CONVEGNO QUANTIFICAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI SULLE RISORSE

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CONVEGNO “QUANTIFICAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI SULLE RISORSE IDRICHE PER LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE”

CONVEGNO “QUANTIFICAZIONE E MONITORAGGIO DEI DATI SULLE RISORSE IDRICHE PER LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE” Roma, 22 maggio 2019 STIMA DEI VOLUMI: L’ESPERIENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA Andrea Corapi Regione Lombardia - D. G. Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi

Quadro tecnico-amministrativo di riferimento quantificazione volumi idrici irrigui Decreto Mi. PAAF 31 luglio 2015

Quadro tecnico-amministrativo di riferimento quantificazione volumi idrici irrigui Decreto Mi. PAAF 31 luglio 2015 “Approvazione delle linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo” Tavolo permanente per il monitoraggio dei volumi irrigui (art. 3 d. m. Mi. PAAF 31 luglio 2015) - “Metodologie di stima dei volumi irrigui (prelievi, utilizzi e restituzioni)” – Agosto 2016. R. r. 2 dicembre 2016, n. 10, con il quale è stato introdotto il comma 2 bis dell’articolo 33 del R. r. 24 marzo 2006, n. 2 recante «Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, ……………» . D. G. R. 19 dicembre 2016, n. 6035 “Approvazione della disciplina regionale dei criteri e delle modalità di quantificazione dei volumi derivati ed utilizzati ad uso irriguo, delle restituzioni al reticolo idrografico e dei rilasci alla circolazione sotterranea, nonché le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati ……. . ” Decreto 27 marzo 2018, n. 4346 “Approvazione della <Metodologia di stima dei volumi idrici ad uso irriguo, in attuazione della d. g. r. n. 6035/2016>”

Distretti SIGRIAN 343 distretti presenti in SIGRIAN di cui: Ø 97 dotati di misuratori

Distretti SIGRIAN 343 distretti presenti in SIGRIAN di cui: Ø 97 dotati di misuratori di IV livello Ø 89 non ancora monitorati Ø 157 in fase di aggiornamento

La copertura del territorio regionale 2937 comizi irrigui individuati 300 ettari le dimensioni medie

La copertura del territorio regionale 2937 comizi irrigui individuati 300 ettari le dimensioni medie dei comizi 64 comizi trasmessi dai Consorzi privati, per una superficie totale di circa 25000 ettari

Derivazioni da acque superficiali georeferenziate 104 grandi derivazioni (Q > 1000 l/s) 1488 piccole

Derivazioni da acque superficiali georeferenziate 104 grandi derivazioni (Q > 1000 l/s) 1488 piccole derivazioni (Q < 1000 l/s)

Derivazioni da acque sotterranee georeferenziate 2074 pozzi georeferenziati nel CUI 516 pozzi georeferenziati con

Derivazioni da acque sotterranee georeferenziate 2074 pozzi georeferenziati nel CUI 516 pozzi georeferenziati con ISIL e TANGRAM

Punti di restituzione 332 restituzioni in fiumi e torrenti 50 restituzioni in colatori e

Punti di restituzione 332 restituzioni in fiumi e torrenti 50 restituzioni in colatori e scaricatori

Punti di monitoraggio delle portate 1050 punti di misurazione censiti 266 misuratori richiesti dalla

Punti di monitoraggio delle portate 1050 punti di misurazione censiti 266 misuratori richiesti dalla DGR n. 6035/16

n. misuratori attivi n. misuratori richiesti % di punti monitorati Riepilogo dei misuratori attivi

n. misuratori attivi n. misuratori richiesti % di punti monitorati Riepilogo dei misuratori attivi rispetto ai misuratori necessari secondo la Disciplina regionale 112 267 42% di cui n. misuratori di I livello 34 46 74% di cui n. misuratori di II livello 15 70 21% di cui n. misuratori di III livello 52 151 34% di cui n. misuratori non richiesti dalla DGR 6035/2016 11 - - Pozzi 112 ~700 16% Restituzioni in reticolo naturale 22 - - Misuratori su reticolo consortile (IV livello) 20 ~150 13% Totale 266 1. 135 23% Tipologia di punti di monitoraggio portate Derivazioni superficiali

