Basi di Dati Modello Concettuale dei Dati Concetti
Basi di Dati Modello Concettuale dei Dati: Concetti Fondamentali versione 2. 0 Questo lavoro è concesso in uso secondo i termini di una licenza Creative Commons (vedi ultima pagina) G. Mecca – mecca@unibas. it – Università della Basilicata
Mod. Concettuale >> Sommario Concetti Fondamentali m Introduzione ðRaccolta dei Requisiti m Diagramma Concettuale delle Classi ðClasse ðAssociazione ðCardinalità ðGeneralizzazione m Linee Guida per la Modellazione G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 2
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Introduzione m Modellazione concettuale ðattività svolta durante l’analisi m Obiettivo ðdefinire il modello concettuale dei dati m Funzioni nel processo di sviluppo ðanalizzare le relazioni tra i dati ðdefinire il nucleo delle classi (componenti) ðguidare la progettazione della base di dati G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 3
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Introduzione m Il punto di partenza ðla raccolta dei requisiti m Raccolta dei Requisiti ði requisiti iniziali sono normalmente imprecisi ðè necessario precisarli e approfondirli ðin sintesi, si tratta di comprendere come funziona la realtà a cui l’applicazione si riferisce G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 4
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Introduzione Raccolta dei Requisiti m Fonti per la raccolta ðutenti dell’applicazione, attraverso interviste e questionari ðdocumentazione esistente (leggi e normative, regolamenti interni) ðmodulistica usata dall’organizzazione m Il problema delle fonti ðfonti diverse possono fornire informazioni contrastanti G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 5
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Introduzione Raccolta dei Requisiti m Attenzione ðè un’attività difficile e poco standardizzabile m Suggerimenti ðeffettuare iterazioni ripetute con gli utenti ðtenere presente la prospettiva dell’utente sull’applicazione ðaccertarsi di adottare un linguaggio comune ðidentificare i casi d’uso e discuterne le attività in dettaglio, individuando le priorità G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 6
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Introduzione Raccolta dei Requisiti m Caso fortunato ðgli utenti conoscono UML ðè possibile basare la comunicazione sugli schemi concettuali intermedi m Al termine del processo i requisiti sono descritti da ðun documento di sintesi ðlo schema concettuale prodotto G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 7
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi di UML m Nel nostro approccio ðdiagramma delle classi di UML ðci sono altri approcci molto simili; esempio: modello Entità-Relazione (ER) >> m Modello concettuale ðclassi con attributi ðassociazioni ðcardinalità ðgeneralizzazioni G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 8
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi di UML m Il termine classe nella terminologia UML ðviene utilizzato con significati diversi m A livello concettuale ðclasse come rappresentazione di un insieme di oggetti della realtà m A livello di progetto ðclasse come specifica di una classe software m A livello di implementazione ðclasse come documentazione di una classe software G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 9
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi di UML m In questa lezione ðsiamo in fase di analisi ðnon bisogna commettere l’errore di fraintendere gli obiettivi del modello m Obiettivi del modello concettuale ðdescrivere i concetti della realtà di interesse ðnon componenti software dell’applicazione (nè tabelle, nè classi del linguaggio di prog. ) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 10
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi di UML m Errori tipici ðdescrivere i dettagli delle tabelle ðdescrivere i metodi delle classi m Livello di astrazione opportuno ðnon è necessario che nel modello concettuale ci siano tutti gli attributi ðnon è normalmente rilevante il tipo degli attributi G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 11
