APULEIO LE METAMORFOSI Di Vincenzo Pisciuneri Il libro
APULEIO – LE METAMORFOSI Di Vincenzo Pisciuneri
�Il libro di Apuleio è una delle poche fonti sui riti Isiaci, del II secolo d. C. �Il protagonista, Lucio, è un giovane originario di Patrasso, e da cui si allontana, per cadere nella oscura Tessaglia, terra di magia nera famosa per le sue streghe nell’antichità. �Già durante il cammino verso la Tessaglia, egli apprende i paurosi effetti della magia su altri uomini attraverso una novella che gli viene raccontata da un compagno di viaggio.
Patrasso (Patrae) il nome della città di Lucio, insiste etimologicamente sull’idea della Patria Originaria, ultraterrena, cui l’anima aspira a ritornare. � Lucio si allontana da Patrasso e inizia un viaggio, una caduta in quanto è ospitato nella oscura casa della materia che intorpidisce i sensi, dove si intrattiene con: 1. Una maga nera, al cui servizio ha una sensuale schiava. Potere e sensualità. 2. Un Usuraio. Avidità verso le ricchezze. �
La Caduta Le vicende di Lucio sono un racconto iniziatico, narrano la Caduta dell’uomo nelle sensuali spire della Materia per poi dopo molte tribolazioni riconquistare la coscienza originaria. Il giovane s’innamora sensualmente della schiava, Photis, al servizio della maga e nel contempo arde dal desiderio di apprendere quel tipo di magia.
Irretito, dalla sensualità della schiava, Lucio prova un unguento che dovrebbe trasformarlo come la maga in un gufo. La schiava gli porge l’unguento sbagliato che lo trasforma in un asino. La maga si trasforma in gufo, Lucio in Asino.
� Il rimedio per ritrasformarsi da asino in uomo è quello di mangiare dei petali di rosa. � La schiava Photis gli promette di portargliene al più presto, ma la notte stessa alcuni malfattori rubano nella casa portandosi via anche l’Asino. Lucio.
Come Lucio viene trasformato in Asino, dall’amore sensuale per il corpo di Photis, così il Sé spirituale, prima libero, cade in balia del corpo, attraverso la procreazione sessuale. L’Asino con le parti genitali, molto sviluppate, è il simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile. � Seth, sotto forma di Asino, è il potere oscuro della Materia, il nemico di Iside, e chi come Lucio si abbandona alle passioni sensuali cade sotto il dominio di Seth assumendone le sembianze. �
� Sotto forma di asino, Lucio, sarà costretto a vagare per il mondo cambiando padrone e subendo maltrattamenti. Nel corso delle peregrinazioni avrà il modo di conoscere gli uomini quali sono in realtà.
Per riprendere le originarie sembianze, Lucio deve mangiare dei petali di rose. � Per gli antichi Egizi la Rosa era il simbolo della "Conoscenza Segreta", questa era consacrata ad Iside. Nella Rosa, il fluido vitale non è sensuale: è casto e puro. � � La liberazione dalle seduzioni terrene, il ritorno alla condizione originaria, formavano le tappe
L’Asino-Lucio, in una notte sotto la luce lunare, bramoso di purificazione, si tuffa nel mare, immergendo la testa sette volte. n Si bagna come un Mista prima dell’Iniziazione. Si addormenta e sogna Iside. n
Iside appare uscente dal Mare, con una corona di fiori, sopra la fronte un disco luminoso, sui lati due vipere che si drizzano con le loro spire
� Iside gli annuncia il giorno della sua salvezza, che coincide con il 5 marzo, il giorno della partenza di Iside sotto forma di Navis, o Arca.
� L’Asino-Lucio, affamato, con prudenza si avvicina al Sommo sacerdote di Iside con in mano una corona di rose, che glie la porge. � Lucio, riacquista la forma umana, è ma nudo. Un seguace di Iside gli porge la veste bianca del Mista di Iside. Lucio come Ulisse, è scampato alle burrasche e ha raggiunto il porto della quiete ed è rivestito con bianca veste. �
Confiteor - Confessione Pubblica • Lucio affitta una camera vicino al tempio, digiuna e narra , cioè confessa, ai “parenti”, ai fratelli di fede le sue oscure vicende. • Mosè tramandò la confessione ai suoi Iniziati nella Festa dell’Espiazione quando i partecipanti si confessavano reciprocamente e si scambiavano 39 colpi di frusta. • Il Cristianesimo fondato sui Misteri Minori agli inizi contemplava la confessione pubblica. Confido a voi fratelli che ho molto peccato … per mia colpa, grandissima colpa (seguono tre colpi sul petto)
� � In seguito, a Lucio, appare in sogno un sacerdote di Iside che gli annuncia il ritorno dello schiavo Candido (Bianco), da lui abbandonato quando divenne un asino. Questo compagno per il viaggio era il suo corpo astrale purificato, simbolizzato dalla veste bianca.
