Colazione dei canottieri di Pierre Auguste Renoir La
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Colazione dei canottieri di Pierre Auguste Renoir La gioia di vivere Lettura dell’opera d’arte a cura delle alunne della 5 B Scienze Umane, Adriana Caposeno Eliana Papadia Mariagrazia Perdonò Arianna Tannoia coadiuvate dalla professoressa D. Maiorana.
Scheda di riferimento per la lettura dell’opera d’arte 1 -identificazione 2 - 2 -contesto storico culturale 3 -la figura dell’artista 4 -osservazione e descrizione 5 -descrizione e analisi stilistica 6 -confronti
1 -identificazione home Oggetto: dipinto Autore: Pierre-Auguste Renoir Titolo: Colazione dei canottieri Data: 1881 Luogo di conservazione: Washington, Phillips Collection Tecniche e materiali: Olio su tela Dimensioni: 129, 5 x 172, 7 cm Motivi della realizzazione: Renoir amò molto rappresentare i divertimenti borghesi tipici delle grandi città, già espressi nella grafica francese, infatti, molti illustratori del tempo raffiguravano le attività della gente mondana, gli svaghi e i divertimenti, quotidiani e festivi, dei piccoli e medi borghesi parigini e dei bohémiens.
Washington, Phillips Collection home 1 -identificazione
2 -contesto storico-culturale home Nel 1870, dopo l’uscita di scena di Napoleone III la Francia proclama la sua Terza Repubblica, ma senza un ricambio della classe dirigente al potere e questo favorì l’ascesa di una borghesia moderata e conservatrice allettata dai profitti dello sviluppo industriale e dell’espansionismo coloniale. La Parigi del barone Haussmann si arricchisce di stazioni ferroviarie, teatri, musei, ristoranti, sale da ballo, casinò e soprattutto di caffè. I tavolini di questi ultimi finiscono per invadere i marciapiedi dei boulevards, caratteristici viali alberati parigini. Il sottosuolo era percorso dalla metropolitana che durante la notte veniva rischiarata da un impianto di lampioni a gas. Ovunque erano novità e progresso: le gallerie delle stazioni erano realizzate con ardite strutture in acciaio e in vetro, fino ai primi grandi magazzini con ascensori mossi da motori a vapore. In questa grande città maturano i presupposti per la più grande novità artistica del secolo: l’Impressionismo, senza il quale Parigi non sarebbe mai stata ritratta nei suoi aspetti più vari e fantasiosi che hanno contribuito a costruire il mito della Belle époque. Durante gli anni della Belle époque il benessere economico prodotto dall’espansionismo capitalista arriva ad interessare settori della media e piccola borghesia. Al di là del benessere diffuso, cominciano ad emergere le contraddizioni di una società sempre più divisa in classi. Il capitale è concentrato nelle mani di pochi mentre la massa del proletariato vive ancora in condizioni precarie e disagiate. Vista la situazione di difficoltà, si comincia a coinvolgere nel governo alcuni rappresentanti dei partiti popolari più moderati ottenendo, così, una pace sociale che consente di proseguire nella politica di espansionismo industriale e di colonizzazione. Questo fenomeno apre nuovi orizzonti economici fornendo materie prime e forza lavoro.
Impressionismo home L’impressionismo è un movimento pittorico francese che nasce intorno al 1860 a Parigi. Deriva direttamente dal realismo, in quanto come questo si interessa soprattutto alla rappresentazione della realtà quotidiana. Ma, rispetto al realismo, non ne condivide l’impegno ideologico o politico: non si occupa dei problemi ma solo dei lati gradevoli della società del tempo. L’impressionismo dura poco meno di venti anni; esso, tuttavia, lascia una eredità con cui faranno i conti tutte le esperienze pittoriche successive. La grande rivoluzione dell’impressionismo è soprattutto la tecnica, anche se molta della sua fortuna presso il grande pubblico deriva dalla sua poetica. La tecnica impressionista nasce dalla scelta di rappresentare solo e soltanto la realtà sensibile. Evita qualsiasi riferimento alla costruzione ideale della realtà, per occuparsi solo dei fenomeni ottici della visione. E per far ciò cerca di riprodurre la sensazione visiva con la maggior fedeltà possibile.
