Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Vittorio Veneto

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Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Vittorio Veneto OPERAZIONE SPEZZIAMO i. NSIEME IL PANE

Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Vittorio Veneto OPERAZIONE SPEZZIAMO i. NSIEME IL PANE 2014

Operazione S. I. P. 2014 Dopo il Pakistan. . . … e la Terra

Operazione S. I. P. 2014 Dopo il Pakistan. . . … e la Terra Santa

Operazione S. I. P. 2014 . . . HAITI!

Operazione S. I. P. 2014 . . . HAITI!

1° INCONTRO Conoscendo Haiti

1° INCONTRO Conoscendo Haiti

Obiettivi • Scoprire e conoscere le caratteristiche di Haiti • Comprendere la situazione di

Obiettivi • Scoprire e conoscere le caratteristiche di Haiti • Comprendere la situazione di difficoltà vissuta dal Paese • Sentire il legame fraterno che ci lega alla popolazione haitiana

Allegato: Haiti Scheda informativa

Allegato: Haiti Scheda informativa

Elementari Haiti: una storia da scoprire Per scoprire le caratteristiche di Haiti, i ragazzi

Elementari Haiti: una storia da scoprire Per scoprire le caratteristiche di Haiti, i ragazzi delle elementari sono invitati a costruire, insieme al proprio educatore, un grande libro da conservare e consultare anche nei successivi incontri. Saranno i ragazzi stessi, aiutati dai loro educatori, a creare il “Grande libro di Haiti”. Nell’allegato sono contenute le informazioni principali inerenti il Paese che potranno essere selezionate ed inserite (se necessario, opportunamente semplificate) all’interno del libro. Le immagini legate alle informazioni selezionate potranno essere facilmente reperite online. Se il gruppo è numeroso, soprattutto per i bambini più grandi, potrà essere diviso in piccoli sottogruppi a ciascuno dei quali è affidata una pagina del grande libro da costruire e raccontare poi ai propri compagni con l’educatore. In ogni caso, il libro verrà costruito insieme, pagina dopo pagina, e diventerà il punto di partenza utilizzato dall’educatore per raccontare la storia e le caratteristiche di questo Paese.

Il Grande Libro di Haiti Geografia Natura Informazioni Il Grande Libro di Haiti Gruppo

Il Grande Libro di Haiti Geografia Natura Informazioni Il Grande Libro di Haiti Gruppo 6 -8 di Mansuè Copertina Esempio di pagine interne Suggerimenti: si consiglia di creare il libro con dei fogli in formato A 3 e di costruire la copertina con un cartoncino della stessa dimensione. Si potranno preparare per i ragazzi le immagini già stampate e alcune semplici sintesi delle informazioni. I ragazzi provvederanno ad incollare le immagini, scrivere i titoli e le informazioni importanti ed ad “abbellire” il loro libro con tutto ciò che la fantasia suggerisce. È importante ricordare che la costruzione del libro è uno strumento per far loro scoprire le caratteristiche di Haiti, è quindi necessario accompagnare la costruzione passo dopo passo con il racconto da parte dell’educatore. Per i piccolissimi: l’educatore costruirà loro in precedenza il libro che insieme sfoglieranno durante l’incontro.

Medie Haiti e i suoi ragazzi si raccontano I ragazzi delle medie si avvicineranno