Iside appare in sogno a Lucio e gli indica il giorno dell’Iniziazione. Il giorno dopo Lucio fa un bagno purificatore. � Il sacerdote pronuncia la remissione dei peccati - dopo aver precedentemente fatto la pubblica confessione – e lo cosparge di acqua pura. � Nell’Iniziazione Isiaca vi era uno stadio intermedio, in cui i sacerdoti salutavano così il neofita: Tu hai vinto la natura grezza: gloria a te! Ringrazia Iside perché ti rinforzi per le Prove che ancora ti aspettano. Confessa i peccati davanti a quest’occhio che è l’Occhio di Dio. �
� Apuleio tace sui riti segreti dell’Iniziazione, dice solo che dopo dieci giorni di digiuno venne il momento dell’Iniziazione. Giunsi al confine della morte, ho oltrepassato il limite (le Porte) di Proserpina, ho navigato attraverso tutti gli elementi …
INSEGNAMENTO MISTERICO � L’insegnamento misterico afferma che: 1. La causa della Caduta risiede nella bellezza del Sé personale (Psiche) alla cui vista il Sé Spirituale (Eros) si infiamma d’amore. Ma quest’amore trascina l’Anima divina nella materia, che penetra nel corpo. 2. La nascita fisica è la caduta nella materia. 3. L’Anima è divina, mentre il corpo è la sua prigione. 4. La morte cosciente nel corpo fisico, la seconda morte quella del sé personale, equivale alla riconquista della coscienza originale, quella
LE VICENDE DI PSICHE � � Un re aveva tre figlie. Le due maggiori si erano già sposate con giovani di sangue reale, ma la più piccola, di nome Psiche, era tanto bella che nessun uomo osava corteggiarla, tutti l’adoravano come fosse una dea. Venere ordina ad Eros, il Dio, di far innamorare Psiche con l’uomo più brutto della terra. Eros fallì e s’innamorò di Psiche.
Obbedendo al Fato i genitori portarono la figlia su un monte per darla in pasto ad un mostro con il volto di serpente. Sulla rupe di un alto monte, poni la fanciulla ornata con l’abbigliamento del letto di morte.
�Dapprima un oracolo chiama Psiche alle nozze con Eros. Queste nozze sono descritte come un atto di morte. �Psiche, l’Anima Personale convoglia a sante nozze con Eros. Le nozze sacre sono descritte come un atto di morte. L’Iniziazione è nel contempo atto di morte. matrimonio e morte. Nell’antichità le spose si consegnavano agli sposi velate allo stesso modo in cui si consegnavano alla morte coloro che erano consacrati agli inferi: nel velamento dei Mystes.
�La morte non venne, Zefiro, il dolce Vento porta Psiche in una valle fiorita, fra una natura lussureggiante scorse un palazzo pieno di ricchezze e con servi invisibili. �Era il palazzo di Eros,
�Eros andava da Psiche ogni notte nel buio più totale. Come condizione impose a Psiche segretezza, facendola giurare: non poteva vedere il suo volto. �Psiche attendeva con ansia la notte e con questa l’arrivo del suo invisibile marito, ma i giorni erano lunghi e solitari, quindi chiese se poteva invitare le sue due sorelle. �Eros chiede la discrezione assoluta verso le sorelle. Tale segretezza anche con i parenti più prossimi è un obbligo per tutti coloro che entrano nella comunità dei misteri.
�Le sorelle di Psiche simbolizzano i Profani. I veri parenti dei Misti sono i loro Fratelli e Sorelle di fede. �Le due avide sorelle le fanno credere che lo sposo sia un Serpente (Naga) che avrebbe divorato lei e il figlio che portava in grembo. �Psiche si lascia indurre dalle sorelle ad osservare lo sposo di notte.
�Porta nella camera nuziale una lampada e un coltello. Vede Eros e si punge con una delle sue frecce. Lo bacia e una goccia d’olio caldo cade sulla spalla del Dio che vola via. La scena della lampada ha un carattere misterico, la visione del Dio, il Sole Notturno, era una delle cerimonie dell’Iniziazione.