Dal punto di vista della poetica l’impressionismo sembra indifferente ai soggetti. In realtà, proprio perché può rendere piacevole qualsiasi cosa rappresenti, l’impressionismo divenne lo stile della dolce vita parigina di quegli anni. Non c’è, in esso, alcuna romantica evasione verso mondi idilliaci, sia rurali sia mitici; c’è invece una volontà dichiarata di calarsi interamente nella realtà urbana di quegli anni per evidenziarne tutti i lati positivi e piacevoli. Ed anche le rappresentazioni paesaggistiche o rurali portano il segno della bellezza e del progresso della civiltà. Sono paesaggi visti con occhi da cittadini. I protagonisti dell’impressionismo furono soprattutto pittori francesi. Tra essi, il più impressionista di tutti, fu Claude Monet Gli altri grandi protagonisti furono: Auguste Renoir, Alfred Sisley, Camille Pissarro e, seppure con qualche originalità, Edgar Degas. Un posto separato lo occupano, tra la schiera dei pittori definiti impressionisti, Edouard Manet, che fu in realtà il precursore del movimento, e Paul Cézanne, la cui opera è quella che per prima supera l’impressionismo degli inizi.
L’impressionismo non nacque dal nulla. Esperienze fondamentali, per la sua nascita, sono da rintracciarsi nei tentativi pittorici della prima metà del secolo: soprattutto nella pittura di Delacroix e dei pittori inglesi Constable e Turner. Tuttavia, la scelta di una pittura legata alla realtà sensibile portò gli impressionisti, e soprattutto il loro precursore Manet, a rimeditare tutta la pittura dei secoli precedenti che hanno esaltato il tonalismo coloristico: dai pittori veneziani del Cinquecento ai fiamminghi del Seicento, alla pittura degli spagnoli Velazquez e Goya. Punti fondamentali per seguire le specificità dell’impressionismo sono: 1. il problema della luce e del colore; 2. la pittura en plein air; 3. la esaltazione dell’attimo fuggente; 4. i soggetti urbani; 5. le rivoluzioni tecniche sul colore e sulla luce.
La pratica dell’en plein air La pittura, così come concepita dagli impressionisti, era solo colore. Essi, pertanto, riducono, e in alcuni casi sopprimono del tutto, la pratica del disegno. Questa scelta esecutiva si accostava all’altra caratteristica di questo movimento: la realizzazioni dei quadri non negli atelier ma direttamente sul posto. È ciò che, con termine usuale, viene definito en plein air. L’en plein air non è una invenzione degli impressionisti. Già i paesaggisti della Scuola di Barbizon utilizzavano questa tecnica. Tuttavia, ciò che questi pittori realizzavano all’aria aperta era in genere una stesura iniziale, da cui ottenere il motivo sul quale lavorare poi in studio rifinendolo fino alla stadio definitivo. Gli impressionisti, e soprattutto Monet, portarono al limite estremo questa pratica dell’en plein air realizzando e finendo i loro quadri direttamente sul posto. Questa scelta era dettata dalla volontà di cogliere con freschezza e immediatezza tutti gli effetti luministici che la visione diretta fornisce. Una successiva prosecuzione del quadro nello studio avrebbe messo in gioco la memoria che poteva alterare la sensazione immediata di una visione. Gli impressionisti avevano osservato che la luce è estremamente mutevole. Che, quindi, anche i colori erano soggetti a continue variazioni. E questa sensazione di mutevolezza è una delle sensazioni piacevoli della visione diretta, che loro temevano si perdesse con una stesura troppo meditata dell’opera.
