Come scrivere un elaborato di servizio sociale Dr
Come scrivere un elaborato di servizio sociale Dr. ssa Marilena Sinigaglia Corso di preparazione agli esami di stato, sezioni A e B Ordine assistenti sociali del Veneto
L’ordinamento professionale DM 14/1987 valore abilitante del diploma di assistente sociale Legge 23 marzo 1993 n. 84, Ordinamento della professione di Assistente sociale e istituzione dell’albo professionale D. M. 1 ottobre 1994 n. 615, Regolamento sull’istituzione delle sedi degli Ordini regionali e nazionale e dell’Albo professionale; D. M. 30 marzo 1998 n. 155, Regolamento recante norme sull'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Assistente sociale; DPR 5 giugno 2001 n. 328, esame di Stato, Istituzione delle sezioni degli albi e individuazione delle attività professionali degli appartenenti alle sezioni A e B; Legge sul segreto professionale L. 119/2001 Codice deontologico della professione, DPR 137 del 7 agosto 2012, Riforma degli ordini professionali Decreto 2 agosto 2013 n. 106, parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della Giustizia, ai sensi dell'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27 (13 G 00149)".
Professione di assistente sociale L. 84/1993 , art. 1 L'assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell'intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative.
Professione di assistente sociale L. 84/1993, art. 1 2. L'assistente sociale svolge compiti di gestione, concorre all'organizzazione e alla programmazione e può esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali. 3. La professione di assistente sociale può essere esercitata in forma autonoma o di rapporto di lavoro subordinato. 4. Nella collaborazione con l'autorità giudiziaria, l'attività dell'assistente sociale ha esclusivamente funzione tecnico-professionale.
Oggetto del lavoro professionale Relazione persona ambiente
Con che cosa lavora l’assistente sociale? Problemi complessi Non c’è una soluzione (ma più ipotesi interpretative/operative)
Come? Trifocalità/tridimensionalità = sistema di lettura/intervento delle relazioni tra utente/famiglia -organizzazione- comunità Responsabilità della valutazione “condivisa” Valori della centralità della persona e dell'autodeterminazione (ne derivano strategie di empowerment) Prospettiva di integrazione di conoscenze teoriche per ricavare strumenti efficaci
Alla base di ogni intervento di servizio sociale: il processo di aiuto ü ANALISI DOMANDA, BISOGNI E RISORSE (Quale gravità? Quale peso? ) ü VALUTAZIONE «CONDIVISA» (Vincoli, Rischi, Potenzialità, Risorse, quale «prognosi» …? ü OBIETTIVI DEL PROGETTO (Dove arrivare? Che cosa fare, come, quando con chi, con quali mezzi e tempi…? ) (Fargion) ü Contratto ü ATTUAZIONE DEL PIANO ü VALUTAZIONE FINALE OBIETTIVI e PIANO Che cosa ho ottenuto? ) ü CHIUSURA O RIPROGETTAZIONE (Azioni – Verifiche in itinere) (Neve)
Specificità del servizio sociale ANALISI della DOMANDA, Lettura del problema (e l’inizio di una relazione) Focus PROBLEMI e RISORSE (sempre su più dimensioni) Prima domanda= orientamento o presa in carico?
autonomia tecnico-professionale ↓ VALUTAZIONE È un GIUDIZIO TECNICO sulla situazione, anche in prospettiva, collegando in modo appropriato i dati raccolti Elementi essenziali: ⇒ TIPO, GRAVITÀ… DEI PROBLEMI (persona/ambiente) ⇒ ENTITÀ, IMPORTANZA… DELLE RISORSE-POTENZIALITÀ (personali/ambientali) (Neve)
Partire dalla richiesta Comprensione del quesito DESCRIZIONE (difficile che si chieda solo …) FARE UNA VALUTAZIONE PREDISPORRE DELLE IPOTESI OPERATIVE (inserire sempre la valutazione) MISTO
Esempio classico, sez. A Un assistente sociale responsabile dell’area anziani intende attivare un progetto per il sostegno dei carer in un quartiere di una grande città. Il candidato illustri le fasi di progettazione e di attuazione predisposte dall’assistente sociale.
