2 COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA IL MODELLO RICARDIANO
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2 COMMERCIO INTERNAZIONALE E TECNOLOGIA: IL MODELLO RICARDIANO 1 Le cause del commercio internazionale 2 Il modello ricardiano 3 La determinazione del pattern di commercio internazionale 4 La determinazione dei prezzi internazionali 5 Conclusioni
Sommario • Le cause del commercio internazionale w w • La prossimità Le risorse Il vantaggio assoluto Il vantaggio comparato Il modello ricardiano w Il Paese H w Il Paese F Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 2 di 87
Sommario • La determinazione del pattern di commercio internazionale w L’equilibrio del commercio internazionale w La determinazione dei salari nei Paesi • La determinazione dei prezzi internazionali w La curva di offerta di esportazioni di H w La curva di domanda di importazioni di F w L’equilibrio del commercio internazionale • Conclusioni Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 3 di 87
Obiettivi didattici • Comprendere le cause del commercio internazionale • Distinguere tra vantaggio assoluto e vantaggio comparato • Comprendere il modello ricardiano • Comprendere l’equilibrio di autarchia usando la PPF e le curve di indifferenza per ogni Paese Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 4 di 87
Obiettivi didattici • Comprendere come si determina il pattern di commercio internazionale • Comprendere come determinare i prezzi e i salari nei Paesi • Comprendere come derivare la curva di offerta di esportazioni e la curva di domanda di importazioni • Comprendere l’equilibrio del commercio internazionale • Comprendere come determinare la ragione di scambio di un Paese e l’influenza che essa ha su quel Paese Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 5 di 87
Introduzione • Perché gli Stati Uniti importano dei beni che potrebbero produrre internamente grazie alla loro notevole capacità manifatturiera? • La prima parte di questo libro analizza le diverse cause del commercio internazionale: w w Le differenze nella tecnologia Le differenze nella quantità totale di risorse Le differenze nei costi di outsourcing La prossimità fra i Paesi Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 6 di 87
Introduzione • Questo capitolo si concentra sul modo in cui le differenze tecnologiche tra Paesi influenzano il commercio. • Questo modello prende il nome di modello ricardiano, perché fu proposto dall’economista del XIX secolo David Ricardo. • Esso mostra come il livello di tecnologia di un Paese influenzi i salari pagati ai lavoratori: Paesi con tecnologie migliori hanno salari maggiori. • Lo usiamo per spiegare il pattern di commercio di un Paese, cioè i prodotti che un Paese esporta ed importa. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 7 di 87
Le cause del commercio internazionale 1. La prossimità w Più vicini sono i Paesi, minori sono i costi di trasporto. w Per esempio, il principale partner commerciale della maggior parte dei Paesi europei è un altro Paese europeo. w La prossimità induce spesso i Paesi ad associarsi in un’area di libero scambio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 8 di 87
Le cause del commercio internazionale 2. Le risorse w Un Paese può essere dotato di risorse che gli conferiscono un vantaggio nella produzione di determinati beni. § Un Paese con molta neve potrebbe essere avvantaggiato nella produzione di snowboard. w La geografia comprende le risorse naturali (come la terra e i minerali), le risorse di lavoro e di capitale. w Le risorse sono chiamate anche fattori di produzione, ad esempio la terra, il lavoro e il capitale impiegati per produrre beni e servizi. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 9 di 87
Le cause del commercio internazionale 2. Le risorse w Alcuni Paesi producono beni semilavorati la cui produzione viene terminata in un altro Paese. § Snowboard semilavorati prodotti in Messico w Il commercio di beni semilavorati è un esempio di outsourcing, un fenomeno che si verifica quando la produzione è dislocata in diversi Paesi e tra essi si commerciano prodotti semilavorati. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 10 di 87
Le cause del commercio internazionale 3. Il vantaggio assoluto w Quando un Paese possiede la migliore tecnologia per produrre un bene, ha un vantaggio assoluto nella produzione di quel bene. § § § La Germania ha un vantaggio assoluto nella produzione di snowboard. Perché allora se ne importano così tanti dalla Cina? O perché gli Stati Uniti non producono semplicemente gli snowboard? Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 11 di 87
Le cause del commercio internazionale 4. Il vantaggio comparato w Il vantaggio assoluto non è in effetti una buona spiegazione del pattern di commercio. w Il vantaggio comparato è la spiegazione principale del commercio tra Paesi. w Un Paese ha un vantaggio comparato nei beni che produce meglio rispetto ad altri beni. § La Cina non ha un vantaggio assoluto rispetto agli Stati Uniti, ma è relativamente più efficiente nella produzione di snowboard rispetto alla produzione di altri beni. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 12 di 87
