BORROMINI LE ARCHITETTURE ROMANE Francesco Castelli Nacque a
BORROMINI LE ARCHITETTURE ROMANE • Francesco Castelli • Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599 • Iniziò la sua carriera come intagliatore di pietre • Si trasferì giovane a Milano, dove cominciò il proprio apprendistato nella fabbrica del Duomo Di Milano • Giunse a Roma nel 1619 e iniziò a lavorare come assistente di Carlo Maderno • Alla morte di Maderno venne nominato primo assistente da Bernini • Trovandosi in contrasto con Bernini, cominciò la sua attività autonomamente
CHIESA DI S. CARLO ALLE QUATTRO FONTANE Ritratto di San Carlo Borromeo, Figino Giovanni Ambrogio Pianta della chiesa e del convento di S. Carlo alle quattro fontane • La realizzazione dell’intero complesso venne commissionata dalla comunità dei Padri Trinitari Spagnoli, i quali avevano il desiderio di effettuare un degno restauro della loro chiesa, una piccola cappella dedicata alla Ss. Trinità e a San Carlo Borromeo • L’architettura romana di Borromini è caratterizzata da piante molto elaborate, la cui complessità è nascosta da un effetto di continuità spaziale. • La facciata è caratterizzata da due ordini completamente separati
Ingrandimento della sommità della calotta interna della cupola
• L’interno della chiesa si presenta raccolto ma molto elaborato • Negli intercolumni si aprono otto piccole nicchie ad arco triobo formato da una doppia conchiglia. Questo motivo, arricchito da foglie appuntite si ripete nell'arco delle nicchie più ampie in un numero complessivo di dodici. • Partendo dalla scala grafica di S. Pietro, in cui la facciata è uguale a 115 metri, sovrapponendo la sezione trasversale di S. Carlo, le cui dimensioni sono uguali a 19 metri di larghezza e 56 metri di altezza, si vede immediatamente la relazione tra le due strutture ed il motivo per cui la piccola chiesa fu chiamata "s. Carlino", rispetto alla chiesa più grande del mondo. Chiostro Interno della chiesa Sovrapposizione della chiesa di S. Carlo sulla facciata di S. Pietro in Vaticano
CHIESA DI S. IVO ALLA SAPIENZA • Originariamente nacque per volontà di papa Leone X come cappella universitaria dedicata ai Ss. Leone papa e Fortunato martire. • Quando Borromini iniziò i lavori, la facciata concava, in uno dei lati corti del cortile era già parzialmente edificata. • La pianta scelta fu mistilinea , esagonale e determinata dall’intersezione di due triangoli equilateri.
Ingrandimento della sommità della calotta interna della cupola
• La cupola si conclude con una lanterna con doppie colonne e rientranze concave ed una spirale, culminante in una corona fiammata, sopra la quale ci sono una tiara, un globo, la colomba dei Pamphili con il ramoscello d’olivo in bocca e la croce. • All'interno il fluire concavo e convesso delle pareti viene interrotto da angoli vivi e segmenti rettilinee. • Nella parte interna del cortile e nella chiesa e sulla facciata si trovano gli stemmi dei papi che contribuirono alle decorazioni e alla costruzione del presente edificio. Lanterna Interno della chiesa Particolari della facciata
GALLERIA DI PALAZZO SPADA • Si tratta di un corridoio colonnato di 8, 82 metri di lunghezza, che per una serie di accorgimenti architettonici e prospettici, sembra misurarne circa 35. • Il muro di fondo della galleria, in origine dipinto con una finta vegetazione in trompe-l’oeil, ospita oggi una statuetta di guerriero romano che diviene visivamente il punto di fuga dell’intera architettura.
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