APPRENDIMENTO CAMBIAMENTOMODIFICAZIONE PERMANENTE O COMUNQUE DURATURA DEL COMPORTAMENTO
APPRENDIMENTO CAMBIAMENTO-MODIFICAZIONE PERMANENTE O COMUNQUE DURATURA DEL COMPORTAMENTO PRODOTTO DALL’ESPERIENZA. CONOSCERE L’APPPRENDIMENTO= CAPIRE IL MODO DI AGIRE E DI PENSARE
TEORIE DELL’APPRENDIMENTO FUNZIONALISTA: L’APPRENDIMENTO SI EVOLVE CON LA LENTA ACQUISIZIONE DELLE RISPOSTE CORRETTE E LA PROGRESSIVA ELIMINAZIONE DÌ QUELLE SCORRETTE:
TEORIE DELL’APPRENDIMENTO COMPORTAMENTISTA: • COLLEGAMENTO TRA STIMOLO E RICORDO • ASSOCIAZIONE STIMOLO-RISPOSTA • MAPPA MENTALE
TEORIE DELL’APPRENDIMENTO GESTALTISTA: APPRENDIMENTO COME FORMA DI RISTRUTTURAZIONE PERCETTIVA DEL PROBLEMA. E’ DEFINITO INSIGH
TIPI DI APPRENDIMENTO • • VERBALE ABITUAZIONE CONDIZIONAMENTO CLASSICO APPRENDIMENTO STRUMENTALE MODELLAMENTO FORMZIONE DEI CONCETTI PROBLEM SOLVING
TIPI DI APPRENDIMENTO VERBALE: processi di apprendimento che vengono attivati all’interno di un “laboratorio” e che hanno come contenuto specifici materiali verbali, sillabe nonsenso, parole singole, ecc… N. B. Da non confondere con l’APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO che si definisce come insieme di processi che rendono possibile l’acquisizione del linguaggio naturale.
L’APPRENDIMENTO VERBALE SI DIVIDE IN: SERIALE: apprendimento di elementi in serie (elenco di nomi, numeri, ecc. ) PER COPPIE ASSOCIATE: apprendimento di serie di coppie (nome/cognome, coppie di numeri) RIEVOCAZIONE LIBERA
• ABITUAZIONE: uno stimolo più volte ripetuto, acquista la capacità di evocare la sua risposta iniziale • CONDIZIONAMENTO CLASSICO: si basa su SIC (stimoli incondizionati) e RIC (risposte incondizionate) cioè tutti quegli eventi che producono automaticamente altri eventi senza che ci sia un precedente apprendimento • APPRENDIMENTO STRUMENTALE: apprendimento per tentativi ed errori mediante il quale si impara a collegare ad una certa situazione-stimolo quelle risposte che sono seguite da ricompensa
• MODELLAMENTO: parte dei nostri comportamenti, pensieri, valori, ecc. sono influenzati o dipendono strettamente dalle caratteristiche culturali espresse da alcune figure che hanno giocato e continuano a giocare il ruolo di modelli. L’efficacia dell’apprendimento per modellamento dipende da: 1. caratteristiche del modello 2. caratteristiche dell’osservatore 3. Caratteristiche del modello e dell’osservatore
• FORMAZIONE DEI CONCETTI: apprendimento mediante riflessioni, induzioni e paragoni che si organizzano in pensiero, opinione e giudizio • PROBLEM SOLVING: capacità di dare risposta o soluzione ad un quesito partendo da certe premesse e seguendo un ragionamento logico. E’ la forma di apprendimento più complessa ed evoluta
PROCESSI DI APPRENDIMENTO 1. ESTINZIONE E RECUPERO SPONTANEO: processo mediante il quale uno SC (stimolo condizionato) perde la capacità di elicitare RC (risposte condizionate) perché non più abbinato allo SIC (stimolo incondizionato). Con il recupero spontaneo la RC tende sistematicamente a ricomparire dopo che sarà stata instaurate l’estinzione
