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ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA www. dislessia. it La dislessia nella scuola secondaria Concetta Pacifico Presidente

ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA www. dislessia. it La dislessia nella scuola secondaria Concetta Pacifico Presidente Nazionale Comitato Scuola AID 1

Che cos’è la dislessia? 1. diff. scrittura 2. lettura 3. Prod grafica 4. memoria

Che cos’è la dislessia? 1. diff. scrittura 2. lettura 3. Prod grafica 4. memoria 5. 2

Come si presenta un ragazzo/a con dislessia? n 1. distratto n 2. chiuso n

Come si presenta un ragazzo/a con dislessia? n 1. distratto n 2. chiuso n 3. insicuro n 4. affaticato n 5. concent. 3

Punti di attenzione nella scuola Conoscenza del problema : DSA Riconoscimento dei segnali: ♦

Punti di attenzione nella scuola Conoscenza del problema : DSA Riconoscimento dei segnali: ♦ difficoltà, difficoltà caratteristiche ♦ atteggiamenti scolastici Il ragazzo/a con dislessia: analisi del caso Percorsi di continuità/passaggio delle informazioni Genitori: coinvolgimento/comunicazione Servizi Sanitari 4

La dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. È caratterizzata dalla difficoltà

La dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. È caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarsa abilità nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura, che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. 5

I dubbi degli insegnanti ? ? ? • • • E’ E’ E’ un

I dubbi degli insegnanti ? ? ? • • • E’ E’ E’ un problema di volontà ? un problema psicologico? opportuno aspettare che “si sblocchi”? Qualche falsa certezza……. n Deve impegnarsi di più n Deve fare più esercizi n Se è un disturbo organico la scuola non può intervenire n E’ necessario l’insegnante di sostegno 6

Le certezze da acquisire • Il dislessico è indenne da problemi cognitivi, neurologici, sensoriali,

Le certezze da acquisire • Il dislessico è indenne da problemi cognitivi, neurologici, sensoriali, emotivi, sociali • Il dislessico può riuscire a scuola: ha solo bisogno di un insegnamento diverso. • Il dislessico impara in maniera diversa; le difficoltà sono circoscritte • Il dislessico può aver bisogno del triplo di tempo rispetto ai compagni. • Il dislessico ha bisogno sempre di consegne chiare e ripetute più volte. 7

Le Difficoltà. I Problemi. Caduta nei processi di automatizzazione Lentezza nel processamento dell’informazione Difficoltà

Le Difficoltà. I Problemi. Caduta nei processi di automatizzazione Lentezza nel processamento dell’informazione Difficoltà nei compiti di integrazione 8

Le caratteristiche delle difficoltà n Lentezza ed errori nella lettura/scrittura n Difficoltà nel ricordare

Le caratteristiche delle difficoltà n Lentezza ed errori nella lettura/scrittura n Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni n Difficoltà a memorizzare sequenze (verbi, definizioni, . . ) n Difficoltà di copia e nella dettatura (espressioni di mat. , consegne, schemi …. ) n Autocorrezione degli errori (è opportuno segnare il testo nella correzione? ) n Difficoltà nell’espressione scritta n Difficoltà nelle lingue straniere 9

Atteggiamenti scolastici Evidente il divario tra potenzialità cognitive e richieste della scuola n Possono

Atteggiamenti scolastici Evidente il divario tra potenzialità cognitive e richieste della scuola n Possono avere una breve durata dell’attenzione n Disorganizzati nelle attività n Si evidenziano problemi di disistima e frustrazione causati dal perdurare degli insuccessi n La scuola può essere vissuta come ambiente altamente stressante n Possono manifestare problemi comportamentali e/o psicologici quale conseguenza della dislessia n Rischio: Rischio l’abbandono degli studi 10

Le certezze da acquisire • Il dislessico è indenne da problemicognitivi, neurologici, sensoriali, emotivi,

