Associazione Club Alcologici Territoriali Arcat Toscana Versilia 2015
Associazione Club Alcologici Territoriali Arcat Toscana Versilia 2015 SCUOLA ALCOLOGICA TERRITORIALE
CLUB ALCOLOLOGICI TERRITORIALI Cos’è? Chi lo compone? Come funziona?
PREMESSE BASE DEI CLUB. . ALCOL = DROGA BERE = Comportamento a RISCHIO INDICAZIONI DELL’O. M. S. ØRicorso alle associazioni di volontariato che lavorano col metodo dei gruppi ØPolitiche mirate alla riduzione dei consumi di tutta la popolazione
PROBLEMA ALCOLCORRELATO Disturbo nei sistemi ecologici-sociali in cui l’uomo è inserito, cioè la comunità in cui vive e lavora. COMUNITA’ Insieme di FAMIGLIE FAMIGLIA Sottosistema fondamentale del sistema comunità APPROCCIO FAMILIARE Approccio minimo necessario per affrontare il problema
Si capisce allora perché il Club, fin dall’inizio, si rivolga alla famiglia nella sua interezza, famiglia che è il sistema biosociale più significativo per ogni individuo. V. Hudolin (2001) “L’approccio famigliare (sistemico). Manuale per il lavoro nei Club degli alcolisti in trattamento”.
CLUB ALCOLIGICI TERRITORIALI Il Club è una comunità multifamiliare inserita nella comunità locale. E’ un gruppo costituito da 2 a 12 famiglie con problemi alcolcorrelati e da un servitore-insegnante. IL CLUB NON È: ØUn’oasi felice ØUna setta segreta ØUn’istituzione IL CLUB È: ØUna porta aperta per le famiglie con problemi alcolcorrelati ØUna concreta proposta di cambiamento ØUn nodo importante nella rete territoriale
LA FAMIGLIE ØMembri della famiglia sono considerate anche quelle persone che hanno grande importanza per la famiglia stessa: amici, colleghi, datori di lavoro ecc. ØI figli sono membri del Club e partecipano al processo di crescita e maturazione personale e familiare. ØPossono partecipare anche solo i familiari se la persona co problemi alcolcorrelati non è disposto a partecipare. ØPossono partecipare anche solo le persone con p. a. c. se i familiari non sono presenti. ØLa famiglia deve essere inserita nei programmi di formazione alcologica di base (Scuola Alcologica Territoriale) Ø Ai membri della famiglia si propone la scelta della sobrietà, l’eliminazione dell’alcol da casa.
E SE LA FAMIGLIA NON C’È? ØSe i membri della famiglia non sono rintracciabili o se comunque non sono disposti a prendere parte al percorso, il Club deve impegnarsi a organizzare una famiglia sostitutiva. ØEssere una famiglia sostitutiva non significa qualcuno che si rende disponibile unicamente per accompagnare l’”alcolista” alle sedute ma che sia profondamente coinvolta nella sua vita e nel fornirgli in ogni situazione il proprio sostegno. ØLa famiglia sostitutiva a prescindere che abbia o non abbia problemi alcolcorrelati, deve accettare le regole del club, inclusa la propria astinenza.
IL SERVITORE – INSEGNANTE è: ØMembro di club ØFormato secondo il modello ecologico-sociale ØStimolatore di processi di cambiamento ØFacilitatore della discussione ØTenuto ad aggiornarsi partecipando a i momenti di formazione previsti dalla metodologia ØTenuto a partecipare alla riunione mensile di autosupervisione con gli altri S-I della zona ØPartecipe di un personale processo di cambiamento SERVITORE perché al servizio delle famiglie INSEGNANTE nelle SAT
COME FUNZIONA IL CLUB? ØI Club si riuniscono con cadenza settimanale. ØI club offrirono alle famiglie un'occasione per trovarsi ed affrontare insieme le difficoltà relative ai propri problemi alcolcorrelati. ØI Club sono enti autonomi e senza scopo di lucro, diffusi a livello locale, provinciale, regionale, nazionale e mondiale.
