Come gestire i rischi ed i pericoli legati

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Come gestire i rischi ed i pericoli legati alle evidenze su salute e tumori?

Come gestire i rischi ed i pericoli legati alle evidenze su salute e tumori? DR Carlo Romagnoli ISDE Umbria Commissione Consiliare 5 settembre 2019 Città di Castello

Come gestire i rischi ed i pericoli legati alle evidenze su salute e tumori?

Come gestire i rischi ed i pericoli legati alle evidenze su salute e tumori? Due modelli: 1)somma di mutazioni stocastiche al DNA 2) Epigenoma modula nel feto espressione DNA e predispone al cancro In ogni caso l'ambiente è il determinante fondamentale Sostanze e circostanze note: Rischio # Pericolo Il rischio (per chi? ) va gestito Il pericolo (per tutt*) va eradicato come pericolose per la salute (es: cancerogeni 1 IARC) vanno eliminate come rischiose per la salute ( es: cancerogeni classi 2 A e B IARC) vanno gestite in base al principio di precauzione Tenere presente il fattore tempo nella relazione tra esposizione efficace e comparsa dei sintomi con tempi medi piuttosto lunghi I tumori che diagnistichiamo oggi sono collegati con le esposizioni di circa 20 -30 anni fa (modello 1) o del periodo perinatale ( modello 2). Tra venti trenta anni vedremo l'effetto delle esposizioni attuali

Conosciamo le dimensioni di rischi e pericoli? Contesto sistemico Contesto locale: Viviamo in un

Conosciamo le dimensioni di rischi e pericoli? Contesto sistemico Contesto locale: Viviamo in un contesto sistemico di cui abbiamo minato l'omeostasi Caratterizzazione epidemiologica: nota La crisi climatico ambientale dispone di solide evidenze (Rapporti IPCC, rapporti ISPRA, …. ) Caratterizzazione ambientale: da definire Assetti urbanistici e territoriali da tutelare (es. Trestina!) Soglia di tolleranza all'inquinamento: elevata Una serie di sostanze e processi produttivi noti sono pericolosi per la salute e vanno eliminate dall'ambiente

Il modello che propone ISDE per la gestione di rischi e pericoli Deve tenere

Il modello che propone ISDE per la gestione di rischi e pericoli Deve tenere conto delle variabili fondamentali che permettono lo sviluppo (qualitativo!) sostenibile, come se ne fosse l'agenda locale, dato che la salute deve stare in tutte le politiche Deve essere basato sulla programmazione partecipata, perchè è chiaro che il mercato non produrrà i cambiamenti necessari nei tempi necessari Deve essere basato su un tipo di gestione che dia ai cittadini il potere di eradicare i pericoli e gestire i rischi con alte precauzioni Gestione comune (#diversa da privato o pubblico) sulla base dei criteri di Olinor OSTROM (Premio Nobel economia 2009)

Ecodistretto come modello possibile per la prevenzione primaria sulle matrici ambientali aria acqua suolo.

Ecodistretto come modello possibile per la prevenzione primaria sulle matrici ambientali aria acqua suolo. . 1) Assumere territorio e matrici ambientali come commons / beni comuni 2) Caratterizzare lo stato delle matrici ambientali ed individuare i fattori di pressione 3) Trasformare i fattori di pressione in base ai principi dell'economia circolare 4) Audit su limiti e potenzialità delle matrici ambientali negli ecodistretti

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Documentazione di supporto Testo antropogo Lorenzo Alunni su “La soglia di tolleranza: Coltivazione del tabacco, tumori e gestione del rischio in Alta valle del Tevere Position paper ISDE su Pesticidi e Salute Slides su ecodistretto presentate al convegno nazionale 2018 di ISDE Doc. Oncologa Patrizia Gentilini (ISDE) su Salute umana e Pesticidi Testo di legge regionale di iniziativa popolare sugli ecodistretti elaborato dalla Law Clinic della Facolta di Giurisprudenza di UNIPG

Proposte Il consiglio comunale di Castello potrebbe partecipare alla attivazione sperimentale di un ecodistretto

Proposte Il consiglio comunale di Castello potrebbe partecipare alla attivazione sperimentale di un ecodistretto in Alta valle del Tevere Per iniziare potrebbe convocare entro l'anno un Audit su “Limiti e potenzialità delle matrici ambientali in Alta Valle del Tevere”