Campagna di prevenzione degli infortuni domestici Servizio Medicina
- Slides: 45
Campagna di prevenzione degli infortuni domestici Servizio Medicina Preventiva delle Comunità gennaio 2003
Epidemiologia ü Circa un terzo di tutte le morti accidentali ü circa 6000 persone/anno muoiono per incidente in casa ü circa 2. 000 di accessi/anno al Pronto Soccorso, di cui il 18% sono seguiti da ricovero ospedaliero
Cause principali ü Cadute ü Utilizzo di utensili d’uso domestico ü Attività svolte in cucina
Categorie a rischio ²Bambini ²Casalinghe ²Anziani
Elaborazione di linee-guida sulla prevenzione degli infortuni domestici in Regione Lombardia Donne Anziani Riduzione incidenza casi di infortunio domestico Bambini in età scolare Genitori di bambini da 0 a 3 anni
Istituto Superiore di Sanità Gruppo TIV (Traumi, Incidenti & Violenza) LA MORTALITA’ IN ITALIA QUOTE PERCENTUALI DELLA MORTALITÀ PER LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE ITALIA – PERIODO 1969/1998 – ETÀ 0 -14 ANNI
Istituto Superiore di Sanità Gruppo TIV (Traumi, Incidenti & Violenza) LA MORTALITA’ IN ITALIA QUOTE PERCENTUALI DELLA MORTALITÀ PER LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE ITALIA – PERIODO 1969/1998 – ETÀ 1 -4 ANNI
Bambini Ø le cadute rappresentano la causa preponderante Ø al di sotto dei 4 anni, la proporzione degli avvelenamenti e degli incidenti dovuti ad ustioni e caustici è piuttosto rilevante e cala in maniera sensibile dai 5 anni in poi
Notevole quantità di materiale informativo è stato prodotto rispetto al rischio cadute, la causa più frequente di infortunio domestico nel bambino. Molto meno è stato fatto rispetto al rischio di intossicazione acuta che si evidenzia come emergenza misconosciuta, che coinvolge migliaia di cittadini ogni anno
La casa dei veleni Come proteggere i bambini dalle intossicazioni domestiche Campagna di prevenzione delle intossicazioni acute in età pediatrica 2003 -2004 U. O. Prevenzione, Direzione Generale Sanità - Regione Lombardia
Obiettivo della campagna • Aumentare la conoscenza e l’attenzione dei genitori rispetto alle situazioni che espongono a maggior rischio di intossicazione acuta i bambini di età inferiore ai 3 anni
cos’è un veleno tutte le sostanze sono veleni e nessuna è innocua … … solo la dose determina l’avvelenamento (Paracelso, XVI sec. )
cos’è un veleno si definisce veleno qualunque sostanza che per vie o per dosi idonee sia in grado di provocare un danno all’organismo
quante persone si avvelenano? nel 2001 il Centro Antiveleni di Milano ha ricevuto oltre 57. 000 richieste di informazioni per avvelenamento acuto
dove avviene l’intossicazione? casa 87, 9% lavoro 3, 4% ospedale 1, 0% altro 4, 1% non noto 5, 5%
durante l’arco della giornata, quando si verifica? Le ore indicate sono quelle in cui l’adulto è impegnato nelle faccende domestiche (es. preparazione di pranzo o cena)
quali sono i prodotti più coinvolti? prodotti per la pulizia della casa 27, 6% pesticidi 6, 8% alimenti 4, 7% cosmetici 3, 6% industriali 3% animali 2% farmaci 32, 1% piante 2, 3% sost. d’abuso 1, 5% altro/nn 16, 4%
in che modo si verifica? accidentale 91, 1% volontario 0, 9% altro/nn 8%
chi si avvelena? Adulti 47% Bambini 53%
chi è più interessato? La fascia d’età pediatrica 4 -6 anni 6, 9% 7 -14 anni 5, 2% 0 -3 anni 40, 9% adulti 47%
qual’è il sesso più coinvolto nell’età pediatrica? casi multipli 2, 69% femmine 44, 59% non noto 4, 33% maschi 48, 39%
perché si avvelena? • necessità fisiologica di esplorare il mondo esterno • curiosità e capacità di ricerca • rapidità di azione • sottovalutazione delle sue risorse • casa non a sua misura • scarsa attenzione dell’adulto
quali sono le dinamiche dell’incidente legate ai comportamenti scorretti degli adulti? le intossicazioni accidentali avvengono quando il prodotto è: v a portata di mano v in uso o preparato per l’uso v messo in contenitore non idoneo v con chiusura di sicurezza manomessa
sintomi al momento della consulenza telefonica n. n. 4, 6% assenti 64, 0% presenti 29, 4% N. B. l’assenza di sintomi non è da sottovalutare: può essere passato troppo poco tempo dall’esposizione.