La poetica dell’attimo fuggente La scelta dei pittori impressionisti, di rappresentare la realtà cogliendone le impressioni istantanee, portò questo stile ad esaltare su tutto la sensazione dell’attimo fuggente. Secondo i pittori impressionisti la realtà muta continuamente di aspetto. La luce varia ad ogni istante, le cose si muovono spostandosi nello spazio: la visione di un momento è già diversa nel momento successivo. Tutto scorre. Nella pittura impressionista le immagini trasmettono sempre una sensazione di mobilità. L’attimo fuggente della pittura impressionista è totalmente diverso dal momento pregnante della pittura neoclassica e romantica. Il momento pregnante sintetizza la storia nel suo momento più significativo; l’attimo fuggente non ha nulla a che fare con le storie: esso coglie le sensazioni e le emozioni. E quelle raccolte nella pittura impressionista sono sempre sensazioni e impressioni felici, positive, gradevoli. L’impressionismo, per la prima volta rifugge dagli atteggiamenti tragici o drammatici. Torna a rappresentare un mondo felice ed allegro. Un mondo dove si può vivere bene. L’attimo fuggente della pittura impressionista ha analogie evidenti con la fotografia. Anche la fotografia, infatti, coglie una immagine della realtà in una frazione di secondo. E dalla fotografia gli impressionisti non solo prendono la velocità della sensazione, ma anche i particolari tagli di inquadratura che danno alle loro immagini particolare sapore di modernità.
I soggetti urbani Sul piano dei soggetti l’impressionismo si presenta con un’altra notevole caratteristica: quella di rappresentare principalmente gli spazi urbani. E lo fa con una evidente esaltazione della gradevolezza della vita in città. Questo atteggiamento è una novità decisa. Fino a questo momento la città era stata vista come qualcosa di malefico e di infernale. Soprattutto dopo lo sviluppo della Rivoluzione Industriale, i fenomeni di urbanesimo avevano deteriorato gli ambienti cittadini. La nascita delle industrie avevano congestionato le città. Erano sorti i primi effetti dell’inquinamento. I centri storici si erano affollati di immigrati dalle campagne, le periferie sorgevano come baraccopoli senza alcuna qualità estetica ed igienica. Le città erano dunque viste come entità malsane. L’impressionismo è il primo movimento pittorico che ha un atteggiamento positivo nei confronti della città. E di una città in particolare: Parigi. La capitale francese, sul finire dell’Ottocento è la città più importante e gaudente d’Europa. In essa si raccolgono i maggiori intellettuali ed artisti, ci sono i maggiori teatri e locali di spettacolo, si trovano le cose più eleganti e alla moda, si possono godere di tutti i maggiori divertimenti del tempo. Tutto questo fa da sfondo alla pittura degli impressionisti, e ne fornisce molto del suo fascino. I luoghi raffigurati, nei quadri impressionisti, diventano tutti seducenti: le strade, i viali, le piazze, i bar, gli stabilimenti balneari lungo la Senna, i teatri (da ricordare soprattutto le ballerine di Degas), persino le stazioni, come nel famoso quadro di Monet raffigurante «La Gare Saint-Lazare» .
home 3 -La figura dell’artista Pierre Auguste Renoir nacque a Limonges il 25 febbraio 1841 da padre sarto e madre operaia tessile. La sua famiglia si trasferì a Parigi quando Pierre Auguste aveva ancora tre anni. A poco più di tredici anni Auguste, per risanare la situazione economica familiare, iniziò a lavorare presso un decoratore di porcellane, dove ebbe modo di manifestare le sue doti artistiche. Nel 1862 si iscrisse alla scuola di Belle Arti e conobbe Manet, Manet con cui condivise le prime esperienze di pittura en plein air. “Perché stancarmi, quando ciò che vorrei realizzare esiste già? ” Per Renoir la pittura è gioia di vivere, capacità di stupirsi di fronte alle meraviglie del creato e voglia di lasciarsi coinvolgere dai colori e dalle emozioni. Egli cercava con la pittura maggiore consistenza nella realtà, non gli bastavano le sensazioni. “Se non mi divertisse la prego di credere che non dipingerei affatto. ”
home Nel 1880 incontrò Aline Victorine Charigot, che gli fece conoscere la sua campagna, presso la quale Renoir prese casa. Nel 1890 sposò Aline e da lei ebbe tre figli: Pierre, Jean, Claude. Nel 1881 Renoir viaggiò a Palermo, Napoli, Roma, Venezia. Rimase affascinato dagli affreschi vaticani di Raffaello. Agli inizi del Novecento, Renoir godeva di stima e fama in tutta Europa. Nell’ultimo periodo della sua vita tornò al disegno e alla tridimensionalità. Una malattia reumatica lo portò alla paralisi completa degli arti inferiori e parziale degli arti superiori. Tuttavia, continuò a viaggiare e a disegnare con un pennello legato alla mano più ferma. La sua produttività divenne frenetica e lo spinse a servirsi di un giovinetto che realizzava le sue opere secondo le sue indicazioni. A settantotto anni affermò “Comincio a saper dipingere”, consapevole della fine imminente. La notte del due dicembre morì dopo aver chiesto una matita per tracciare il suo ultimo disegno.
