile Una volta che la carena è stata sabbiata e quindi è “a nudo”, si procede al trattamento della superficie con un prodotto primer compatibile con i successivi cicli di pitturazione, facendolo riposare dopo la stesura per almeno 12 ore. A cosa serve? Il primer impedisce all’ossigeno dell’aria di ossidare le leghe metalliche appena ripulite. Anche un minimo strato di ossido in questa fase sarebbe devastante per la vita successiva dello scafo. In particolare l’ossido di alluminio è praticamente invisibile, quindi occorre trattare la superficie il più presto possibile. Terminato il lavoro, è necessario prendersi cura dello smaltimento della sabbia residua inquinata e dei resti di pittura o peggio di antivegetativa (tossica) e rimuovere le protezioni costruite intorno alla carena. Se si affidano i lavori a sabbiatori specializzati in genere queste operazioni sono incluse nel servizio, altrimenti vanno stabilite a parte. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 20
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Sgrassare accuratamente con DETERSIL e risciacquare bene per eliminare tracce di cere, paraffine, siliconi od altre sostanze che possono pregiudicare l’adesione del ciclo successivo. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 21
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. La superficie è sgrassata quando l’acqua la bagna uniformemente, senza lasciare goccioline. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 22
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. LEGNO Assicurarsi che sia asciutto, pulito, privo di olii, grassi, colle o altro. Eseguire la carteggiatura su tutta la superficie e asportare la polvere restante con stracci asciutti o leggermente inumiditi con acqua (non con solvente). Prima di iniziare il ciclo vero e proprio, in particolare su un legno nuovo o mai trattato, applicare il primer per legno. Stendere una mano di prodotto a pennello in modo da impregnare le fibre del legno. La superficie è sgrassata quando l’acqua la bagna uniformemente, senza lasciare goccioline. Non usare mai solventi per togliere la polvere perché si possono formare delle macchie. Gli stracci eventualmente utilizzati, vanno solo inumiditi con acqua dolce, mai bagnati. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 23
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TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. FERRO E ACCIAIO Il sistema migliore per eliminare la ruggine e le impurità da tutte le superfici metalliche è la sabbiatura. Se si è impossibilitati a farla eseguire dal cantiere procedere alla discatura. Un fondo ben preparato è ruvido e di colore argento. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 25
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. LA STUCCATURA Procedimento di Finitura: Si rende la superficie di nuovo liscia con uno stucco bicomponente di riempimento o di finitura togliendo gli avvallamenti, con una spatola si applica lo stucco e con un corpo deformabile si fa prendere la forma dello scafo o della superficie interessata tirando via lo stucco in eccesso. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 26
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TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. LA STUCCO Epossidico Lo stucco epossidico e uno stucco metallico molto duro, più duro del poliestere. Sono stucchi ad alta resistenza per cicli bicomponenti da utilizzare su tutte le zone dell'imbarcazione, comprese le zone immerse. Sintetico è indicato per cicli tradizionali monocomponenti su imbarcazioni in legno. Adatto per rasature a basso spessore fino a 1 millimetro. Da utilizzare esclusivamente sopra la linea di galleggiamento (opera morta). Il prodotto va applicato su smalti o fondi monocomponenti carteggiati con carta n. 80/120. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 29
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. LA STUCCO VTR lo stucco VTR e uno stucco metallico con micro filamenti di VTR , va messo per riempire riparazioni di spessore considerevole. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 30
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 31
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 32
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 33
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 34
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. LA PROTEZIONE … Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 35
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Come riverniciare la barca (in vetroresina) Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 36
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Gelcoat o bicomponenti, lucidatura e carteggio. Vediamo i passaggi principali per riverniciare la barca e come prepararla prima dei lavori Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 37
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Dopo anni di utilizzo, esposta a tutti gli agenti atmosferici, la barca in vetroresina perde non solo lucidità ma anche la protezione della vernice portando alla luce il Gelcoat. Per i meno esperti il gelcoat non e’ nient’altro che una resina poliestere o epossidica che permette la finitura esterna della barca in vetroresina. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 38
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. "GELCOAT" (vernice costituita da macromolecole organiche pigmentate e stirene, miscelate con catalizzatore ed accelerante ) applicato a spruzzo. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 39
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Spesso si fa confusione tra il gelcoat e le vernici. Il gelcoat viene applicato per fornire una finitura estetica alla barca limitandone cosi i danni degli agenti atmosferici ma non e’ un prodotto che rende totalmente impermeabile la barca. Per renderla impermeabile e dare la finitura lucida abbiamo bisogno di verniciarla. A meno che la struttura della barca non sia intaccata e non vi siano superfici ruvide o addirittura, fessurazioni e delaminazione, possiamo fare a meno di pensare di applicare il gelcoat e passare alla fase successiva che e’ quella di riverniciare la barca. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 40
