CAGNE FATTRICI Le fattrici devono essere in peso
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CAGNE FATTRICI Le fattrici devono essere in peso forma al momento dell’accoppiamento Se sottopeso possibilità di: • ridotta ovulazione • difficoltà a consumare successivamente la quantità di cibo necessaria a sé e ai feti, durante la gravidanza e la lattazione (minor peso dei cuccioli alla nascita e maggior mortalità neonatale) Se sovrappeso possibilità di: • ridotta ovulazione • maggior incidenza di distocie (feti di maggiori dimensioni e vie del parto più strette) Alcuni autori consigliano di aumentare del 5 -10% la quantità di cibo in corrispondenza del proestro (flushing)
EFFETTI DELLA MALNUTRIZIONE NELLE CAGNE FATTRICI Carenza proteica peso alla nascita dei cuccioli morbilità e mortalità neonatale difese immunitarie dei cuccioli Assenza di carboidrati nella dieta peso alla nascita dei cuccioli morbilità e mortalità neonatale Carenza di zinco riassorbimento fetale cucciolate numericamente ridotte Carenza di ferro, biotina e Vit. B 6 immunità ed efficacia delle vaccinazioni Ipervitaminosi A malformazioni congenite cucciolate numericamente ridotte Ipervitaminosi D calcificazioni dei tessuti molli
ALIMENTAZIONE DELLE CAGNE DURANTE LA GRAVIDANZA v Normale dieta di mantenimento nelle prime 4 settimane. v Dalla 5 a settimana si passa ad una nuova razione con graduale aumento della quantità di cibo somministrata giornalmente (in prossimità del parto questa sarà superiore del 25 - 50% a quella di mantenimento). v E’ opportuno somministrare più piccoli pasti al giorno di una razione altamente digeribile. v Al momento del parto il peso corporeo della cagna dovrebbe essere il 120 - 125% del peso normale, subito dopo il parto circa il 105 - 110%.
CARATTERISTICHE DELLA RAZIONE PER CAGNE IN GRAVIDANZA Il 20% dell’energia dovrebbe provenire da carboidrati poiché i feti impiegano esclusivamente glucosio: in assenza di carboidrati il tenore proteico della razione viene raddoppiato per sostenere la necessaria gluconeogenesi. La razione deve garantire un elevato apporto proteico (10 g PGdig. /MJ EM), qualora non si conoscano la quantità e/o la qualità delle proteine della dieta essa può essere integrata con: 1 g/kg peso/d di fegato bovino oppure 3 uova bollite/10 kg peso/settimana oppure 20 ml/kg peso/d di latte vaccino intero Per evitare fenomeni di costipazione nel corso dell’ultima settimana si può ricorrere a: 3 -5 g/kg peso/d di fegato bovino oppure 20 -25 ml/kg peso/d di latte oppure crusca di frumento o farina di medica al 2 -3%
PARTO v Ad uno o due giorni dal parto la cagna diviene inappetente, qualora ciò non avvenga la quantità di cibo deve essere ridotta per evitare un eccessivo riempimento intestinale al momento del parto v La temperatura corporea scende di 1 °C 12 -18 ore prima dell’inizio del travaglio. v Durante il parto la cagna deve avere a disposizione acqua fresca. v La cagna generalmente mangia le placente, in presenza di un elevato numero una parte di esse andrà allontanata. v Dopo il parto si può somministrare una zuppa costituita da farina d’avena, semi di lino, latte, tuorlo d’uovo, carne di buona qualità e sale da cucina (300 mg/kg peso).
CAGNE IN LATTAZIONE Durante la lattazione dobbiamo garantire una sufficiente produzione di latte evitando un eccessivo dimagrimento della femmina (non oltre il 5 -10% del normale peso corporeo). La quantità di cibo dipende dal momento della lattazione (picco intorno alla 3 a-5 a sett. ) e dal numero di cuccioli: si aumenta la quantità di cibo del 25% per ogni cucciolo; si aumenta l’apporto energetico di 220 kcal per kg di cucciolata Dopo la 5 a-6 a sett. si comincia a ridurre la quantità di cibo
CAGNE IN LATTAZIONE La razione è caratterizzata da elevato livello energetico (18 MJ/kg s. s. ) e proteico (12 g PG dig. /MJ EM) Il 10 -20% dell’energia dovrebbe provenire da carboidrati (glucosio per la sintesi del lattosio) Fonti ideali di proteine sono carne (povera di connettivo), fegato, ricotta, uova bollite e latte intero
ALIMENTAZIONE DELLE CAGNE ALLO SVEZZAMENTO Lo svezzamento avviene in natura tra la 6 a e la 10 a settimana, gli allevatori svezzano intorno alla 7 a-8 a settimana Al fine di provocare l’interruzione della produzione di latte si può adottare il seguente piano di razionamento: giorno precedente l’allontanamento dei cuccioli giorno dell’allontanamento 1° giorno dopo l’allontanamento 2° giorno dopo l’allontanamento 3° giorno dopo l’allontanamento digiuno 25% RM 50% RM 75% RM 100% RM