Breve storia dei Diritti dellInfanzia e dellAdolescenza Caserta
Breve storia dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Caserta 24 e 25 Novembre 2007
Dichiarazione della Società delle Nazioni La condizione dei bambini e degli adolescenti è una delle tematiche di maggior interesse nell’ambito del diritto internazionale generale in quanto correlata ad una serie di fenomeni, che hanno avuto inizio sin dalla seconda metà del XIX secolo, volti progressivamente a riconoscere il bambino e l’adolescente quale soggetto titolare di diritti e membro della comunità alla pari delle persone adulte. Dichiarazione della Società delle Nazioni, adottata nel 1924, su iniziativa dell’organizzazione Save the Children Alliance. In essa il bambino viene considerato soggetto di diritto, nonché oggetto di protezione “speciale”, proprio in considerazione del particolare status che egli riveste nell’ambito più ristretto del nucleo familiare ed in quello più ampio della comunità sociale.
DUDU e Patti 1966 (1976) Nell’Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo si enuncia il principio secondo il quale “la maternità e l’infanzia hanno diritto a cura e protezione speciali”, ed ancora, nell’art. 26 si sottolinea che “l’istruzione è strumento di pieno sviluppo della persona umana”. Nei Patti delle Nazioni Unite sui diritti civili e politici, e sui diritti economici, sociali e culturali del 1966 (1976) si evidenziano, quali precipui compiti degli Stati parti contraenti, quelli di tutelare i bambini responsabili di reati, separandoli dagli adulti negli istituti di pena (art. 10), di tutelarli nei casi di scioglimento del nucleo familiare (art. 23, par. 4), nell’adozione di adeguate misure di tutela senza alcuna discriminazione di razza, colore, sesso, lingua, religione, origine nazionale o sociale, nascita, nonché del diritto al nome ed alla nazionalità (art. 24); ed ancora di procedere ad una effettiva protezione della famiglia quando essa è responsabile della cura ed educazione dei bambini (art. 10), e tutelare il bambino nel soddisfacimento delle essenziali condizioni di benessere e salute (art. 10, par. 3, ed art. 12 par. 2).
Cronologia storica 1919 – Il riconoscimento a livello internazionale dei diritti dell’infanzia si deve in buona parte a una donna inglese Eglantyne Jebb. Nel primo dopoguerra crea Save the Children Fund in risposta alle tragiche sofferenze di migliaia di bambini europei 1924 – La Società delle Nazioni Unite adotta la Dichiarazione di Ginevra sui diritti del Fanciullo, redatta dall’International Union for Child Welfare. 1946 - l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dava vita all’UNICEF (United Nations International Children’s Emergency Fund), il Fondo Internazionale di Emergenza delle Nazioni Unite per l’Infanzia, che più tardi divenne semplicemente Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Nell’acronimo originario, le parole Internazionale ed Emergenza ne sottolineavano l’estrema necessità dell’operato nella fase della faticosa ricostruzione postbellica. 1948 – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, il cui articolo 25 afferma che l’infanzia ha “diritto a speciali cure e assistenza”. 1959 – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. 1979 – Le Nazioni Unite dichiarano il 1979 l’Anno Internazionale del Bambino. 1989 – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva all’unanimità la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che entra in vigore l’anno successivo.