Il monitoraggio delle portate e dei volumi LA DISCIPLINA REGIONALE SULirrigui MONITORAGGIO DEI VOLUMI

Il monitoraggio delle portate e dei volumi LA DISCIPLINA REGIONALE SULirrigui MONITORAGGIO DEI VOLUMI IRRIGUI Approvata con D. G. R. n° 6035 del 19 dicembre 2016: Ø Definisce i criteri e le modalità di quantificazione dei volumi derivati ed utilizzati ad uso irriguo, delle restituzioni al reticolo idrografico e dei rilasci alla circolazione sotterranea. Ø Stabilisce l’obbligo di misura strumentale delle portate derivate per le derivazioni superficiali con portata media in concessione > 250 l/s e per quelle sotterranee > 50 l/s. Ø Prevede la trasmissione dei dati di portata giornaliera ad una piattaforma regionale. Ø Definisce le modalità di acquisizione e trasmissione dei dati di volume a SIGRIAN e del suo relativo aggiornamento periodico.

La disciplina in sintesi OBBLIGHI DI MISURA CLASSIFICAZIONE MISURATORI DERIVAZIONI SUPERFICIALI O SOTTERRANEE con

La disciplina in sintesi OBBLIGHI DI MISURA CLASSIFICAZIONE MISURATORI DERIVAZIONI SUPERFICIALI O SOTTERRANEE con portata maggiore o uguale a 3. 500 l/s I LIVELLO (misurazione in continuo) DERIVAZIONI SUPERFICIALI O SOTTERRANEE con portata maggiore o uguale a 1. 000 l/s e minore di 3. 500 l/s II LIVELLO (misurazione almeno giornaliera) DERIVAZIONI SUPERFICIALI con portata maggiore di 250 l/s e minore di 1. 000 l/s III LIVELLO (misurazione almeno giornaliera) DERIVAZIONI SOTTERRANEE con portata maggiore di 50 l/s e minore di 1. 000 l/s III LIVELLO (misurazione almeno mensile) ALLA TESTA DEI DISTRETTI SIGRIAN compresi fra 1. 000 ha e 10. 000 ha IV LIVELLO (misurazione almeno giornaliera) RESTITUZIONI per titolari di concessioni > 3500 l/s III LIVELLO censimento e georeferenziazione dei punti e misurazione dei principali per monitorare almeno la (misurazione almeno giornaliera) metà dei volumi restituiti nel periodo irriguo

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI VOLUMI IDRICI A SCOPO IRRIGUO Approvata con decreto n° 4346 del 27 marzo 2018 (BURL Serie Ordinaria n. 15 del 9 aprile 2018) definisce le metodologie per: I. Per la stima dei volumi utilizzati in testa ai distretti irrigui. II. Per la stima dei volumi utilizzati per autoapprovvigionamento. III. Per la stima delle restituzioni al reticolo idrografico e dei rilasci alla circolazione sotterranea IV. Modello idrologico utilizzato

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI VOLUMI IRRIGUI ALLA TESTA DISTRETTI IRRIGUI

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DEI VOLUMI IRRIGUI UTILIZZATI MENSILI – PER AUTO - APPROVVIGIONAMENTO La metodologia fa riferimento a quanto descritto per la stima dei volumi alla testa del distretto, fatta eccezione per alcune modifiche: I. Individuazione delle aree ad auto-approvvigionamento. II. Accorpamento delle aree individuate in funzione dei confini comunali. III. Estrazione dal Catasto Utenze Idriche delle concessioni per ciascun comune. IV. Attribuzione delle aree individuate al corpo idrico da cui avviene il prelievo di acqua. V. Suddivisione delle aree accorpate per comune e corpo idrico in celle di 250 m x 250 m. VI. Applicazione del modello idrologico distribuito per la stima del fabbisogno irriguo mensile per ogni cella (FIj, m). VII. Applicazione di un valore di efficienza di applicazione al campo alle singole celle. VIII. Applicazione di un valore di efficienza di distribuzione unitaria nell’ipotesi di perdite trascurabili. IX. Calcolo del volume irriguo mensile per comune e per corpo idrico.