ØAttraverso il confronto empatico, l’amicizia, l’amore e la solidarietà, le persone che ne fanno parte si impegnano a intraprendere un percorso di crescita e responsabilizzazione verso la propria salute, fisica, psichica e sociale, iniziando un cambiamento del proprio stile di vita verso la sobrietà. ØSe il Club è parte della comunità contribuirà con la sua presenza al cambiamento della cultura sanitaria e generale della comunità, aiutando a migliorare la qualità della vita, attraverso la creazione di una rete di solidarietà, attraverso l'amicizia e l'amore.
Il PERCORSO ? PROCESSO DI CRESCITA E MATURAZIONE CAMBIAMENTO SOBRIETA’ comportamento positivo: non è privazione o abbandono ma è una scelta consapevole e responsabile interna a un modello dinamico teso a proteggere e promuovere la salute e a
REGOLE DEL CLUB 1. Incontri settimanali di un’ora e mezzo, stesso giorno e stessa sede, puntualità 2. Non si fuma durante il club 3. Riservatezza 4. Moltiplicazione alla 13° famiglia o almeno una volta l’anno 5. Partecipazione alla S. A. T. di I° modulo
LE CARICHE DEL CLUB Il club prevede delle cariche a rotazione per favorire la responsabilizzazione di tutti: ØPresidente ØSegretario ØCassiere ØRappresentante al Direttivo Ogni settimana una persona del club scrive il verbale della serata che leggerà all’inizio dell’incontro successivo. Chi scrive il verbale generalmente sarà il conduttore della serata, ma questo è a discrezione dei singoli club.
E’ IMPORTANTE RICORDARE CHE: ØLe regole e le cariche non devono diventare rigide e formali. ØOgni club ha le sue abitudini specifiche. ØL’importante è ricordare che il club vive di amicizia, amore, solidarietà e condivisione. ØNel club si incontrano persone con esperienze comuni ma diverse, ognuna importante per l’altra reciprocamente. ØNessuno deve dare consigli, ognuno porta la propria esperienza, ha spazio per parlare e per ascoltare.
CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI ü Comunità multifamiliare ü Stile di vita, comportamento ü Complessità ü Approccio sistemico ü Amore, amicizia, solidarietà ü Empatia ü Autonomia ü Comunità locale ü Funzione, processo, programmi ü Auto tutela e promozione della salute
Il cambiamento nei sistemi ecologici per i problemi alcolcorrelati significa non soltanto abbandonare l'alcol, ma anche accettare un nuovo tipo di comportamento individuale, nella famiglia e nella comunità. Significa vedere una possibilità nuova di comunicare ed interagire, una qualità nuova della vita. Solo se è questo l'obiettivo che può essere raggiunto diventa possibile risolvere i problemi individuali, della famiglia e della comunità.
Così visto il cambiamento non è una terapia, ma piuttosto una crescita, una maturazione e non può essere ottenuto soltanto nel settore distinto del rapporto della famiglia con il bere ed esige piuttosto uno sforzo totale. V. Hudolin
Viandante, la via altro non è che le tue orme, nient’altro; viandante, non ci son vie, la via si fa camminando. Machado A.
Quando ero giovane e libero e la mia immaginazione non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo. Come divenni più grande e più saggio, scoprii che il mondo non avrebbe potuto essere cambiato, così ridussi la mia visione e decisi di cambiare solo il mio paese, ma anche questo sembrava impossibile. Come crebbi, al crepuscolo della mia vita, in un ultimo disperato tentativo, decisi di cambiare solo la mia famiglia, quelli più vicini a me. Ma anche loro non volevano essere cambiati. E ora che sono legato al mio letto di morte, capisco che, se avessi cambiato per primo me stesso, forse, con l’esempio, avrei potuto cambiare la mia famiglia, dalla loro ispirazione e con il loro incoraggiamento avrei potuto cambiare in meglio il mio paese. E chi lo sa, avrei potuto forse cambiare il mondo. Dalla tomba di un Vescovo dell’abbazia di Westminster
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