Statistiche sull’Infanzia n n n n n Numero di bambini nel mondo: 2, 2 miliardi. Numero di bambini che vivono in povertà: oltre 1 miliardo Bambini nei paesi in via di sviluppo che vivono in case prive di servizi igienici e acqua potabile: rispettivamente, 1 su 3 e 1 su 5. Bambini di paesi in via di sviluppo che non hanno accesso all'assistenza sanitaria: 1 su 7 Bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni giorno a causa di malattie prevenibili: 29. 158 Totale dei bambini morti nel 2003: 10, 6 milioni Speranza di vita media per un bambino nato in Giappone: 85 Speranza di vita media per un bambino nato in Zambia: 33 Percentuale dei bambini sottopeso alla nascita in Sudan: 31 Totale dei bambini uccisi in Ruanda nel 1994: 300. 000 Percentuale di decessi infantili tra i 3, 6 milioni di persone uccise in guerra dal 1990: 45% Aumento medio del tasso di mortalità infantile 0 -5 anni durante una guerra “tipica” di 5 anni: 13% Numero dei bambini sfruttati nell'industria del sesso: 2 milioni Costo di produzione di una mina antiuomo: meno 3 dollari USA Costo di bonifica di una mina antiuomo: fino a 1. 000 dollari USA Paesi che hanno ratificato la Convenzione sui diritti dell'infanzia: 192 Paesi che non hanno ratificato la Convenzione sui diritti dell'infanzia: 2 Fonte www. infanzia. it
Infanzia e HIV/AIDS Dati aggiornati ad aprile 2007 Stime globali sulla pandemia n 39, 5 milioni di persone nel mondo sono sieropositive. 2, 3 milioni hanno un'età inferiore ai 15 anni e circa il 90% di essi vivono nell'Africa sub-sahariana n Nel 2006 4, 3 milioni di persone hanno contratto il virus. Di queste, 540. 000 sono bambini sotto i 15 anni n Nel 2006, 2, 9 milioni di persone sono morte per cause correlate all'AIDS. Di queste, 380. 000 erano bambini sotto i 15 anni
Bambini (0 -15 anni) sieropositivi: dati regionali Africa Sub-sahariana: circa 2 milioni Asia meridionale: 170. 000 Asia orientale: 6. 400 Oceania (Australia, Fiji, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea): 3. 000 America Latina: 32. 000 Caraibi: 22. 000 Nord Africa e Medio-Oriente: 31. 000 Europa dell'Est e Asia centrale: 6. 900 Europa centrale e occidentale: 4. 000 Nord America: 11. 000 Trattamenti e cure pediatriche Soltanto il 10% dei bambini sieropositivi riceve cure adeguate. Globalmente, nel 2005, erano 780. 000 i bambini (<15 anni) sieropositivi bisognosi di farmaci antiretrovirali. Circa 4 milioni di bambini necessitano del cotrimoxazolo, un antibiotico facilmente reperibile che costa solo tre centesimi di dollari al giorno per bambino. Il cotrimoxazolo previene le infezioni che possono essere letali per un bambino sieropositivo o per un neonato figlio di madre sieropositiva. Esso inoltre può ritardare i sintomi dell'AIDS e il bisogno di ulteriori terapie antiretrovirali. I dati mostrano che in assenza di trattamenti medici adeguati, un terzo dei bambini sieropositivi muore prima di compiere un anno e circa metà entro il secondo anno di vita.