Attenzione alla terapia: No ‘fai da te’ Ricordiamo che non esiste un antidoto per tutte le sostanze chimiche La terapia più frequente è quella sintomatica Il carbone attivato è quello più utilizzato: ma ha le sue indicazioni e controindicazioni Il latte non è un antidoto, consideriamolo per quello che è, solo un alimento: non bisogna ingerirlo se si ha il dubbio di un’intossicazione Non provocare sempre e comunque il vomito: ha le sue controindicazioni Insegnare a chiamare sempre il CAV
perché il carbone attivato? • perché si comporta come una carta assorbente legando le sostanze chimiche nei vari siti di legame • per fare questo è indispensabile che sia polvere • questa deriva dalla carbonizzazione di sostanze animali e vegetali, che subiscono un processo di attivazione, cioè micronizzazione per ottenere numerosi siti attivi ad alta capacità di adsorbimento
CARBONE ATTIVATO IN POLVERE • LA SUPERFICIE ADSORBENTE E’ AUMENTATA (150 -3000 m 2/g) • LA CONSEGUENZA È LA RIDUZIONE DELL’ASSORBIMENTO SISTEMICO RAPPORTO OTTIMALE TOSSICO/CARBONE ATTIVATO IN POLVERE = 1 : 10
carbone attivato in polvere questi sono i siti di legame dove le forze di Van der Wals (legami deboli) tengono le molecole delle sostanze intrappolate
CARBONE ATTIVATO SI SOMMINISTRA PER OS O S. N. G. IL PIU’ PRECOCEMENTE POSSIBILE DOPO L’ INGESTIONE DI UNA DOSE POTENZIALMENTE TOSSICA DI UNA SOSTANZA ADSORBIBILE È PIÙ EFFICACE, SE SOMMINISTRATO ENTRO 1 ORA, DELLA LAVANDA GASTRICA MA LA SUA EFFICACIA VIENE RIDOTTA DOPO 1 h DALL’INGESTIONE
CARBONE ATTIVATO IN POLVERE COSA ADSORBE? TUTTO!. . . ESCLUSO: ACIDI E BASI FORTI ACIDO BORICO ALCOLI BROMURI GLICOLE ETILENICO MALATHION SALI DI FERRO DDT SALI DI LITIO TOLBUTAMIDE CIANURI SOLVENTI
ALCOLI GLICOLE ETILENICO SALI DI FERRO SALI DI LITIO TOLBUTAMIDE CIANURI DDT BROMURI N. B. PER QUESTE SOSTANZE IL CARBONE ATTIVATO IN POLVERE NON E’ EFFICACE E PER ALCUNE SONO DISPONIBILI ANTIDOTI SPECIFICI A CUI SI DEMANDA MALATHION SOLVENTI Per acidi e basi forti, la somministrazione di carbone attivato in polvere è controindicata in quanto determinerebbe un peggioramento delle lesioni e un ritardo nelle tecniche diagnostiche
no al latte! • il latte è un alimento • non è un antidoto • è controindicato nell’ingestione di solventi, in quanto ne favorisce l’assorbimento • se si verifica ingestione di caustici, ritarda l’esecuzione della gastroscopia in quanto maschera le lesioni sulle mucose
no al vomito se c’è ingestione di: SOLVENTI può verificarsi l’inalazione del solvente respiratorio e provocare una polmonite nell’albero chimica PRODOTTI SCHIUMOGENI può favorire l’aspirazione della schiuma nelle vie aeree e provocare soffocamento CAUSTICI* (prodotti con PH < 2 o >12) provocano la lesione dell’esofago, in andata e ritorno * ATTENZIONE! Se si verifica ingestione di un acido, questo non deve essere tamponato con una base, e viceversa, in quanto avviene una reazione chimica esotermica, che può peggiorare il danno alle mucose
come prevenire? La prevenzione degli avvelenamenti accidentali si attua con interventi di: • PROTEZIONE PASSIVA a livello di produttori e di istituzioni • PROTEZIONE ATTIVA informazione e/o educazione
come viene attuata la protezione passiva? • difficoltà di accesso al contenuto • accesso possibile, ma lento • modifica del formulato, contenuto inferiore alla dose tossica
PROTEZIONE PASSIVA… PASSIVA difficoltà di accesso al contenuto Le confezioni che sono dotate di chiusura di sicurezza contengono sostanze che possono essere pericolose se utilizzate in modo scorretto: INSEGNAMO AD UTILIZZARE LE CHIUSURE DI SICUREZZA E SPIEGHIAMO LA LORO UTILITA’
PROTEZIONE PASSIVA. . . accesso possibile ma lento i farmaci blisterizzati e i porta pillole INSEGNAMO L’UTILITA’ DEI FARMACI NEI BLISTER, SCONSIGLIAMO L’USO DEI PORTAPILLOLE