Medie Haiti e i suoi ragazzi si raccontano I ragazzi delle medie si avvicineranno ad Haiti e alle sue caratteristiche con l’aiuto di una sorta di intervista doppia. In questo video è riportata un’intervista ad un gruppo di ragazzini e ragazzine haitiane. http: //youtu. be/6 Xzx. K 7 Zp. IMY Dopo aver presentato sinteticamente ai ragazzi Haiti e le principali caratteristiche (attraverso una piccola presentazione in Power Point o un cartellone) e aver così creato un quadro generale del contesto, si procederà all’intervista doppia. L’educatore farà ai ragazzi le stesse domande poste dall’intervistatore ai ragazzini haitiani. Si procederà domanda per domanda, prima si faranno rispondere i ragazzi del gruppo e poi insieme si vedrà la risposta dei ragazzi di Haiti nel video. Le risposte contenute nel video diventeranno spunto per approfondire ulteriormente le caratteristiche del Paese (per esempio quando un ragazzino dice che vuole diventare ingegnere per ricostruire le case distrutte si parlerà del terremoto che ha colpito l’isola oppure quando si ascolteranno le risposte sulla ricchezza si parlerà della povertà – economica in cui versa il paese). Nell’incontro successivo, si veda di seguito, si partirà proprio dalle differenze emerse nelle risposte.

L’intervista doppia • Cosa fate nel tempo libero? • Un giorno cosa vorreste fare

L’intervista doppia • Cosa fate nel tempo libero? • Un giorno cosa vorreste fare nella vita? Per esempio, che lavoro vorreste fare e perchè? • Chi è un uomo ricco per voi? • Chi sono gli adulti? • Qual è il tuo sogno? • Se dei bambini ora vi stessero guardando, pensate di essere un buon esempio? Cosa vorreste dirgli? • Cosa vorreste fare per il vostro Paese? • Cosa non vi piace per niente? E la cosa che vi piace di più? • Cosa vi fa paura? • Cosa vorreste dire ai ragazzini di Haiti? Se pensate che l’attività sia troppo lunga, ad esempio perché avete un gruppo numeroso e quindi ci vuole del tempo per far rispondere tutti i ragazzi, potrete selezionare solo alcune domande da fare ai ragazzi e ascoltare solo le relative risposte anche nel video.

Raccontiamo Haiti con i Social Network I 14/15 enni saranno chiamati a scoprire e

Raccontiamo Haiti con i Social Network I 14/15 enni saranno chiamati a scoprire e raccontare Haiti con il linguaggio che quotidianamente utilizzano nei Social Network. In particolare l’educatore cercherà online articoli, interviste, descrizioni di Haiti e li disporrà sul tavolo (reperibili facilmente online). I ragazzi dovranno, insieme o divisi in sottogruppi, rintracciare alcune informazioni utili a descrivere il paese. L’educatore attaccherà dunque dei cartelloni che riprodurranno il layout dei principali Social Network o strumenti di comunicazione (Facebook, Twitter, Whats. App, …) e i ragazzi dovranno riportare le informazioni trovate nei vari cartelloni con il linguaggio di quel particolare Social Network (ad esempio su quello di Twitter non si dovranno superare i 140 caratteri, per quello di Facebook si dovrà “postare” una foto con commento e ci potranno essere delle persone “taggate” – l’informazione dovrà quindi essere accompagnata da un’immagine- ). Per aiutare i ragazzi si consiglia di dedicare ogni cartellone ad una particolare aspetto, ad esempio il cartellone di Facebook potrebbe parlare della geografia del Paese, quello di Twitter della situazione politica ed economica, etc. Se lo si ritiene necessario, si potrebbe terminare con l’ascolto di questa audio intervista su Haiti: http: //youtu. be/wzgo 95 XFeeo

14/15 ENNI: spunti per il layout dei principali Social Network da riprodurre nei cartelloni

14/15 ENNI: spunti per il layout dei principali Social Network da riprodurre nei cartelloni Facebook Whats. App Twitter

