BERNINI PER I BORGHESE GIAN LORENZO BERNINI Gian
BERNINI PER I BORGHESE
GIAN LORENZO BERNINI Gian Lorenzo entrò in contatto con il suo primo committente: il cardinale fiorentino Maffeo Barberini. La qualità delle sue opere si attirò le attenzioni di un altro porporato, Scipione Caffarelli-Borghese, che nel 1618 decise di scommettere sul Bernini - all'epoca appena ventenne - affidandogli l'esecuzione di un piccolo busto raffigurante lo zio Paolo V. Acceso dalla genialità del giovane scultore, Scipione ne divenne un entusiasta mecenate, commissionandogli la realizzazione di opere che lo tennero impegnato dal 1618 al 1625. In questo lustro, infatti, Bernini diede prova della perizia raggiunta nelle sculture licenziando il gruppo raffigurante Enea, Anchise e Ascanio fuggitivi da Troia (1618 -1619), il Ratto di Proserpina (1621 -1622), il David (1623 -1624) e l'Apollo e Dafne
RITRATTO LUIGI XIV • Data dell'opera: • Data di realizzazione : 1665 • Collocazione: Francia, Castello, Salone di Diana • La statua realizzata dal Bernini prevedeva una trasposizione di Re Luigi XIV in veste divine, il quale stava scalando la vetta della virtù, proprio come aveva fatto Eracle prima di lui
SCIPIONE BORGHESE e GIAN LORENZO BERNINI Scipione era il figlio di Francesco Caffarelli e Ortensia Borghese. A causa di alcune difficoltà economiche del padre la sua educazione fu finanziata dallo zio materno, il quale una volta divenuto Papa col nome di Paolo V fu da lui adottato, assumendone il cognome. (venne nominato Cardinale a soli 29 anni) Scipione aveva una passione collezionistica sfrenata che cercava di soddisfare in ogni modo. Non era un raffinato intellettuale ma un vorace raccoglitore di opere d’arte con una mediocre cultura compensata però da un occhio formidabile.
SCIPIONE BORGHESE • • • Data di realizzazione: 1632 Dimensioni: 78 cm Scipione è rappresentato con la tipica veste cardinalizia e con la berretta, e la posizione fiera in cui è stato rappresentato, esalta il suo grado ed importanza all’interno della Chiesa di Roma. Lo sguardo è fisso e le labbra sono leggermente dischiuse, come se stesse per parlare; a rendere ancor più realistica la sensazione di movimento da parte del soggetto ci pensano le innumerevoli pieghe della veste, che seguono il movimento del suo corpo
ENEA, ANCHISE E ASCANIO • Data di realizzazione: 1618 -1619 • Dimensioni: 220 cm
DAVID Data di realizzazione : 1623 -1624 Dimensioni : 170 cm David è in piedi, con il busto ruotato verso la sua destra. Con le mani tende la frombola, armata con il grosso sasso. Il suo volto è contratto in una smorfia che rivela una profonda concentrazione. Il giovane eroe è nudo, come una statua classica, coperto solo da un panneggio stretto intorno ai fianchi. In basso si notano la corazza del Re Saul e la cetra decorata con una testa d’aquila. Tale simbolo indicava la famiglia del cardinale Caffarelli- Borghese.
La statua è un’opera giovanile che risente fortemente dell’ispirazione della figura di polifemo realizzata da Annibale Carracci.
Mentre il David di Michelangelo ricorda la statuaria classica, in particolare il Doriforo di Policleto, quello di Bernini si ispira a quella Ellenistica, elemento reperibile nell’espressività quasi emotiva dell’eroe biblico eretto sulla sua nobile figura.
IL RATTO DI PROSERPINA • Data di realizzazione : dal 16211622 • Dimensioni : 255 cm; esclusa la base 109 cm • “Quisquis humi pronus flores legis, inspice saevi me Ditis ad domum rapi” [O tu che, chino a terra, raccogli fiori, guardami mentre vengo rapita verso la casa del crudele Dite]
APOLLO E DAFNE Data di realizzazione : dal 1622 al 1625 Dimensioni : 243 cm “Quisquis amans sequitur fugitivae gaudia formae fronde manus implet baccas seu carpit amaras “ [chi amando insegue le gioie della bellezza fugace riempie la mano di fronde e coglie bacche amare]
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