4 Puntata Dimmi di che sesso sei e
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4 Puntata. Dimmi di che sesso sei e ti dirò che gioco vuoi Come condizionare i desideri dei bambini sfruttando le credenze degli adulti di Elisa Giomi e Daniela Pitti Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
ELI In questo ciclo di trasmissioni riproponiamo il percorso costruito nell’ambito di un progetto destinato a personale e genitori delle scuole dell’infanzia del Comune di Siena modulo Gli stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia) riflettiamo sul modo in cui i media contribuisconom al processo con cui ognuno e ognuna di noi costruisce la propria identità di genere (sentirsi/riconoscersi come uomini o donne) Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
DANI • In questa puntata continuiamo a riflettere sulle pubblicità di giocattoli, sui modelli di ruolo di genere proposti da mercato e pubbl. dei giocattoli, sulla divisione sessuale del lavoro tra adulte e adulti • Nell’ultima puntata abbiamo analizzato pubblicità di giocattoli anni ’ 80 e le abbiamo messe a confronto con le idee di maschile e femminile che avevano bambini e bambine dell’epoca: abbiamo letto la trascrizione di un ‘circle time’ realizzto in una scuola dell’infanzia di Roma nel 1981, in cui la maestra chiede ‘che differenza c’è tra uomini e donne’ ( “I bambini pensano difficile. L’organizzazione delle idee nella scuola dell’infanzia” di Ludovica Montoni, Carocci, Roma 2005) Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
ELI Le risposte evidenziano come già in tenerissima età gli stereotipi di genere siano fortemente radicati, ma come lo sia anche la capacità critica. Ad esempio: • Alessio (5 a): gli uomini lavorano • Alessia (4 a): pure le donne lavorano, e che devono stare a casa? ! In linea di massima, nelle risposte trova eco il mondo delle pubblicità, che negli anni ’ 80 (ma le cose non sono troppo cambiate!) proponeva alle femmine piccole lavatrici e aspirapolveri e altri giochi connessi al lavoro di cura della casa e della prole e ai maschi proponeva giocattoli legati allo spazio aperto, all’avventura, alla forza, al confrotno fisico, la tecnologia e i motori: • Alessio (5 a): io so’ contento di essere maschio perché mi piace di fare il militare • Mirco (5 a): come ti può piacere essere donna che te stufi a lavare i piatti e a stirare? • tutti: gli uomini non possono stirare • Mirco (5 a): però possono lavare i piatti se la mamma sta male • Alessio (5 a): no, se fa aiutà da un’altra femmina Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Dani E ancora: • Romano (5 a): E le femmine so’ buone a aggiustà una rota della macchina? Monia (4 a): i bambini li fanno le donne • Mirco (5 a): e ce pensano le donne • Consuelo (5 a): però pure gli uomini possono badare ai bambini piccoli • Mirco (5 a): se la mamma va a fare la spesa il papà gli sta attento • Alessia (4 a): il papa li può portare nella carrozzina • Romano (5 a, rivolto alla maestra): loro dicono così perché so femmine e te che sei grande je dai retta a questi. Ma che gli uomini so’ come le donne? Li conosci i froci? Quelli portano le carrozzine! Bambini e bambine, nel concettualizzare l’identtità e i ruoli maschili e femminili, ovviamente attingono non solo all’esperienza ‘di seconda mano’ , come vegono definite le rappresentazioni fornite dai media, ma anche alla loro esperienza diretta, che si svolge soprattutto in ambito familiare. E’ interessante mettere confronto queste risposte con i risultati di una ricerca svolta proprio negli stessi anni e dedicata anche alle professioni scelte da uomini e donne Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Eli Identità maschile anni ‘ 80 • Ricerca del 1981; Cockburn, C. `The material of male power', Feminist Review, No. 9, Autumn 1981. • Emerge che gli uomini più delle donne costruiscono la loro identità in opposizione a quella dell’altro sesso e omosessuale (‘i froci, quelli portano le carrozzine’ come dice il bambino Romano) • alcuni uomini scartano professioni considerate femminili perché lesive della loro identità sessuale e sociale mentre per le donne il senso della loro femminilità è meno dipendente dai lavori che svolgono • Dani: Emerge che le professioni considerate “tipicamente” maschili sono quelle che generano rispetto, potere e autorità • sia perché coinvolgono la forza fisica e l’abilità manuale – ritenute appannaggio degli uomini – oppure perché coinvolgono abilità e saperi specialistici, in cui si ritiene che gli uonini eccelgano più delle donne (medicina, scienza, Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Eli Passiamo all’età contemporanea • (Ovviamente le pubblicità hanno iniziato a includere anche modelli diversi e considerato nel complesso l’immaginario è cambiato ma rimangono grandi costanti) • Facciamo ascoltare l’audio di alcune pubblicità tratte da una sequenza tipo, che dura in tutto ben 9 minuti (per un totale di 14 spot), e che è andata in onda su Italia Uno, ore 7. 