1. GENERALIZZAZIONE: processo mediante il quale la stessa risposta viene elicitata o emessa nei confronti di una classe o categoria composta da stimoli simili l’uno all’altro 1. DISCRIMINAZIONE: processo comune di selezione di SIC che possono bloccare od impedire la evocazione di RC
FATTORI DI APPRENDIMENTO ESTERNI: - Caratteristiche del materiale - Rinforzo - Punizione INTERNI: - Attenzione - Maturazione - Età
ARCHITETTURA E DINAMICA DELL’APPRENDIMENTO Si definisce apprendimento ogni cambiamento e modificazione permanente o comunque persistente Sono necessari: - Attenzione - Memoria a breve e lungo termine - Motivazione
NON SEMPRE I VARI CAMBIAMENTI DELL’ESPERIENZA ESPRIMONO PIENAMENTE CIO’ CHE ABBIAMO APPRESO SE PRIVI DEL NECESSARIO INVESTIMENTO AFFETTIVO E MOTIVAZIONALE PRESTAZIONE= APPRENDIMENTO X MOTIVAZIONE
APPRENDIMENTO E STATI AFFETTIVI Lo sviluppo delle capacità di apprendimento ha una notevole componente affettiva relativa a • Senso di adeguatezza • Stima di sé • Fiducia • Agente di cura Se ci sono, possono colmare carenze; se non ci sono possono bloccare i normali processi
MODELLI DI FUNZIONAMENTO DELLA MEMORIA MODELLO MULTISTADIALE INPUT REGISTRO MEMORIA SENSORIALE BREVE TERMINE MEMORIA LUNGO TER
MODELLO MULTISTADIALE • REGISTRO SENSORIALE: Deposito momentaneo di sensazioni ancora non analizzate. Percepiscono stimoli tattili, iconici, acustici, visivi, ecc. ed immagazzinano le informazioni
MODELLO MULTISTADIALE • MEMORIA A BREVE TERMINE: Memoria temporanea o operativa; è caratterizzata da una labile persistenza degli stimoli e mantiene le informazioni per un tempo limitato, dai 15 ai 30 sec. Codifica i dati provenienti dai registri sensoriali, sia in forma percettiva (visiva come figure, uditiva come suoni) sia in forma semantica (come significati verbali). In essa si formano relazioni tra informazioni nuove ed altre già possedute e rievocate. Ha capacità limitate (10 bit al sec. )
MEMORIA A BREVE TERMINE MEMORIA OPERATIVA –WORKING MEMORY E’ caratterizzata da flessibilità e capacità di monitorare ed immagazzinare gli stimoli E’ deputata a: • Processi di controllo • Reiterazione • Codificazione • Assunzione di decisioni • Strategie mnesiche
COME LAVORA LA MEMORIA OPERATIVA 3 livelli di elaborazione: strutturale(superficiale) fonetico (intermedio) semantico (profondo) Più è profondo il livello di analisi delle informazioni, più è probabile che queste vengano ricordate nel tempo 2 tipi di reiterazione: mantenimento/ripetizione elaborativo/rielaborazione
MODELLO MULTISTADIALE • MEMORIA A LUNGO TERMINE: Mantiene informazioni per tempi consistenti. Coincide col significato corrente che si dà al termine memoria, cioè come deposito di dati da cui è possibile attingere ricordi. La sua formazione dipende dalla quantità di stimoli che arriva in MBT. La ritenzione è migliore a livello di codificazione semantica, più debole a livello percettivo. I ricordi diventano permanenti quando il soggetto li elabora in forma verbale e li associa attraverso il maggior numero di relazioni logiche.
