Come proteggere i nostri figli dal pericolo del

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Come proteggere i nostri figli dal pericolo del web

Come proteggere i nostri figli dal pericolo del web

RIFLESSIONI CIRCA: � Il ruolo genitoriale in un’epoca iperconnessa; � I rischi e le

RIFLESSIONI CIRCA: � Il ruolo genitoriale in un’epoca iperconnessa; � I rischi e le nuove patologie da iperconnessione � I pericoli della pornografia a portata di click � I sistemi di adeguata protezione; � Le App più usate dai ragazzi; � Generazione Y (millennials) e Generazione Z, nati tra il 1995 e il 2010 (centennials) � La competenza emotiva dell’Adulto e l’educazione alle emozioni; � Il rapporto “genitori, figli e smartphone” � Le regole per il buon uso del cellulare

PERCHE’ I RAGAZZI USANO I SOCIAL Indagine della Prof. ssa Manca, psicoterapeuta e Presidente

PERCHE’ I RAGAZZI USANO I SOCIAL Indagine della Prof. ssa Manca, psicoterapeuta e Presidente dell’Osservatorio sulle tendenze e sui comportamenti degli adolescenti 94% dei preadolescenti usa la rete per parlare con gli amici � 58% per noia � 70% per guardare film in streaming, ascoltare musica o vedere video su youtube � 44% per giocare online � 24% per guardare film pornografici � 6, 4% per il sexting (sesso attraverso invio di messaggi e immagini) � � IL 94% dei genitori NON controlla il cellulare dei figli o i movimenti che fanno in rete

Il telefono azzurro in una indagine effettuata nel 2016 ha rilevato che: � E’

Il telefono azzurro in una indagine effettuata nel 2016 ha rilevato che: � E’ costante la crescita di utenti del web under 13. di questi… � Il 73% usa whatsapp � Il 44% facebook � Il 35% instagram � Il 13% snapchat � Il 10, 8 twitter DI TUTTI I RAGAZZINI CONTATTATI: � Il 17% fanno uso di pornografia � Il 10% ha ammesso di aver usato continuità siti pornografici (compresi i dodicenni)

Il 96% dei preadolescenti ha un profilo social. ECCO LE PIATTAFORME PIU’ USATE: App

Il 96% dei preadolescenti ha un profilo social. ECCO LE PIATTAFORME PIU’ USATE: App di messaggistica: Whatsapp (86%) Social: Facebook e Messenger (74%) Instagram (57%) Twitter (31%) Snapchat (17%) Musical. ly (78%) Facetime – Youtube - Group. Me

INSTAGRAM SNAPCHAT E’ una APP di condivisione di immagini. E’ un social fotografico con

INSTAGRAM SNAPCHAT E’ una APP di condivisione di immagini. E’ un social fotografico con una presentazione di massimo 150 caratteri, perché le persone vogliono sapere chi sta dietro le fotografie. E’ il social meno privato. Ha conquistato il mercato dei giovani con i messaggi che si distruggono dopo pochi secondi e le foto e i video dopo 24 ore MA basta fare uno screenshot e le immagini CONTINUANO A VIVERE. Non è facilmente controllabile Di solito i ragazzi usano 2 account: UNO PUBBLICO (con foto di amici, famiglia, viaggi…) UNO PRIVATO (immagini contenuti più imbarazzanti) Nel 2015, nella fascia d’età 11/15 anni, ha superato facebook. Il senso dell’effimero sembra essere stato sin dal suo lancio il segreto del suo successo

FACETIME E’ una APP di Apple, alternativa a Skype. Si fanno i compiti insieme,

FACETIME E’ una APP di Apple, alternativa a Skype. Si fanno i compiti insieme, e chiamate vocali gratis. GROUPME App utilizzata per chattare in gruppo YOUTUBE E’ il canale google più diffuso a livello globale. Si può trovare di tutto (musica, film, interviste…) La moda dei nostri ragazzi è quelli di diventare o di seguire degli YOUTUBERS che diventano famosi postando video. Per i nostri figli molti diventano dei veri e propri influencer o modelli di riferimento Si registrano YOUTUBERS già nella fascia 11 -13 anni MUSICAL-LY E’ una APP di divertimento che ha conquistato in poco tempo più di 100 milioni di utenti (soprattutto nella fascia 11 -14 anni) E’ un software che consente agli utenti registrati di effettuare e pubblicare dei brevi video in cui cantano e ballano, che devono poi ricevere dei LIKE. Si costruiscono Videoclip SENZA TROPPI SFORZI

Il 95% dei ragazzi ha almeno 1 profilo sui social e 2/3 APP di

Il 95% dei ragazzi ha almeno 1 profilo sui social e 2/3 APP di messaggistica (ma mediamente arrivano ad averne 5/6). NUOVE PATOLOGIE DA IPERCONNESSIONE IN DIFFUSIONE TRA I RAGAZZI: NOMOFOBIA: NO-MOBILE+PAURA, la paura di restare senza connessione. Il 64% di essi ha paura che si scarichi il cellulare o che non prenda fuori di casa. Tale condizione genera ansia, rabbia, fastidio

LIKE ADDICTION: si tratta di likemania e followermania. Gli aspetti che caratterizzano i preadolescenti

LIKE ADDICTION: si tratta di likemania e followermania. Gli aspetti che caratterizzano i preadolescenti e gli adolescenti di oggi sono i SELFIE; il concetto di intimità e privacy è completamente annullato e tutto viene messo in vetrina. I ragazzi sono disposti a tutto pur di ottenere un alto numero di LIKE e sempre più spesso effettuano Selfie estremi (1 ragazzo su 10 lo fa) a rischio vita pur di aumentare il numero dei “MI PIACE”. Tanti LIKE e tante approvazioni accrescono la loro autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale. Ma vale anche il contrario.

CHALLENGE: Sfide Social sono uno dei problemi del momento e racchiudono tutte quelle catene

CHALLENGE: Sfide Social sono uno dei problemi del momento e racchiudono tutte quelle catene che nascono sui Social in cui si viene nominati a partecipare da altri con un tag. Lo scopo in genere è di postare un video o un’immagine richiesta per poi nominare altre persone a fare altrettanto, diffondendosi a macchia d’olio sul web in poche ore. Catene più diffuse: catena alcolica, catena sul corpo magro

Catena alcolica: - con la finalità di bere grosse quantità di alcol in pochissimo

Catena alcolica: - con la finalità di bere grosse quantità di alcol in pochissimo tempo, con i rischi che questo comporta per la salute (vi aderisce 1 adolescente su 10) e videoriprendersi quando poi si sta male. - Catena sul corpo magro: le più conosciute sono legate all’ispirazione al magro. Ad esempio THING GAP (arco fra le gambe) – BIKINI BRIDGE (ponte nel costume da bagno sulla pancia) – BELLY SLOT (fessura nella pancia). Favoriscono lo sviluppo di patologie alimentari - (5 adolescenti su 100 vi adersiscono)

VAMPING ed insonnia digitale: (2 adolescenti su 10) E’ l’abitudine malsana di passare molte

VAMPING ed insonnia digitale: (2 adolescenti su 10) E’ l’abitudine malsana di passare molte ore notturne sui social all’insaputa dei genitori. Sta contagiando anche i giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. Spesso usano profili social finti che nessuno conosce, risultando quindi non controllabili dai genitori e al tempo stesso facile preda della rete degli adescatori (GROOMING)

Dipendenze dall’online più diffuse tra i ragazzi dagli 11 anni in su (Dr. Poli,

Dipendenze dall’online più diffuse tra i ragazzi dagli 11 anni in su (Dr. Poli, responsabile servizio psichiatrico, diagnosi e cura della ASL di Cremona) Le dipendenze scattano quando la connessione dura più di 6 ore al giorno o 40 ore alla settimana. Effetti della dipendenza dall’online: dal punto di vista neurobiologico, nel cervello si attivano gli stessi circuiti cerebrali e gli stessi neurotrasmettitori implicati nella dipendenza da sostanze. Si attivano cioè i cosiddetti circuiti di reward, cioè di gratificazione e rinforzo, con scarica di dopamina, che è il neurotrasmettitore chimico del piacere. Così si hanno vere e proprie crisi di astinenza quando non si può accedere a Internet.

PORNOGRAFIA Tra le parole più ricercate su GOOGLE dai ragazzini in Italia c’è la

PORNOGRAFIA Tra le parole più ricercate su GOOGLE dai ragazzini in Italia c’è la parola SESSO. L’uso massiccio di Internet ha significativamente modificato le modalità di conoscenza e informazione in merito alla sessualità. Il Professor Internet è disponibile sul cellulare, sul tablet, sul computer, di conseguenza l’accesso spontaneo a qualsiasi informazione, compresa quella pornografica, risulta semplice soprattutto per i giovani.

L’obiettivo di una ricerca del 2012 (OWENS) è stato proprio quello di identificare l’impatto

L’obiettivo di una ricerca del 2012 (OWENS) è stato proprio quello di identificare l’impatto sui ragazzi del materiale sessuale esplicito che si trova sul web. Ciò che si è voluto individuare riguarda le credenze, i comportamenti, gli atteggiamenti e i concetti che si acquisiscono con la rete e la loro influenza sullo sviluppo sociale e individuale soprattutto nei più giovani. Ciò che è emerso è che per buona parte dei ragazzini il materiale pornografico presente su Internet corrisponde al mondo sessuale reale e influisce sull’immaginario sessuale e sulle aspettative.

Atteggiamenti sessuali permissivi e la prima sperimentazione sessuale (l’età si sta abbassando molto, si

Atteggiamenti sessuali permissivi e la prima sperimentazione sessuale (l’età si sta abbassando molto, si parla di 13/14 anni) sono correlati con un consumo frequente di pornografia. MA la pornografia online interferisce sulla percezione di sé: LE RAGAZZE: si percepiscono fisicamente inferiori rispetto alle donne che vedono nei film; I RAGAZZI: temono di essere meno virili e prestanti rispetto agli uomini che vedono e tutto ciò intacca la fiducia in se stessi.

Sappiamo bene che queste esperienze non danno reali e adeguate informazioni sulla sessualità. Non

Sappiamo bene che queste esperienze non danno reali e adeguate informazioni sulla sessualità. Non viene insegnata o spiegata l’intimità, l’intesa, i sentimenti e gli affetti. Non c’è l’emozione, non c’è la paura di svelarsi, non c’è l’imbarazzo e spogliarsi risulta un atto banale. Non si vede se una persona è innamorata, timida, impacciata. Manca tutta la dimensione legata alla sacralità dell’incontro intimo con l’altro.

Risulta assolutamente necessaria quindi un’azione permanente ed equilibrata di una corretta educazione sessuale fatta

Risulta assolutamente necessaria quindi un’azione permanente ed equilibrata di una corretta educazione sessuale fatta prima di tutto dalla FAMIGLIA. I genitori devono superare imbarazzi e vergogne e imparare a dialogare di sessualità con i figli in modo sincero, contenuti ricchi di quei valori sublimi che la corretta sessualità richiede. Parlate con loro, rispondete in modo semplice alle loro domande; solo a questo punto l’azione educativa svolta dalla scuola acquisirà maggiore senso e significato

SELFIEMANIA Mediamente i ragazzini ne scattano tra i 3 e gli 8 al giorno,

SELFIEMANIA Mediamente i ragazzini ne scattano tra i 3 e gli 8 al giorno, con punte massime di 100. Per quale motivo? Il 31% per ricordo L’ 11% per noia L’ 8, 5% per ridere Il 10% ha fatto selfie intimi/senza vestiti e il 3% di questi li pubblica per mettersi in mostra

Non tolleriamo ne tantomeno stimoliamo un approccio egocentrico alla rete, ovvero il figlio che

Non tolleriamo ne tantomeno stimoliamo un approccio egocentrico alla rete, ovvero il figlio che diventa sceneggiatore, protagonista e regista di se stesso, l’IO che cerca di fotografare ogni singolo momento. Si mette in posa per i selfie, è sempre online e si mostra a tutto il mondo. Quella dei nostri figli è una generazione che si sente sempre al centro, protagonista, speciale, con un elevatissimo indice di narcisismo. Saranno quindi adulti in grado di affrontare i problemi e le difficoltà che la vita pone sul percorso di ognuno di noi? NOI CHE MODELLO SIAMO PER LORO?

GIOCARE ONLINE Si va dai giochi d’azzardo ai videogames. La dipendenza da tutto ciò

GIOCARE ONLINE Si va dai giochi d’azzardo ai videogames. La dipendenza da tutto ciò è stata definita dall’OMS: GAMING DISORDER. Lo fa il 44% dei ragazzi; questa attività apre le porte alla LUDOPATIA. 2 almeno sono gli elementi fondamentali da tenere sotto controllo: 1) Frequenza e intensità e durata del passatempo 2) Priorità dei videogames rispetto ad altre attività da svolgere durante la giornata. Compromette la salute psichica e fisica, la vita relazionale e inficia tutte le normali attività della giornata. Il confine tra gioco e dipendenza è estremamente sottile. Prestate attenzione ai tempi che i vostri figli trascorrono con questi giochi, controllateli!

Controllate la cronologia del browser Controllate sempre! Pretendete di conoscere sempre le password. Parlate

Controllate la cronologia del browser Controllate sempre! Pretendete di conoscere sempre le password. Parlate con loro… di tutto! Rispondete alle loro domande Dialogate… non fate monologhi Sviluppate un forte senso di responsabilità nei vostri figli

APP E SOFTWARE In commercio esistono software specializzati e APP adibiti alla protezione degli

APP E SOFTWARE In commercio esistono software specializzati e APP adibiti alla protezione degli utenti più piccoli della Rete, che limitano l’accesso ai siti non desiderati KASPERSKY (con parental control e Safe Kids) ESET PARENTAL CONTROL FOR ANDROID Questa APP aiuta i figli a navigare in rete. Il genitore potrà vedere i contenuti visualizzati o i giochi utilizzati dai figli, intervenendo in modo semplice

ESET PARENTAL CONTROL FOR ANDROID Questa APP aiuta i figli a navigare in rete.

ESET PARENTAL CONTROL FOR ANDROID Questa APP aiuta i figli a navigare in rete. Il genitore potrà vedere i contenuti visualizzati o i giochi utilizzati dai figli, intervenendo in modo semplice e immediato per bloccare l’accesso. La APP di ESET spiega ai ragazzi quali giochi usare e consente ai genitori di controllare costantemente la posizione dei ragazzi e di inviare messaggi che sono obbligati e leggere per poter continuare a utilizzare i loro dispositivi.

PERSONALMENTE … prima delle APP di controllo, suggerisco la graduale, lenta, faticosa e a

PERSONALMENTE … prima delle APP di controllo, suggerisco la graduale, lenta, faticosa e a volte estenuante costruzione di un rapporto di dialogo di fiducia e di rispetto con i nostri figli. Dategli regole semplici e chiare, pretendete un impegno, serietà e senso di responsabilità; dichiarate perché lo fate, condividete le eventuali conseguenze e le responsabilità che dovranno assumersi se non le rispetteranno.

CHI SONO? Sono la seconda generazione dell’era tecnologica (nati dopo il 2000) a diventare

CHI SONO? Sono la seconda generazione dell’era tecnologica (nati dopo il 2000) a diventare adulta nel nuovo millennio, ma sono la PRIMA GENERAZIONE a crescerci sin dalla nascita. Arrivano dopo la GENERAZIONE X (tra il 60 e l’ 80) e la GENERAZIONE Y (tra il 90 e il 2000)

GENERAZIONE Z: Sono nativi tecnologici, nati tra smartphone, tablet e schermi al plasma. Hanno

GENERAZIONE Z: Sono nativi tecnologici, nati tra smartphone, tablet e schermi al plasma. Hanno scoperto il digitale senza il bisogno delle istruzioni (fanno tutto in modo molto intuitivo) Sanno fare i Selfie già da piccoli, sanno seguire una lista video su You. Tube. I bambini Z hanno i puzzle sul cellulare di papà ed emettono i primi suoni davanti allo smartphone perché così i nonni li ascoltino.