Esempio classico, sez. B Il parroco segnala al servizio sociale comunale che la sig. Maria di circa 80 anni, vedova con una pensione minima Inps, vive in una casa di proprietà con un figlio disabile grave di 40 anni. La sig. Maria, che dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico a breve, è preoccupata per il figlio che non risulta essere in grado di provvedere a se stesso. Il candidato formuli un piano di lavoro esplicitando una prima (ipotesi di) valutazione, obiettivi e strategie di intervento.
…Altre tipologie di quesiti Il candidato specifichi che cosa si intende per tridimensionalità nel servizio sociale e, dopo aver delineato le principali caratteristiche e i riferimenti deontologici della relazione di aiuto, espliciti le funzioni del contratto tra utente ed assistente sociale, in prospettiva tridimensionale e nell’ambito di un servizio di salute mentale. (sez a) La professione dell’assistente sociale si trova spesso in bilico tra la funzione di aiuto e quella di controllo: il/la candidato/a, dopo aver illustrato i fondamenti deontologici della professione, espliciti le criticità di questa duplice funzione in un servizio di tutela minori. (sez b)
Pensare e progettare Che cosa voglio DIMOSTRARE? Quali possono essere le ARGOMENTAZIONI da portare? Come SVILUPPO gli argomenti individuati? Come mettere IN ORDINE le varie idee? Strutturare il testo
Esempio, sez. A Dopo avere esplicitato il sistema programmatorio previsto dalla L. 328/00 si introduca il Piano di Zona come strumento di programmazione e gestione integrata delle politiche socio-sanitarie a livello locale. Il candidato descriva gli attori, gli strumenti e la metodologia per la definizione di un Piano di Zona che risponda ai bisogni ed alle esigenze del territorio: Definizione e attori obbligati del piano di zona Indicatori di risultato Processi partecipativi di costruzione del Piano
Focalizzare gli argomenti richiesti Quali sono i CONCETTI ESSENZIALI che mi vengono richiesti? parole-chiave ragionamento richiesto indicazioni di percorso E quali sono i CONFINI entro cui attenersi, (per non andare fuori tema!)?
Quesito sezione A (seconda prova) L’oggetto di lavoro dell'assistente sociale è dato dalla capacità di individuare connessioni tra i problemi individuali e il contesto sociale della persona. Il candidato collochi, in tale prospettiva, gli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento al Reddito di inclusione.
Quesito sezione B (prova pratica) All’assistente sociale di un servizio tutela minori si presentano due zie riferendo che la loro nipote, di nazionalità marocchina e di dodici anni, subisce violenza sessuale dal padre. La madre, da loro informata, nega il fatto. Quali azioni può intraprendere l’assistente sociale in tale situazione?
