BREAK EVEN ANALYSIS Danilo Trignetti 5A prg BREAK
BREAK EVEN ANALYSIS Danilo Trignetti 5^A prg
BREAK EVEN ANALYSIS SIGNIFICATO : = Analisi costi-volumi-risultati FINALITA’ : Ottenere valide informazioni a supporto delle decisioni correnti aziendali.
OBIETTIVO : Determinare a quale grado di sfruttamento della capacità produttiva o in corrispondenza di quale volume di vendita o di quale ammontare di fatturato dell’impresa si realizza l’EQUILIBRIO ECONOMICO BREAK EVEN POINT (= punto di rottura o punto di equilibrio) volume di vendita o fatturato per il quale COSTI TOTALI = RICAVI TOTALI RISULTATO ECONOMICO = 0
METODI DI RISOLUZIONE : 1. ALGEBRICO rappresenta tramite equazioni le relazioni esistenti tra le variabili in oggetto (costi e ricavi). 2. GRAFICO rappresenta le funzioni di costo e di ricavo in un sistema di assi cartesiani.
1. METODO ALGEBRICO q cv p CF CV CT RT = = = = CT RT quantità prodotta e venduta costo variabile unitario prezzo unitario di vendita costi fissi annui costi variabili progressivi annui costi totali annui ricavi totali annui = = CF + CV= pxq Il B. E. P. si realizza dove CF + cv x q CT = RT
CT = CF + cv x q RT = pxq CF q = p - cv p – cv = margine unitario di contribuzione, con il quale ogni prodotto partecipa alla copertura dei costi fissi
2. METODO GRAFICO e B. E. P. Area a t i d r di pe Ar util i d ea
CASI DI IMPIEGO DEL MODELLO : Situazioni in cui occorre stabilire come si modifica il risultato aziendale al variare dei costi, dei prezzi di vendita, della struttura produttiva, della quantità prodotta e venduta. Ricerca dell’ammontare dei ricavi o del livello di quantità vendute da raggiungere per ottenere un prefissato risultato economico. Indagine sulla compatibilità tra potenzialità del mercato e struttura produttiva.
LIMITI DEL MODELLO: MODELLO Le quantità prodotte sono ipotizzate uguali a quelle vendute, a prescindere dalle scorte di magazzino. Il modello risulta eccessivamente semplificato per le imprese che realizzano più prodotti: il mix delle vendite dei vari prodotti non si presenta costante nel tempo. La distinzione tra costi fissi e costi variabili non è sempre di facile determinazione.
Grazie per l’attenzione… Un saluto particolare a tutta la 5^A prg in particolare a Sergio Ciarla e Gennaro Colucci, aggiungendo 1 caloroso abbraccio ai miei cari vicinanti di banco Daniele Tondi, Pasquale Passarelli, Giovanni Cappella e Alessio Struzzolino…
Professor Nicola Reale voglio concludere con il dire che: FORSE MERITO UN BELL’OTTO KE NE DITE? ? Ps: FORZA JUVEEEEE. . !!!!!
- Slides: 11