Il modello ricardiano • Per sviluppare il modello ricardiano di commercio internazionale lavoreremo con un esempio con due beni: il grano e la stoffa. w Il grano e altri cereali sono tra le principali esportazioni degli Stati Uniti e dell’Europa. w In questi Paesi si importano svariati tipi di stoffa. • Il Paese domestico H esporterà grano e importerà stoffa. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 13 di 87
Il modello ricardiano • Il Paese H w Assumiamo che il lavoro sia l’unico fattore produttivo utilizzato per produrre entrambi i beni. w Un lavoratore può produrre 4 bushel di grano o 2 iarde di stoffa. w Il prodotto marginale del lavoro è la produzione aggiuntiva ottenuta usando un’unità addizionale di lavoro. w MPLG = 4 e MPLS = 2. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 14 di 87
Il modello ricardiano • La frontiera delle possibilità produttive di H w Possiamo usare i prodotti marginali del lavoro per costruire la PPF di H. w Supponiamo che in H ci siano 25 lavoratori. w Se tutti i lavoratori fossero impiegati nella produzione di grano, il Paese potrebbe produrre 100 bushel. w Se fossero tutti impiegati nel settore della stoffa se ne potrebbero produrre 50 iarde. w La PPF unisce questi due punti. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 15 di 87
Il modello ricardiano • Facendo i calcoli possiamo vedere: w Lavoro = 25, MPLG = 4, MPLS = 2 w QG = MPLG(L) = 4(25) = 100 w QS = MPLS(L) = 2(25) = 50 • Si deriva come PPF una linea retta. La rappresentazione della PPF come una retta è una caratteristica peculiare del modello ricardiano. w Si assume che i prodotti marginali del lavoro siano costanti. w Non ci sono rendimenti decrescenti perché il modello trascura l’impiego di altre risorse. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 16 di 87
Il modello ricardiano • L’inclinazione della PPF è data dal rapporto tra i prodotti marginali dei due beni. • L’inclinazione è anche pari al costo opportunità del grano, cioè la quantità di stoffa a cui si deve rinunciare per ottenere un’unità aggiuntiva di grano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 17 di 87
Il costo opportunità Rose Computer Stati Uniti 10 milioni 100 mila Sud America 10 milioni 30 mila Milioni di Rose Centinaia di Computer Stati Uniti -10 +100 Sud America +10 -30 0 +70 Totale 18 di 87
Il modello ricardiano Figura 2. 1 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 19 di 87
Il modello ricardiano • La curva di indifferenza di H w Data la PPF di H, che combinazione di grano e stoffa produrrà effettivamente H? La risposta dipende dalla domanda per i due beni. w La domanda può essere rappresentata usando una curva di indifferenza. w Una curva di indifferenza rappresenta le combinazioni di due beni che un Paese può consumare ricevendo il medesimo livello di soddisfazione. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 20 di 87
Il modello ricardiano • Tutti i punti su una curva di indifferenza permettono lo stesso livello di utilità. • I punti che giacciono su curve di indifferenza più elevate conferiscono un’utilità maggiore. • Le curve di indifferenza sono comunemente impiegate per mostrare le preferenze di un individuo. • Ma qui le utilizziamo per mostrare le preferenze di un intero Paese. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 21 di 87
Il modello ricardiano Figura 2. 2 Il Paese è indifferente tra A e B Il Paese sta meglio su U 2, ma non può produrre così tanto. U 0<U 1<U 2 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 22 di 87
Il modello ricardiano • L’equilibrio in H w Senza commercio, la PPF costituisce un vincolo di bilancio per il Paese. w Con mercati perfettamente competitivi, il Paese produrrà nel punto di utilità massima dati i vincoli imposti dalla PPF. w Nel grafico, il livello massimo di utilità che si può raggiungere rimanendo sulla PPF è U 1 in corrispondenza del punto A. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 23 di 87
Il modello ricardiano • L’equilibrio in H w Il punto A è l’equilibrio senza commercio. w Il Paese può raggiungere il punto A attraverso la produzione interna. w L’ipotesi di concorrenza perfetta ci assicura che il Paese termini in un equilibrio corrispondente alla più alta utilità possibile. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 24 di 87
Il modello ricardiano Figura 2. 2 Il Paese potrebbe produrre nel punto D, ma riceve un livello di utilità maggiore nel punto A. Il punto A, su U 1, è la migliore combinazione che il Paese può scegliere. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 25 di 87
Il modello ricardiano • Costo opportunità e prezzi w L’inclinazione della PPF rappresenta il costo opportunità di un bushel aggiuntivo di grano. w In concorrenza perfetta, il costo opportunità del grano è pari al prezzo del grano. § Il prezzo riflette il costo opportunità di un bene. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 26 di 87