51, nella prima settimana di ottobre 2010 • Questa sequenza era collocata tra i cartoni animati “la ricerca della valle incantata” e “Scooby-doo” (004 - min 9. 16 a 17. 27), entrambi rivolti sia a maschi che a femmine Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Dani • Nell’incontro tenuto con eductori/trici delle scuole per l’infanzia abbiamo cercato di decostruire il funzionamernto del linguaggio pubblicitsrio e sulle strategie ‘genderizzazione’ dei giocattoli. In altri termini abbiamo chiesto di individuare quali sono gli elementi che caratterizzano il prodotto reclamizzato come unisex, per maschi oppure per femmine? • Partiamo dalla pubblicità dei ‘Follettini’ e scomponiamo i vari elementi che la costituisono (musica, voce fuori campo, ecc. ). Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
1. I Follettini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Presenza di personaggi e loro genere: • Presenza di attori maschi e femmine (rappresentanto i “destinatari”): due donne, ma anche un uomo • Voce fuori campo: • Maschile e femminile • Colori: • vivaci ma neutri • Musica: • filastrocca, melodica • Spazi: • Interni, riproduzione di ambiente esterno (naturale), mondo fantasy (descrivere) • Estetica: • Naif, Leziosa, ‘cartooneggiante’ • Valori: • tenerezza, amore per natura, relazioni (messaggi cappello: tvtb), fantasia • Sono valori connotati più al femminile che al maschile, e complessivamente l’intera estetica della pubblicità è più in sintonia con i
• Il ‘core target’, cioè il pubblico principale di questo giocattolo è appunto quello delle bambine, però la presenza di un uomo e di una voce maschile serve a estendere l’appeal del gioco, cioè a estendere la proposta, anche ai maschi, perché offre al bambino spettatore un ‘supporto’, cioè un personaggio del proprio genere in cui per lui è più facile proiettarsi e riconoscersi. Il fine è appunto conquistare una fetta di mercato in più • Un elemento che ci hanno fatto notare le maestre a cui abbiamo mostrato questo spot è il riferimento all’oroscopo: c’è un effetto di “socializzazione anticipatrice” al mondo dell’oroscopo e al suo fiorente mercato. In linea con valori new age e “pensiero magico” della nostra epoca • (anche pubb. Zu zu pets e scimmiette di mare, che secondo noi funzionano nello stesso modo) • Altra pubblicità, Gogos crazy balls Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Zhu Pets Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Scimmiette di mare Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Gormiti Neorganic Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Cosa sono • Caratteristiche e genere dei personaggi: • maschi che giocano insieme, dallo spot non c’è la bambina (differenza con cartone animato nelle pime srie) • Genere voce fuoricampo: • voce maschile e un po’ aggressiva • Musica: • energica (rockeggiante, anche quella del sito e cartone) • Colori: • accesi • Estetica: • Abbastanza violenta, amientazione futurista • Spazi: • Interni, ma “collegati” all’esterno (finestra + riproduzione di ambiente metropolitano) • Valori: • forza, potenza fisica, dominio, sfida, tecnologia Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Gogos crazyball evolution, cosa sono, descr. immagine Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Caratteristiche e genere dei personaggi: • non sono presenti. Anche qui si vede solo una mano che sembra maschile • Genere voce fuoricampo • voce maschile • Musica: • adrenalinica • Colori: • accesi o scuri • Spazi: • Esterni, ambiente metropolitano • Estetica: • abbastanza violenta • Valori: • Velocità, eccitazione • Interessante: anche qui si trova un effetto di socializzazione anticipatrice a stili di vita e interessi di una fascia di età superiore, gli adolescenti. L’oggetto di consumo presentato, in fondo, è la città, o meglio, la metropoli, ed è una metropoli notturna, in qualche modo luogo della trasgressione, dell’avventura, del pericolo, e quindi teoricamente “proibita” ai bambini. Grattacieli, grandi strade, muri con scritte…è un ‘esttica metropolitana e un po’ underground, che adesso viene proposta anche ai piccoli. Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
