CESARE BECCARIA LA FINALIT DELLA PENA DAL SETTECENTO
CESARE BECCARIA LA FINALITÀ DELLA PENA DAL SETTECENTO AD OGGI
Fra i grandi dell’Illuminismo italiano, fece parte del cenacolo dei fratelli Pietro e Alessandro Verri, collaborò alla rivista Il Caffè e contribuì a creare l‘Accademia dei Pugni nel 1761, fondata sull’idea di un’educazione dei giovani mirante a rispettare i suoi concetti di legalità BECCARIA, Dei delitti e delle pene, 1764
MOTIVAZIONI DELL’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE: �Utilitaristica: non serve, meglio ricorrere ai lavori forzati �contrattualistica: la vita è un bene supremo e nessuna autorità può disporne (contro la sacralità dello stato) “una guerra della nazione contro un cittadino”
�non è più vista come vendetta ma come strumento per garantire una convivenza sociale più ordinata : “è meglio prevenire i delitti che punirli” �AFFERMA IL DIRITTO DEI CITTADINI DI ESSERE DIFESI DALLE AGGRESSIONI MA ANCHE DI ESSERE CONSIDERATI INNOCENTI LA PENA
�“perché ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle leggi". Dei delitti e delle pene, Capitolo XLVII
�Art. 27. �La responsabilità penale è personale. �L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. �Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. �Non è ammessa la pena di morte COSTITUZIONE ITALIANA
Monza Da cordatesa. noblogs. org CARCERI OGGI
Carceri italiane Italia prima in Europa per il sovraffollamento delle carceri
Nelle carceri italiane sono detenute 67. 437 persone, contro una capienza regolamentare di 45. 281. Queste cifre valgono al nostro Paese il primato europeo per sovraffollamento carcerario, oggi pari al 140%. sovraffollamento
Da tempi. it
L'Italia, identificata nel suo sistema penitenziario, ha violato i diritti di alcuni detenuti costringendoli alla permanenza in celle dove avevano a disposizione meno di 3 metri quadrati condizione fisica necessaria a riconoscere legale la reclusione. A condannarci è stata la Corte europea dei diritti umani. L'Italia dovrà risarcire 7 persone per un ammontare totale di 100 mila euro ciascuno per danni morali. l'Ue condanna le carceri italiane Da http: //www. gruppoabele. org/flex/cm/pages/
Anni Suicidi Totale morti 2000 61 165 2001 69 177 2002 52 160 2003 56 157 2004 52 156 2005 57 172 2006 50 134 2007 45 123 2008 46 142 2009 72 177 2010 66 184 2011 66 186 2012 60 154 2013* 2 3 Totale 753 2. 090 * Aggiornamento al 7 gennaio 2013 Da http: //www. ristretti. it/areestudio/disagio/ricerca/index. htm Morire di carcere: dossier 2000 - 2013
di Mario Mauro (parlamentare europeo) - su ilsussidiario. net (luglio 2012) Carcere pugliese da savaglio blog Giovedì, 06 Settembre 2012 http: //corporeuscorpora. blogspot. it/2012/12/nudita-ii-la-scomoda-realta-delle. html
Da http: //www. osservatorioantigone. it/index. php? option=com_content&task=view&id=2578&Itemid=1 “ “La sentenza … contro Italia della Corte Europea di Strasburgo” – dichiara Patrizio Gonnella, Presidente dell’Associazione Antigone - “…. . è epocale, almeno per tre motivi. Il primo, perché si tratta di una sentenza pilota alla quale ne seguiranno tante altre simili e questo perché il problema del sovraffollamento non riguarda solo gli Istituti di Busto Arsizio o Piacenza ma quelli di tutta l’Italia. Il secondo motivo è perché impone all’Italia di risarcire ai ricorrenti complessivamente circa 100 mila euro: violare i diritti umani è quindi economicamente costoso ed evidentemente non conviene. Il terzo motivo è perché costringe l’Italia ad adottare, entro un anno, provvedimenti che pongano rimedio all’attuale ineffettività dei ricorsi interni a disposizione dei detenuti in materia di sovraffollamento ……. . Roma , 8 gennaio 2013 “Sentenza epocale alla quale ne seguiranno centinaia: le prossime due su ricorsi promossi da Antigone”
"Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, né la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch'egli abbia violati i patti col quale fu accordata. Quale è dunque quel diritto, se non quello della forza, che dia la potestà ad un giudice di dare una pena ad un cittadino, mentre si dubita se sia reo o innocente? ” (Da C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, Cap. XVI) LA TORTURA
Abu Ghraib, la foto simbolo
PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE ANTIGONE
�Nel raccontare agli studenti pezzi della propria vita, succede spesso che le persone detenute, che decidono di portare la loro testimonianza, comincino a ritrovare il “piacere dell’onestà” (Da http: //www. ristretti. it/areestudio/disagio/ricerca/index. htm) PROGETTO CARCERE
Carcere di Padova Due Palazzi
� “Che cosa ha significato per me portare la mia testimonianza ai ragazzi � Da circa due anni e mezzo sono ospite della Casa di Reclusione “Due Palazzi”. Ho commesso un grave reato in famiglia e la detenzione serve per pagare il mio debito alla società. Dovrei fare un percorso per rieducarmi, e tra le altre cose arrivare ad una “revisione critica”, e a ripagare il danno che ho fatto. Ma la domanda è: come si può arrivare a questo con la situazione attuale delle carceri italiane, dove tutto ostacola il recupero della persona? “ di Ulderico Galassini, Ristretti Orizzonti
“Io penso di aver trovato un percorso di riabilitazione nell’incontro con i tantissimi studenti che varcano le soglie del carcere per confrontarsi con chi fa parte della redazione di Ristretti Orizzonti e per sentire “l’altra parte”. C’è un prezzo da pagare: trovare la forza di mettersi in gioco, di riuscire a raccontare il peggio della propria vita, con sincerità, non stravolgendo i ragazzi con particolari inutili (li hanno già usati abbondantemente la stampa e la TV), senza suscitare pietismi o pretendere perdono o sconti di pena” Ulderico Galassini, Ristretti Orizzonti
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