Le certezze da acquisire • Il dislessico è indenne da problemicognitivi, neurologici, sensoriali, emotivi, sociali • Il dislessico può riuscire a scuola: ha solo bisogno di un insegnamento diverso. • Il dislessico impara in maniera diversa; le difficoltà sono circoscritte • Il dislessico può aver bisogno del triplo di tempo rispetto ai compagni. • Il dislessico ha bisogno sempre di consegne chiare e ripetute più volte. 11

Cosa comunicare agli insegnanti ? “Pensare di più per pensare altrimenti” (Ricoeur) Modificare gli

Cosa comunicare agli insegnanti ? “Pensare di più per pensare altrimenti” (Ricoeur) Modificare gli atteggiamenti. Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi Ricercare approcci didattici migliorativi Educare ad un ordine procedurale Favorire le strategie compensative Insegnare all’uso di strumenti compensativi Favorire la dispensa da alcuni compiti Documentare. Predisporre i PSP con la descrizione delle difficoltà e l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi necessari Rivisitare il processo di insegnamento- apprendimento 12

Approcci didattici migliorativi n Ridurre l’interferenza della decodifica sul controllo dei contenuti n Favorire

Approcci didattici migliorativi n Ridurre l’interferenza della decodifica sul controllo dei contenuti n Favorire le strategie di compenso n Insegnare all’uso degli strumenti compensativi n Strategie di controllo della comprensione del testo letto n Strategie di controllo della programmazione del testo scritto n Verifica ed autocorrezione 13

Lettura Indici: rapidità, correttezza, comprensione lenta e faticosa con pochi errori di correttezza lenta

Lettura Indici: rapidità, correttezza, comprensione lenta e faticosa con pochi errori di correttezza lenta e molto faticosa con molti errori di correttezza Problemi nella comprensione testi 14

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La lettura Decodifica: capacità di riconoscere denominare correttamente le parole che compongono un testo

La lettura Decodifica: capacità di riconoscere denominare correttamente le parole che compongono un testo (processo automatico) Bottom-up Comprensione: capacità di cogliere il significato (rappresentazione mentale del contenuto) Top-down 17

La lettura n L’abilità di decodifica è strumentale alla comprensione. n Indipendenza tra la

La lettura n L’abilità di decodifica è strumentale alla comprensione. n Indipendenza tra la decodifica e la comprensione. n Decodifica e comprensione: processi cognitivi diversi. n Attività didattiche differenti. 18

Allievo competente Allievo con DSA ♦ Impegna poche risorse cognitive nelle componenti di basso

Allievo competente Allievo con DSA ♦ Impegna poche risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione) ♦ Impegna molte risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione) ♦ Attiva le conoscenze pregresse ed in grado di colmare le lacune che il testo contiene ♦ Applica sempre le medesime modalità di lettura (legge tutte le righe) ♦ Compie previsioni sul contenuto del testo ♦ Differenzia le strategie di lettura in funzione della tipologia del testo e dello scopo ♦ Non è in grado di utilizzare tecniche di scrittura funzionali alla comprensione del testo 19

“Il fattore che da solo influenza maggiormente l’apprendimento è ciò che l’alunno sa già.

“Il fattore che da solo influenza maggiormente l’apprendimento è ciò che l’alunno sa già. Accertatevi di questo e insegnate di conseguenza. ” conseguenza (Ausubel) 20

Per la comprensione del testo n Sollecitare le conoscenze precedenti: precedenti lessicale, inerenti n

Per la comprensione del testo n Sollecitare le conoscenze precedenti: precedenti lessicale, inerenti n n n n l’argomento, generali riguardanti la conoscenza del mondo. Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione) Creare aspettative rispetto all’argomento Fare attenzione alla leggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) e alla comprensività (organizzazione delle informazioni) del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione Operare semplificazioni testuali: testuali alleggerire il carico informativo Insegnare all’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari, immagini Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi) Monitorare i processi metacognitivi 21