7. Sofficini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • personaggio fantastico di sesso maschile • Genere voce fuoricampo: • voce maschile • Musica: • Assente • Colori: • Vivaci, predominanza colori acidi ma non troppo connotati • Estetica: • Ludica • Spazi: • Interni, ambiente domestico • Valori: • gioco, furbizia, divertimento/comicità • Le pubblicità del cibo sono spesso connotate al maschile… Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
10. Happy meals di Mc. Donald Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • cartoni animati che combattono caratterizzati al maschile attravarso la voce • Genere voce fuoricampo: • voce maschile • Musica: • filastrocca/melodica: allegra ma non adrenalinica come altre • Colori: • vivaci ma neutri • Estetica: • essenziale, da videogame • Spazi: • ambiente esterno di fantasia, vagamente accennato • Valori: Claim: “la forza degli elementi”, forza e natura, competizione, comicità Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Winx Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • solo bambine • Genere voce fuoricampo: • voce femminile • Musica: • romantica • Colori: • vivaci, predominanza tinte calde e toni rosa-viola • Estetica: • soft, gentile • Spazi: • ambienti interni, scenario d’epoca, mondo dei cartoon • Valori: • bellezza, apparenza, favola romantica, “grazia”, magia Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Baby Amore Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • bambina • voce fuoricampo: • voce femminile, adulta e bambina • Musica: • melodica, melensa • Colori: • tenui, rosa e azzurro prevalenti • Estetica: • Soft, gentile, leziosa • Spazi: • ambiente domestico • Valori: • maternage Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Scarpine Lulù Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • ragazza e bambine, tutte amano Lulù: infatti sembrano stivaletti da grandii; gadget in regalo penna di Hello Kitty, molto apprezzata da bambine e dalla ragazza • Genere voce fuoricampo: • voce femminile adulta e bambina • Musica: • melodica, allegra • Colori: • vivaci, caldi, prevalenza rosa e fuxia • Estetica: • leziosa, fantasy • Spazi: • interni, ambiente domestico, mondo cartoon • Valori: • bellezza, coolness, socialità superficiale, leziosità, Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
11. Skyzos Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • non ci sono figure umane ma solo i giocattoli “in azione” • voce fuoricampo: • voce maschile • Musica: • ritmata • Colori: • accesi ma neutri • Estetica: • splatter • Spazi: • interni, ambiente domestico • Valori: • movimento, sfida-competizione, imprevedibilità/stranezza (originalità) Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Baby Amore Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • bambina • voce fuoricampo: • voce femminile, adulta e bambina • Musica: • melodica, melensa • Colori: • tenui, rosa e azzurro prevalenti • Estetica: • Soft, gentile, leziosa • Spazi: • ambiente domestico • Valori: • maternage Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Scarpine Lulù Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• Caratteristiche e genere dei personaggi: • ragazza e bambine, tutte amano Lulù: infatti sembrano stivaletti da grandii; gadget in regalo penna di Hello Kitty, molto apprezzata da bambine e dalla ragazza • Genere voce fuoricampo: • voce femminile adulta e bambina • Musica: • melodica, allegra • Colori: • vivaci, caldi, prevalenza rosa e fuxia • Estetica: • leziosa, fantasy • Spazi: • interni, ambiente domestico, mondo cartoon • Valori: • bellezza, coolness, socialità superficiale, leziosità, Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Statistiche • Quella vista è una sequenza-tipo di una giornata tipo; intervalli di circa 30 min. • Numero di pubblicità in una giornata tipo (solo di giochi, eccetto promo di rete): - 60 nella fascia mattutina: 6. 40 – 9. 00 - 54 nella pomeridiana: dalle 15 circa fino alle 17 • Quanto ricorrono le pubblicità di quali giochi nella giornata tipo feriale? Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Statistiche • • • Skifidol: 8 Baby amore: 7 Zhu zhu: 7 Shokky Bandz: 5 (è anche sponsor) Gormiti neorgnic: 5 Winx: 4 Lulù: 4 Scimmiette di mare: 4 Mcdonalds: 3 Skizos: 3 Follettini: 3 Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