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Quale vernice utilizzare per riverniciare la barca in vetroresina? : Esistono diversi tipi di vernici, ognuna con pregi e difetti. La piu’ utilizzata (soprattutto tra i professionisti) e’ la vernice poliuretanica bicomponente, vernice che garantisce una finitura ottimale ed una grande resistenza alle abrasioni. La vernice bicomponente e’ composta da due prodotti: la soluzione di resina ed un catalizzatore. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 41
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Le vernici poliuretaniche bicomponenti adatte per la nautica hanno un prezzo variabile dai 25 ai 50 euro per 750 millilitri (compreso di catalizzatore). Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 42
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Sono tre le tecniche permettono di verniciare il vostro natante. La scelta varia a seconda della superficie da verniciare. Il pennello naturalmente viene utilizzato solamente per piccole finiture, il rullo e lo spruzzo fanno invece a caso nostro. Se abbiamo la possibilità di verniciare a spruzzo e, soprattutto se abbiamo già provato a farlo, potrebbe essere la soluzione più rapida. Importante da sapere che quando verniciamo a spruzzo, una alta percentuale del prodotto si disperde in aria conseguente perdita di spessore e protezione. Cosa che non accade se la barca viene verniciata a rullo. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 43
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Dopo aver eseguito la preparazione e la primerizzazione procedete alla protezione vera e propria del supporto, applicando un adeguato spessore di mani di fondo (o barrier coats). Lo spessore delle mani di fondo è particolarmente importante per i supporti in metallo, sia in acciaio sia in alluminio. Lo spessore minimo del film secco per le superfici immerse deve essere non inferiore a 400 -450 micron per il ciclo totale. Per le superfici fuori dall'acqua sono sufficienti 250 -300 micron. È molto importante che vengano rispettati gli spessori indicati in micron (μ); per facilitare questa operazione viene indicata per ogni prodotto la resa teorica dalla quale si calcolano facilmente le quantità da impiegare. Per le pitture è sufficiente dividere la superficie da trattare (m 2) per la resa teorica. Applicare le mani a pennello o rullo senza “tirare” troppo. “Tirando” troppo la pittura si ottiene maggiore resa ma minore spessore e quindi minore protezione. Alcuni fondi sono appositamente studiati per assicurare un alto spessore con meno mani, poiché contengono leganti a bassa viscosità ed additivi (agenti tixotropizzanti) che aumentano la resistenza alla colatura e consentono di applicare alti spessori. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 44
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 45
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Il gel coat crea uno strato superficiale liscio, compatto e privo do porosità che protegge il manufatto dagli agenti atmosferici e dagli ultravioletti. Crea una barriera contro l'assorbimento d'acqua, che potrebbe verificarsi per capillarità dalle fibre in superficie e riduce il deterioramento causato dalla saponificazione. Oltre a ciò il gel coat ha una ragione estetica e funzionale: durante l'impregnazione le fibre inglobano un gran numero di piccole bolle d'aria, molte delle quali comunicano con la superficie. In uno stratificato senza gel coat, la superficie a contatto dello stampo risulterà molto alveolata, con una miriade di pori e piccole bolle, principalmente in corrispondenza degli intrecci delle fibre. Sarà poi molto difficile rimediare a questo inconveniente con la semplice applicazione anche di più mani di finitura. Inoltre il colore traslucido naturale dello stratificato rende difficile l'individuazione dei difetti. Il gel coat crea uno strato compatto e uniforme che evita tutti questi problemi. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 46
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 47
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Si evitano così i fenomeni di «zampe di galline» che verificano in quelli poliesteri semplici Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 48
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. … DIFETTI … Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 49
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 50
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 51
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 52
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 53
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 54
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Come preparare la barca … Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 55
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Per prima cosa procedere lavando la barca, sgrassandola in ogni sua parte. Eliminare i granelli di sabbia, i materiali organici e tutto lo sporco. Per fare questa operazione adoperare una pompa ad alta pressione che permetterà di pulire a fondo anche le parti nascoste. In aiuto con una spatolina ed uno straccio. Svuotare la barca dagli oggetti presenti. Salvagenti, dotazioni di bordo, tendalino, volante, tientibene e passamani. Smontare i portelli dei gavoni e se si tratta di un cabinato cercare anche di smontare i finestrini e la porta di entrata della cabina. Smontare poi scaletta e bitte ed infine smontare o coprire la manetta del motore. Fatto ciò con del nastro di carta cominciare a ricoprire tutte le parti difficili da disinstallare in modo che non si macchi di vernice. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 56