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Un Esempio: Il S. I. Universitario m m m m E’ necessario sviluppare un frammento del S. I. utilizzato dalla segreteria studenti per la gestione dei dati dei corsi di laurea in Informatica dell’Università della Basilicata Il sistema deve gestire i dati degli studenti della laurea triennale e specialistica. Per ciascuno studente è necessario gestire i dati relativi agli esami sostenuti Il sistema deve inoltre gestire i dati relativi agli insegnamenti offerti, e i dati relativi agli esami sostenuti per ciascun insegnamento Per ciascun corso è necessario tenere traccia dei docenti, che possono essere uno o più, e che sono interni o supplenti esterni; Per ogni docente si tiene traccia dei recapiti telefonici, per poter contattare il docente in caso di problemi relativi agli esami sostenuti Per gli studenti, è necessario tenere traccia del docente relatore della prova finale e dei dati del tirocinio svolto. Gli studenti della laurea triennale possono chiedere un relatore solo se sono iscritti al terzo anno Infine, il sistema deve tenere traccia delle attività di tutorato svolte dagli studenti della laurea sp. nei confronti degli studenti della laurea triennale G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 12
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi m “Concetti” della realtà di interesse ðfatti, persone, cose, con esistenza autonoma ðesempio: studente, corso, esame, docente m Istanza di una classe ðinsieme di oggetti della realtà di interesse m Le classi hanno attributi ðproprietà rilevanti per l’applicazione ðstereotipo <<id>> per gli identificatori ðstereotipo: notazione per indicare che un costrutto ha un ruolo ben identificabile G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 13
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi m Esempi: Studente Corso Esame Docente <<id>> matricola <<id> codice voto cognome titolo lode nome ciclo data qualifica anno. Di. Corso nome della classe attributi (proprietà) classe Tirocinio sede data. Inizio durata identificatore (stereotipo) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 14
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi m Istanze delle classi {77777, Bruno Pasquale, 1} Studente <<id>> matricola cognome anno. Di. Corso G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati {444, Pinco, Palla, 3} {88888, Pinco, Pietro, 1} 15
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Associazioni m Relazione tra classi ðlegame logico rilevante per l’applicazione ðes: superamento tra studente ed esame ðes: titolarità tra docente e corso m Istanza di un’associazione ðinsieme di archi tra le istanze delle classi coinvolte G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 16
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Associazioni m Esempi: verso di lettura del nome Studente <<id>> matricola cognome dell’ associazione Corso Docente < relatore cognome qualifica titolarità <<id>> codice titolo ciclo anno. Di. Corso associazione G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 17
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Associazioni: Istanze Studenti {77777, Bruno Pasquale, 1} {Totti, Francesco, ordinario} {Vieri, Christian, associato} {Del Piero, Alex} {444, Pinco, Palla, 3} {111, Rossi, Mario 1} {88888, Pinco, Pietro, 1} Docenti G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 18
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità m Vincoli sulle associazioni ðvincoli sul numero di archi tra gli oggetti m Vincoli sugli attributi ðnumero di valori dell’attributo m Cardinalità minima ðnormalmente 0 oppure 1 m Cardinalità massima ðnormalmente 1 oppure * (n) (ma anche 3 o 5) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 19
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità m Cardinalità di una associazione ðespresse per entrambe le classi ðquattro cardinalità (ma alcune possono essere omesse) m Cardinalità di una classe in un’associazione ðnumero di minimo e massimo di oggetti della classe associabili ad un oggetto dell’altra G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 20
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità cardinalità minima cardinalità massima m Esempi: Studente <<id>> matricola cognome anno. Di. Corso cardinalità di attributo Docente < relatore 0. . * cognome 0. . 1 qualifica Corso titolarità 0. . * <<id>> codice titolo 0. . * ciclo num. Telefono [0. . *] cardinalità di associazione G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 21
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità cardinalità relatore > 0. . 1 Studenti cardinalità 0. . * {Totti, Francesco, ordinario} {Vieri, Christian, associato} {Del Piero, Alex} {444, Pinco, Palla, 3} {77777, Bruno Pasquale, 1} {111, Rossi, Mario 1} {88888, Pinco, Pietro, 1} Docenti G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 22
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità m Classificazione delle associazioni rispetto alla cardinalità ðuno a uno: cardinalità massima 1 da tutte e due le parti ðuno a molti: cardinalità massima 1 da una parte e * dall’altra ðmolti a molti: cardinalità massima * da tutte e due le parti G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 23