Esempio: Valutazione «diagnostica e prognostica» della situazione di un minore Frontespizio delle segnalazioni, Regione Veneto, DGR 779/2013 Regione Veneto e allegato “Linee di indirizzo per la comunicazione tra AG e servizi sociosanitari” Valutazione multidimensionale (previo consenso degli esercenti la potestà genitoriale) Evoluzione più probabile della situazione sulla base delle condizioni riscontrate, esiti degli interventi effettuati, risorse disponibili, collaborazione, resilienza, capacità propositiva dei diversi soggetti coinvolti Dimensione temporale: correlazioni tempi di cura del bambino e della famiglia diversi dai tempi dello sviluppo Competenza professionale del gruppo degli operatori (capacità di accogliere e farsi accogliere, confrontarsi e costruire processi di aiuto creativi)
Gestire la scrittura Frasi brevi (dimezzare i periodi lunghi) Se ci chiariamo bene in testa il concetto, saremo più chiari nella scrittura Non essere assertivi (è così – si fa così…), ma spiegare i perché, argomentare… eventualmente far presente diverse possibilità Fare corretti collegamenti (“quindi”, “poiché”, “dato che”, “invece” …) Non fare ripetizioni, non essere prolissi, eliminare le frasi o le parole inutili Mettersi nei panni di chi legge
Attenzioni metodologiche Puntuale restituzione ai cittadini-utenti e ai diretti interessati Lavoro di rete (promozione, sviluppo, sostegno, …) Lettura del contesto in cui matura il problema (non è mai solo della persona)
Approccio al quesito (sez. A e B) Il/la candidato/a illustri le varie fasi di programmazione e le modalità di gestione di un servizio di assistenza domiciliare a favore di persone anziane per avviare anche nel contesto locale interventi di cittadinanza attiva. Tridimensionalità destinatari (cittadini, bisogni e risorse) organizzazione (regole e risorse) comunità (limiti e potenzialità) Responsabilità della valutazione condivisa as, operatori, cittadini-utenti, amministratori, …. Strategie di empowerment progetto di autonomia possibile coinvolgimento di altri soggetti (familiari, vicini, volontari) Prospettiva di integrazione multidisciplinare strumenti più efficaci (mdb, specialisti, …)
Il/la candidato/a illustri le varie fasi di programmazione e le modalità di gestione di un servizio di assistenza domiciliare a favore di persone anziane per avviare anche nel contesto locale interventi di cittadinanza attiva FOCUS Tridimensionalità destinatari (cittadini, bisogni e risorse) organizzazione (regole e risorse) comunità (limiti e potenzialità) Responsabilità della valutazione condivisa as, operatori, cittadini-utenti, amministratori, …. Strategie di empowerment progetto di autonomia possibile coinvolgimento di altri soggetti (familiari, vicini, olontari) Prospettiva di integrazione multidisciplinare strumenti più efficaci (mdb, specialisti, …) FASI DELLA PROGETTAZIONE GESTIONE Analisi dei bisogni (valutazione ex ante) Scelta delle modalità di gestione Individuazione degli obiettivi Strategie Affidamento Azioni Valutazione in itinere Monitoraggio e controllo Valutazione ex post
Approccio al quesito (sez. A) Con riferimento alla normativa in materia sociosanitaria e all'attuale organizzazione dei servizi, il/la candidato/a illustri gli obiettivi e le possibili scelte operative a sostegno dei diritti delle persone non autosufficienti. RISCHIO DI ERRORE: Troppo ampio: contestualizzare dopo la parte generale Tridimensionalità destinatari (cittadini, bisogni e risorse) organizzazione (regole e risorse) comunità (limiti e potenzialità) Responsabilità della valutazione condivisa Strategie di empowerment as, operatori, cittadini-utenti, amministratori progetto di autonomia possibile coinvolgimento di altri soggetti (familiari, vicini, volontari…) Prospettiva di integrazione ricerca di strumenti più efficaci (mdb, specialisti, …)
Con riferimento alla normativa in materia sociosanitaria e all'attuale organizzazione dei servizi, il/la candidato/a illustri gli obiettivi e le possibili scelte operative a sostegno dei diritti delle persone non autosufficienti. FOCUS Tridimensionalità destinatari (cittadini, bisogni e risorse) organizzazione (regole e risorse) comunità (limiti e potenzialità) Responsabilità della valutazione condivisa as, operatori, cittadini-utenti, amministratori, …. Strategie di empowerment progetto di autonomia possibile coinvolgimento di altri soggetti (familiari, vicini, olontari) Prospettiva di integrazione multidisciplinare strumenti più efficaci (mdb, specialisti, …) MATERIA SOCIO-SANITARIA E ORGANIZZAZIONE SERVIZI SCELTE OPERATIVE Analisi dei bisogni Leggi principali sanità Leggi principali organizzazione dei servizi Individuazione obiettivi Leggi di settore Strategie Azioni Eventuali esempi Strumenti di integrazione Valutazione finale
Grazie dell’attenzione!
- Slides: 27