Per il momento di preghiera 1 a voce: Beati voi che non tenete mai

Per il momento di preghiera 1 a voce: Beati voi che non tenete mai la porta chiusa perché aspettate sempre qualcuno. 2 a voce Beati voi che siete convinti di non poter crescere da soli e non vi accontentate dell'amico e dell'amica del cuore. 3 a voce: Beati voi che credete nell'amicizia e cominciate per primi a donarla. 1 a voce: Beati voi che a casa, a scuola, con gli amici mettete in pratica il mio invito: «È meglio dare che ricevere» . 2 a voce: Beati voi che non amate soltanto chi è bello, simpati�co, intelligente, ma anche l'ultimo della classe trascu�rato da tutti. 3 a voce: Beati voi che non dite mai «basta» al perdono e all'a�micizia, ma cercate di diventare il "prossimo" di chi sbaglia, dell'antipatico. 1 a voce: Beati voi che non dividete il mondo in buoni e cattivi, bravi e somari, ricchi e poveri, ma considerate tutti fratelli da capire ed amare. 2 a voce: Beati voi che non dite mai «gli amici che ho mi basta�no!» , perché non vi dimenticate di tutti quelli che so�no tristi, soli e in attesa di amicizia. 3 a voce: Beati voi - dice il Signore - che avete il cuore come il mio: grande come il mondo. Signore, fammi buon amico di tutti; fa' che la mia persona ispiri fiducia a chi soffre e si lamenta, a chi cerca luce lontano da te, a chi vorrebbe cominciare e non sa come, a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace. Signore aiutami, perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato. Signore, aiutami ad accorgermi subito di quelli che mi stanno accanto, di quelli che sono preoccupati e disorientati, di quelli che soffrono senza mostrarlo, di quelli che si sentono isolati senza volerlo. Signore, dammi una sensibilità che sappia andare incontro ai cuori. Signore, liberami dall'egoismo perché ti possa servire e amare, perché ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare.

2° INCONTRO Incontrarsi per gioco

2° INCONTRO Incontrarsi per gioco

Elementari Un gioco per Haiti

Elementari Un gioco per Haiti

Obiettivi - Riconoscere che ciò che accomuna noi e i ragazzi di Haiti è

Obiettivi - Riconoscere che ciò che accomuna noi e i ragazzi di Haiti è il gioco. - Scoprire che è possibile divertirsi utilizzando anche semplici oggetti. - Capire che accettare e coinvolgere nei nostri giochi chiunque incontriamo nel nostro cammino, rende tutto più piacevole e divertente. 26/01/14

Questa attività ha lo scopo di coinvolgere i ragazzi con un gioco che mette

Questa attività ha lo scopo di coinvolgere i ragazzi con un gioco che mette in risalto alcune delle caratteristiche di Haiti. In particolare i ragazzi saranno chiamati a trovare “i giochi di Haiti”, semplici oggetti facilmente reperibili che possono diventare, con la fantasia dei bambini, dei giocattoli divertenti. Il gioco è il gioco dell'oca, rivisitato. 26/01/14

Allegati pdf Un Gioco per Haiti attività del 2° incontro elementari Operazione SIP Questa

Allegati pdf Un Gioco per Haiti attività del 2° incontro elementari Operazione SIP Questa attività ha lo scopo di coinvolgere i ragazzi delle elementari con un gioco che mette in risalto alcune delle caratteristiche di Haiti. In particolare o ragazzi saranno chiamati a trovare “i giochi di Haiti”, semplici oggetti facilmente reperibili che possono diventare, con la fantasia dei bambini, dei giocattoli divertenti. Il gioco è ciò che accomuna i ragazzi di Haiti e i nostri, ciò che permette di accogliere l'altro per quello che è e quello che ha. L'obiettivo sarebbe dunque far capire ai ragazzi, dopo questo breve gioco, che accettare e coinvolgere nei nostri giochi chiunque incontriamo nel nostro cammino, rende tutto più divertente. Spesso sono le cose più semplici quelle capaci di unire e far divertire. Per la realizzazione del gioco sono necessari: ✔ il tabellone del gioco “Un Gioco per Haiti”; ✔ il foglio-legenda con i significati delle caselle; ✔ il dado (da costruire); ✔ 2/3 pedine (a seconda di quante sono

Medie La semplicità del gioco

Medie La semplicità del gioco

Obiettivi • Far riflettere ai ragazzi il loro modo di accogliere; • Far emergere

Obiettivi • Far riflettere ai ragazzi il loro modo di accogliere; • Far emergere l’importanza di ciascuna persona all’interno di un gruppo e che anche il “nuovo” o il “diverso” possono arricchire il gruppo con le loro qualità; • Far conoscere la differenza di gioco fra le due diverse realtà: Haiti e Italia; • Gesù ci ha chiamati tutti amici (Gv. 15, 9 -17).

