ANTENNE DIRETTIVE AREA EFFICACE ANGOLO DAPERTURA ANTENNE YAGI

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ANTENNE DIRETTIVE AREA EFFICACE- ANGOLO D’APERTURA ANTENNE YAGI – PARABOLOIDE – CASSEGRAIN

ANTENNE DIRETTIVE AREA EFFICACE- ANGOLO D’APERTURA ANTENNE YAGI – PARABOLOIDE – CASSEGRAIN

parametri Area efficace Rapporto tra la potenza ricevuta PR, orientata nella direzione di massima

parametri Area efficace Rapporto tra la potenza ricevuta PR, orientata nella direzione di massima ricezione, e la densità di potenza (vettore di Poynting S).

parametri Angolo d’apertura a Rappresenta l’angolo compreso fra le due direzioni in cui il

parametri Angolo d’apertura a Rappresenta l’angolo compreso fra le due direzioni in cui il campo Elettrico è 0, 707 Emax. Quanto più piccolo risulta essere l'angolo di apertura dell'antenna, tanto più quest'ultima è direzionale nel piano al quale si fa riferimento.

Angolo d’apertura

Angolo d’apertura

Antenna Yagi Si compone da un dipolo ripiegato più elementi (da 2 a 20

Antenna Yagi Si compone da un dipolo ripiegato più elementi (da 2 a 20 o più), tra loro paralleli, di lunghezza λ/2 ed assemblati su di un profilato tubolare se l 1 < l/2 direttore Se invece l 1 > l/2 riflettore

Antenna paraboloide Costituta da un supporto metallico di forma parabolica, ne fuoco è posto

Antenna paraboloide Costituta da un supporto metallico di forma parabolica, ne fuoco è posto un dipolo hertziano. La forma dell’antenna porta ad avere un onda piana cioè i raggi escono dalla parabola tutti paralleli all’asse.

Antenna Cassegrain Essa è composta da un illuminatore primario a tromba, posto nel vertice

Antenna Cassegrain Essa è composta da un illuminatore primario a tromba, posto nel vertice del paraboloide (riflettore primario), e da un riflettore secondario iperbolico, i cui fuochi coincidono con il vertice e con il fuoco del paraboloide. Questa configurazione offre, rispetto al riflettore parabolico semplice, i seguenti vantaggi: 1) eliminazione di lunghe linee di trasmissione tra l’illuminatore ed il ricetrasmettitore; 2) maggiore stabilità meccanica dell’illuminatore, che è inoltre anche facilmente accessibile e smontabile; 3) riduzione dei problemi associati allo spillover (potenza irradiata dall’illuminatore).