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Cardinalità 0. . 1 ha svolto > associazione uno a uno Tirocinio sede associazione molti a molti data. Inizio durata 1. . 1 Studente Docente <<id>> matricola cognome < relatore 0. . * cognome 0. . 1 qualifica anno. Di. Corso <<id>> codice titolarità 0. . * titolo ciclo num. Telefono [0. . *] 1. . 1 Esame ha sostenuto > voto 0. . * lode data G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati relativo a > 0. . * associazione uno a molti 24
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Generalizzazioni m Relazioni tra i concetti rappr. dalle classi ðsuperclasse (padre): concetto più generale ðsottoclasse (figlio): concetto più specifico m Implicano la semantica dell’ereditarietà ðle proprietà e le associazioni del padre sono anche proprietà e associazioni dei figli ðle istanze dei figli sono anche istanze del padre G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 25
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Generalizzazione Docente Studente cognome <<id>> matricola nome cognome qualifica nome num. Telefono [0. . *] anno. Di. Corso Docente. Interno Supplente facoltà G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Studente Laurea Triennale Studente Laurea Specialistica 26
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Generalizzazione: Istanze Docente {Vieri, Christian, associato} cognome qualifica {Del Piero, Alex} num. Telefono [0. . *] Docente. Interno {Totti, Francesco, ordinario} Supplente facoltà {Totti, Francesco, ordinario, ingegneria} {Vieri, Christian, associato, scienze} Docente {Del Piero, Alex} Docente. Interno G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Supplente 27
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Il Diagramma Completo m Il diagramma completo contiene tutti i costrutti visti m E’ possibile aggiungere annotazioni ðutili per commentare i costrutti ðe per esprimere vincoli altrimenti non esprimibili; es: gli studenti della laurea tr. possono chiedere un relatore solo se sono iscritti al terzo anno G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 28
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Il Diagramma Completo m Esempi: Studente Docente <<id>> matricola cognome < relatore 0. . * nome cognome 0. . 1 qualifica anno. Di. Corso gli studenti della laurea triennale possono avere un relatore solo se al terzo anno G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati annotazione 29
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Corso Esame 0. . * <<id>> codice titolo ciclo titolarità docente Docente voto < relativo a lode 1. . 1 0. . * data ha sostenuto > relatore solo se al 3 anno cognome relatore > nome qualifica 0. . 1 Studente 0. . * Tirocinio <<id>> matricola cognome 1. . * ciclo sede data. Inizio 1. . 1 durata nome num. Telefono [0. . *] anno. Di. Corso 1. . * Docente. Interno 1. . * Supplente facolta Un Diagramma con Errori G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Studente Laurea Triennale 0. . * 0. . 1 ha svolto > < tutor Studente Laurea Specialistica 1. . 1 30
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Corso < relativo a <<id>> codice 0. . * Esame 1. . 1 titolo 0. . * relatore solo se al 3 anno ciclo titolarità lode data 1. . 1 Docente voto ha sostenuto > Studente cognome relatore > nome 0. . * qualifica 0. . 1 0. . * num. Telefono [0. . *] <<id>> matricola cognome 0. . * Tirocinio sede 1. . 1 data. Inizio nome durata anno. Di. Corso ha svolto > Docente. Interno Supplente facolta Diagramma Corretto G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Studente Laurea Triennale 0. . * 0. . 1 Studente Laurea Specialistica < tutor 0. . 1 31
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida per la Modellazione m Punto di partenza ðrequisiti ðl’attività di modellazione concettuale e l’analisi dei requisiti procedono parallelamente m Processo iterativo ðprototipo del modello ðapprofondimento dei requisiti ðnuovo prototipo ecc. G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 32
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida per la Modellazione m Nel seguito ðalcune linee guida per la modellazione m Suggerimenti sulla metodologia m Identificazione dei concetti ðClassi e attributi ðClassi descrittive m Identificazione delle associazioni ðAssociazioni e chiavi esterne G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 33