E quindi? • Non c’è niente di male a proporre modelli di ruolo che educhino alla cura degli esseri umani, dei piccoli, del proprio aspetto, della casa o delle piante • Non c’è niente di male nel proporre rappresentazioni positive o romantiche del rapporto fra maschi e femmine • Ma perché questi modelli di ruolo sono destinati unicamente o prevalentemente al sesso femminile? • Cosa perde l’uomo se viene sistematicamente escluso dagli ambiti “femminilizzati”? • Quali paure frenano l’estensione di queste rappresentazioni agli uomini? Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi • 21 -01 -’ 11: intervista ai bambini e alle bambine di una sezione della scuola dell’infanzia “Prato fiorito” dell’VIII municipio e di un’altra sezione della scuola dell’infanzia Deledda del VI municipio, del Comune di Roma. • • • Stessa domanda: “che differenza c’è fra gli uomini e le donne? ” F= femmine – M= maschi Emergono alcune risposte originali: F: Non ci sono differenze – a volte gli uomini hanno i capelli lunghi …ed emergono percezioni positive del femminile: - F: le donne ridono i maschi no - alcune femmine lavorano pure tanto - Le femmine a volte sono alte - M : i maschi fanno poche cose le donne di più - le femmine sono molto più intelligenti dei maschi • Ma emergono anche risposte che mostrano una “divisione degli ambiti” e delle prerogative simili a quelle rilevate dai bambini/e 30 anni fa: Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• CARATTERISTICHE FISICHE: - M: gli uomini sono più forti. - Le donne sono più secche e i maschi sono più forti. . . perchè? perchè le femmine sono più fiacche. . . perche? non hanno le forze - i maschi hanno i capelli corti, le donne i capelli lunghi, le femmine non hanno la maglietta uguale ai maschi - le donne si mettono gli orecchini i maschi no; le donne hanno la gonna i maschi i pantaloni - le donne hanno la maglietta un pochino larga - M: le femmine hanno le borse, i maschi hanno il marsupio - le femmine hanno il cappotto rosa e i maschi gli stivali da pioggia -OCCUPAZIONI DOMESTICHE E LAVORO: - F: Le femmine lavorano di meno - M: - maschi e femmine lavorano un po’; i papà lavorano, le mamme non lavorano - gli uomini lavorano, le donne fanno la lavatrice; i maschi guardano i documenti, lavorano in banca - Le donne puliscono la casa e i vetri - i maschi cucinano anche; i maschi apparecchiano la tavola, pure le femmine apparecchiano la tavola - papà cucina bene; papà apparecchia, le femmine fanno la cena il maschio va a mangiare i maschi guidano la macchina; Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• COMPORTAMENTI E ATTIVITA’: - M: gli uomini quando si arrabbiano buttano le cose per terra, mamma una volta ha lanciato il mio camion maschi e femmine vanno a cena fuori; i maschi non ballano come le femmine; le femmine non vanno a pescare - M: papà non gioca mai con me, guarda la tv; i maschi a volte non hanno tempo per giocare con i bambini (risponde un'altro bambino a questa affermazione): si è tutto vero che i maschi non hanno tempo per giocare con i bambini Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi • La forza fisica appare parametro alla base di separazione e ordinamento gerarchico di uomini e donne anche nella percezione dei bambini • E’ vero che gli uomini sono più forti, in genere, ma questo ha poco a che vedere con la natura (il sesso biologico) e molto con la cultura (il genere) • Le differenze fisiche sono cioè in buona parte un prodotto sociale: con il tempo e l’allenamento, le atlete riescono a acquisire una forza fisica che annulla le differenze “innate” tra uomini e donne (Ferris, 1978). • Fin da piccoli, i maschi sono condizionati in mille modi ad essere fisicamente più attivi delle femmine: gli sport che gli vengono proposti, i giochi, le pubblicità, i cartoni animati dicono loro che possono (=devono) sviluppare i muscoli, muoversi liberamente nello spazio, sperimentare le capacità del loro corpo, usarlo per competere con gli altri e per dominare, o comuque usarlo con “autorità” Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Bambini e sterotipi di genere ieri e oggi • Alessio 5 anni : i maschi sono più tanti. . Annamaria 4: le femmine sono più poche. . . • Non è vero: possibile che sia la sottorappresentazione delle donne nei