ASSUNTI DI BASEALLAPPROCCIO INTRODUZIONE SISTEMICORELAZIONALE Lapproccio Sistemico Relazionale
ASSUNTI DI BASEALL’APPROCCIO INTRODUZIONE SISTEMICO-RELAZIONALE
L’approccio Sistemico Relazionale nasce da un modello di azione che risale agli anni ‘ 50 e fa capo al gruppo di Palo Alto, che si occupò di terapia familiare e terapia relazionale. Negli anni del dopoguerra si accese negli Stati Uniti l’interesse per la famiglia e i problemi legati al contesto familiare. Il gruppo di Palo Alto propone per primo questo approccio innovativo terapico e nasce con radici molto diverse, una figura chiave è Bateson si forma come antropologo e, frequentando diversi congressi sulla Tecnologia e Cibernetica nascente, comincia a far avanzare l’idea che potessero esistere anche “sistemi” diversi, da quelli che descriveva l’approccio psicanalitico freudiano - SISTEMI CHIUSI - Teoria delle pulsioni. Bateson per primo introduce l’idea che l’uomo è un SISTEMA APERTO
CIBERNETICA La scienza che studia i fenomeni di autoregolazione e comunicazione, sia negli organismi naturali quanto nei sistemi artificiali. La cibernetica si pone dunque come un campo di studi interdisciplinare tra le scienze e l‘ingegneria. Il termine cybernetics fu coniato nel 1947 dal matematico statunitense Norbert Wiener, derivandola dal greco Kybernetes (timoniere, pilota)
Bertalanffy (1968) Considera l’organismo come un’entità che si autoregola e che è intrinsecamente attiva. L’organismo interagisce con l’ambiente, scambiando con esso contenuto ed energia, ma il suo comportamento è costantemente motivato da attività e processi interni. Bertalanffy distingue sistemi aperti e chiusi.
SISTEMA CHIUSO È un sistema isolato dall’ambiente: non esistono transazioni o scambi tra il sistema e gli elementi esterni. Il metodo di tipo analitico, vede l’uomo chiuso nelle sue relazioni intrapsichiche e mira a scomporre e misurare ogni cosa. In altri termini la natura di un oggetto viene specificata dalla quantità misurabile di ciascuna della sue dimensioni significative. Questo approccio ritrae un mondo deterministico in cui il risultato di una qualunque serie di eventi può essere previsto solo se si conoscono anticipatamente le caratteristiche quantificate degli oggetti implicati.
SISTEMA APERTO la mente non è interamente rinchiusa nell’epidermide. I processi mentali non sono fenomeni racchiusi nel cervello, ma sono interazionali, e il loro studio può avvenire solo attraverso la comunicazione. Ogni processo mentale nasce dall’interazione fra individuo e ambiente, se l’uomo è disconnesso dalle interazioni il cervello non funziona più.
All’approccio classico si contrappone il paradigma sistemico (Bertalanffy, 1968). Quest’ultimo è nato quando alcuni scienziati, riuniti per affrontare problemi che alla luce della “scienza classica” sembravano irrisolvibili, lanciarono l’idea di costruire una “nuova scienza” per studiare i sistemi nella loro complessità. La nascente epistemologia, definita “scienza della complessità”, privilegerà appunto i sistemi nella loro interezza, ricercando soluzioni che si basano sul determinismo non lineare, sulla relazione tra la parte e il tutto, sulla causalità circolare e sul contesto in cui i fenomeni si manifestano.
SISTEMA FAMIGLIA I teorici della complessità concettualizzano la famiglia come un sistema aperto che funziona in relazione al suo contesto socioculturale e che si evolve durante il ciclo vitale. Come ogni sistema relazionale, la famiglia, è regolata da alcuni principi. Ogni famiglia è un “sistema” ed un sistema è un insieme di elementi e di relazioni tra quegli elementi ed i loro attributi. Gli elementi corrispondono ai membri di una famiglia e gli attributi non sono altro che i loro comportamenti. Essendo la famiglia un sistema aperto, essa è in continuo scambio con l’ambiente, può essere studiata solo in rapporto ad un contesto, è divisa in sottosistemi (sottosistema individuale; sottosistema di coppia; sottosistema genitore-figlio) e possiede particolari proprietà fra cui: la totalità, la non-sommatività, la circolarità, la retroazione, l’omeostasi.
TOTALITA’ Ogni parte di un sistema è in rapporto tale con le parti che lo costituiscono che qualunque cambiamento di una di esse causa un cambiamento in tutte le parti e in tutto il sistema. Ciò si può esprimere anche con il principio di causalità circolare.
causalità circolare La famiglia può essere definita come gruppo di individui interrelati in modo tale che il cambiamento di uno influenza il gruppo nel suo complesso. Già Ippocrate diceva: “tutte le parti dell’organismo formano un cerchio. Perciò ogni parte è sia il principio che la fine”. Da qui la cibernetica chiarisce il concetto di “causalità circolare”, secondo cui un dato comportamentoinformazione-comunicazione è al tempo stesso stimolo e risposta.
Non sommatività Un sistema umano non si può far coincidere con la semplice somma delle sue parti. Il tutto (sistema) è maggiore della somma delle parti: esso è caratterizzato soprattutto dalla sua organizzazione, dal modo in cui le componenti sono in relazione tra loro.