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Metodologia m Non esiste una vera metodologia ðdipende molto dall’esperienza m Indicazioni metodologiche ðstrategia “mista” ðparte dall’alto (“top down”) ðparte dal basso (“bottom up”) ðverifiche ripetute di qualità G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 34
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Metodologia m Qualità dello schema concettuale ðcorrettezza: deve rispecchiare correttamente le specifiche (si verifica disegnando le istanze) ðcompletezza: deve descrivere tutti gli aspetti delle specifiche ðleggibilità: deve essere facilmente interpretabile (notazione per i nomi) ðminimalità: deve evitare ridondanze G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 35
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Metodologia m Per cominciare ðdivisione dei requisiti in sezioni ðogni sezione rappresenta la specifica di una parte dell’applicazione m Schema scheletro complessivo ðschema delle classi corrispondenti ai concetti fondamentali (es: docente, studente, esame, corso) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 36
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Metodologia m Esempio di schema scheletro: Studente <<id>> matricola Docente Corso Esame voto G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 37
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Metodologia m Approfondimento delle sezioni ðper ciascuna sezione viene prodotto uno schema di dettaglio ðesempio: gerarchia di docenti ðesempio: gerarchia di studenti e tutorato ðesempio: relazione tra studenti ed esami m Integrazione degli schemi ðgli schemi delle sezioni vengono integrati sulla base dello schema scheletro G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 38
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione dei Concetti m Identificazione dei concetti ðci sono alcune categorie tipiche di concetti che è possibile rappresentare con le classi ðnel seguito viene riportata una lista parziale ðATTENZIONE: la lista NON è ESAUSTUVA ðè opportuno, per ogni classe introdotta, provare a collocarla in una delle categorie elencate ðo giustificare perché non rientra G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 39
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione dei Concetti m Oggetti fisici m ð es: libro, aereo m Luoghi ð es: magazzino, motore m ð es: aula, aeroporto m Persone o ruoli Sistemi ð es: controllo aereo m Organizzazioni ð es: Ministero, linea aerea m Eventi ð es: esame, acquisto, volo G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Oggetti in contenitori ð es: merce, carburatore m ð es: docente, pilota m Contenitori Cataloghi ð es: registro d’esame, registro di volo m Registrazioni ð es: verb. d’esame, ricevuta m Regole di funzionamento ð es: regole per piani di studio, o regole per i rimborso dei biglietti 40
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione dei Concetti m Classi e attributi ðin alcuni casi è possibile rappresentare dati sia con una classe che con un attributo m Linee guida ðun attributo dovrebbe essere percepito dal progettista come un numero o una stringa (o altri valori semplici assimilabili) ðuna classe dovrebbe essere percepita come una collezione di oggetti G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 41
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione dei Concetti m Nel dubbio ðè preferibile scegliere una classe separata es: città in cui si svolge un tirocinio ðin fase di progetto queste scelte devono però essere riconsiderate ðpossono introdurre eccessiva frammentazione tra le tabelle e costringere a troppi join (>>) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 42
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione dei Concetti m Classi descrittive ðin alcuni casi è necessario distinguere tra gli oggetti fisici e le loro descrizioni m Esempio ðun sito che vende lettori MP 3 ðogni lettore “fisico” è un oggetto del magazzino con un numero seriale ðe una serie di caratteristiche (prezzo, descrizione ecc. ) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 43
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Magazzino Classi Descrittive m Una possibile descrizione Lettore. MP 3 ðsupponiamo che ogni lettore numero. Di. Serie prezzo venduto sia cancellato dalla descrizione base di dati ðin questo caso, se i lettori vengono esauriti, si perde traccia del loro prezzo e descrizione Magazzino Lettore. MP 3 numero. Di. Serie Specifiche. MP 3 0. . * 1. . 1 prezzo descrizione classe descrittiva G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 44
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m Associazioni ðrelazioni logiche tra due concetti ðnormalmente molte nella realtà di interesse m Criterio fondamentale ðrappresentare le associazioni che corrispondono ad informazione da preservare nel tempo ð“relazioni che è necessario conoscere” G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 45
