Christoph Willibald Gluck 1714 1787 Orfeo ed Euridice
Christoph Willibald Gluck (1714 -1787) Orfeo ed Euridice
La vita � E’ stato un compositore tedesco, attivo come operista � Iniziatore del periodo storico musicale che prende il nome di “Classicismo Viennese” (XVIII secolo ca)
La vita � Entrò giovanissimo nel mondo della musica, imparando a suonare violino, violoncello, organo e clavicembalo � Fu costretto a scappare di casa per seguire le sue inclinazioni musicali, avversate in famiglia
La vita �A 27 realizza la sua prima opera lirica, Artaserse, basandosi sul testo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (Metastasio) � Artaserse fu molto apprezzata dal pubblico e segnò l’inizio della brillante carriera operistica di Gluck � Con l’incontro del librettista Ranieri de’ Calzabigi e il coreografo/ballerino Gasparo Angiolini inizia la cosiddetta “riforma gluckiana”
Lo stile e la riforma � Gluck cerca di dare a tutte le sue opere un nuovo stile � La musica deve suscitare e trasmettere al pubblico le emozioni e gli stati d’animo dei personaggi � E’ sempre presente un equilibrio tra musica e parte cantata
Lo stile e la riforma PRIMA DOPO Maggiore presenza di parti cantate Equilibrio tra musica e canto Atti lunghi e numerosi Scene brevi Trama complessa e ricca di intrecci Trama semplice e più legata alla classicità Scopo puramente narrativo Ruolo istruttivo e morale per il pubblico
Orfeo ed Euridice (1764) � Fu l’opera che aprì la stagione della “riforma gluckiana” � Il compositore cercò di semplificare al massimo l’azione drammatica � Evitò i complessi intrecci dell’opera seria � Eliminò gli eccessi vocali e i personaggi minori
Orfeo ed Euridice (1764) Euridice è già morta all’inizio dell’opera Giove invia Amore ad Orfeo per convicerlo a scendere nell’Ade E. crede che Orfeo non la guardi per il fatto di non amarla più; lo costringe a voltarsi Orfeo non deve mai voltarsi mentre esce dagli Inferi con l’amata Seconda morte di E. ; disperazione di Orfeo (Che farò senza Euridice? ) Amore (deus ex machina) riporta Euridice in vita; lieto fine
Orchestrazione � Cornetti e salmoè rimpiazzati da oboe e clarinetti � Ridotta (a volte eliminata) la parte dei tromboni � La lira di Orfeo fu rappresentata dall’arpa � Per creare un’effetto di eco, Gluck previde una seconda orchestra (dietro il palcoscenico), composta solamente da archi
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