Arrivati all’incontro, si dividono i ragazzi in due gruppi preparati precedentemente dagli educatori, dove

Arrivati all’incontro, si dividono i ragazzi in due gruppi preparati precedentemente dagli educatori, dove nel primo si inscena una dinamica di gioco ad Haiti mentre nel secondo una situazione di gioco dei nostri ragazzi. I ragazzi ad Haiti giocano in modo semplice, in un contesto di povertà dove va bene qualsiasi cosa pur di divertirsi in compagnia, non c’è discriminazione ma accolgono il “nuovo” e il “diverso”. Nelle nostre realtà invece, spesso i ragazzi tendono a formare dei gruppi ben delineati, nel quale difficilmente fanno entrare persone nuove, persone con caratteristiche e interessi diversi dai loro. Quindi sono più propensi ad escludere l’altro. Nella realizzazione dei due copioni è importante non specificare dove avvengono le due situazioni ma far risaltare i due diversi modi di socializzare e quindi di fare gruppo. Nell’inscenare i due momenti si può ricorrere all’arrivo di ragazzi nuovi evidenziando il modo diverso in cui questi ultimi vengono accolti/rifiutati da parte del gruppo.

Finita la scenetta ai ragazzi viene richiesto di scrivere, in forma anonima, in un

Finita la scenetta ai ragazzi viene richiesto di scrivere, in forma anonima, in un foglio in quale delle due dinamiche di gioco si identificano e perché. La risposta verrà inserita in uno scatolone comune, dopodiché a turno ciascuno pescherà un biglietto che verrà condiviso all’interno del gruppo. Una volta lette tutte le risposte, l’educatore guiderà i ragazzi in una breve riflessione sul perché alcune volte tendono ad escludere il “nuovo” o il “diverso”. Per concludere l’incontro, l’educatore può spiegare dove avvengono le situazioni di gioco rappresentate nelle scenette iniziali.

14/15 enni E' di scena l'accoglienza

14/15 enni E' di scena l'accoglienza

Obiettivi • Far stimolare la fantasia dei ragazzi; • Sperimentare la semplicità e la

Obiettivi • Far stimolare la fantasia dei ragazzi; • Sperimentare la semplicità e la spontaneità con cui i giovani haitiani giocano nei luoghi aperti; • Riflettere sulla bellezza del gioco che favorisce lo stare insieme e l’accoglienza di altri ragazzi.

Jouer-au-Prince I ragazzi vengono suddivisi in piccoli sottogruppi (formati da 3/4 persone) in cui

Jouer-au-Prince I ragazzi vengono suddivisi in piccoli sottogruppi (formati da 3/4 persone) in cui dovranno inventare dei giochi da proporre a tutto il gruppo, da svolgersi preferibilmente all’aperto. L’ambientazione è la capitale di Haiti, Port-au-Prince; ogni sottogruppo pesca un oggetto che rappresenta un luogo della città e crea un gioco in cui tale oggetto sia utilizzato (vedi allegato). L’educatore curerà insieme ai ragazzi questo momento, soprattutto per incoraggiare la loro creatività. Giocando all’esterno si potrebbero invitare altri bambini e ragazzi che si trovano nei dintorni degli spazi della parrocchia per partecipare all’attività.