MEMORIA A LUNGO TERMINE RECUPERO: il processo mediante il quale si possono ripescare le informazioni in maniera consapevole o inconsapevole. Può avvenire come: 1. RICONOSCIMENTO 2. RIEVOCAZIONE-RICORDO 3. RIAPPRENDIMENTO 4. RICOSTRUZIONE 5. CONFABULAZIONE 6. REINTEGRAZIONE 7. MEMORIA DIPENDENTE DA STATO 8. MEMORIA DIPENDENTE DA CONTESTO 9. IMMAGINAZIONE
La MLT si distingue in: 1) episodica/autobiografica 2) semantica/conoscenza organizzata 3) procedurale/capacità di ricordare atti routinari ed eseguire compiti Le memorie episodica e semantica sono strettamente connesse tra loro e producono la cosiddetta MEMORIA DECLARATIVA
• MEMORIA EPISODICA: Si riferisce ad immagini percettive ed emotive di eventi vissuti e a relazioni tra questi eventi (ricordi autobiografici) • MEMORIA PROCEDURALE: Si riferisce a capacità motorie, anche complesse, come saper andare in bicicletta o saper suonare il piano • MEMORIA SEMANTICA: Raccoglie tutte le conoscenze individuali acquisite col linguaggio e organizzate sotto forma di concetti e regole. Non sono datate MEM. EPISODICA + MEM SEMANTICA= MEMORIA DECLARATIVA
MEMORIA E STATI AFFETTIVI L’efficacia della memoria è condizionata dalla motivazione e dall’ansia MOTIVAZIONE: stato di interesse interno alla persona caratterizzato da: - Stato di bisogno - Arousal (livello elevato di attivazione corticale) - Direzione precisa
• Può andare incontro all’alterazione di 3 parametri -FOCUS -DURATA -STABILITA Processi che entrano in gioco • REITERAZIONE IMMEDIATA ED ELABORATIVA • CODIFICAZIONE • LIVELLO MOTIVAZIONALE • LIVELLO DI AUTOSTIMA • ANSIA PRESTAZIONALE
MOTIVAZIONE, AUTOSTIMA E ANSIA influenzano e condizionano la memoria tanto da arrivare ad annullare le strategie solitamente utilizzate per recuperare le informazioni presenti nella MLT
Errori di giudizio – Bias di memoria Esistono molti tipi di bias di memoria, tra cui: • Bias di supporto della scelta: il ricordo di scelte effettuate in passato è migliore del ricordo di possibilità di scelta scartate (Mother, Shafir, Johnson, 2000)
• Bias del cambiamento: dopo un sforzo atto a produrre un cambiamento, il ricordo della propria azione è più difficile di quanto lo era al momento • Amnesia infantile: presenza di pochi ricordi relativi al periodo di vita precedente ai quattro anni (l'età è puramente indicativa)
• Bias della coerenza: tendenza a ricordare in modo errato i propri comportamenti, atteggiamenti o opinioni passati, in modo da farli assomigliare a propri comportamenti, atteggiamenti, opinioni presenti
• Effetto del contesto: attività passate vengono ricordate più velocemente /o più accuratamente se, al momento del recupero, ci si trova nello stesso contesto dell'attività in questione (ad esempio, ricordi collegati al proprio lavoro, vengono ricordati peggio se si è a casa)
• Effetto della razza: tendenza a riconoscere in modo migliore le persone della propria razza, rispetto a quelle di altre razze • Bias dell'egocentrismo: ricordare un evento in modo che soddisfi dei criteri di autostima
Bias della dissolvenza dell'affetto: lo stato affettivo collegato a ricordi spiacevoli si attenua più rapidamente di un affetto relativo ad un ricordo piacevole
• Hindsight bias: impressione, ad unosguardo retrospettivo, di aver predettoun evento, quando in realtà non lo si era predetto, almeno in modo sicuro. Sintetizzabile nell'espressione "Ve l'avevo detto!"
• Effetto dell'umorismo: gli eventi a contenuto divertente vengono ricordati meglio di eventi neutri da questo punto di vista. Questo effetto può essere spiegato con l'incremento dei processi cognitivi (sia a livello temporale che come profondità dell'elaborazione) atti a comprendere il messaggio umoristico o con attivazione emozionale causata dall'evento divertente
• Effetto dell'auto-produzione: informazioni (ricordi, affermazioni) auto-prodotte sono ricordate meglio di informazioni prodotte da altri e di cui si è venuti a conoscenza
• Effetto dell'illusione di verità: il grado di familiarità di un'informazione (ovvero il fatto di possedere in memoria una certa informazione precedentemente acquisita, anche se in modo inconsapevole), porta la persona a crederla come vera, in un compito di riconoscimento, a prescindere dal reale stato di verità dell'informazione.
Livellamento e affinatura: per livellamento si intende un perdita di dettagli, durante il tempo, dell'evento ricordato. Spesso il livellamento è accompagnato dall'affinatura, ovvero la selezione di certi dettagli in modo tale che i dettagli ricordati assumono un'importanza esagerata rispetto ai dettagli non rievocati. Entrambi i bias possono rinforzarsi vicendevolmente.
