Capitolo 7 La ridistribuzione del reddito aspetti teorici
Capitolo 7 La ridistribuzione del reddito: aspetti teorici Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
È questione di cui si devono occupare gli economisti? La prima questione da affrontare è se la distribuzione del reddito rientri nella sfera di competenza degli economisti, dal momento che non esiste un’opinione generalmente condivisa sull’argomento. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
È questione di cui si devono occupare gli economisti? La risposta al quesito su quale dovrebbe essere la “giusta” distribuzione del reddito richiede giudizi di valore, sui quali non si può trovare un accordo in base a un metodo “scientifico”. Pertanto, alcuni sostengono che, poiché il dibattito sulle questioni riguardanti la distribuzione del reddito non si può condurre secondo i criteri di oggettività che caratterizzano l’economia come scienza, gli economisti dovrebbero limitarsi ad analizzare i problemi sociali esclusivamente in termini di efficienza (Kristol, 1980). Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
È questione di cui si devono occupare gli economisti? Questo approccio ha due limiti: in primo luogo, la teoria dell’economia del benessere dimostra che l’efficienza, da sola, non è sufficiente per valutare una data allocazione delle risorse. Quando si confrontano allocazioni alternative delle risorse devono essere presi in considerazione criteri diversi dall’efficienza. E’ possibile sostenere che la discriminante sia l’efficienza, ma questo è già di per sé un giudizio di valore. In secondo luogo, i politici sono interessati alle implicazioni in termini di distribuzione del reddito delle loro decisioni. Se gli economisti eludono la questione, i politici finirebbero per sottovalutare gli aspetti relativi all’efficienza, decidendo solo in base a criteri di “equità” distributiva. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
L’evoluzione della disuguaglianza in Europa Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La diffusione della povertà Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La distribuzione del reddito in Italia Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Incidenza della povertà in Italia Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La funzione del benessere sociale utilitaristica L’economia del benessere assume che il benessere della società dipenda dal benessere degli individui che la compongono. Formalmente, se una società è composta da n individui e l’utilità dell’i-esimo individuo è Ui con i = 1, …, n, il benessere sociale, W, sarà una funzione (·) delle utilità individuali: W = F (U 1, U 2, …, Un). L’Equazione sopra riportata viene talvolta chiamata funzione del benessere sociale utilitaristica, in quanto viene messa in relazione con le teorie dei filosofi utilitaristi del XIX secolo. Data questa funzione del benessere sociale, una variazione di una qualunque Ui accresce W: qualunque cambiamento migliori la condizione di un individuo, senza peggiorare quella di un altro, accresce il benessere sociale. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La funzione del benessere sociale utilitaristica additiva Qual è la posizione degli utilitaristi in relazione alla ridistribuzione del reddito da parte dello Stato? Il reddito va ridistribuito a condizione che W aumenti. Per capire meglio, consideriamo un caso particolare dell’equazione sopra illustrata, ossia una funzione del benessere sociale additiva: W = U 1 + U 2, + … + U n Se l’obiettivo dello Stato è quello di massimizzare il valore di W, può ottenere questo risultato aumentando le risorse di uno qualsiasi degli individui coinvolti, non necessariamente del più povero. Per questo si dice anche la funzione del benessere sociale utilitaristica addittiva è neutrale da un punto di vista distributivo. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La funzione del benessere sociale utilitaristica additiva Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La funzione del benessere sociale utilitaristica additiva Questa funzione del benessere sociale ci consente di ottenere risultati non neutrali da un punto di vista distributivo solo se introduciamo alcune assunzioni ulteriori. In particolare se assumiamo che: 1. tutti gli individui abbiano funzioni di utilità identiche dipendono soltanto dal loro reddito; 2. queste funzioni di utilità presentino un’utilità marginale del reddito decrescente, ossia mano che il reddito di un individuo aumenta, il suo benessere cresce, ma in misura sempre minore; 3. la quantità totale del reddito disponibile sia fissa allora la distribuzione che massimizza W è quella che assegna a ciascun individuo una quota eguale di risorse. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
La funzione del benessere sociale utilitaristica additiva Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Il criterio del maxmin Un criterio alternativo di giustizia distributiva è il criterio del maxmin, rappresentato dalla seguente funzione: W = minimo (U 1, U 2, …, Un) In questo caso, il benessere della società dipende unicamente dall’utilità dell’individuo che sta peggio di tutti. Si parla di criterio del maxmin (massiminimo) perché la collettività ha come obiettivo la massimizzazione dell’utilità dell’individuo con il minimo livello di utilità. Questo criterio è stato introdotto dal filosofo Rawls nel suo libro intitolato Theory of Justice. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Il criterio del maxmin Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Beni pubblici e distribuzione del reddito Una buona parte della spesa pubblica è destinata al finanziamento di beni pubblici, ossia a quei beni che possono essere consumati contemporaneamente da più di una persona. Come noto, in questo caso i consumatori non sono incentivati a rivelare quanto valutano i beni pubblici, ma se non conosciamo il valore attribuito a questi beni, come possiamo stabilirne l’effetto sulla distribuzione del reddito? In termini monetari, di quanto è aumentato il reddito di ciascuna famiglia? Tutte le famiglie ne hanno tratto beneficio in ugual misura? Se non è così, i poveri ne hanno tratto minor beneficio dei ricchi, o viceversa? Dare una risposta definitiva a questi interrogativi è praticamente impossibile. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Trasferimenti in natura vs. trasferimenti monetari Spesso si pensa che i trasferimenti in natura siano programmi rivolti agli individui dal reddito più basso e si pensa esclusivamente all’edilizia popolare e alle pensioni sociali. Tuttavia, anche le persone delle classi medio-alte traggono vantaggio dai trasferimenti in natura: l’istruzione e l’assistenza sanitaria pubblica sono i due esempi più evidenti. A differenza dei beni pubblici puri, istruzione e sanità sono beni consumati in diversa misura dai diversi individui e stimarne il valore per i diretti destinatari è difficile; così come non è semplice stabilire se siano più opportuni trasferimenti in denaro o in natura. Certo è che l’effetto dei trasferimenti in natura e in denaro è diverso a seconda delle preferenze individuali. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Trasferimenti in natura vs. trasferimenti monetari Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
Trasferimenti in natura vs. trasferimenti monetari Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl
- Slides: 19