Comunicazione e narrazione Lo schema comunicativo di Jakobson
Comunicazione e narrazione
Lo schema comunicativo di Jakobson
cinema
Due regimi chiave: v La comunicazione referenziale: è rivolta prevalentemente alla trasmissione di un contenuto, alla denotazione della realtà. Lo scopo è quello di “mostrare” e “vedere” il mondo, senza che questo “mostrare” e “vedere” si evidenzino come procedimenti di mediazione. E' lo sguardo “oggettivo”. v La comunicazione metalinguistica: è rivolta ad esprimere l'atto stesso del comunicare. Non si mostra il mondo, ma piuttosto il fatto stesso di mostrare e vedere. La comunicazione ritorna su sé stessa, sul rapporto tra Destinatore e Destinatario e sul messaggio scambiato.
v In particolare, quando la comunicazione “torna” sul Destinatore, si ha la comunicazione emotiva, che si caratterizza per l'esplicitazione di un punto di vista da cui sono mostrate le cose. v Quando invece la comunicazione “torna” sul Destinatario, si ha la comunicazione identificativa, che porta al centro della struttura la controparte dello scambio, spingendola all'identificazione e consapevolezza del proprio ruolo. v Se la comunicazione “torna” sul contatto che si instaura tra Destinatore e Destinatario, ovvero si dedica ad esplicitare e a verificare il legame tra le controparti, si ha la comunicazione fatica (sguardo in macchina, ma anche fermo immagine, ralenty, ecc. ) v Infine, se la comunicazione “torna” sul messaggio scambiato, esaltandone le caratteristiche formali e strutturali, si ha la comunicazione poetica. La meticolosa cura formale, l'attenzione ai ritmi e alle ricorrenze, il virtuosismo tecnico sono esempi di questa categoria (ad es. videomusic, pubblicità, ecc. )
Comunicazione referenziale v Comunicazione dominante del cinema, declinabile in termini, modalità e gradazioni molto differenti le une dalle altre. Documentario Cinema “realistico” Cinema classico Cinema “medio”
Il «gioco narrativo» v L’enunciatore (o istanza enunciativa o istanza narrante) è il polo emittente della comunicazione filmica, inteso come il sistema delle strategie e delle forme di narrazione che nel film rimanda all’idea di un principio ordinatore che ne governa e ne informa la logica costitutiva. v L’enunciatore può «incarnarsi» in un narratore, cioè in un’entità dotata di maggiore «concretezza» .
La diegesi v Mondo del racconto, considerato come insieme di eventi ed esistenti, cioè di azioni, avvenimenti, personaggi e ambienti Piano extra-diegetico Piano meta-diegetico
Il narratore v Narratore extradiegetico Diegesi v Narratore intradiegetico Meta- diegesi
Narratore extradiegetico
Narratore extradiegetico
Narratore extradiegetico (2)
Narratore intra-diegetico
Narratore intradiegetico
Narratore intra-diegetico (2)
Tipologie del narratore Relazione/Livello Extradiegetico Intradiegetico Eterodiegetica Tutta la vita davanti Strange Days Omodiegetica Manhattan Quarto potere
Il «quadro comunicativo»
Emittente e Recettore v Emittente e Recettore sono figure reali, dotate non solo di un ruolo, ma anche di un corpo fisico e di un nome determinato es. Woody Allen es. Federico Zecca
Autore implicito/Spettatore implicito v Autore implicito e Spettatore implicito sono figure astratte che rappresentano principi generali che reggono il testo: rispettivamente la logica che lo informa (Autore implicito) e la chiave secondo cui esso va preso. v Più concretamente, il primo rappresenta gli atteggiamenti, le intenzioni, il modo di fare, ecc. di chi è responsabile del film; e il secondo le predisposizioni, le attese, le operazioni di lettura, ecc. proprie dello spettatore, sempre così come si palesano le film.
Narratore/narratario v Narratore e narratario rappresentano delle figurativizzazioni all’interno del testo filmico di Autore e Spettatore impliciti, elementi vicari che ne manifesteranno più marcatamente la presenza e l’azione - Emblemi dell’emissione o della ricezione - Le figure di informatori e osservatori
La focalizzazione v Dietro a ogni racconto filmico è presenta un’istanza a cui spetta il compito di determinare quelle strategie narrative tramite cui una storia virtuale si trasforma in un racconto concreto. v Un ruolo di primo piano tra queste strategie è quello giocato dalla focalizzazione. Con questo termine intende il modo con cui vengono giocati i rapporti di sapere tra istanza narrante, personaggio e spettatore.
Tripartizione v Focalizzazione zero (narratore>personaggio) v Focalizzazione interna (narratore=personaggio) v Focalizzazione esterna (narratore<personaggio)
Focalizzazion e zero
Focalizzazion e interna
Focalizzazion e interna
Focalizzazione variabile
Focalizzazione variabile
Ocularizzazione primaria interna Ocularizzazione secondaria zero
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