CONVEGNO PER EQUIPE FORMATORI DEI PONTIFICI SEMINARI REGIONALI

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CONVEGNO PER EQUIPE FORMATORI DEI PONTIFICI SEMINARI REGIONALI D’ITALIA Processi formativi per favorire la

CONVEGNO PER EQUIPE FORMATORI DEI PONTIFICI SEMINARI REGIONALI D’ITALIA Processi formativi per favorire la capacità di mediazione personale. Davide De Villa Cagliari, 4 Aprile 2018

OBIETTIVO La relazione ha l’obiettivo di: Proporre una lettura relazionale dei processi formativi, 2.

OBIETTIVO La relazione ha l’obiettivo di: Proporre una lettura relazionale dei processi formativi, 2. Proporre un modello di apprendimento esperienziale, 3. Dire qualcosa rispetto ai workshop successivi. 1. 25/11/2020 Dott. De Villa 2

Un fenomeno Il bypass spirituale può essere definito come trascendenza prematura: voler elevarsi oltre

Un fenomeno Il bypass spirituale può essere definito come trascendenza prematura: voler elevarsi oltre il proprio lato umano senza averlo prima conosciuto e integrato completamente. Il bypass spirituale è l’uso, consapevole o meno, di idee e pratiche spirituali per evitare di affrontare problemi psicologici aperti, materiale emozionale irrisolto, ferite non rimarginate o tappe di sviluppo non portate a termine. Robert Masters – Spiritual Bypassing: When Spirituality Disconnects Us from What Really Matters (1996) 25/11/2020 Dott. De Villa 3

Il benessere psicologico è legato alla dialettica fluida tra • il mondo interno (contatto

Il benessere psicologico è legato alla dialettica fluida tra • il mondo interno (contatto con Sé), • il mondo esterno (contatto con il mondo relazionale e fisico) 25/11/2020 Dott. De Villa 4

segno della maturazione umano psicologica è il benessere psicologico Il benessere della persona si

segno della maturazione umano psicologica è il benessere psicologico Il benessere della persona si fonda sulla consapevolezza delle proprie condizioni esistenziali, per cui ciascuno tiene in considerazione la propria libertà personale e quella degli altri, la limitatezza delle risorse possibili, realtà come la sofferenza e la morte stessa. È nel fare responsabilmente i conti con queste ed altre dimensioni significative dell’esistenza che la persona scopre e realizza il proprio benessere (Scilligo, 2009). 25/11/2020 Dott. De Villa 5

Vi sono molti modi di affrontare la realtà umana Parto da un concetto o

Vi sono molti modi di affrontare la realtà umana Parto da un concetto o meglio da una visione antropologica dell’uomo e cioè: L’uomo, essere in relazione 25/11/2020 Dott. De Villa 6

Presupposti antropologici: Modello Umanistico – personalistico (Scilligo, 2009) In questo modello la persona è

Presupposti antropologici: Modello Umanistico – personalistico (Scilligo, 2009) In questo modello la persona è il centro di qualsiasi intervento mentre i modelli teorici sono solo uno strumento al servizio della persona La persona è considerata libera dai condizionamenti genetici e contestuali ed ha possibilità di dialogare con questi, di scegliere e di rispondere creativamente (è agente responsabile) La persona è essenzialmente relazionale, pertanto la relazione e la qualità delle relazioni sono centrali per la comprensione dei processi legati alla maturazione umana. L’aspetto relazionale contiene più dimensioni articolate tra loro (valori, natura spirituale, sociale e culturale, ecc. ). Dott. De Villa 25/11/2020 7

Qualcosa sulla relazione LA QUALITÀ DELLA RELAZIONE.

Qualcosa sulla relazione LA QUALITÀ DELLA RELAZIONE.