PSICHE - L’ANIMA UMANA �Psiche, figlia di re, aveva due sorelle legate alle ricchezze materiali, erano sposate con ricchi principi. �Psiche, al contrario era libera, non legata alle ricchezze. �Le tre sorelle sono un’allegoria della triplice personalità umana. Le Due sorelle avide sono la causa della separazione dal Dio nascosto. �Psiche se ne dovrà liberare: l’avidità spingerà le due sorelle a gettarsi da una rupe credendo così di poter accedere alle ricchezze del palazzo celeste. �Prima di poter vedere il volto divino occorre separarsi dagli aspetti inferiori, intraprendendo un viaggio, fatto di tribolazioni che porta a domare il sé inferiore.
� � � La missione di Psiche sarà quella di cercare lo Sposo Divino, le prove a cui deve sottoporsi, rispecchiano le prove dell’iniziando ai Misteri. Solo in Apparenza Venere rivolge la collera contro Psiche. In un primo tempo Psiche viene afferrata per i capelli, schiaffeggiata e flagellata. Come Psiche così, il Neofita doveva sopportare simili punizioni corporee, quale dimostrazione della ferrea volontà di non lasciarsi nuovamente attrarre dalle spirali voluttuose della materia.
LE PROVE DI PSICHE �Prima Prova: Il mucchio di semi. Consiste nel dividere un Il mucchio di semi di papavero, ceci, lenticchie e fave a seconda del tipo dei semi, in un tempo brevissimo. La prima prova richiede a Psiche di mettere in atto un principio discriminativo capace di ordinare una quantità di "semi" differenti che si trovano mescolati insieme. Le forze inconsce soccorritrici sono in questo caso le formiche, "simbolo dell’ordine segreto”.
�Seconda prova: La lana aurea. Psiche deve prelevare un ciuffo di lana dal vello dorato dei montoni furiosi. Psiche è chiamata all’incontro con la forza distruttiva solare, rappresentata dal mitico “vello d’oro” dei terribili arieti del sole, bestie immense, aggressive e con le corna. Se ci si avvicina troppo alla Forza Solare, essa ci distrugge. Bisogna raccogliere soltanto quella parte di vello che gli arbusti hanno strappato. Psiche obbedisce alla voce nascosta che la invita ad aspettare il momento opportuno (per l’appunto il calar della sera e della calura), per incontrarsi col principio spirituale senza venirne sopraffatta ed annientata.
Terza Prova: L’Acqua ghiacciata. La prova prevede che Psiche salga su un monte dalle pareti ripidissime, sulla cui cima vi era una sorgente d’acqua sacra di un affluente dello Stige, il fiume degli Inferi. La stessa acqua di quel fiume grida e si oppone a chiunque voglia attingerla. . A guardia di questa limpida fonte sono posti tremendi draghi
La fanciulla, li deve affrontare con coraggio, e una volta arrivata alla sorgente, deve riempire un’ampolla di acqua dello Stige e portarla, ancora gelida, alla dea. La terza prova è il confronto di Psiche con l’irruente cascata delle acque dello Stige. Il compito di raccogliere un bicchiere di quell’acqua riesce grazie all’intervento dell’Aquila di Zeus. L’Aquila è lo Spirito che si slancia oltre le vette rocciose.
FONTE GHIACCIATA DELLE MNEMOSINE Nell’Insegnamento Misterico, appena entrato nell’Ade, il Neofita deve prendere a destra una via che lo conduce alla fredda acqua che zampilla dalla fonte delle Mnemosine, davanti ad essa vi sono i Custodi (i Draghi). Questa è l’acqua che fa ricordare le proprie origini divine. L’unico refrigerio per chi ha sete di immortalità.
L’acqua lustrale - Il pozzo sacro Per attinger e l’acqua consacrata, i seguaci di Iside compivano un lungo pellegrinaggio. Il mito narra che Iside rianimò il figlio Arpocrate con l’acqua lustrale dello Stige. Psiche guarisce la ferita di Cupido con l’acqua lustrale. In tutti i templi vi era un pozzo, una piscina dove si attingeva acqua lustrale. Alla porta dei templi c’erano dei vasi di acqua lustrale, chiamati favissae che sono diventate le acquesantiere dei templi cristiani. Nel culto ci si accontentava di attingere l'acqua consacrata in un luogo al centro del tempio, altrimenti inaccessibile
�Quarta Prova: Discesa agli Inferi. �Psiche è mandata da Venere agli Inferi da Prosepina-Persefone, affinché le consegni in un cofanetto un po’ della sua bellezza. In passato Ecate era dipinta come una fanciulla bellissima e perfetta. Nella prima parte, nella discesa, Psiche è guidata dai consigli di una Torre Parlante, chiamata “Torre che guarda lontano”.