Il modello ricardiano • Salari w Determinazione dei salari § Con mercati concorrenziali, le imprese assumono lavoratori fino al punto in cui il salario orario è pari al valore di un’ora addizionale di produzione. § Il valore di un’ora aggiuntiva di lavoro è uguale alla quantità di beni prodotta in quell’ora (MPL) moltiplicata per il prezzo del bene. § si assumono lavoratori fino al punto in cui il salario è pari a P*MPL in ogni settore. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 27 di 87
Il modello ricardiano • Salari w In mercati concorrenziali, il lavoro può spostarsi liberamente tra settori. w I lavoratori si sposteranno nel settore in cui i salari sono maggiori. w Lo spostamento continuerà fino a quando i salari nei due settori sono tra loro uguali. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 28 di 87
Il modello ricardiano w Data l’uguaglianza tra i salari otteniamo: § Il membro di destra è l’inclinazione della PPF e il costo opportunità di ottenere un bushel aggiuntivo di grano. § Il membro di sinistra è il prezzo relativo del grano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 29 di 87
Il modello ricardiano • Il rapporto tra i prezzi, PG/PS, denota sempre il prezzo relativo del bene al numeratore in termini di unità a cui si deve rinunciare del bene al denominatore. • L’inclinazione della PPF è pari al prezzo relativo del grano, il bene riportato sull’asse orizzontale. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 30 di 87
Il modello ricardiano • Il Paese F w Ipotizziamo che la tecnologia di F sia inferiore rispetto a quella di H. w F ha uno svantaggio assoluto nella produzione sia di grano sia di stoffa rispetto ad H. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 31 di 87
Il modello ricardiano • Il Paese F w La frontiera delle possibilità produttive di F § Supponete che un lavoratore di F possa produrre un bushel di grano o una iarda di stoffa. § MPL*G = 1, MPL*S = 1 § Supponete che ci siano 100 lavoratori disponibili nel Paese F. § Se tutti i lavoratori fossero impiegati nel grano, se ne potrebbero produrre 100 bushel. § Se tutti fossero impiegati nel settore della stoffa, se ne potrebbero produrre 100 iarde. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 32 di 87
Il modello ricardiano Figura 2. 3 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 33 di 87
Il modello ricardiano • Il vantaggio comparato w Partendo da questi dati, possiamo introdurre il concetto di costo opportunità della produzione di ciascun bene in ciascun Paese. w Date le informazioni sul costo opportunità, possiamo determinare i vantaggi comparati in ciascun Paese per ciascun bene. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 34 di 87
Il modello ricardiano Costo opportunità dei beni in H e in F Stoffa (1 iarda) Grano (1 bushel) H 2 bushel di grano ½ iarda di stoffa F 1 bushel di grano 1 iarda di stoffa Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 35 di 87
Il modello ricardiano • Il vantaggio comparato w Un Paese ha un vantaggio comparato in un bene quando il costo opportunità di quel bene è inferiore al suo costo opportunità nell’altro Paese. w Osservando la tabella possiamo vedere che F ha un vantaggio comparato nella produzione di stoffa. § Il costo opportunità della stoffa in F è inferiore. w H ha un vantaggio comparato nella produzione di grano. § Il costo opportunità del grano in H è inferiore. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 36 di 87
Il modello ricardiano • L’equilibrio in F w Anche le preferenze di F possono essere rappresentate da una curva di indifferenza. w La sua economia produce nel punto di massima utilità per il Paese dato il vincolo della PPF. w L’inclinazione della PPF è il costo opportunità del grano. w Il prezzo relativo del grano in autarchia è P*G/P*S = 1. w Il prezzo relativo di F è maggiore del prezzo relativo del grano in autarchia in H: PG/PS = ½. w La differenza tra i prezzi relativi riflette il vantaggio comparato di H nella produzione di grano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 37 di 87
Il modello ricardiano – Paese F Figura 2. 4 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 38 di 87
Vantaggio comparato nell’abbigliamento, nel tessile e nel grano APPLICAZIONE • I settori statunitensi del tessile e abbigliamento fronteggiano un’intensa concorrenza. • Burlington Industries nel gennaio 1999 ha annunciato che avrebbe ridotto la sua capacità di produzione del 25% a causa delle importazioni dall’Asia. • Dopo i licenziamenti, impiegava 17. 400 persone negli Stati Uniti e aveva ricavi pari a 1, 6 miliardi di dollari nel 1999. • Il fatturato per occupato era perciò 92. 000 dollari. • Questo valore è pari alla media dei produttori statunitensi di abbigliamento. • Il settore tessile è ancora più produttivo, con un fatturato annuale per occupato di 140. 000 dollari negli Stati Uniti. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 39 di 87