Parliamo di “attaccamento” Negli ultimi 30 anni una mole enorme di ricerca nell’ambito della

Parliamo di “attaccamento” Negli ultimi 30 anni una mole enorme di ricerca nell’ambito della psicologia ha ruotato attorno allo stato di sicurezza che la persona può crearsi per agire nella vita adulta come individuo autonomo, sicuro e capace di costruttiva interdipendenza. Si tratta della ricerca riguardante la teoria dell’attaccamento dello psichiatra inglese Bowlby e della psicologa americana Ainsworth. La loro teoria sostiene che per crescere bene è necessario relazionarsi ad una, o più persone che forniscono relazioni di cura. 25/11/2020 Dott. De Villa 9

intenso legame affettivo che un essere Dott. De Villa Il concetto di attaccamento fu

intenso legame affettivo che un essere Dott. De Villa Il concetto di attaccamento fu introdotto da Bowlby per indicare il legame biologico ed emotivo che caratterizza le relazioni tra madre e bambino nei primi tempi di vita di quest’ultimo. L’autore inglese lo definisce come un 25/11/2020 L’ATTACCAMENTO umano vive precocemente e reciprocamente con un altro essere, in modo specifico e durevole, e a scopo adattivo. 10

Dott. De Villa L’attaccamento viene concepito come una predisposizione dell’organismo che si esprime attraverso

Dott. De Villa L’attaccamento viene concepito come una predisposizione dell’organismo che si esprime attraverso comportamenti di ricerca di contatto fisico (aggrapparsi, seguire ecc. ) o in segnali atti a suscitare questo contatto (pianto, sorriso, sguardo, richiamo ecc. ). 25/11/2020 L’ATTACCAMENTO 11

LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO Dott. De Villa Studia la propensione a stringere relazioni emotive intime

LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO Dott. De Villa Studia la propensione a stringere relazioni emotive intime con particolari individui come una componente di base della natura umana, già presente in forma germinale nel neonato e che permane durante la vita adulta e la vecchiaia 25/11/2020 (Ainsworth, 1971; Bowlby, 1958; Main, 1977; Sroufe, 1985, 1986; Stern, 1977, 1985). La figura di attaccamento viene ricercata perché di protezione, conforto e sostegno. La comunicazione trasmessa tramite le emozioni rimane la caratteristica principale delle relazioni intime, per tutto il corso della vita. 12

LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO Dott. De Villa La capacità di stringere legami emotivi intimi con

LA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO Dott. De Villa La capacità di stringere legami emotivi intimi con altre persone, talvolta nel ruolo di chi richiede le cure e talvolta nel ruolo di chi le fornisce, è considerata una delle caratteristiche principali di un funzionamento efficace della personalità e della salute mentale. 25/11/2020 13

IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO 25/11/2020 Dott. De Villa Il comportamento di attaccamento è quella

IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO 25/11/2020 Dott. De Villa Il comportamento di attaccamento è quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un’altra persona, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo in modo adeguato. Questo comportamento diventa evidente ogni volta che la persona è spaventata, affaticata o malata e si attenua quando si ricevono conforto e cure. 14

Quindi, secondo la teoria dell’attaccamento, le persone sono predisposte ad entrare in relazione con

Quindi, secondo la teoria dell’attaccamento, le persone sono predisposte ad entrare in relazione con delle FDA (genitori, insegnanti, nonni, amici, educatori, allenatori, medico, catechista, ecc. . ) come in un porto sicuro che garantisce loro sia conforto e protezione e sia sostegno nella crescita personale. 25/11/2020 Dott. De Villa 15

Per creare necessario: legame di attaccamento è La ricerca della vicinanza rappresenta la manifestazione

Per creare necessario: legame di attaccamento è La ricerca della vicinanza rappresenta la manifestazione più esplicita dell’attaccamento La risposta più efficace alla ricerca di vicinanza è la Sintonizzazione affettiva: mantenere in corrispondenza i propri stati interni con quelli dell’altro, spesso attraverso lo scambio contingente di segnali non verbali. 25/11/2020 Dott. De Villa 16

Diversi stili di Attaccamento Modelli comunicativi Sicuro Emotivamente disponibile, recettivo e responsivo Evitante Emotivamente

Diversi stili di Attaccamento Modelli comunicativi Sicuro Emotivamente disponibile, recettivo e responsivo Evitante Emotivamente non disponibile, non recettivo, non responsivo, rifiutante Ambivalente Incoerentemente disponibile, recettivo, responsivo in modo non conguo, intrusivo 25/11/2020 Dott. De Villa 17

ATTACCAMENTO SICURO GUADAGNATO Nel complesso, la ricerca scientifica sull’attaccamento, ha individuato diversi stili di