PORTO: remo di una barca MUSEO D’ARTE HAITIANA: tre pennelli MERCATO LOCALE: vaso vuoto

PORTO: remo di una barca MUSEO D’ARTE HAITIANA: tre pennelli MERCATO LOCALE: vaso vuoto di caffè STADIO: pallina da baseball Mercato tipico di Port-au-Prince SCUOLA: gessetto bianco HOTEL OLOFSSON (ex palazzo presidenziale): cuscino CATTEDRALE: sedia Hotel Olofsson RISTORANTE: bottiglie vuote di plastica BIBLIOTECA NAZIONALE: due libri vecchi *Se non fosse possibile recuperare questi oggetti, si consiglia di mettere a disposizione dei ragazzi delle cose simili (per es. manico di una scopa al posto del remo) Cattedrale di Port-au-Prince

Per il momento di preghiera Signore, tu sei l'Amico. Tu sei Colui che si

Per il momento di preghiera Signore, tu sei l'Amico. Tu sei Colui che si fida di me, tu sei l'Amico che mi confida ogni segreto e nulla tie�ne per sé di quello che sa. Tu sei l'Amico che pensa sempre a me e che vuole sin�ceramente il mio bene. Tu sei l'Amico di cui fidarsi ad occhi chiusi. In ima parola, Signore, tu sei l'Amico per la pelle che mai mi abbandona e per me "ci lascia la pelle". Grazie, Signore, per l'Amico che sei. Fa' che io diventi veramente tuo amico, uno che si fi�da di te, ti confida ogni segreto, ti pensa sempre! Fa' che io diventi tuo amico per la pelle, disposto a ri�nunciare a tutto pur di non perderti e disponibile a spendersi per tutti gli altri tuoi e miei amici!

3° INCONTRO Far volare la speranza

3° INCONTRO Far volare la speranza

Nel terzo incontro tutti i ragazzi delle diverse fasce d'età si cimenteranno nella costruzione

Nel terzo incontro tutti i ragazzi delle diverse fasce d'età si cimenteranno nella costruzione di un aquilone che potrà essere anche utilizzato come gadget per raccogliere delle offerte per Haiti. La scelta dell'aquilone come simbolo dell'operazione SIP deriva direttamente dall'immagine del vento. Con il vento si può giocare, si può utilizzare il suo soffio per far volare in alto l'aquilone. Questo diventa così il simbolo di quel soffio di pace che vogliamo far arrivare al mondo. L'aquilone segue il vento e solo grazie ad esso riesce a volare e a rimanere in volo. Solo quando la sintonia con il vento è forte l'aquilone spicca il volo e ondeggia nel cielo. Così i ragazzi "sintonizzati" con il vento mettono il loro impegno per i coetanei di Haiti. Essa potrà essere l'occasione per far collaborare ragazzi di età diverse che altrimenti rischiano pur andando all'ACR insieme di non sentire "unico" il cammino loro proposto pur condividendo gli stessi spazzi e magari giocando insieme prima e dopo l'attività.

Allegato Scheda descrittiva (file Word)

Allegato Scheda descrittiva (file Word)

Per il momento di preghiera Mio Dio, donaci di sognare, perché i sogni sono

Per il momento di preghiera Mio Dio, donaci di sognare, perché i sogni sono il vero patrimonio dell'uomo e non si può vivere solo di pane e patatine, nutella e telefonino. Sognare non significa fantasticare o vivere sulle nuvole. Sognare significa credere in un mondo nuovo, aspirare a volare alto, desiderare che "l'impossibile" si realizzi. Ognuno è tanto grande quanto grandi sono i suoi sogni e il suo impegno per attuarli. Signore, donaci grandi desideri, grinta per cambiare e forza per andare oltre. Anche tu, Signore Gesù, hai sognato e ti sei battuto per un mondo migliore e più fraterno e con la tua risurrezione lo hai iniziato. Tu sei la vita che vince la morte, la luce che scaccia le tenebre. Donaci il coraggio della speranza!

Grazie dell'attenzione. La sottocommissione SIP Mirko, Isabella, Monica, Paolo e Alessandro

Grazie dell'attenzione. La sottocommissione SIP Mirko, Isabella, Monica, Paolo e Alessandro