(a livello di produttori e di istituzioni) PROTEZIONE PASSIVA…modifica del formulato La modifica della formulazione farmaceutica e della dose totale di principio attivo (inferiore a quella tossica per un bambino di 10 Kg di peso) produce un abbattimento delle intossicazioni
PROTEZIONE ATTIVA informazione ed educazione per • pubblico (opuscoli, manifesti, radio, televisione, serate culturali) • educatori (corsi ad hoc) • mamme (corsi di preparazione al parto, in occasione delle vaccinazioni obbligatorie)
PROTEZIONE ATTIVA insegnare al bambino, fin da piccolo a: • identificare i prodotti per quello che sono con relative confezioni • non utilizzare i contenitori come giocattoli • identificare i segnali di pericolo presenti sull’etichetta • riconoscere il pericolo nascosto in alcune piante
simboli di pericolo più comuni TOSSICO FACILMENTE INFIAMMABILE X i X n IRRITANTE NOCIVO CORROSIVO ESPLOSIVO
esempi di piante che intossicano Stella di natale Il lattice presente nella pianta è in grado di provocare irritazione delle mucose con cui si verifica il contatto Lauro ceraso L’ingestione di tutte le parti della pianta provoca: nausea, vomito, vertigini, perdita di coscienza, aritmie cardiache, convulsioni, acidosi metabolica Dieffembachia Il lattice presente nella pianta è in grado di provocare irritazione delle mucose con cui si verifica il contatto Oleandro L’ingestione di tutte le parti della pianta provoca: nausea, dolori addominali, diarrea, aritmie cardiache, cefalea, sonnolenza
PER PREVENIRE…insegnamo ad applicare LE REGOLE D’ORO • NON TRAVASARE mai nessun prodotto chimico in bottiglie che in origine contenevano alimenti • NON TRASFERIRE i farmaci dalle loro confezioni originali • NON MANOMETTERE le chiusure di sicurezza delle confezioni • LEGGERE sempre le etichette con le norme d’uso del prodotto • INSEGNARE al bambino a riconoscere i pericoli
. . . E A CHIEDERSI SEMPRE: ho riposto i prodotti chimici in luoghi sicuri, non raggiungibili dal bambino? li metto lontani dai cibi e dalle bevande? li conservo nella loro confezione originale? leggo attentamente le etichette e le istruzioni prima di usarli? mi sono informato se le piante di casa o del giardino sono tossiche se ingerite? ripongo gli antiparassitari per le piante in luoghi sicuri?
a chi rivolgersi in caso di incidente EMERGENZA SANITARIA 118 CAV* di Milano 02 -66101029 CAV di Pavia 0382 -24444 CAV di Bergamo 800 -883300 (* CAV = centro antiveleni) Per informazioni relative alla prevenzione delle intossicazioni domestiche rivolgersi alla propria ASL - Dip. di Prevenzione
- Ufficio prevenzione infortuni
- Infortuni mancati
- Indice frequenza infortuni
- Infortuni
- Infortuni
- Dipartimento prevenzione asl viterbo
- Forum prevenzione incendi
- Condotte per controllo del fumo
- Ic campagna capoluogo
- Impiego operativo di campagna - l. 187/76 art.17 (1/5)
- Istituto comprensivo campagna capoluogo
- Lyne campagna
- Servizio hlr
- Servizio centrale investigazione criminalità organizzata
- Servizio trasporti trento
- Supervalutazione servizio estero
- Le fasi del processo di aiuto
- Helen perlman
- Organizzazione servizio sanitario regione liguria
- Successione delle vivande
- Servizio glaciologico lombardo
- Metodi e tecniche del servizio sociale slide
- 5 attributi di greenwood
- Plurale di leader
- Maternità servizio civile
- Modello sistemico relazionale servizio sociale
- Questionario abitudini alimentari
- Distretto sanitario roseto
- Personalizzazione degli apprendimenti
- Zone astronomiche
- Schema atti degli apostoli
- Giorno solare e sidereo zanichelli
- Legge degli eventi rari
- Agnosia cromatica
- Classificazione degli alimenti
- Architettura degli elaboratori univr
- Ordine psicologi cagliari
- Ordine degli umiliati
- Controllo budgetario e analisi degli scostamenti
- A quale genere appartiene i promessi sposi
- I nidi degli isotteri
- Assiri dove vivevano
- Filastrocca degli elefanti
- Linea del tempo degli ebrei
- Urto anelastico
- Ordine degli psicologi calabria