home Definizione: opera figurativa Soggetto: il dipinto rappresenta una colazione gioiosa al ristorante «La Fournaise» a Chatou, un villaggio sulla Senna a poca distanza da Bougival. I frequentatori sono soprattutto sportivi che, dopo aver vogato in canoa, si concedono il meritato riposo, insieme ad amici e amiche sono venuti ad accompagnarli. Elementi presenti: la composizione è delimitata ai due lati, ma la scena è suddivisa in singole figure dettagliate e in piccoli gruppi collocati al riparo di una tenda da sole, mentre la calda luce del giorno filtra attraverso la veranda. Sullo sfondo si intravedono le barche sulla Senna che ricordano all’osservatore che l’allegra combriccola di amici, che ora riposa dopo la colazione, è appena tornata da una gita sul fiume. 4 -osservazione e descrizione
Sulla sinistra c’è una giovane donna in posa molto naturale (con un cappellino a fiori che stringe un cagnolino) nella quale si riconosce Aline Charigot, che presto sarebbe diventata la moglie di Renoir 1 2 home 3 Sulla sinistra è raffigurato il proprietario del locale, monsieur Fournaise con cappello e barba rossiccia e sua figlia, la bella Alphonsine con il cappello appoggiata alla balaustra.
L’uomo a tavola, con il cappello rotondo, girato verso la figlia del proprietario è il barone Barbier. L’uomo con il cappello a cilindro in fondo, che sta parlando con Jules Laforgue poeta simbolista, è Charles Ephroussi collezionista d’arte. La ragazza che beve è una delle modelle più care a Renoir, Angle e alla sua destra si intravede appena il volto dello scrittore Guy de Maupassant. Intorno alla tavola, sulla quale sono adagiati una bellissima natura morta, rivelatrice dell’abilità del pittore nel rendere gli effetti di luce, e bottiglie e bicchieri, che raccolgono i colori di ciò che li circonda, ci sono a destra, con il cappello di paglia, a cavalcioni di una sedia, Gustave Caillebotte, artista di talento e ricchissimo di suo, fanatico della barca, che dialoga con l’attrice Ellen Anurie. Alle loro spalle e chinato verso di loro c’è il giornalista italiano Maggiolo. A sinistra in piedi, c’è Lestriguez, detto l’ipnotizzatore, amico del pittore, affascinato dall’occultismo e dall’ipnotismo. Accanto a Paul Lhote, un rubacuori che è ritratto mentre amoreggia con l’attrice Jeanne Samary. home
Proporzione e rapporti Renoir rappresenta nel dipinto una struttura di tipo classico divisa da tre linee verticali, delimitate dalle sbarre che sorreggono il tendone nonché dal limite del fogliame nell’angolo alto a destra, e da una linea orizzontale che spezza in due il dipinto evidenziando, il tavolo con la natura morta e i due personaggi seduti attorno. Il dipinto è costruito su una diagonale maggiore, delineata dalla balaustra, che parte dal basso, a sinistra, fino in alto a destra. A sinistra di questa diagonale è rappresentata la natura e in profondità si intravede un piccolo brano di paesaggio, a destra, invece, vi sono tutti i personaggi seduti intorno a un tavolo o in piedi a chiacchierare. Piena di figure, il dipinto, da un lato è una composizione d’insieme e dall’altro uno studio delle singole forme, accuratamente strutturate. home
home Effetto d’insieme La scena evoca lo stato d’animo, l’atmosfera che circonda questi giovani, tutti amici del pittore, immersi in una piacevole conversazione carica di cordiale intimità e resa ancora più accattivante dall’ambiente gradevole. Gli atteggiamenti vivaci, mostrano tutta l’abilità del pittore nel delineare i personaggi nel loro ambiente. Il senso di animazione è reso sapientemente dalla prospettiva e dalla disposizione delle figure che in primo piano sfumano delicatamente verso lo sfondo, anche attraverso una sapiente utilizzazione dei rapporti cromatici.
