Autismo Musicoterapia e setting di laboratorio Dal modello
Autismo & Musicoterapia e setting di laboratorio: Dal modello Benenzon al Dialogo Sonoro Francesco Amico PARS info@pars. it 1
“…in principio tu ti siederai un pò lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un pò più vicino. . . ” (A. de Saint-Exupéry)
Fernand Deligny Allargamento del concetto di spazio e di tempo
MUSICOTERAPIA | AUTISMO | EDUCARE (educere) | LIBERARE TIRAR FUORI
Punti di vista – Obiettivi - far migliorare il bambino (prestazioni) - migliorare la qualità della sua vita
Dalla musica alla comunicazione, dalla comunicazione alla musica
Strutturazione dell'ISO 9 mesi di ascolto Liquido amniotico Battito cardiaco della mamma Gorgoglii intestinali Voce della mamma Suoni esterni 7
Principio dell’ISO Prof. Rolando Benenzon: Gestaltico Principio dell’ISO: suono o insieme di suoni (fenomeni sonori) interni che ci caratterizzano e ci individualizzano Complementare Gruppale Universale ISO gestaltico: il soggetto non percepisce un insieme di suoni elementari, ma una sensazione globale. ISO complementare: fluttuazione momentanea dell’ISO gestaltico sotto l’effetto di circostanze ambientali. ISO gruppale: connessione allo schema sociale all’interno del quale l’individuo evolve. Dinamica che pervade il gruppo come sintesi stessa di tutte le identità sonore. ISO universale: identità sonora che caratterizza tutti gli esseri umani. 8
Scala pentatonica Probabilmente integrata nel nucleo dell' ISO universale: presente in melodie e canzoni infantili di tutte le razze, in culture primitive e in civiltà avanzate
Processo relazionale Prof. R. Benenzon Terapeuta Oggetto intermediario Paziente 10
Dialogo sonoro ASCOLTO EMPATICO: MATCHING (combaciamento) PACING (andare al passo) LEADING (conduzione) Contributo dal percorso terapeutico di C. Rogers: CONGRUENZA ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA COMPRENSIONE EMPATICA 13
Risonanza corporea (Giulia T. Cremaschi) OBIETTIVO PRIMARIO: risvegliare il potenziale di vitalità e di comunicazione anche nei casi più gravi
CRITERIO di SEDUTA: Principio di utilizzazione (Erickson) Ovvero imparare ad utilizzare volta per volta come risorse i mezzi di cui si dispone e gli eventi che accadono comprese le “resistenze” Stile della Cremaschi: leading sin dall’inizio, sostenuto da un ampio e continuo matching e pacing Compartecipazione profonda al dolore di un altro essere umano 15
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