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Occhio alla cera Se sulla barca e’ stata passata la cera allora sarà cura eliminarla con un solvente specifico ed una spugna abrasiva. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 57
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Ripariamo le microfessure e le crepe Se dopo il lavaggio vengono fuori delle parti di gelcoat intaccate come piccole crepe o fessure la cosa da fare sarà otturarle. Questa operazione viene fatta grazie ad uno stucco in poliestere in pasta con fibre di vetro. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 58
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Levigare la barca Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 59
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Levigare la barca … Un passaggio importante che permetterà al primer di ben aderire allo scafo. Attenzione alla vecchia vernice : qualora fosse secca e cominci a delaminarsi non esitare ad eliminarla totalmente. Non dimenticare di utilizzare occhialini e mascherina durante tutto il procedimento di levigatura. La vetroresina e’ tossica !!! Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 60
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Il Primer Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 61
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Il primer e’ una vernice che verrà applicata tra il gelcoat e lo smalto. Servirà a far aderire per bene la vernice allo scafo. Normalmente vengono date 2 mani di primer, una ogni 24 ore. Tra una mano ed un altra potete levigare la barca con una carta a grana 300. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 62
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Verniciare la barca in vetroresina … Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 63
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Passiamo al processo di verniciatura vero e proprio. Valutare la temperatura esterna. Cercare di riverniciare la barca con una giornata non umida e soprattutto senza vento. Se la temperatura supera i 30 °C evitare di verniciare ed aspettate il tardo pomeriggio quando le temperature si abbassano. Naturalmente se si ha la possibilità di dipingere in un luogo coperto non si ha bisogno di prendere tutte queste precauzioni. Rilavare un ultima volta la barca cercando di rimuovere tuta la polvere che si è depositata durante i processi di levigatura. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 64
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. vernici bicomponenti Cominciare a dipingere con il rullo applicando la vernice sempre dal basso verso l’alto. Verniciare le grandi superfici della barca in vetroresina a rullo ed utilizzare invece il pennello per le aree più piccole. Dopo aver passato dunque la prima mano attendere l’asciugatura (il tempo varia in base alle vernici) e procedere alla prima levigatura della vernice. La prima levigatura è importantissima per eliminare macchie e bolle che possono formarsi. Il tutto bisogna farlo utilizzando una carta a grana 300. Una volta terminato il processo di levigatura rilavare la barca ed eliminare ancora una volta le polveri depositate. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 65
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. La seconda mano di vernice Una volta che la barca è asciutta si può procedere ad applicare una seconda mano di vernice sulla barca in vetroresina. Con la stessa tecnica utilizzata per passare la prima mano di vernice procedere a passare la seconda mano. Una volta asciutta la vernice si può procedere ancora una volta ad un’ ulteriore fase di levigatura. Questa volta utilizzare una carta vetrata a grana 1000. Per questo ultimo processo bisogna utilizzare acqua abbondante. Infatti la levigatura verrà fatta versando acqua sulla superficie in vetroresina e levigando con la carta vetrata. Questa operazione permette alla vernice di levigarsi rendendo anche alla barca un aspetto uniforme. La vernice però sarà ancora opaca e per ultimo passaggio bisogna procedere alla lucidatura. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 66
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 67
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Lucidare la barca in vetroresina … Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 68
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Una volta che l’ultima mano di vernice è stata applicata si dovrà soltanto lucidare la barca. Per fare questa operazione utilizzare sempre la levigatrice orbitale ma sul disco bisogna installare un tampone in fibra di lana. Esistono vari prodotti per la lucidatura, ma una buona cera per scafi di vetroresina sarà più che sufficiente dato che dopo la verniciatura la barca in vetroresina si presenta già abbastanza lucida. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 69
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 70
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 71
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TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 73
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 74
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 75
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Lucidatura intero scafo. …. ………………………………………………. …. € …………. . Si considerano almeno n° 3 operai per la lucidatura di un’imbarcazione. Il costo giornaliero di un operaio specializzato è di circa €/giorno 150, 00 per un totale di almeno 4 ore € 150, 00 * 3 * 4 = € 1. 800, 00 Imbarcazioni di una certa importanza Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo 76
TECNICHE DI RIPARAZIONE – ATTREZZATURE E MATERIALI UTILIZZATI. Lucidatura intero scafo. …. ………………………………………………. …. € …………. . Si considera almeno n° 1 operaio per la lucidatura di un natante. Il costo giornaliero di un operaio specializzato è di circa €/giorno 150, 00 per un totale di almeno 4 ore € 150, 00 *1 * 4 = € 600, 00 Corso base : Nautica - Relatore P. A. ing. Amedeo Ammaturo natanti 77
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