Il testo Gli ostacoli alla comprensione densità informativa - Rapporto bilanciato tra le informazioni

Il testo Gli ostacoli alla comprensione densità informativa - Rapporto bilanciato tra le informazioni codificate in forma scritta e gli apparati di supporto (immagini …) - Alleggerire il carico informativo: semplificazioni testuali. Introduzione di espedienti grafici: dimensione carattere, a capo, interlinea …. 22

Gli ostacoli alla comprensione Il lettore scarsa mobilità cognitiva - Difficoltà a spostarsi dalle

Gli ostacoli alla comprensione Il lettore scarsa mobilità cognitiva - Difficoltà a spostarsi dalle proprie conoscenze al testo e dal testo alle proprie conoscenze. - Difficoltà a muoversi all’interno del testo: processi inferenziali - Difficoltà a fare ipotesi e cercare riscontro nel testo - Difficoltà a controllare le informazioni. 23

Nella scrittura vanno distinte Componenti di basso livello Componenti di alto livello aspetti esecutivi,

Nella scrittura vanno distinte Componenti di basso livello Componenti di alto livello aspetti esecutivi, ortografici, morfosintattici aspetti di pianificazione e ideazione testuale Il tempo di esecuzione 24

Le difficoltà di scrittura n Generare le informazioni/concetti n Organizzare e collegare i concetti

Le difficoltà di scrittura n Generare le informazioni/concetti n Organizzare e collegare i concetti n Uso degli strumenti linguistici Ruolo dell’insegnante: facilitatore Alleggerisce il carico cognitivo 25

accedere alle informazioni GENERAZIONE IDEE selezionare le informazioni ricavare le informazioni per i testi

accedere alle informazioni GENERAZIONE IDEE selezionare le informazioni ricavare le informazioni per i testi espositivi, descrittivi e argomentativi usare dati della MLT ORGANIZZAZIONE IDEE per organizzarli in un piano di scrittura TRASCRIZIONE REVISIONE compiere operazioni che riguardano: lessico, ortografia, coesione , coerenza continua finale 26

Generare idee Scrittura collaborativa Pre- scrittura n n n precede la pianificazione fase preparatoria

Generare idee Scrittura collaborativa Pre- scrittura n n n precede la pianificazione fase preparatoria fase del “pensare insieme” n Brain-storning 1. mappa della classe 2. riordinamento per gruppi tematici 3. scelta dei temi da trattare 27

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L’azione didattica deve tendere ad aiutare i ragazzi a sfruttare al meglio le risorse

L’azione didattica deve tendere ad aiutare i ragazzi a sfruttare al meglio le risorse disponibili per non metterli di fronte a richieste eccessive e frustranti. 30

Processi di automatizzazione compromessi n Dispensare dai compiti scolastici che presuppongono l’attivazione di più

Processi di automatizzazione compromessi n Dispensare dai compiti scolastici che presuppongono l’attivazione di più processi in automatico: es. prendere appunti, dettatura … n Consentire l’uso di tavole, tabelle, formulari, calcolatrice n Predisporre materiali per il recupero veloce di formule, sequenze, elenchi …. . n Privilegiare verifiche scritte strutturate Importante è che l’allievo acceda velocemente, senza dispendio di energia, all’uso di strumenti che gli permettono di eseguire il compito richiesto 31

Lettura decifratoria (molto) compromessa n Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor) n Insegnare all’uso di

Lettura decifratoria (molto) compromessa n Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor) n Insegnare all’uso di un software di sintesi vocale n Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni n Ridurre i testi e operare con mediatori didattici n Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche durante le verifiche n Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo scalette degli argomenti Importante è che l’allievo acceda all’ascolto del testo 32

Nello studio delle discipline: cosa controllare n Lessico specifico n Quantità di informazioni n