5 -descrizione e analisi stilistica L’opera è una tela di grandi dimensioni, 129, 5 x 172, 7 cm. Si tratta di una tela dipinta dopo la pubblicazione di un articolo di Zola che, essendo stato inizialmente uno dei principali sostenitori degli impressionisti, li accusa ora del fatto «che nessuno di loro ha compreso con forza e chiarezza la nuova formula, che troviamo frammentata in tutti i quadri che producono. Essi non mantengono mai ciò che promettono; balbettano senza riuscire a parlare. » I colori del dipinto sono molto forti, caldi e lucenti perché puri. La superficie pittorica è costruita con un sofisticato alternarsi di zone lisce, da cui emerge talvolta la preparazione grigio-chiaro della tela, con altre in cui si sovrappongono più strati di colore. La tovaglia bianca e le canottiere degli uomini, sinonimo di maestria, imprimono una nota luminosa a tutta la composizione, dando corpo alle affermazioni di quanti sostengono che l’uso del bianco fosse una diretta conseguenza del viaggio in Algeria. La pennellata si sfrangia in tanti piccoli tocchi fini e precisi, che anticipano il periodo classico che tratterà in seguito Renoir. home
Nei canottieri sono ben delineati i particolari fisici, lo sportivo che si appoggia alla ringhiera ha muscoli possenti e una folta barba che fa emergere il suo temperamento. Sul tavolo l’artista rappresenta una botte con del vino e un cesto di frutta autunnale, elementi che indicano la volontà di Renoir di rappresentare la frutta autunnale nel suo dipinto, seppur questo sia ambientato in primavera. Dalle bottiglie emerge la brillantezza. home
Luce e colori La luce chiara del primo pomeriggio estivo, filtrata dal tendone a righe, inonda la scena di riflessi rosati, ai quali fa da contrasto cromatico lo sfondo verdastro della vegetazione palustre. L’attenzione di Renoir si concentra soprattutto sui colori, dalla cui sapiente giustapposizione (caldi e freddi, chiari e scuri, primari e complementari) prendono corpo i volumi e la prospettiva. I volti delle ragazze sono tratteggiati per zone di colore: le labbra, gli occhi, il naso, i capelli, i cappellini. Anche qui non vi è traccia di disegno ma le forme emergono ugualmente chiare e distinte, quasi vibranti di moto proprio. L’atmosfera che ne deriva è quella di una straordinaria naturalezza, resa ancor più viva e festosa da un complesso gioco di sguardi che lega, espressivamente tra loro, i vari personaggi. home
6 -Confronti Sul tema della colazione realizzò una sua opera anche il pittore francese Edouard Manet (1832 -1883). La sua opera, «Colazione sull'erba» è un dipinto ad olio su tela di cm 208 x 264 realizzato tra il 1862 ed il 1863, conservato al Musée d'Orsay di Parigi. Numerosi critici considerarono l'opera volgare, trattandosi di nudi femminili in libertà, in compagnia di giovanotti borghesi. Fece scandalo anche la modernità nello stile, dal punto di vista cromatico e compositivo, venne aspramente criticata a Manet. Egli infatti utilizzò colori caldi giustapposti a quelli freddi per accentuare la loro vivacità. Il colore fu steso tramite pennellate rapide e veloci. La prospettiva non venne utilizzata in modo classico, anzi, sembrò quasi che i personaggi fossero stati incollati sul paesaggio; uno sfondo prospettico venne dato dalla presenza di alberi. Il quadro raffigura una