Campo o area semantica Insieme potenziale di elementi
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Campo o area semantica Insieme potenziale di elementi lessicali che si riferiscono ad un campo specifico (della conoscenza, della realtà culturale, di oggetti, di attività, ecc). Collocazione sequenza di due o più parole che di frequente compaiono combinate nel discorso. Corpus (pl. Corpora) “Un corpus è una raccolta ben-concepita di testi scritti e/o trascrizioni di testi orali in formato elettronico” [Aston G. 2001]. Espressione polirematica o lessema complesso Gruppo di parole che ha un significato unitario, non desumibile da quello delle parole che lo compongono [De Mauro 2000]. Falsi amici Parole appartenenti a due lingue diverse, simili per forma ma diverse per significato. Famiglia di parole Insieme di parole derivanti dalla stessa radice attraverso l’aggiunta di prefissi e suffissi.
Funzionali Le parole funzionali o grammaticali sono parole che veicolano scarso o nessun significato ma che contribuiscono alla struttura grammaticale-sintattica della lingua (articoli, preposizioni, ausiliari, pronomi, congiunzioni). Lemma Nel dizionario e nelle enciclopedie i lemmi sono “posti a capo di linea e stampati in grassetto come titoli delle definizioni o delle trattazioni”. [De Mauro 2000]. Lessema “Lessema è un termine adoperato in lessicologia strutturale e indica l’unità lessicale a due facce (significante e significato) appartenente al piano della langue, del sistema linguistico e come tale astratta (si veda P 1 S 1 M 1). Lessico mentale Sistema interiorizzato di conoscenze utilizzato quando sentiamo/leggiamo o diciamo/scriviamo le parole. Contiene informazioni di natura semantica, morfologica, sintattica, fonetica e ortografica.
Linguistica dei corpora Analisi e studio di dati linguistici ottenuti da un corpus. . Gli strumenti di indagine sono il computer e i programmi di interrogazione. Morfema “…Unità morfologica: incant-eremo il morfema sta a indicare il modo (indicativo), il tempo (futuro), la persona (prima plurale) del lessema cant. ” [Dardano Trifone 2001: 705; si veda P 1 S 1 M 2] Morfema derivativo Determina varianti di una radice e genera differenti lemmi (e lessemi) o sottolemmi. Morfema flessivo Serve a flettere un nome o un verbo e “aggiunge informazioni relative a genere, numero, caso, tempo, modo, diatesi, persona” allo stesso lemma (GS 2002: 120 -121) Ad es. bell-o-a bell-i Morfema legato Per essere in un testo devono esserci altre unità. Sono morfemi legati di, per, -i (vedi P 1 S 1 M 2)
Morfema libero Sono chiamati così perché possono ricorrere anche da soli in un testo. Ad es. bar, ieri, virtù (vedi P 1 S 1 M 2) Neologismo “Parola o locuzione nuova, o anche nuova accezione di una parola già esistente” [De Mauro 2000] Parola “Possiamo definire la parola come un elemento costituito da un morfema libero o da una sequenza di morfemi legati che si comporta come un morfema libero”. (SV, 16). (si veda P 1 S 1 M 1) Prestito linguistico Elemento lessicale assunto da un’altra lingua. Termine Comunemente viene usato come sinonimo di parola o espressione. In linguistica invece è una “neoformazione o parola corrente in quanto entrante a far parte di una specifica terminologia tecnica o scientifica: t. matematico”. [De Mauro 2000] Adattato da “INDIRE © 2006”
ATTIVITA’ 1. Leggere il glossario dell’Accademia della Crusca in “Didattica del lessico tra grammatica e dizionari“: http: //www. accademiadellacrusca. it/Didattica_lessico_2007_ 2008. shtml 2. Compararlo con quello di Indire 2006 e annotare i termini secondo il seguente criterio: - comuni a entrambi i glossari - presenti solo in quello dell’Accademia - presenti solo in quello di Indire 3. Individuare e scrivere esempi esplicativi per almeno dieci termini appartenenti a uno qualsiasi dei due glossari, come nell’esempio seguente. “Collocazione: “biondo” compare in modo quasi esclusivo con la parola capelli, e con sostantivi che indichino persone quali donna, ragazzo/a, signora” (Glossario INDIRE 2006)