Nello studio delle discipline: cosa controllare n Lessico specifico n Quantità di informazioni n Tempo di elaborazione n L’integrazione delle informazioni n Metodo di studio: si tende a sottolineare tutto, difficoltà nell’individuare delle informazioni principali. n Leggi sottolinea e ripeti? n Mediatori didattici 33

Mediatori didattici Tabelle, schemi, mappe n Aiutano nell’apprendimento n Sollecitano le generalizzazioni n Aiutano

Mediatori didattici Tabelle, schemi, mappe n Aiutano nell’apprendimento n Sollecitano le generalizzazioni n Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme n Sono strumenti di apprendimento ma anche di presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmate n Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione 34

Le mappe n Le mappe servono per visualizzare grappoli di informazioni. n Le mappe

Le mappe n Le mappe servono per visualizzare grappoli di informazioni. n Le mappe guidano la raccolta e l’organizzazione rapida delle informazioni n Le mappe hanno la funzione di stimolare le inferenze e le deduzioni. n Le mappe facilitano il ricordo anche di informazioni complesse. 35

La schematizzazione n Gli schemi con parole chiavi stimolano la sintesi. n Gli schemi

La schematizzazione n Gli schemi con parole chiavi stimolano la sintesi. n Gli schemi a reti con gerarchie e categorie sono organizzatori logici. n La collocazione delle informazioni importati/secondarie nello spazio del foglio favorisce la focalizzazione. n Gli schemi trasformano in immagini concrete i concetti astratti. 36

Mappe mentali. Brainstorming hanno si fondano una struttura a raggera sulla logica associazionista che

Mappe mentali. Brainstorming hanno si fondano una struttura a raggera sulla logica associazionista che sono strumenti per raccogliere velocemente le idee/concetti enfatizzano la grafica 37

Misure compensative e strumenti informatici Strumenti che consentono di compensare difficoltà di esecuzione di

Misure compensative e strumenti informatici Strumenti che consentono di compensare difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivati da una disabilità specifica 38

Misure compensative e strumenti informatici Software interattivi: ortografia e correttezza di lettura…… per la

Misure compensative e strumenti informatici Software interattivi: ortografia e correttezza di lettura…… per la prima scolarizzazione Per la scrittura e lettura (disgrafia, disortografia) - Word Processor con correttore automatico - Riconoscimento vocale: dettatura testo (IBM Via Voice Pro) - Sintesi vocale. - Registrazioni, schemi, mappe, libro parlato. - Lavagna interattiva collegata al computer 39

Vantaggi - Correzione automatica, automatica individuazione delle forme corrette - Evidenziazione di parole ortograficamente

Vantaggi - Correzione automatica, automatica individuazione delle forme corrette - Evidenziazione di parole ortograficamente scorrette che contribuisce a sviluppare consapevolezza e autocorrezione - Rilettura del testo (disgrafici) - Ascolto di quanto si scrive o si è scritto che favorisce i processi di revisione testuali - Acquisizione di schemi, schemi mappe nel proprio computer con l’utilizzo di una lavagna interattiva 40

Peculiarità dei processi cognitivi Lentezza ed errori nella lettura Interventi di compenso e dispensa

Peculiarità dei processi cognitivi Lentezza ed errori nella lettura Interventi di compenso e dispensa n Evitare l’uso del corsivo n Incentivare all’uso di n Comprensione del testo n n n registrazioni, dizionari digitali, sintesi vocale. Operare con mediatori didattici: schemi, mappe Leggere più volte le consegne e far operare con verifiche computerizzate Ridurre il n° degli esercizi Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mappe 41

Peculiarità dei processi cognitivi Interventi di compenso e dispensa n Dispensare dal prendere n

Peculiarità dei processi cognitivi Interventi di compenso e dispensa n Dispensare dal prendere n Difficoltà nei processi di automatizzazione appunti n Dispensare dai dettati, copie n Predisporre materiali per il recupero di formule, sequenze 42

Peculiarità dei processi cognitivi n Difficoltà nel recupero Interventi di compenso e dispensa n