colazione in un bosco, nei pressi di Argenteuil, dove scorre la Senna. In primo piano vi è una donna nuda che guarda verso lo spettatore. Nell'angolo in basso a sinistra vi è la colazione da cui l'opera prende il titolo, l'utilizzo di abiti moderni gettò scandalo, perché sembrava spogliasse l'opera d'arte dei suoi contenuti elevati. Anche la differenza proporzionale tra la donna sullo sfondo e la barca ormeggiata alla destra venne considerata un'imperizia da parte del pittore: in realtà i morbidi contrasti cromatici e l'utilizzo della prospettiva aerea in chiave moderna inscrivono l'opera nei capolavori del XIX secolo L'opera è conosciuta anche con il nome "Maggio al Locale". home
home La «Colazione sull'erba» (Déjeuner sur l'herbe) è un’opera del pittore francese Claude Monet a olio su tela (124 x 181 cm) realizzata nel 1866. È conservato nel Musée d'Orsay di Parigi. Il quadro riprende il celebre dipinto di Édouard Manet, Manet ‘la Colazione sull'erba’. Questo era solo uno studio per un quadro di maggiori dimensioni, dimensioni che però Monet non porterà a termine in seguito a una dura critica di Gustave Courbet. Decide di abbandonare così lo studio di Bazille, lasciandogli le sue tele in pegno, compresa La Colazione sull'erba, per il mancato pagamento dell'affitto per quasi vent'anni. Uno dei punti di maggiore forza del dipinto, come quasi tutta la pittura di Monet, è la tecnica "en plein air", cioè dipingere all'aperto, direttamente sul posto e non in studio. Inoltre anche la luce nel dipinto è un particolare che non passa inosservato.
Le dejeuner sur l’herbe
L’importanza di Delacroix nella pittura francese dell’Ottocento è notevole, soprattutto per il colorismo che caratterizza il secondo periodo della sua attività poiché, dopo un viaggio in Marocco in cui il pittore ebbe modo di osservare la reale brillantezza dei colori e gli effetti cromatici dei quadri dell’inglese Constable, inizia a sperimentare quella divisione dei colori che sarà il motivo fondamentale di tutta la successiva esperienza impressionista e neo-impressionista. Benché usi una tavolozza di molteplici colori puri, puri ottenuti grazie alle diverse tonalità di colori primari, la sua tecnica si basa sull’esaltazione cromatica data dall’accostamento di tinte e toni diversi secondo il principio del contrasto luministico (colori complementari).
Considerazioni personali L’opera colpisce per i suoi colori vivaci applicati per virgolettature, in cui si riflette la serenità d’animo e la spensieratezza che caratterizzano la pittura e la figura di Renoir. Colpisce anche per i dettagli e la spontaneità delle figure, tutte individualizzate nei volti e negli atteggiamenti.
home Testi consultati: • Il cricco di Teodoro- Itinerario nell’arte <<Dall’età dei Lumi ai giorni nostri>> , Zanichelli Siti web consultati: • http: //www. francescomorante. it/pag_3/304. htm • https: //it. wikipedia. org/wiki/Colazione_sull'erba_(Manet) • IL MONDO DI ORSOSOGNANTE - Word. Press. com • http: //www. letteraturaalfemminile. it/la_colazione_dei_canottieri. htm • https: //it. wikipedia. org/wiki/Colazione_sull'erba_(Monet) • https: //it. wikipedia. org/wiki/Pierre-Auguste_Renoir • http: //www. skuola. net/storia-arte/moderna-contemporanea/impressionismo-contesto. html
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