media, se non nei soliti ruoli, e nella sfera pubblica e professionale a produrre la percezione di inferiorità numerica? • In ogni caso, gli “stereotipi di genere” che bambini e bambine assumono fin da piccoli si ritrovano nella divisione sessuale del lavoro Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Stereotipi di genere e mondo del lavoro Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Alcuni dati • Rapporto “Men and Gender Equality”, marzo 2010: iniziativa della Commissione Europea per “affrontare la disuguaglianza di genere focalizzandosi sulle figure maschili e coinvolgere attivamente gli uomini nel processo di cambiamento sociale che porta all'equità, tanto tra le mura domestiche quanto nel luogo di lavoro” • Studi attestano come bambini/e anche di età prescolare abbiano chiara idea della divisione sessuale del lavoro e delle professioni associate al loro genere, e preferenze per quelli • Fin dalla tenera età c’è una restrizione del ventaglio di professioni considerate da bimbi/e Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
• I lavori femminilizzati e legati a valori di cura dei bambini, insegnamento nelle elementari, assistenza agli anziani e sociale in genere sono anche lavori meno pagati, perché ritenuti non specialistici, basati su competenze (il cosiddetto “lavoro emozionale”) che la donna possiede/dovrebbe possedere comunque per via del suo ruolo dentro casa (un altro stereotipo di genere) • Per questo, datori di lavoro e utenti di servizi di questo tipo tendono a ritenere gli uomini poco adatti a svolgere tali lavori Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Conseguenze • Discriminazione verso gli uomini che entrano in ambiti professionali di questo tipo e tradizionalmente “femminilizzati”: vengono visti con sospetto; in processi per pedofilia (non necessariamente dimostrata) si trovano molto più spesso delle donne a dover motivare il perché della scelta profesionale (Rolfe 2006, Penn and Mc. Quail 1997). • Ne consegue la resistenza degli uomini ad intraprendere professioni tradizionalmente connotate al femminile • Questo fenomeno, della concentrazione di un genere su una certa gamma di professioni, o l’esclusione dalle stesse, si chiama “segregazione professionale basata sul genere” Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
La segregazione professionale di genere • Un altro rapporto della Commissione Europea (Gender Segregation in the Labour market 2007. Root causes, implications and policy responses in the EU) testimonia che per l’europa questo indice rimane alto e poco variato tra 1997 e 2007 • Almeno il 25% delle persone con un lavoro nel 2007 dovrebbe cambiare settore perchè la distribuzione di genere sia equa • Forti differenze tra paesi: i primi 4 sono paesi dell’Est e Finlandia, gli ultimi quattro grecia, romania, malta, italia, però negli ultimi 10 anni è aumentato anche in questi Stereotipi di genere nei prodotti mediali per l’infanzia - Elisa Giomi - Daniela Pitti
Piccole donne • sottilette- gaia • sottilette- partita
Piccoli uomini • Baby SUV's • This is a man's world • spot telefonia
- Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei
- Sesso calorie
- Sintomi menopausa precoce
- Dimmi come mi chiamo
- Sesso a 90
- Dimmi il padre nostro
- Sesso cinema
- Padre nostro
- Salute a te o nilo che sei il signore dei pesci
- Ricordo quegli occhi pieni di vita
- Che che kooley
- Facesti come quei che va di notte che porta il lume
- Frasi con subordinata oggettiva implicita
- Tu sei morta
- Jos 1 9
- Sei cmm full form
- Habe ich dir nicht geboten sei getrost und unverzagt
- Sei onde quero chegar
- Omino di carta con fermacampioni
- Salmi 33
- Dio sei amore
- Sei shonagon summer
- Sei maturity model
- I sei libri della repubblica
- Quando amore sei
- Sei que errei to aqui pra te pedir perdão
- Sistema sei goias
- I sei libri della repubblica
- Sei mutig und stark psalm
- Sei cmmi training
- E a vida diga lá meu irmão gonzaguinha
- Sei jedem abschied voraus
- Jakobson teoria
- Gott sei dank es ist sonntag
- Caex mpsp
- Tu anseias eu bem sei
- Sei que me amavas
- Tu sei come una matita
- Wwf sei spiagge da sogno
- Sei froh dass du nicht bellst
- A vida é feita de momentos
- Sei maturity model
- Ainda bem que agora encontrei você eu realmente não sei
- Hai l'aria stanca sapessi il cuore
- Die kraft sei mit dir
- Cappello bianco pensiero verticale
- Forma verbal
- Sei leadership behaviors
- Ti ho svegliato o svegliata