ATTACCAMENTO SICURO GUADAGNATO Nel complesso, la ricerca scientifica sull’attaccamento, ha individuato diversi stili di attaccamento, cioè dei modi di essere dove vengono regolate le emozioni e create delle cognizioni e dei comportamenti seguenti. La persona è sempre aperta al cambiamento, in qualunque stadio evolutivo si trovi. Anche con esperienze fortemente limitanti, la persona, può costruire quello che i ricercatori chiamano «attaccamento sicuro guadagnato» . Un elemento che aiuta a costruire questo tipo di attaccamento è il dare senso alle nostre esperienza di vita, anche dolorose e traumatiche e in questo l’esperienza religiosa assume un ruolo centrale. 25/11/2020 Dott. De Villa 18

In sintesi • La teoria dell’attaccamento ci aiuta a capire come si costruisce la

In sintesi • La teoria dell’attaccamento ci aiuta a capire come si costruisce la nostra esperienza. • Ora vorrei soffermarmi a vedere come noi organizziamo la nostra esperienza. 25/11/2020 Dott. De Villa 19

L’insieme di rappresentazioni mentali di natura emotiva, cognitiva e comportamentale (ABC, pattern dell’attaccamento) che

L’insieme di rappresentazioni mentali di natura emotiva, cognitiva e comportamentale (ABC, pattern dell’attaccamento) che sono in gran parte interiorizzati a partire dai processi interpersonali (relazione di attaccamento) vissuti sia nel passato che nel presente, particolarmente all’interno delle relazioni di attaccamento. costituiscono degli schemi di natura processuale su cui si basano le rappresentazioni di sé, dell’altro e della loro relazione. Dott. De Villa 25/11/2020 20

IN SINTESI: Valore dell’esperienza Apprendimento esperienziale Dott. De Villa Relazioni di attaccamento 25/11/2020 21

IN SINTESI: Valore dell’esperienza Apprendimento esperienziale Dott. De Villa Relazioni di attaccamento 25/11/2020 21

In sintesi • La teoria dell’attaccamento ci aiuta a capire come si costruisce la

In sintesi • La teoria dell’attaccamento ci aiuta a capire come si costruisce la nostra esperienza. • La teoria degli schemi processuali ci aiuta a vedere come noi organizziamo la nostra esperienza. • Ora mi soffermo su come l’apprendimento ha da incidere sull’esperienza. 25/11/2020 Dott. De Villa 22

Idea di apprendimento Apprendimento Esperienziale Che l’acquisizione di conoscenza non sia un semplice processo

Idea di apprendimento Apprendimento Esperienziale Che l’acquisizione di conoscenza non sia un semplice processo di trasferimento da una fonte – il docente – a un ricevente – il discente, è ormai cosa acquisita dalle moderne teorie sull’apprendimento. Ogni individuo costruisce attivamente la propria base di conoscenza nell’incessante relazione con gli altri (Vygotsky, 1980). L’apprendimento significativo è visto come un processo attivo e ininterrotto di costruzione personale, svolto in collaborazione con gli altri, fortemente influenzato dalla presenza di un contesto, un gruppo sociale che detenga e sviluppi una specifica area di conoscenza (Olimpo, 1996; Zucchermaglio, 1995). 25/11/2020 Dott. De Villa 23

Le teorie dell’apprendimento affermano che: Il facilitatore del processo di apprendimento struttura attività che

Le teorie dell’apprendimento affermano che: Il facilitatore del processo di apprendimento struttura attività che impieghino e valorizzino le risorse degli allievi, stimolino relazioni interpersonali costruttive, mantengano buoni livelli di attenzione. 25/11/2020 Dott. De Villa 24

Un modello di apprendimento esperienziale Stili di apprendimento proposti da Scilligo (1987) facendo riferimento

Un modello di apprendimento esperienziale Stili di apprendimento proposti da Scilligo (1987) facendo riferimento alla teoria proposta da Kolb e Fry (1975) 25/11/2020 Dott. De Villa 25

Un esempio Per esempio nell’insegnare uno specifico contenuto (ad esempio i valori) si può

Un esempio Per esempio nell’insegnare uno specifico contenuto (ad esempio i valori) si può partire da una esperienza concreta, per poi passare all’osservazione riflessiva analizzando gli stimoli, la sequenza che viene messa in atto e gli effetti che ciò produce nei singoli membri del gruppo che nel gruppo intero, per poi passare alla concettualizzazione astratta illustrando i principi teorici a cui si è fatto riferimento ed infine passare alla sperimentazione attiva proponendo loro di progettare e sperimentare l’applicazione di un valore specifico. 25/11/2020 Dott. De Villa 26