Peculiarità dei processi cognitivi n Difficoltà nel recupero Interventi di compenso e dispensa n Dispensare dal prendere della memoria n n Difficoltà nel recupero n della memoria n n n appunti Dispensare dai dettati, copie Predisporre materiali per il recupero di formule, sequenze Favorire l’uso di schemi Mostrare sempre le forme linguistiche corrette Privilegiare le verifiche a scelta multipla 43

Peculiarità dei processi cognitivi n Discalculia. Difficoltà di memorizzazione di tabelline, sequenze, procedure, termini

Peculiarità dei processi cognitivi n Discalculia. Difficoltà di memorizzazione di tabelline, sequenze, procedure, termini specifici n Disortografia e disgrafia Interventi di compenso e dispensa n Evitare di richiedere lo studio mnemonico e nozionistico. n Consentire l’uso della calcolatrice, tavole e tabelle, formulari di varie discipline n Favorire l’utilizzo di programmi di videoscrittura con correttore ortografico 44

Peculiarità dei processi cognitivi n Stancabilità e tempi lunghi di recupero Interventi di compenso

Peculiarità dei processi cognitivi n Stancabilità e tempi lunghi di recupero Interventi di compenso e dispensa n Programmare le interrogazioni n Evitare più compiti/verifiche nella stessa giornata n Riduzione di compiti a casa e in generale di richieste n Controllo nella gestione del diario 45

Diagnosi Escludere patologie neurologiche Escludere psicopatologie pre-esistenti Escludere deficit uditivi/visivi Valutazione neuropsicologica minima: •

Diagnosi Escludere patologie neurologiche Escludere psicopatologie pre-esistenti Escludere deficit uditivi/visivi Valutazione neuropsicologica minima: • Livello intellettivo • Lettura del brano (correttezza e rapidità) • Lettura lista parole e non parole (correttezza e rapidità) • Scrittura (dettato ortografico) • Calcolo scritto e a mente • Lettura e scrittura di numeri 46

Didattica metacognitiva n Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo)

Didattica metacognitiva n Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo) n Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione) n Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più efficace processo di apprendimento n Incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al suo apprendimento n Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle capacità di autocontrollo e revisione gli permettono apprendimenti e risultati migliori. 47

Normativa di riferimento n DPR 275/99 n Legge 53/03 n Nota MIUR 4099/A 4

Normativa di riferimento n DPR 275/99 n Legge 53/03 n Nota MIUR 4099/A 4 del 5. 10. 04 n Nota MIUR 26/A 4 del 5. 01. 05 n Nota MIUR 1787 del 1. 03. 05 n Nota MIUR 4798 del 27. 05 n OM n° 22 del 20. 02 2006 48

DPR 275/99 art. 1 c. 2 n “ L’autonomia delle Istituzioni Scolastiche si sostanzia

DPR 275/99 art. 1 c. 2 n “ L’autonomia delle Istituzioni Scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo coerente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” 49

Strategie organizzative n Inserimento nel POF normativa dislessia: adeguamento n n della didattica alle

Strategie organizzative n Inserimento nel POF normativa dislessia: adeguamento n n della didattica alle circolari ministeriali Presentazione al Consiglio di classe dell’ allievo dislessico da parte del DS o Referente Dislessia d’Istituto Programmazione incontri con operatori Sanitari, famiglia per conoscenza Predisposizione Percorso Educativo Personalizzato: livello del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi e dispensativi, criteri di valutazione Condivisone del Percorso Educativo Personalizzato con la famiglia, se necessario operatori sanitari 50

La valutazione Le difficoltà originate da una disabilità possono essere oggetto di valutazione? Valutare:

La valutazione Le difficoltà originate da una disabilità possono essere oggetto di valutazione? Valutare: i progressi rispetto agli obiettivi, agli interventi attivati. Tenere sempre separato ciò che è legato alla disabilità da ciò che è frutto di studio e di impegno. 51