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DELLE

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DELLE RESTITUZIONI AL RETICOLO IDROGRAFICO E DEI RILASCI ALLA CIRCOLAZIONE SOTTERRANEA

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DELLE

Il monitoraggio delle portate e dei volumi irrigui LA METODOLOGIA REGIONALE DI STIMA DELLE RESTITUZIONI AL RETICOLO IDROGRAFICO E DEI RILASCI ALLA CIRCOLAZIONE SOTTERRANEA Le due componenti si calcolano congiuntamente con l’equazione: Dove: M = numero mesi compreso nella stagione irrigua; N = numero celle per distretto; Vd, s = volume in ingresso al distretto; FIm = fabbisogno irriguo colturale della cella j nel mese m. In assenza di misure di portata in ingresso al distretto o restituita si può ottenere una stima complessiva dei rilasci e delle restituzioni tenendo conto dei volumi immessi e delle efficienze di applicazione al campo e della rete di distribuzione, con l’equazione: Nel caso di irrigazione per auto-approvvigionamento, si può assumere che le restituzioni ai corpi idrici e le perdite di distribuzione siano trascurabili e pertanto l’efficienza di distribuzione sia uguale a ed e la componente dei rilasci sia stimata in base ai volumi utilizzati e all’efficienza del metodo irriguo

Il modello IDRAGRA Un modello idrologico spazialmente distribuito, sviluppato da UNIMI-Di. SAA, che permette

Il modello IDRAGRA Un modello idrologico spazialmente distribuito, sviluppato da UNIMI-Di. SAA, che permette di simulare gli scambi di acqua nel sistema suolo-coltura-atmosfera di un determinato territorio, tenendo in considerazione la variabilità delle caratteristiche ambientali del territorio stesso. Il territorio regionale viene suddiviso in unità (celle 250 x 250 m) sufficientemente omogenee rispetto alle caratteristiche meteorologiche, pedologiche, di uso del suolo e di metodo irriguo.

Test del modello DISTRETTI PILOTA I II IV Naviglio Grande Bresciano Pluvirriguo Oglio Roggia

Test del modello DISTRETTI PILOTA I II IV Naviglio Grande Bresciano Pluvirriguo Oglio Roggia Marchesina Maldinaro Cesole II I III IV

Test del modello – distretti pilota C. B. Chiese C. B. Muzza Bassa Lodigiana

Test del modello – distretti pilota C. B. Chiese C. B. Muzza Bassa Lodigiana C. B. della Media Pianura Bergamasca C. B. Territori del Mincio

Test del modello – distretti pilota Derivazione e adduzione a gravità, consegna turnata, metodo

Test del modello – distretti pilota Derivazione e adduzione a gravità, consegna turnata, metodo scorrimento Derivazione per sollevamento, rete in pressione, consegna a domanda, metodo irriguo aspersione Derivazione e adduzione a gravità, consegna turnata, metodo scorrimento Derivazione per sollevamento, rete a superficie libera, consegna a domanda, metodo irriguo aspersione, falda influente I distretti serviti da impianti di sollevamento possono godere di una regolazione puntuale a seconda delle condizioni meteorologiche stima del fabbisogno irriguo (es. Impianto Pluvirriguo Oglio e Maldinaro-Cesole) le captazioni per gravità a servizio di reti di distribuzione tradizionale necessitano di un flusso più continuo che non sempre viene interrotto o modificato in caso di eventi atmosferici stima dell’evapotraspirazione (es. Roggia Marchesina e Naviglio Grande Bresciano)

