AMBIENTE Programma mozione Casadei Emilia Romagna Organizzazione e
AMBIENTE Programma mozione Casadei Emilia Romagna
Organizzazione e metodo • Responsabile: Paolo Lauriola • Gruppo di lavoro aperto a contributi esterni al Partito Democratico • Punti di partenza: o o o punti programmatici mozione nazionale documenti Ecologisti Democratici Emilia Romagna contributi individuali • Revisione collegiale
Premessa • Obiettivo finale: indirizzare verso un modello di sviluppo che metta al centro la Sostenibilità, la Salute, e l’Equità • Metodo: modalità che contribuiscano a creare un reale “Clima di fiducia tra cittadini e istituzioni” • Fondamentale: restituire credibilità alle agenzie e strutture pubbliche di istruttoria, controllo, sorveglianza, riconoscendone la terzietà e valorizzandone la competenza • I cittadini devono tornare ad avere fiducia nei processi decisionali della Pubblica Amministrazione
L’ambiente • Tema trasversale connesso a gestione del territorio, energia, trasporti ed economia • Tema inflazionato e spesso di facciata (siamo tutti sostenibili…) • Opportunità di differenziazione e consenso anche al di fuori del Partito • Necessità di posizioni chiare e proposte specifiche, concrete e verificabili
5 Priorità • Difesa e promozione del territorio • Tutela della biodiversità e politiche ambientali • Politiche energetiche • Mobilità sostenibile • Gestione rifiuti
Difesa e promozione del territorio • Consumo del suolo o Emilia Romagna terza regione per consumo di territorio nella mozione nazionale: intervento sulla leva fiscale proposta a livello regionale: contabilità dell’uso dei suoli e limiti all’utilizzo di green land • Processi di pianificazione e autorizzazione o o recupero della credibilità degli enti coinvolti revisione di norme e prassi di applicazione (brutalmente: una Valutazione di Impatto Ambientale può anche essere negativa) • Territorio come patrimonio alla base di turismo ed agroalimentare
Biodiversità e politiche ambientali • Gestione delle acque o o tutela della risorsa e razionalizzazione degli usi sicurezza idraulica come occasione di riqualificazione naturalistica • No agli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), se non in attività di sperimentazione scientifica controllata • Adozione dell’indicatore “impronta ecologica” come misura della sostenibilità delle politiche sul territorio
Politiche energetiche • Perseguire gli obiettivi “ 20 -20 -20”: o o o - 20% emissioni di CO 2 +20% di risparmio energetico +20% di produzione di energia da fonti rinnovabili o o o energie rinnovabili e risparmio energetico anche interventi di mitigazione (es. “tetti verdi”) relazione con le politiche del territorio: riqualificazione invece che nuovo consumo di suolo • Mediante • No a installazioni nucleari sul nostro territorio
Mobilità sostenibile • Priorità effettiva negli investimenti o o o trasporto pubblico rispetto al privato trasporto su ferro e vie d’acqua rispetto a quello su gomma da tradurre in vincoli di bilancio (es. rapporto minimo tra investimenti sostenibili e quelli per infrastrutture viarie) • Recepire le richieste avanzate da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) per favorire la ciclabilità urbana • Contrastare la dispersione residenziale e produttiva che aumenta la richiesta di mobilità
Gestione rifiuti • Corretto ciclo di gestione dei RU o o o riduzione, riuso, riciclo raccolta differenziata avanzata (best practices) minimo ricorso a inceneritori e discariche o o piattaforme regionali per la gestione in sicurezza prevenzione dell’illegalità elemento di attrazione per attività produttive volano per occupazione specializzata • Trattamento dei rifiuti industriali
Crediti • • Paolo Lauriola Sergio Salsedo Maria Luisa Bargossi Piero Bergonzini Mauro Cavani Roberto Farina Giuseppe Gavioli Eriuccio Nora
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