Stili di apprendimento • • 1. Il tipo Divergente si trova meglio nell’apprendere partendo

Stili di apprendimento • • 1. Il tipo Divergente si trova meglio nell’apprendere partendo dall’ esperienza concreta per osservare in modo riflessivo ciò che avviene. 2. Il Tipo Assimilativo apprende meglio partendo dall’osservare ciò che avviene nell’esperienza e per concettualizzarla. 3. Il Tipo Convergente apprende meglio partendo dalla concettualizzazione astratta (teorica) per sperimentare ciò che ha studiato attivamente sul campo. 4. Il Tipo Accomodativo apprende meglio dalla sperimentazione attiva sul campo facendo in questo modo un esperienza concreta ed impara da ciò che scopre dall’esperienza concreta che fa. Ogni persona ha un proprio stile di apprendimento preferenziale ed apprende meglio quando nella formazione viene attivato tale stile. 25/11/2020 Dott. De Villa 27

… anche il cooperative learning Un aiuto lo può fornire anche il modello del

… anche il cooperative learning Un aiuto lo può fornire anche il modello del Cooperative Learning (Johnson e Johnson, 1996) È un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento. 25/11/2020 Dott. De Villa 28

Effetti del Cooperative Learning (risultati di ricerca) Maggiore produttività e risultati più elevati ragionamento

Effetti del Cooperative Learning (risultati di ricerca) Maggiore produttività e risultati più elevati ragionamento di alto livello generazione di idee e di soluzioni nuove Lo sforzo esercitato per conseguire il successo motivazione intrinseca e al successo ritenzione a lungo termine comportamento diretto al compito transfer maggiore di ciò che si è appreso in una situazione a un’altra

Effetti del Cooperative Learning attrazione interpersonale La qualità delle relazioni tra i partecipanti coesione

Effetti del Cooperative Learning attrazione interpersonale La qualità delle relazioni tra i partecipanti coesione e spirito collaborativo apprezzamento della eterogeneità sostegno personale e orientato verso il compito competenze sociali L’adattamento psicologico Maggiore benessere psicologico stima di sé una identità condivisa abilità nella gestione dello stress e delle avversità

Cooperative Learning Il rapporto di collaborazione è tale per cui non può esistere successo

Cooperative Learning Il rapporto di collaborazione è tale per cui non può esistere successo individuale senza successo collettivo. 25/11/2020 Dott. De Villa 31

Un altro aspetto da curare Il clima relazionale • L’insieme delle percezioni, dei vissuti,

Un altro aspetto da curare Il clima relazionale • L’insieme delle percezioni, dei vissuti, dei sentimenti dei membri del gruppo che si determina attraverso l’osservazione del: • • modo in cui il gruppo persegue obiettivi (attenzione al compito) lavora e interagisce Modo in cui i membri interagiscono tra loro (attenzione alla relazione) 25/11/2020 Dott. De Villa 32

IL CLIMA DEL GRUPPO E’ L’insieme delle percezioni, dei vissuti, dei sentimenti dei membri

IL CLIMA DEL GRUPPO E’ L’insieme delle percezioni, dei vissuti, dei sentimenti dei membri del gruppo che si determina attraverso l’osservazione del: modo in cui il gruppo lavora 2) quanta soddisfazione si prova nel lavorare nel gruppo 1) CIO’ E’ RICONDUCIBILE A 2 VARIABILI: Attenzione al Compito (strutturazione del compito, ruoli chiari, obiettivi definiti, metodologia, ecc. . ) l Attenzione alla Relazione (comunicazione chiara, gestione emotiva, gestione conflitti, orientamento del sistema di ricompense, riconoscimento, l’aiuto e il sostegno reciproco, ecc). l 25/11/2020 Davide De Villa 33

In sintesi Si ritiene che per promuovere una maturazione psicologica e umana i sistemi

In sintesi Si ritiene che per promuovere una maturazione psicologica e umana i sistemi formativi devono riuscire ad incidere sul livello esperienziale in modo da permettere una crescita sintonica del Sé, evitando il più possibile di lasciare delle «sacche» esperienziale non mature. 25/11/2020 Dott. De Villa 34

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIEMNTO • • • • • Comoglio, M. (1999); Educare Insegnando, Apprendere