DESTRA MINCIO LAGHI DI MANTOVA NAVAROLO 99. 210 89. 174 75. 650 76. 191

DESTRA MINCIO LAGHI DI MANTOVA NAVAROLO 99. 210 89. 174 75. 650 76. 191 47. 725 42. 238 17. 861 1. 346. 129 Superficie agricola (ha) 149. 708 170. 172 57. 301 41. 418 142. 510 69. 346 62. 770 61. 491 58. 907 38. 826 33. 874 13. 650 863. 479 78% 54% 85% 70% 81% 77% 81% 80% 76% 71% Superficie agricola irrigata 103. 805 110. 488 (ha)* 56. 692 30. 331 130. 511 69. 892 47. 263 56. 191 56. 907 37. 728 31. 368 11. 825 743. 000 Area coperta dai comizi (ha) 30. 445 98. 946 68. 000 22. 438 121. 122 61. 391 18. 642 58. 976 64. 270 41. 731 40. 408 13. 096 639. 465 Area agricola coperta da comizi (ha) 28. 085 69. 873 56. 691 25. 196 110. 276 69. 892 42. 657 52. 862 56. 444 36. 228 31. 368 11. 234 590. 806 % di copertura 27% 63% 100% 83% 84% 100% 94% 99% 96% 100% 95% 80% N° di comizi 123 499 187 128 764 245 397 117 420 5 32 20 2. 937 % di territorio gestito da Cd. B 27% 20% 98% 60% 35% 25% 35% 90% 93% 96% 100% 95% 60% % di territorio ad uso agricolo 81% 52% TOTALE COMPRENSORI MELLA E CHIESE 167. 872 (parte lombarda) OGLIO MELLA 76. 048 BURANA ADDA-OGLIO 73. 541 (Lombardia) MEDIA PIANURA BERGAMASCA 189. 922 391. 260 TERRE DEI GONZAGA IN DESTRA PO MUZZA BASSA LODIGIANA Dimensioni (ha) LOMELLINAOLTREPÒ (parte lombarda) EST TICINO VILLORESI La copertura dei dati sui comizi irrigui

Il sistema di monitoraggio dei volumi irrigui Regione Lombardia tramite ANBI Lombardia raccoglie e

Il sistema di monitoraggio dei volumi irrigui Regione Lombardia tramite ANBI Lombardia raccoglie e gestisce i dati di monitoraggio IL SISTEMA ATTIVO stagione irrigua 2017 e 2018 DATABASE URBIM-ANBI CONCESSIONARI Invio Caricamento Verifica e invio SIGRIAN

Conclusioni Il lavoro fin qui svolto, attraverso l’Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia (ISIL),

Conclusioni Il lavoro fin qui svolto, attraverso l’Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia (ISIL), ha permesso di migliorare notevolmente lo stato delle conoscenze sui volumi d’acqua utilizzati per l’irrigazione e sulla loro distribuzione sul territorio. Il progetto ha coinvolto 3 Direzioni Generali di Regione, l’ANBI Lombardia e i consorzi di bonifica con il supporto scientifico del DSAA dell’Università degli Studi di Milano. I consorzi di regolazione dei laghi hanno messo a disposizione la serie storica dei dati delle derivazioni in loro possesso. Nello svolgimento delle attività sono state riscontrate difficoltà dovute sia alle dimensioni e alla complessità dei sistemi irrigui presenti sia alla presenza di molti enti irrigui che in alcune zone della regione gestiscono l’irrigazione collettiva su rilevanti superfici agricole. Inoltre le banche dati utilizzate non possedevano tutte le informazioni necessarie all’indagine (parziale georeferenziazione delle derivazioni, no dati terreni irrigati con le acque in concessione, ecc. ).

Conclusioni ISIL e il sistema di monitoraggio dei volumi irrigui, oltre a consentire di

Conclusioni ISIL e il sistema di monitoraggio dei volumi irrigui, oltre a consentire di assolvere agli obblighi previsti, sono fondamentali per la pianificazione consortile (Piani comprensoriali di bonifica e Piani di classificazione degli immobili), per quella regionale (Piano generale di bonifica, PTUA, ecc. ). Considerata l’importanza e la strategicità del monitoraggio dei volumi idrici, l’attività proseguirà per migliorare ulteriormente le conoscenze e per assicurare nel tempo il flusso dei dati e delle informazioni alle banche dati regionali e al SIGRIAN. A tal scopo si devono compiere ulteriori sforzi per ricevere il contributo degli enti irrigui privati.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE