Come hai fatto a sopravvivere Se sei stato
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Come hai fatto a sopravvivere?
Se sei stato bambino durante gli anni 60, 70, 80 ( come me…). . . Come hai fatto a sopravvivere ? ? ? !!!!!!
Bambini, andavamo in auto senza cinture di sicurezza, nè airbags. Viaggiare seduti dietro era una passeggiata simpatica. Un vero divertimento. Ce ne ricordiamo ancora. . .
Non esistevano i tappi di sicurezza sulle bottiglie di medicinali, nè sui cassetti nè sulle porte. . .
Quando partivamo in bicicletta, non avevamo nè casco, nè protezioni per i gomiti o le ginocchia.
Si beveva l’ acqua dal rubinetto del giardino o dove la trovavamo, fino a che non si avesse più sete. Non esistevano le bottiglie di acqua minerale.
Impiegavamo delle ore a costruire delle auto con delle casse o dei tubi, e quelli che avevano la fortuna di avere un amico con una bici, approfittavano per farsi rimorchiare in cima alla salita, dove si ricordavano che non avevano freni!!!
Dopo qualche botta si imparava a risolvere il problema. Ci si fermava contro un albero o per terra. Eh sì ! All’ epoca, non c’era molto traffico
Non avevamo cellulari. . . Così nessuno poteva sapere dove eravamo !!! Impensabile !!!
Ci tagliavamo, ci rompevamo le ossa, perdevamo dei denti, ma non ci sono mai state denunce per questi incidenti. Nessuno era colpevole: solo noi stessi.
Si mangiava di tutto: biscotti, pane, cioccolata, gelati. Si bevevano bibite zuccherate, ma non avevamo problemi di peso, visto che passavamo la giornata a correre o a giocare.
Non avevamo Play Stations, MP 3, Nintendo 64, XBoxs, giochi Video, 99 canali TV via cavo, masterizzatori, cinema, suoni “surround”, portabili, PC , “stanze-chat”, Internet, ecc. . . Avevamo invece : VERI AMICI !!!
Si usciva ! In bici o a piedi si andava dai nostri amici, si suonava o. . . si entrava semplicemente senza suonare e si andava a giocare. . .
Là fuori, in questo mondo crudele !
Si giocava alle biglie, a nascondino, ad acchiappino, a ladri e poliziotti, a calcio e, nella squadra che si formava per giocare, se qualcuno non veniva scelto, non era un dramma.
Certi non erano bravi a scuola e dovevano semplicemente rifare l’anno se erano bocciati. Nessuno andava dallo psicologo. Si rifaceva l’ anno e ci era data una seconda possibilità.
Avevamo la libertà dei successi e degli insuccessi. Avevamo delle responsabilità. E’ così che abbiamo imparato a gestirci.
Sei di questa generazione? Se lo sei prenditi un minuto per riflettere, anzi. . . facciamolo tutti insieme. Forse per un pò dimenticheremo la vita agitata che viviamo e ridiventeremo…. . . i bambini di una volta. Di sicuro diremo : quanto eravamo felici con così poco. . .
E i nostri figli sono più o meno felici di noi? Cerchiamo tutti insieme la risposta Buona giornata di studio da tutto il Comitato organizzatore
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