Nell’apprendimento si mostrano molto indipendenti; ricorrono a internet per tutto e lì si imbevono

Nell’apprendimento si mostrano molto indipendenti; ricorrono a internet per tutto e lì si imbevono di tutorials. Gli You. Tubers sono i loro maestri. Ci sono autentici GURU che al di là delle azioni che mostrano, esercitano una autorità sul loro pubblico e ne caratterizzano lo stile di vita: modi di vestire, marche, consumo di prodotti, modi di dire (BELLA ZIA! – BELLA RAGA!. . . ), opinioni su droghe e alcol. Mettono in atto un MULTITASKING (apparente) che permette loro di vedere una serie TV, consultare uno schermo, scrivere un documento, parlare via whatsapp…tutto contemporaneamente

L’arco di tempo della loro attenzione (AROUSEL) è molto breve; la media è di

L’arco di tempo della loro attenzione (AROUSEL) è molto breve; la media è di 8 secondi. Bisogna tener conto di questo se si vuole far arrivare un certo messaggio. Per questo il modo di comunicare più efficace per la GENERAZIONE Z è INSTAGRAM e SNAPCHAT: una frase al massimo. Di contro non sanno più fare un tema e leggere un libro è una vera e propria tortura. L’immagine viene prima delle parole. Sono più orientati alle immagini e alle emoticon, ma non sanno “sentire” e riconoscere le emozioni che provano (analfabeti emotivi). Si fidanzano e si lasciano con whatsapp e sono profondamente veloci e superficiali nella loro vita affettiva. Non sanno restare nelle Relazioni. Ogni tipo di esperienza diventa una “TOCCATA E FUGA”

� Cos’è la competenza emotiva? � Cosa vuol dire essere adulti disponibili a entrare

� Cos’è la competenza emotiva? � Cosa vuol dire essere adulti disponibili a entrare in contatto con il mondo interiore dei nostri figli? � Come fare a rispondere al bisogno emotivo dei figli, risolvendo la loro eccessiva attivazione emotiva?

Nel suo libro “L’Ospite inquietante” scrive: “oggi l’educazione emotiva è lasciata al caso e

Nel suo libro “L’Ospite inquietante” scrive: “oggi l’educazione emotiva è lasciata al caso e tutti gli studi e le statistiche concordano nel segnalare la tendenza dell’attuale generazione ad avere maggiori numeri di problemi emotivi rispetto alle precedenti generazioni. Questo perché oggi i giovanissimi sono più soli e depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e quindi impreparati alla vita perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia, senza i quali saranno capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere conflitti e di cooperare…”

� Il genitore deve essere un adulto disponibile a diventare SIGNIFICATORE delle emozioni che

� Il genitore deve essere un adulto disponibile a diventare SIGNIFICATORE delle emozioni che il figlio vive e spesso subisce. � Per questo serve essere: � Un Adulto che ha TEMPO � Un Adulto che ha Sguardi � Un Adulto che ha capacità di Ascolto � Un Adulto che sa usare PAROLE in grado di costruire significati

Qui di seguito vi verranno presentate alcune fotografie. Siete invitati a provare a sentire

Qui di seguito vi verranno presentate alcune fotografie. Siete invitati a provare a sentire quali emozioni, sentimenti, pensieri vi suscitano le immagini che vedrete

�Aggiornarsi sui social usati dai ragazzi �Parlare con loro �Insegnargli il senso di responsabilità

�Aggiornarsi sui social usati dai ragazzi �Parlare con loro �Insegnargli il senso di responsabilità �Condividere i contenuti �Allearsi con gli altri genitori �Offrire delle alternative

DARE REGOLE CHIARE, come per esempio: - - Controllare i contenuti insieme ai figli,

DARE REGOLE CHIARE, come per esempio: - - Controllare i contenuti insieme ai figli, pretendere di visionare insieme quello che fanno o scrivono; Limitare dei tempi di utilizzo del cellulare, ad esempio un’ora al giorno, magari frazionata in due (dalle 14. 00 alle 14. 30 e dalle 20. 30 alle 21. 00) - - Spegnere il cellulare durante lo svolgimento dei compiti Di notte il cellulare NON si tiene in camera e si spegne

� � La password, se necessaria, deve essere condivisa con i genitori Non si

� � La password, se necessaria, deve essere condivisa con i genitori Non si dà l’amicizia a chi non si conosce (chiedere sempre al genitore prima…) � � � Non si pubblicano foto o video di altre persone Non si pubblicano le proprie foto senza il permesso dei genitori Non si rimuovo o cancellano messaggi, audio e video senza prima averli condivisi con i genitori � Chiedersi sempre se quello che sto scrivendo, mi farebbe piacere riceverlo