La Torre parlante, le disse che in una città vicina, c’era un cunicolo che portava agli Inferi.
La Torre mise in guardia Psiche dal cedere alla “pietà”, verso gli abitanti dell’Averno, sentimento che non le consentirebbe di raggiungere la propria meta. Avrebbe dovuto portare con sé due focacce d’orzo impastate con vino e miele - il cibo dei morti - e mettersi in bocca due monetine. Ulisse nel suo viaggio gli Inferi, celebra il sacrificio, sull’entrata del regno delle ombre scava una fossa quadrata, intorno alla quale versa una libagione di latte e di miele, poi di vino e quindi di acqua, e dopo aver fatto ciò vi sparge farina d’orzo.
Orzo miele simboli di morte e generazione � A Creta si narrava che Rea avesse partorito Zeus in una sacra grotta di api. � A Creta Arianna, la fertilissima madre d’orzo, era la Signora del Labirinto o degli Inferi, a cui si offriva del miele.
Giungerai allora al fiume dei morti a cui e' preposto Caronte, che subito esigerà il prezzo del passaggio … A questo squallido vecchio darai per la traversata una delle monete che porti, ma in modo però che la prenda egli stesso con la sua mano dalla tua bocca.
Vi si trova anche il vegliardo Ocno (l‘Esitante) che nella vita ha rifiutato l’iniziazione ed ora è costretto a caricare legna su un asino dal quale essa continua a cadere. Vi sono le vecchie zitelle che hanno trascurato l’Iniziazione ai Misteri e le nozze sante sulla terra e sono ora costrette a tessere in eterno il loro abito da sposa; esse
Attraversato il fiume infernale, Psiche deve passare davanti al Guardiano di Soglia, Cerbero, il Cane infernale, e deve tranquillizzarlo con due focacce (sacrificali) d’orzo con vino e miele. Cerbero, il divoratore di carni (che consuma i corpi Cerbero, il divoratore di carni ( dei morti), in origine era metà cane e metà ippopotamo, l’Ammit degli Egizi.
Le focacce, il pane di Osiride Giunta davanti a Proserpina, Psiche, rifiuta un lauto pasto, implora solo un pezzo di pane, ma questo pane è il corpo di Osiride. Le focacce di Iside erano poste sugli altari, erano identiche come forma, alle ostie delle Chiese di Roma e di Oriente. L’ingerimento del pane è la cena misterica.
Psiche ha varcato i cancelli dell’Altrove, ha camminato attraverso di esso, ha potuto vedere cose che sono celate agli occhi dei profani. Ha appreso, e conservato. Proserpina dona a Psiche ritorna nel mondo superiore un cofanetto (la cista mystica dei Misteri), contenente la bellezza. Nella seconda parte del viaggio agli Inferi , Psiche, tornando al mondo dei vivi, cede alla tentazione di appropriarsi della bellezza divina contenuta nel cofanetto di Proserpina.
LA BELLEZZA La Bellezza contenuta nel cofanetto è secondo l’Insegnamento di Platone, la visione interiore, il Vero. La forma ideale del Bello, precisa Plotino, non esiste nel mondo materiale, in quanto appartiene solo al Mondo delle Idee, della Verità. Psiche guarda nel cofanetto ma il suo corpo fisico non regge all’impatto energetico e cade in uno stato di morte apparente.
Le era stato detto, però, di non aprire mai quel vaso, pena la morte. Quel vaso conteneva un veleno mortale. Nei Misteri, l’apertura della cista mystica provocava l’incoscienza temporanea, una morte apparente, dovuta a sostanze eteree in essa contenute.
Psiche diventa assimilabile a Pandora, con questo gesto. Apre un cofanetto, una cesta, se vogliamo, che non deve essere aperta. La bellissima Pandora, secondo il mito classico, che porta nel mondo tutti i mali con il suo gesto, rappresenta la caduta nella forma, mentre al contrario, Psiche libera il sonno, che la avvolge come fosse la morte, ma la proietta nel mondo dello Spirito.
� � La visione dell’oggetto sacro uccide, ma nel contempo rende immortali. L’uomo vecchio è morto, l’uomo nuovo può ascendere al cielo. Il Candidato veniva poi avvolto in un lenzuolo mortuario e posto nel sarcofago. Il risveglio a nuova vita avveniva per mano dell’Iniziatore.
� � Eros scende dalle regioni celesti e la risveglia a nuova vita. Quando Psiche si risveglia, per intervento del Dio, non sarà più la fanciulla mortale che era all‘inizio della storia, ma assurge alla condizione divina.
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