Protezione, cure e aiuti per i bambini affetti da AIDS 15, 2 milioni di bambini e ragazzi minori di 18 anni hanno perso uno o entrambi i genitori per colpa dell'AIDS. Di questi, 12 milioni si trovano nell'Africa Sub-sahariana. Si stima che entro il 2010 più di 20 milioni di bambini dell'Africa Sub-sahariana saranno rimasti orfani a causa dell'AIDS. Meno del 10% dei bambini rimasti orfani o resi in altro modo vulnerabili dall'AIDS riceve aiuti o servizi al di fuori della loro comunità. Una ricerca condotta da Organizzazioni non governative in 28 Stati africani ha rivelato che da 3, 3 a 5 milioni di bambini orfani o resi particolarmente vulnerabili dall'epidemia ricevono prestazioni di assistenza sociale (scuola, cure sanitarie, sostegno alimentare o economico, supporto psico-sociale ecc. ). Fonte UNICEF
Caso Paese: Albania Un terzo delle scuole nelle province rurali non è dotata di servizi igienici, lo stesso degrado riguarda gli istituti per bambini abbandonati. Appena il 18% delle donne incinte ha assistenza prenatale nel primo trimestre di gravidanza, il 94% dei minori con handicap vive recluso in casa. Il traffico e lo sfruttamento economico e sessuale dei minori, controllato da una potente criminalità organizzata, continuano a essere piaghe assai diffuse, soprattutto fra i bambini della minoranza Rom, senza che abbia preso corpo una politica precisa di contrasto di questi fenomeni. I minori che violano la legge sono tuttora incarcerati insieme agli adulti, come ormai accade solo in pochi Stati del pianeta. Un tasso di disoccupazione senza eguali in Europa induce moltissimi giovani ad emigrare all'estero con qualsiasi mezzo: un quinto dei giovani (15 -24 anni) albanesi vive all'estero, e il 44% dei giovani dichiara di aspirare a lasciare il Paese non appena possibile. Secondo l'Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (IOM), in Europa sono 30. 000 le ragazze albanesi sfruttate nel mercato del sesso. Non si attenua l'impressionante divario fra strutture sociali e sanitarie urbane e rurali, dove le prime sono sovraffollate e le seconde di qualità estremamente scadente: i tassi di mortalità infantile e malnutrizione delle aree rurali sono tipicamente quelli di un Paese in via di sviluppo. Anche nella scuola si registrano ritardi gravissimi nella formazione degli insegnanti, una pessima qualità dei curricula e dei materiali didattici e un'elevatissima dispersione scolastica, anticamera del vasto ricorso al lavoro minorile. Circa 8. 000 bambini in età scolare lavorano sulla strada. Gli asili, un tempo garantiti a tutti, sono oggi accessibili a meno di metà delle famiglie, percentuale che scende al 13% nelle campagne. La consapevolezza del pericolo dell'HIV/AIDS rimane molto bassa, vanificando i timidi tentativi di prevenzione dei comportamenti a rischio. Tra i tossicodipendenti è prevalente lo scambio di siringhe usate, e l'80% di essi ha rapporti sessuali con partner occasionali senza preservativo. Le stime ufficiali sul numero dei sieropositivi sono probabilmente 10 o 15 volte inferiori alla realtà.
Statistiche sull’Infanzia n. Mortalità infantile entro il primo anno di vita: 16 ogni mille nascite n. Mortalità infantile entro il 5° anno di vita: 18 ogni mille nati vivi n. Tasso netto di iscrizione alla scuola primaria: 95% femmine, 96% maschi n. Tasso di alfabetismo fra gli adulti: 98% femmine, 99% maschi n. Speranza di vita alla nascita: 74 anni n. Prodotto nazionale lordo pro capite: 2. 580 dollari USA n. Crescita annua della ricchezza nazionale (PIL) nel periodo 1990 -2005: 5, 2% n. Accesso all'acqua potabile: 96% della popolazione (94% nelle aree rurali) n. Accesso a servizi igienici adeguati: 91% della popolazione (84% nelle aree rurali) Fonte: Rapporto UNICEF "La Condizione dell'infanzia nel mondo 2007"
Il bambino pensa con il sentimento, non con l’intelletto. I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. I bambini sono tutti uguali e tutti diversi; tutti uguali per i diritti e tutti diversi per la personalità. Quando un bambino tocca, afferra, lancia un oggetto, agisce sull’ambiente per provocarne un cambiamento, un suono, una vibrazione: noi giochiamo, lui studia. J. Korczak
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Sitografia www. crin. org The Child Rights Information Network (CRIN) is a global network that disseminates information about the Convention on the Rights of the Child and child rights amongst non-governmental organisations (NGOs), United Nations agencies, inter-governmental organisation (IGOs), educational institutions, and other child rights experts. The Coordinating Unit is based in London, UK. www. unicef. it www. savethechildren. it www. infanziaediritti. it www. volint. it www. infanzia. it www. bambinisoldato. it
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