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIEMNTO • • • • • Comoglio, M. (1999); Educare Insegnando, Apprendere ad applicare il Cooperative Learning. Roma: LAS Comoglio, M. (2003). Insegnare e apprendere. Ed. Fabbri De Villa D. e Viale D. , (2008); Una nuova qualità della scuola, in Psicologia Psicoterapia e salute, Vol. 14, N° 3 De Villa D. , (2009); Incontro tra psicologia e religione: Verso una comprensione del legame tra psicologia e religione nella regolazione delle emozioni e nel benessere dell’individuo, in Psicologia Psicoterapia e salute, Vol. 15, No. 2, 87 – 99. De Villa D. , (2011); L’attaccamento come predittore del rendimento scolastico, in Psicologia Psicoterapia e salute, Vol. 17, N° 2. De Villa D. , (in stampa), L’attaccamento: una possibile cerniera tra psicologia e religione, in Idee in Psicoterapia, Vol. N° 1, 2018 Franta, H. Colasanti, A. R. , (1991). L'arte dell'incoraggiamento. Roma: NIS. Geldard, K. Gerdald (2009); Il counselling agli adolescenti. Trento Erikson. Johnson, R. Johnson E. (1996). Apprendimento cooperativo in classe. Erickson Trento Ivey, A. E, Ivey M. B (2004). Il colloquio intenzionale e il counselling. Roma: LAS. Mastromarino, R. (1990) L'azione didattica. Roma: Armando Rossi, G, Aletti, M. ; (2009). Psicologia della religione e teoria dell’attaccamento, ed. Aracne. Scilligo, P. , (2009). L’analisi Transazionale socio-cognitiva. Roma: LAS. Scilligo, P. (1994). La relazione di aiuto fondata sull’azione. Roma: IFREP Siegel, D, J. (2001). La mente relazionale. Milano: Raffaello Cortina Siegel, D. J. , (2005) Errori da non ripetere, Milano, Cortina. Stewart, I. , Joines, V. (1990). L'analisi transazionale. Milano: Garzanti. 25/11/2020 Dott. De Villa 35

Per i gruppi di lavoro 25/11/2020 Dott. De Villa 36

Per i gruppi di lavoro 25/11/2020 Dott. De Villa 36

1° step gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia:

1° step gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia: 1) prendersi del tempo personale per chiarirsi sulle seguenti domande stimolo: 1) 2) 3) 2) Andare nei gruppi di lavoro e fare 1° sessione: 1) 2) 3) 4) 3) cosa intendo per formazione Cosa riconosco davvero utile nella formazione Risorse e limiti dell’attuale sistema formativo la prima su una condivisione sui punti Una scelta di punti che si ritengono utili nella formazione Elenco di risorse e limti Confronto e proposte Presentazione in plenaria 25/11/2020 Dott. De Villa 37

gruppi di lavoro 3° step Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia:

gruppi di lavoro 3° step Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia: 1) prendersi del tempo personale per chiarirsi sulle seguenti domande stimolo: 1) 2) 3) 2) Andare nei gruppi di lavoro e fare 2° sessione: 1) 2) 3) 3) Cosa ritengo utile cambiare nel processo di formazione Che impatto può avere tale cambiamento nei seminaristi Risorse e limiti del nuovo sistema formativo la prima su una condivisione sui punti Elenco di risorse e limti del nuovo sistema Confronto e proposte Presentazione in Plenaria 25/11/2020 Dott. De Villa 38

4° step gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia:

4° step gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia: 1) prendersi del tempo personale per chiarirsi sulle seguenti domande stimolo: 1) 2) 2) Andare nei gruppi di lavoro e fare 4° sessione: 1) 2) 3) Cosa mi ha colpito del lavoro di gruppo precedente Nuove proposte la prima su una condivisione sui punti Confronto e proposte Presentazione in Plenaria 25/11/2020 Dott. De Villa 39

Per i gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia:

Per i gruppi di lavoro Si propone di lavorare nei gruppi seguendo questa metodologia: METODOLOGIA 1) Ogni gruppo avrà al suo interno un facilitatore che starà attento agli interventi sulla relazione e sul compito 1) Il gruppo individuerà un membro al suo interno che farà sintesi del lavoro fatto e farà la condivisione in plenaria. 25/11/2020 Dott. De Villa 40