“… se un pediatra ha un buon rapporto con un piccolo paziente ma non con sua madre, è ovvio che il trattamento avrà scarsa probabilità di essere sostenuto e talvolta anche solo attuato. La famiglia è il perno su cui poggia la buona riuscita di una cura, di un trattamento, di prescrizioni sanitarie e/o terapeutiche” E. Scabini (1987)
comunicazione digitale e analogica La comunicazione tra i membri del sistema familiare ha un aspetto di “contenuto” che concerne informazioni su eventi, opinioni e sentimenti; ed un aspetto di “relazione” che riguarda il modo con cui l’informazione deve essere interpretata. (IV assioma della comunicazione di P. Watzlawick)
omeostasi e retroazione Le relazioni tra i membri della famiglia sono rese stabili da forze omeostatiche agiscono attraverso processi di feedback negativi e, viceversa, sono sottoposte a cambiamenti strutturali da forze morfogenetiche agiscono attraverso processi di feedback positivi. L. Baldascini
Infatti, lo spostamento dello studio da un’ottica psicodinamica ad una sistemico-relazionale mette in risalto che fra esseri viventi è possibile non soltanto una trasmissione di energia individuale (pulsioni aggressive e/o libidiche) ma specialmente uno scambio di informazione, con inevitabile retroazione. La retroazione può essere negativa o positiva. Quando nel sistema familiare ha luogo una “retroazione negativa” (il termine non ha una connotazione negativa) accade che il sistema mantenga la sua stabilità, il suo equilibrio, la sua “omeostasi” appunto.
La “retroazione positiva” provoca, invece, un cambiamento che avviene mediante la perdita della stabilità del sistema e che si conclude con l’acquisizione di nuove informazioni che ne modificano la struttura. Quindi, i sistemi interpersonali possono essere considerati “circuiti di retroazione” in cui i dati in ingresso possono produrre un cambiamento o possono essere neutralizzati per mantenerne la stabilità.
EQUIFINALITA’ In un sistema circolare e autoregolantesi i “risultati” non sono determinati tanto dalle condizioni iniziali quanto dalla natura del processo o dai parametri del sistema. Secondo il principio di equifinalità gli stessi risultati possono avere origini diverse. L’equifinalità si riferisce, contro la tesi classica secondo cui condizioni iniziali simili conducono a simili effetti, alla possibilità di raggiungere uno stesso stadio finale percorrendo vie differenti. Bertalanffy
ciclo di vita familiare Jay Haley • Il termine è coniato attorno gli anni quaranta, si presuppone nell'evoluzione del sistema familiare l'incontro con alcuni "eventi nodali" che, attraverso la disorganizzazione-riorganizzazione del sistema stesso, implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo, permettendo così il passaggio ad una fase successiva. • Gli eventi vengono suddivisi in paranormativi e normativi
Paranormativi e normativi I primi riguardano tutto ciò che nel ciclo vitale, dalla nascita alla morte, può capitare ad una famiglia ma non può essere previsto (morte di un figlio, incidente, etc. ); i secondi rappresentano tutti quegli eventi che invece possono essere previsti.
Tali eventi si risolverebbero col superamento di “crisi” attraverso una ristrutturazione della trama dei rapporti tra i membri della famiglia che trovano modalità relazionali alternative e più funzionali per il nuovo assetto (assolvere il relativo compito di sviluppo). La capacità di trovare un nuovo equilibrio familiare è indice di sanità e di presenza di risorse nuove e adattive. L’assenza di cambiamento è indice di sofferenza e malattia.
processo di individuazioneseparazione (Murray Bowen) Lo studio del processo di differenziazione di sé parte dal presupposto che la famiglia è un sistema attivo in trasformazione costante che assicura contemporaneamente ai suoi membri sia continuità-identità (appartenenza) sia possibilità di cambiamento (separazione). Infatti, è proprio quando un individuo appartiene ad un gruppo familiare sufficientemente definito e coeso, che può progressivamente sviluppare il suo sé individuale (può cioè “sapersela cavare da solo…. ” )
Date queste premesse teoriche, emerge che gli obiettivi del counselling sistemicorelazionale sono volti a: identificare e contestualizzare la funzione del sintomo all’interno di un sistema più ampio, come quello familiare; far prendere coscienza al paziente delle proprie modalità relazionali secondo un’ottica di causalità circolare; individuare assieme a lui risorse e risposte più funzionali in modo da alleviare il disagio che sta provando.
bibliografia • Watzlawick P. , Beavin J. H. , Jackson J. J. , (1971) Pragmatica della Comunicazione Umana. Roma, Astrolabio • Andolfi M. (1994) Il colloquio relazionale, A. P. F. , Roma. • M. Bowen, Dalla famiglia all’individuo, Ed. Astrolabio, Roma , 1979 • J. Haley, Terapie non comuni, Ed. Astrolabio, Roma , 1976 • MEDIAZIONE FAMILIARE SISTEMICA Rivista di mediazione familiare sistemica N. 3/4 - 2005/2006 • Cigoli V. , Scabini E. “Il famigliare. Legami, simboli e transizioni”- ed. Cortina Raffaello. • Elkaim M. “Se mi ami non amarmi” ed. Bollati Boringhieri • E. Scabini. (1995) “Psicologia sociale della famiglia” Sviluppo dei legami e trasformazioni sociali - ed. Bollati Boringhieri • Cyrulnik B. , Malaguti E. “Costruire la resilienza. La riorganizzazione positiva della vita e la creazione di legami significativi”, ed. Erickson
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