Che cos la favola La favola una breve
Che cos’è la favola La favola è una breve narrazione (testo narrativo) fantastica , in prosa o in versi di una vicenda in cui i protagonisti sono in genere animali umanizzati cioè che parlano e si comportano come gli uomini.
La struttura La vicenda narrata è breve e costituita da un solo episodio. La struttura è semplice e lineare e si articola • nella situazione iniziale dove vengono presentati i personaggi; • nello sviluppo della vicenda con azioni e dialoghi ; • nella conclusione in cui prevale uno dei contendenti Al termine della favola viene riportata la morale.
I protagonisti sono : Ø molto spesso sono animali, che agiscono come esseri umani. Ø spesso sono solo due o tre. Ø rappresentano i vizi (qualità negative) e le virtù (qualità positive) degli uomini. Ø interpretano ruoli fissi abbastanza rigidi: ad esempio la volpe raffigura l’astuzia, il leone la forza, l’asino la stupidità… Ø presentano comportamenti in netta contrapposizione gli uni dagli altri: ad esempio uno è debole, l’altro è forte, uno è avido, l’altro è generoso…
Il tempo e lo spazio • Nella favola non sono presenti indicazioni precise relative al tempo e allo spazio • Le vicende avvengono in un momento e in un luogo indeterminati, non descritti in modo particolareggiato. • Infatti in una favola non è importante la descrizione di un ambiente o di personaggi quanto invece come agiscono al fine di ricavare un insegnamento (morale).
La morale della favola è l’insegnamento che l’autore dà a chi legge. Può essere: • esplicita: espressa chiaramente dall’autore • implicita: nascosta, non dichiarata apertamente e quindi dovrà essere il lettore a ricavarla.
Il linguaggio • • Frasi molto semplici Aggettivi qualificativi di significato contrario Dialoghi brevi Monologhi cioè frasi pronunciate da un personaggio che non si rivolge a qualcuno, ma parla tra se stesso.
Un po' di storia. . . La favola è un genere letterario antico. Nasce da brevi racconti tramandati a voce da una generazione all’altra e poi raccolte in forma scritta. Nel VI secolo a. C. , il greco Esopo mise per iscritto circa 400 favole.
LA FAVOLA ANTICA TRADIZIONALE Esopo (VI secolo a. C) Le favole di Esopo sono brevi racconti che hanno per protagonisti gli animali. Lo stile è semplice ed essenziale e lo scopo principale di questi testi è insegnare una morale. Fedro (I secolo d. C) • Uno schiavo giunto dalla Grecia; • scrisse cinque libri di favole in versi; • i suoi racconti influenzarono gli autori di favole di quell’epoca.
La fortuna della favola Jean de La Fontaine (1621 -1695) Interpretò la favola in termini meno popolari. Si ispirò a Esopo e di Fedro, ma conferì maggiore complessità ai personaggi. Favole con scopo didattico che sembrano poesie
I grandi della favola moderna Diversi autori contemporanei si sono dedicati alla scrittura di favole. Gli autori più importanti sono: Trilussa (1871 -1950) Gianni Rodari (1920 -1980) Leo Lionni (1910 -1999) Luigi Malerba (1927 -2008) Alberto Moravia (1907 -1990) DIFFERENZE FAVOLA TRADIZIONALE E FAVOLA MODERNA Ø L’intreccio è più COMPLESSO Ø I PERSONAGGI sono più caratterizzati cioè descritti in modo più completo e particolareggiato Ø I TEMPI e i LUOGHI sono maggiormente precisati Ø La MORALE è meno evidente in molti casi è IMPLICITA Ø Il LINGUAGGIO è caratterizzato da frasi più complesse e da dialoghi più articolati. Molti autori moderni hanno riscritto alcune favole della tradizione classica, modificandone la CONCLUSIONE e la MORALE (talvolta la morale risulta addirittura opposta).
FAVOLE SENZA CONFINI Le favole del mondo si assomigliano perché: Ø c’è un intreccio semplice e lineare Ø i protagonisti sono per lo più animali umanizzati e rappresentano i VIZI e le VIRTU’ degli uomini Ø C’è sempre una morale ESPLICITA o IMPLICITA
Mappa della favola LINGUAGGIO: • Frasi molto semplici • Aggettivi qualificativi di significato contrario • Dialoghi brevi • Monologhi cioè frasi pronunciate da un personaggio che non si rivolge a qualcuno, ma parla tra se stesso CHE COS’E’ È una breve narrazione fantastica in prosa o in versi di una vicenda in cui i protagonisti sono animali UMANIZZATI LA FAVOLA SCOPO : La morale della favola è l’insegnamento che l’autore dà a chi legge. Può essere: • esplicita: espressa chiaramente dall’autore • implicita: nascosta, non dichiarata apertamente e quindi dovrà essere il lettore a ricavarla TEMPO E LUOGO: • non sono presenti indicazioni precise relative al tempo e allo spazio • Le vicende avvengono in un momento e in un luogo indeterminati non descritti in modo particolareggiato. STRUTTURA NARRATIVA La struttura è semplice e lineare e si articola • nella situazione iniziale dove vengono presentati i personaggi; • nello sviluppo della vicenda con azioni e dialoghi ; • nella conclusione in cui prevale uno dei contendenti • Al termine viene riportata la morale Ø Ø Ø PROTAGONISTI: molto spesso sono animali, che agiscono come esseri umani. spesso sono solo due o tre. rappresentano i vizi (qualità negative) e le virtù (qualità positive) degli uomini. interpretano ruoli fissi abbastanza rigidi: ad esempio la volpe raffigura l’astuzia, il leone la forza, l’asino la stupidità… presentano comportamenti in netta contrapposizione gli uni dagli altri: ad esempio uno è debole l’altro è forte, uno è avido, l’altro è generoso…
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