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m Esempi ðes: associazione tra studente e tirocinio (sì, per poter ricostruire la carriera dello studente) ðes: associazione tra docente e corso (sì, perchè è un’informazione rilevante organizzativamente – es: orario, carichi did. ) ðes: personale della segreteria che registra un esame (probabilmente non è necessario tenerne traccia) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 46
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m E’ opportuno ðlimitare il numero di associazioni ðevitando di introdurre associazioni ridondanti ðes: la relazione tra studente e i corsi superati è ricostruibile con studente-esame-corso ðattenzione però alla semantica ðes: la relazione tra studente e i corsi che ha nel piano di studi G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 47
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m Anche per le associazioni ðesistono una serie di categorie tipiche ðdi cui viene riportato un elenco NON esaustivo m Categorie ad alta priorità ðA è una parte di B (fisicamente o logicam. ) ðA è contenuto in B (fisicamente o logicam. ) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 48
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m A è una parte di B ð es: ala-aereo (fisica) ð es: tratta-volo (logica) ð es: dipartimento-università (organizzativa) m A è membro di B ð es: docente-facoltà, pilotalinea aerea m A è contenuta in B ð es: magazz. -merce (fisico) ð es: volo-orario dei voli (logico) G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati m A è registrato in B ð es: esame-registro, prenotazione-archivio m A descrive B ð es: lett. MP 3 -descr. MP 3 m A gestisce o effettua B ð es: docente-corso m A è evento collegato a B ð es: partenza-volo, venditanegozio m A possiede B ð es: passeggero-bagaglio 49
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Linee Guida Identificazione delle Associazioni m Errore frequente ðintrodurre nelle classi attributi che sono chiavi esterne ðesempio: matricola dello studente nella classe Esame Studente matricola voto <<id>> matricola lode nome data anno. Di. Corso cognome G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati Esame ha sostenuto > voto lode data 50
Mod. Concettuale >> Sommario Concetti Fondamentali m Introduzione ðRaccolta dei Requisiti m Diagramma Concettuale delle Classi ðClasse ðAssociazione ðCardinalità ðGeneralizzazione m Linee Guida per la Modellazione G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 51
Mod. Concettuale >> Concetti Fondamentali >> Il Diagramma delle Classi Un Esempio: Il S. I. Universitario m m m m E’ necessario sviluppare un frammento del S. I. utilizzato dalla segreteria studenti per la gestione dei dati dei corsi di laurea in Informatica dell’Università della Basilicata Il sistema deve gestire i dati degli studenti della laurea triennale e specialistica. Per ciascuno studente è necessario gestire i dati relativi agli esami sostenuti Il sistema deve inoltre gestire i dati relativi agli insegnamenti offerti, e i dati relativi agli esami sostenuti per ciascun insegnamento Per ciascun corso è necessario tenere traccia dei docenti, che possono essere uno o più, e che sono interni o supplenti esterni; Per ogni docente si tiene traccia dei recapiti telefonici, per poter contattare il docente in caso di problemi relativi agli esami sostenuti Per gli studenti, è necessario tenere traccia del docente relatore della prova finale e dei dati del tirocinio svolto. Gli studenti della laurea triennale possono chiedere un relatore solo se sono iscritti al terzo anno Infine, il sistema deve tenere traccia delle attività di tutorato svolte dagli studenti della laurea sp. nei confronti degli studenti della laurea triennale G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 52
Termini della Licenza m This work is licensed under the Creative Commons Attribution. Share. Alike License. To view a copy of this license, visit http: //creativecommons. org/licenses/by-sa/1. 0/ or send a letter to Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA. m Questo lavoro viene concesso in uso secondo i termini della licenza “Attribution-Share. Alike” di Creative Commons. Per ottenere una copia della licenza, è possibile visitare http: //creativecommons. org/licenses/by-sa/1. 0/ oppure inviare una lettera all’indirizzo Creative Commons, 559 Nathan Abbott Way, Stanford, California 94305, USA. G. Mecca - mecca@unibas. it - Basi di Dati 53
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