ADHD Punti teorici e strategie dintervento in ambito
ADHD Punti teorici e strategie d’intervento in ambito scolastico per i bambini con disturbo di attenzione e iperattività. Relatore: Chinnici Giovanna
Cos’è l’ADHD? Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione ed Iperattività, è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino dovuto alla disfunzione di alcune aree e di alcuni circuiti del cervello e dallo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori, responsabili del controllo di attività cerebrali come l’attenzione e il movimento; che si manifesta in tutti i suoi contesti di vita.
I fattori responsabili della sua manifestazione sono diversi:
I disturbi associati all’ADHD I bambini con ADHD possono manifestare anche altri disturbi psicologici e psichiatrici in contemporanea (COMORBILITA’) • Disturbo di ansia (generalizzato o misto); • Disturbo oppositivo-provocatorio; • Disturbi dell’umore (di tipo depressivo, bipolare o dirompente).
Difficoltà scolastiche associate con ADHD Ø Scarso adattamento alle esigenze scolastiche Ø Difficoltà a tenere il ritmo della classe Ø Rendimento scolastico basso Ø Atteggiamento di sfida Ø Irritabilità che sfocia in azioni non pianificate e impulsive Ø Inibizione ad apprendere, rinuncia per il timore di fallire, chiusura per la paura di esporsi ed essere giudicati negativamente.
CONSEGUENZE PER L’APPRENDIMENTO: ØFallimento in tutti quei compiti che richiedono abilità organizzative ØRifiuto dei lavori lunghi anche se semplici ØDifficoltà/impossibilità di prendere appunti ØDifficoltà nel lavoro di gruppo
STRUMENTI utili • • interviste semi-strutturate questionari auto o etero-somministrati tecniche di osservazione comportamentali test cognitivi-neuropsicologici
PROGRAMMI COGNITIVO COMPORTAMENTALI INTERVENTI su più livelli Individuali Famiglia Scuola
Se gli sto vicino lavora, ma appena mi allontano ricomincia. Per un po’ ubbidisce, ma poi ricomincia!!! L’ho già fatto ma non è servito a niente. I genitori devono fare qualcosa!!!
Cosa può fare l’insegnante? Instaurare routine Stabilire spazi Insegnante Stabilire regole (visive) Fornire feedback
Le buone prassi ü Osservare e riconoscere comportamenti disfunzionali ü Lavorare sull’organizzazione della classe ü Lavorare sull’organizzazione del lavoro scolastico § § § Mantenere attiva l’attenzione Gestire efficacemente le consegne Pianificare il lavoro didattico Gestire i momenti di transizione e il tempo libero Curare la componente affettiva dell’apprendimento.
se u a p ioni ndo z e l le ia e b t n m a a Dur enti e c ento di u freq so argom o spes studi ie t n ere o c nti i e im tant d e os vv c o r P Non sosti tuirsi mai a loro ma aiutarli a d organiz zarsi Mantenere il contatto visivo Mostr arsi in corag Favorire es o t t i m perienze isti su gianti e ll capac positive di ità lim e loro socializzaz rimpro itando i ione veri Suggerimenti: Diversificazione degli obiettivi comportamentali ed adattativi rispetto a quelli di apprendimento Essere molto chiari nel dare le istruzioni Evitare trop inform azioni pe alla vo lta Usa caso re sche Strutturare mi r di p l’aula e la iass iù co u mpi lezione ti ini ntivi e ziar e da scalett e in l più diffic ile Agire ma i t s o t u a ’ sull di e i r a se n u ire r r e e g p g i u S ch truc are ad r impa arare imp
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