Associazione Italiana Dislessia ONLUS www. dislessia. it 52

Associazione Italiana Dislessia ONLUS www. dislessia. it 52

Alcuni riferimenti normativi n D. l. vo 59/04 per la scuola primaria tra le

Alcuni riferimenti normativi n D. l. vo 59/04 per la scuola primaria tra le finalità n n n istituzionali: “accogliere e valorizzare le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità” Nelle I. N. : “progettare le UDA caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi”. PSP Nella premessa al PECUP: ”nel processo educativo nulla è mai guadagnato una volta per tutte e nulla è mai perduto per sempre”. Art. 4 DPR 275/99: attribuisce alle IS il compito di individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni. Circolare n° 85/04: Indicazioni per la valutazione degli 53 alunni

Ambiente per l’apprendimento La comunicazione da parte dell’insegnate Modalità di coinvolgimento Scelta dei saperi

Ambiente per l’apprendimento La comunicazione da parte dell’insegnate Modalità di coinvolgimento Scelta dei saperi Creare e gestire un clima relazionale Organizzazione del gruppo classe Interazione tra compagni Individuazione di Strategie facilitanti Riflessioni degli allievi sul loro apprendimento Strutturare il compito di apprendimento Attenzione ai processi cognitivi e metacognitivi Progettare il contesto di apprendimento Individuazione di criteri di verifica e valutazione Scelta di strumenti e loro uso Scelta dei mediatori didattici 54

L’osservazione della lettura n Lettura di un brano o lista di parole. Indicatori di

L’osservazione della lettura n Lettura di un brano o lista di parole. Indicatori di prestazione n Valutazione correttezza: analisi qualitativa degli errori n Valutazione dei tempi di lettura n Valutazione comprensione testo Strumenti n Prove di lettura MT per ala scuola media (1995). n Prove avanzate MT (1996) fascia 3 media/2 anno superiori. Valutazione comprensione. 55

Conoscenza del problema DSA: formazione docenti Difficoltà di apprendimento n Svantaggio o deprivazione sociale

Conoscenza del problema DSA: formazione docenti Difficoltà di apprendimento n Svantaggio o deprivazione sociale n Bagaglio culturale e linguistico diverso n Famiglie multiproblematiche n Problematiche psicologiche: autostima, immagine di sé, ansia, aggressività …. DSA Dislessia difficoltà a leggere in modo corretto e fluente Disgrafia disturbo correlato al linguaggio scritto che riguarda le abilità esecutive della scrittura Disortografia disturbo della competenza ortografica Discalculia disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei 56 numeri

Lavoro collaborativo n Evitare che il peso della comprensione gravi sul singolo n Favorire

Lavoro collaborativo n Evitare che il peso della comprensione gravi sul singolo n Favorire lavori di coppia, gruppo. n I contributi dei compagni favoriscono le strategie di controllo e monitoraggio della comprensione, il coinvolgimento emotivo 57

Processo di elaborazione delle informazioni Focalizzazione n Saper riconosce le informazioni rilevanti di un

Processo di elaborazione delle informazioni Focalizzazione n Saper riconosce le informazioni rilevanti di un testo Inferenziazione n Saperle collegare in modo coerente Interpretazione n Saperle confrontare con il proprio bagaglio di conoscenze 58

L’apprendimento è ……. costruttivo. Apprendere qualcosa non è mai un semplice immagazzinare l’informazione, ma

L’apprendimento è ……. costruttivo. Apprendere qualcosa non è mai un semplice immagazzinare l’informazione, ma un connetterla all’informazione già presente nella MLT. attivo. Apprendere vuol dire attivare strategie. Una strategia è essenzialmente un metodo per affrontare un compito. Le strategie sono variabili e modificabili. situato. L’apprendimento è sensibile al contesto socio-culturale. L’interazione con l’ambiente (genitori, insegnanti, compagni), le aspettative sulla propria prestazione influiscono 59 sull’apprendimento.