Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico A I A
Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico A. I. A. QUALITY Revisione Codice 005 / 1314 2 Denominazione La funzione del Tutor sezionale ( Il ruolo, i compiti, il sostegno) Stagione Sportiva 2013/14
IL TUTOR SEZIONALE F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
cenni storici Agli inizi degli anni 2000 viene inserita nel regolamento associativo, per la prima volta, la figura del Tutor; tra i compiti del Presidente di Sezione vi era quello di formare tra gli AFQ e AB un gruppo di “Osservatori- Tutor” per assistere gli arbitri effettivi di nuova nomina nelle loro iniziali prestazioni arbitrali e nelle prime incombenze amministrative sezionali F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
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Il termine tutor è di origine latina e significa: assistere, sostenere. è colui che dà sicurezza e che aiuta l’arbitro, con l’esperienza e i consigli, a scendere in campo ed applicare il regolamento nelle sue prime direzioni di gara. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Il Tutor svolge un ruolo "cerniera" tra le esigenze del nuovo collega alle prime esperienze e le proprie competenze. E’ il responsabile dell’apprendimento pratico dell’attività arbitrale del giovane arbitro, che cerca di amalgamare conoscenza teorica (studio del regolamento) e pratica (attività agonistica). F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Che competenze deve avere? - formative : a) va prima plasmato l’uomo (soprattutto se ci si trova davanti a minorenni) e poi l’arbitro b) deve cercare di capire le motivazioni e le aspettative del giovane arbitro e fornire le risposte e le soluzioni alle sue richieste - conoscenza del contesto: alla prima esperienza come “arbitro” dubbi, perplessità, timori e paure condizionano il giovane collega; il TUTOR deve cercare con la sua sensibilità di renderlo sereno F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Che competenze deve avere? - tecniche: approfondita conoscenza del regolamento del giuoco del calcio - doti di empatia: comprendere appieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di successi che di eventuali insuccessi, arginarne gli eccessi e le delusioni, al tempo stesso motivarlo e guidarlo - di cura: non soffermarsi sugli errori commessi ma trovarne le cause, proporre i rimedi ed i consigli giusti per emendarli F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Quali le finalità della figura del tutor? Il tutor opera in 3 macro aree, quindi DEVE: a) definire compiti e condizioni 1. Presenta l’attività: nell’arbitraggio ci sono successi ed insuccessi 2. Definisce i tempi: non si può essere arbitri di serie A dopo poche gare! 3. Chiarisce gli obiettivi: prefissare delle mete a breve e lungo termine 4. Richiama al rispetto delle regole e degli impegni: comportamento, partecipazione alla vita sezionale, polo di allenamento F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Quali le finalità della figura del tutor? Il tutor opera in 3 macro aree, quindi DEVE: b) sostenere i processi di apprendimento 1. Fornisce esempi, evitando i propri trascorsi arbitrali 2. Dà suggerimenti tecnici e consigli pratici 3. Indica strumenti di miglioramento: suggerisce soluzioni per eliminare gli errori 4. Riassume lo stato di avanzamento delle attività: fornisce un feedback sulle precedenti prestazioni, sottolineando i miglioramenti e “rimarcando” ancora eventuali difficoltà. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Quali le finalità della figura del tutor? Il tutor opera in 3 macro aree, quindi DEVE: c) sostenere la motivazione 1. Motivare 2. Rassicurare 3. Valorizzare e valutare 4. Sottolineare le positività di apprendimento gara dopo gara 5. Far appassionare 6. Stimolare e garantire l’affezione al ruolo F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Il compito del TUTOR è quello di: a) Sviluppare e migliorare le capacità fisiche ed attitudinali del giovane arbitro, accompagnandolo nella crescita mirata nel valorizzarne le doti, il talento e le abilità personali, rendendolo consapevole dei propri limiti e delle proprie potenzialità e aiutandolo a superare le difficoltà b) Allenare anche la mente in modo da contribuire in modo significativo a rendere il collega più sicuro, responsabile e capace di sfruttare al meglio le proprie potenzialità, di gestire la propria emotività sotto pressione, ad avere la giusta carica di motivazione ed ambizione, a trovare e mantenere alta la propria concentrazione, a migliorare il proprio approccio nelle relazioni interpersonali e nella comunicazione (con i dirigenti e con i calciatori), ad aver maggior fiducia in sé stesso e maggior consapevolezza del proprio ruolo F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Possiamo quindi dire che il TUTOR è il COACH ovvero l’ALLENATORE che pone come finalità della sua attività il raggiungimento degli obiettivi del GIOVANE ARBITRO F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Linee guida per la compilazione della relazione del TUTOR: LA RELAZIONE DEL TUTOR F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Linee guida per la compilazione della relazione del TUTOR: La prima pagina ha solo una funzione informativo-statistica, va comunque compilata con la massima attenzione e precisione. Soffermare l’attenzione in modo particolare sul risultato, sui calciatori ammoniti ed espulsi, sulla durata della gara ed anche sull’eventuale recupero. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Linee guida per la compilazione della relazione del TUTOR: Mario Rossi Giuseppe Verdi Squadra 1 Milano Squadra 2 01/10/13 GIP 14: 30 1968 23’ 27’ Nessuna 13’ Nessuna Nessuno N. 5 21’ ST (F) N. 11 5’ ST (CV) Nessuno Tecnico al 30’ ST Nessuno 14: 30 10’ 1’ 1’ 15: 53 2’ 2’ F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Linee guida per la compilazione della relazione del TUTOR: X X X Attenzione anche alle notizie per l’OT che già possono essere una prima fotografia del giovane collega. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
A) VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE DELL’ARBITRO Si vuole capire qual é l’approccio alla gara del nuovo arbitro. Non gli si richiede maturità e forte personalità, bensì un “modo di proporsi” idoneo a fronteggiare il comportamento di calciatori e dirigenti. Occorre notare se: i suoi atteggiamenti sono spontanei o se sono influenzati da terzi, se viene accettato anche se commette errori Osservare o meglio ascoltare anche l’emissione del fischio: è la cosa più difficile da fare per un esordiente !!! F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
A) VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE DELL’ARBITRO X X F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
B) VALUTAZIONE ATLETICO / TATTICA Tenere in considerazione in modo particolare lo stile di corsa, che è il primo biglietto da visita per valutarne le potenzialità atletiche al di là del grado di allenamento Occorre notare se: il suo modo di corsa è naturale o forzato sa dosare le forze evitando di essere “lepre” nei minuti iniziali e “tartaruga” nella parte finale della gara Osservare se cerca uno spostamento dinamico razionale ed un posizionamento adeguato. Suggerire posizioni standard e ricordare che non ci sono schemi di spostamento rigidi. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
B) VALUTAZIONE ATLETICO / TATTICA X X F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
C) VALUTAZIONE TECNICA Valutare se riesce a tradurre nella pratica quanto appreso durante il corso studiando le regole del giuoco. Occorre notare se: Individua, valuta ed assegna in modo corretto i vari falli (pur in presenza di inevitabili errori) Riesce a cogliere la punibilità del fuori giuoco e le sue eccezioni Riesce ad intervenire con “raziocinio” o si limita a fischiare ogni minimo contatto fra calciatori; identifica quindi la differenza tra “fallo” e “contatto” Verificare come si pone davanti ad un plateale errore e che ripercussioni ha nel proseguo della gara F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
C) VALUTAZIONE TECNICA X X X F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
D) VALUTAZIONE DISCIPLINARE Valutare se il provvedimento è congruo alla gravità dell’infrazione. Occorre notare se: il provvedimento è adottato in modo corretto ed al tempo giusto dimostra sicurezza nell’estrarre il cartellino o se avviene “a richiesta” risulta ben notificato o se dimostra titubanza nella comunicazione del provvedimento (cartellino basso e non BEN VISIBILE) dimostra UNIFORMITA’ nell’adozione dei provvedimenti nei confronti di entrambe le squadre F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
PARTE FINALE E DESCRITTIVA Occorre notare se: l’ARBITRO ha evidenziato dei miglioramenti step by step e’ in grado di mettere in pratica i consigli forniti nella precedente visionatura se vi sono potenzialità – che giustamente vanno affinate – o se non vi sono reali possibilità di miglioramento. chiarezza e schiettezza sono sinonimo di sicurezza F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
PARTE FINALE E DESCRITTIVA -Emetti un fischio più deciso -Valuta meglio la distinzione del fallo diretto da quello indiretto Descrivere se ha avuto o meno miglioramenti rispetto alla precedente visionatura Far emergere eventuali potenzialità o meno del giovane collega in ottica prospettica ed eventuale o meno predisposizione all’attività arbitrale. 01/10/13 Giuseppe Verdi F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Gli accordi pre gara tra Tutor ed Arbitro esordiente debbono essere presi quanto prima, subito dopo la designazione. E’ indispensabile una pronta comunicazione del designatore. E‘ fondamentale non far sentire solo l’Arbitro. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Per la gara fare, se possibile, il viaggio insieme altrimenti …. . Concordare l’arrivo al campo di gara in modo da presentarsi insieme E’ necessario arrivare congruo anticipo sull’orario di inizio partita F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Eseguire insieme un sopralluogo sul terreno di gioco verificando con il collega tutte le caratteristiche dell’impianto sportivo presenti nella regola 1. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Seguire sul terreno di gioco il neo Arbitro nella fase di riscaldamento pre gara suggerendo, se necessario, gli esercizi da svolgere. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Al rientro negli spogliatoi, dare supporto nel controllo dei documenti, delle distinte delle squadre e suggerire le modalità per il riconoscimento delle persone ammesse sul terreno di gioco. Prima dell’ingresso sul terreno di gioco ricordare tutte le semplici incombenze che lo attendono prima del fischio d’inizio gara. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Si ritiene opportuno che il Tutor stazioni in posizioni visivamente ottimali ma defilate evitando ingerenze nella direzione gara. Se necessario, è opportuno effettuare una valida opera di sostegno morale e psicologico, nello spogliatoio, alla fine del primo tempo. F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
IL TUTOR ALL’ESORDIO Quanto appena detto è da ripetersi anche a fine gara, modulando gli interventi in funzione delle possibili variabili: • • Tipo di prestazione Clima agonistico e stato d’animo Età del soggetto Maturità del soggetto FONDAMENTALE E’ … INCORAGGIARE !!! F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Grazie per l’attenzione A cura del Settore Tecnico A. I. A Area Formazione Perfezionamento Tecnico e Valutazione F. I. G. C. - Associazione Italiana Arbitri – Settore Tecnico
Associazione Italiana Arbitri La presenza di questo logo sul frontespizio garantisce che l’argomento trattato è stato ufficialmente approvato da A. I. A. Quality e che risponde ai requisiti tecnici specifici. Riepilogo delle revisioni 2 29/01/14 Revisione grafica e modifica contenuto alcune slides Pozzoli 1 12/12/13 Prima revisione Falca 0 02/07/13 Prima emissione Pozzoli - Masini Revisione Data Descrizione Redatta
- Slides: 35