Chi sono Sono Rita Ma non sono pi

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Chi sono? Sono Rita. Ma non sono più Rita. Ho cambiato nome perché ho

Chi sono? Sono Rita. Ma non sono più Rita. Ho cambiato nome perché ho detto la verità. Tutto quello che so sul mostro.

RITA ATRIA 1974 -2012 PAOLO BORSELLINO 1940 -1992

RITA ATRIA 1974 -2012 PAOLO BORSELLINO 1940 -1992

L’ALBERO GENEALOGICO DEGLI ATRIA Mamma + San Vito Atria Rita, Annamaria, Nicola + Piera

L’ALBERO GENEALOGICO DEGLI ATRIA Mamma + San Vito Atria Rita, Annamaria, Nicola + Piera Aiello Vita Maria

OSSO, MATROSSO e CARCAGNOSSO La storia inizia 600 anni fa, in spagna. Tre cavalieri,

OSSO, MATROSSO e CARCAGNOSSO La storia inizia 600 anni fa, in spagna. Tre cavalieri, tutti fratelli, fanno una cosa brutta: uccidono un uomo che aveva picchiato la loro sorella. I tre cavalieri scappano e si rifugiano a Favignana (Sicilia), si nascosero sottoterra per 29 anni. Osso era il più pigro e diceva che non voleva muoversi di lì, Matrosso era uno zitto, con tante idee in testa , con tanti progetti e segreti, ma capace di non parlarne con nessuno. Carcagnosso beveva tantissimo caffè. In quegli anni scrissero molte leggi per una specie di Mostro spagnolo, la Gardu na, da cui, secondo la leggenda nascono altri mostri. Passati i 29 anni i tre capirono che oramai nessuno si sarebbe ricordato delitto commesso. A quel punto decisero di mettere in atto i loro progetti, uscirono e si separarono. Osso rimase in Sicilia, li nacque il primo mostro: Cosa Nostra. Matrosso partì per la Calabria e creò il secondo mostro: 'ndrangheta. Carcangosso, invece, se e andò a Napoli, li nacque il terzo mostro, Camorra.

P: e se ti chiedessi la differenza tra eroi e supereroi? R: gli eroi

P: e se ti chiedessi la differenza tra eroi e supereroi? R: gli eroi non hanno i superpoteri ma sono coraggiosi allo stesso modo. Anzi, forse di più, proprio perché non hanno i superpoteri. Il mostro c’è anche quando non ci sembra feroce. Può essere anche nel nostro modo di comportarci, siamo noi a farlo crescere quando ne abbiamo paura o quando lo trattiamo con rispetto. Paolo Emanuele Borsellino