• Effetto del livello di elaborazione: differenti modalità di codifica delle informazioni hanno un differente grado di efficacia nella capacità di rievocazione delle informazioni stesse
• Effetto della lunghezza della lista: più la lista è lunga, maggiore è il numero assoluto di item ricordati • Attribuzione erronea o amnesia della fonte: mancato richiamo della fonte di un'informazione, ovvero il contesto spazio-temporale dell'evento ricordato. L'attribuzione erronea è stata divisa in confusione della fonte, criptomnesia, falso richiamo/riconoscimento
• Effetto della modalità: il richiamo di una lista di item è migliore se la lista è stata presentata in forma orale invece che in forma scritta Bias della congruenza dell'umore: le informazioni congruenti con l'umore al momento del ricordo, vengono richiamate più facilmente
• Effetto del prossimo a turno: in una discussione a turno in un gruppo, il ricordo di ciò che è stato detto dalla persona immediatamente precedente e quella successiva a sé è ricordato peggio • Effetto Osborn: L'intossicazione con sostanze psicoattive diminuisce la capacità di richiamo di pattern di movimento dai gangli della base.
• Effetto dell'informazione errata: un'informazione errata data al soggetto prima del richiamo di un evento, porta a delle modifiche nel ricordo che tendono ad essere coerenti con l'informazione errata • Effetto picco-fine: di un'esperienza, vengono ricordati meglio i momenti emotivamente intensi e il come si è conclusa
• Persistenza di un ricordo: ricordo consapevole involontario e indesiderato di ricordi, spesso traumatici. La presenza di questo processo è uno dei criteri diagnostici del disturbo post- traumatico da stress
• Effetto della superiorità dell'immagine visiva: uno stesso elemento è più facilmente richiamabile alla memoria se è stato presentato in forma visiva rispetto che in forma scritta • Effetto della positività: le persone anziane richiamano più facilmente ricordi piacevoli che negativi
• Effetto primacy ed effetto di recenza: di una lista di item, vengono ricordati più facilmente gli elementi finali e quelli iniziali, seppur in misura minore. Gli elementi centrali sono quelli ricordati peggio • Effetto della difficoltà di elaborazione
• Balzo della reminiscenza: gli eventi autobiografici relativi alla propria adolescenza e alla prima età adulta vengono ricordati meglio rispetto agli eventi di altri periodi della propria vita • Retrospettiva rosea: quando il passato viene ricordato in modo più positivo di quello che è stato in realtà
Effetto della rilevanza per il Sè: le informazioni che sono collegato alla propria persona sono ricordate meglio di informazioni simili ma riferentesi ad altre persone
• Confusione della fonte: è una forma di attribuzione erronea (o amnesia della fonte) in cui il contesto spaziotemporale di un'esperienza viene scambiato con un altro contesto. Per esempio, credere di aver assistito ad un evento per strada, mentre invece lo si è visto al televisore
• Effetto dell'intervallo: più l'arco di tempo di esposizione ad un'esperienza è lungo, più il successivo richiamo sarà migliore
Bias dovuto allo stereotipo: si ha quando vengono aggiunti o distorti elementi di un ricordo, in modo tale che questi elementi siano coerenti con uno stereotipo (ad esempio, di genere o di razza)
Effetto del suffisso: indebolimento dell'effetto di recenza allorquando viene aggiunto, in fondo alla lista, un item che non è richiesto di rievocare (Morton, Crowder & Prussin, 1971)
• Suggestionabilità: forma di attribuzione erronea con la quale idee suggerite da un interlocutore sono scambiate come ricordi propri • Effetto telescopio: tendenza a posizionare cronologicamente gli eventi in memoria, in modo che gli eventi recenti risultino più lontani nel tempo rispetto a ciò che erano veramente, e quelli più remoti più vicini
• Effetto della verifica: materiale da ricordare sottoposto frequentemente a verifica viene ricordato meglio
• Fenomeno "sulla punta della lingua": si ha quando viene rievocato parte dell'item o informazioni correlate allo stesso ma non si riesce a rievocare l'intero item. E' caratterizzato da un senso di frustrazione. Si pensa sia una forma di blocco mentale dovuta all'interferenza prodotto dalla rievocazione simultanea di elementi con caratteristiche simili
Effetto "parola per parola": il senso generale di un discorso, viene ricordato meglio delle parole precise dette (Poppenk, Walia, Joanisse, Danckert, & Köhler, 2006).
• Effetto von Restorff: un item che si distingue dagli altri per qualche caratteristica è ricordato meglio (von Restorff, 1933). • Effetto Zeigarnik: azioni o compiti non completati o interrotti vengono ricordati meglio rispetto a quelli portati a termine
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