Vantaggio comparato nell’abbigliamento, nel tessile e nel grano APPLICAZIONE • In Cina, invece, il fatturato per occupato è solo di 13. 000 dollari nell’abbigliamento e di 9. 000 nel tessile. • Gli Stati Uniti sono 7 volte più produttivi nell’abbigliamento e 16 volte più produttivi nel tessile. • Quindi gli Stati Uniti hanno un vantaggio assoluto in questi beni. • Gli Stati Uniti producono 27, 5 bushel di grano per ora di lavoro. • La Cina produce solo 0, 1 bushel di grano per ora di lavoro. • Gli Stati Uniti sono quindi 275 volte più produttivi nella produzione di grano. • Di conseguenza hanno un vantaggio assoluto nel grano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 40 di 87
Vantaggio comparato nell’abbigliamento, nel tessile e nel grano APPLICAZIONE • Poiché il vantaggio assoluto degli Stati Uniti nel settore del grano è superiore a quello di cui godono nel settore della stoffa, hanno un vantaggio comparato nella produzione di grano. • La Cina ha il vantaggio comparato nell’abbigliamento e nel tessile perché il suo svantaggio produttivo rispetto agli Stati Uniti è inferiore che nel caso del grano. • Questo spiega perché gli Stati Uniti importano abbigliamento e tessile dalla Cina nonostante l’elevata produttività domestica. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 41 di 87
Si può creare un vantaggio comparato? Il caso di “Icewine” APPROFONDIMENTI • In generale, assumiamo che un Paese abbia un vantaggio comparato in un bene. w Alcuni Paesi hanno un vantaggio comparato nella produzione di vino. • Un Paese può creare un vantaggio comparato? w Le regioni con temperature rigide non sono adatte ai produttori di vino perché le uve patiscono il freddo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 42 di 87
Si può creare un vantaggio comparato? Il caso di “Icewine” APPROFONDIMENTI w La regione canadese delle Cascate del Niagara ha iniziato a produrre un vino chiamato “Icewine” nel 1983; ora viene prodotto anche nella British Columbia. w I grappoli vengono fatti gelare sulla vigna prima della vendemmia. w Il sapore unico del vino ha creato una domanda relativamente elevata. w Ciò ha generato un vantaggio comparato in un certo tipo di vino, anche se il Canada non gode di un tale vantaggio nella produzione di vino tradizionale. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 43 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Che cosa succede quando si commerciano i beni tra H e F? • Vediamo che il prezzo relativo di autarchia del Paese determina quale prodotto sarà esportato e quale importato. • Il prezzo relativo di autarchia di un bene è uguale al suo costo opportunità. w Quindi, il pattern di esportazioni ed importazioni sarà determinato dai costi opportunità in ciascun Paese, ovvero dal loro vantaggio comparato. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 44 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • L’equilibrio del commercio internazionale w Il prezzo relativo della stoffa in F è P*S/P*G = 1. w Il prezzo relativo della stoffa in H è PS/PG = 2. w Quindi F vorrà esportare la stoffa in H: la produce per 1 dollaro e la esporta per un prezzo maggiore di 1 dollaro. w Per il grano vale il contrario. w H esporterà grano e F esporterà stoffa. w Entrambi i Paesi esportano il bene nel quale hanno un vantaggio comparato. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 45 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Come si realizza il commercio w Quando H esporta il grano, la quantità di grano venduta in H si riduce. w Il prezzo del grano in H è spinto al rialzo. w Una quantità maggiore di grano entra nel mercato di F. w Il prezzo del grano in F si riduce. w Quando F esporta stoffa, la quantità venduta internamente si riduce e il prezzo della stoffa in F aumenta. w Il prezzo della stoffa in H si riduce. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 46 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • L’equilibrio del commercio internazionale w Due Paesi si trovano in un equilibrio di scambio quando: § Il prezzo relativo di ogni bene è il medesimo in entrambi i Paesi. § La quantità di ciascun bene che ciascun Paese desidera commerciare è la medesima. w Per comprendere l’equilibrio del commercio internazionale dobbiamo fare due cose: § Determinare il prezzo relativo del grano o della stoffa nell’equilibrio di commercio internazionale. § Studiare come il passaggio da equilibrio di autarchia a equilibrio di commercio internazionale influenza la produzione ed il consumo sia in H sia in F. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 47 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • L’equilibrio di commercio internazionale w Il prezzo relativo del grano nell’equilibrio di commercio internazionale sarà compreso tra i prezzi relativi di autarchia nei due Paesi. w Per ora assumiamo che il prezzo di libero scambio PS/PG sia 2/3. Tale prezzo si trova tra i prezzi di autarchia pari a ½ in H e a 1 in F. w Possiamo prendere ora questo prezzo e vedere come il commercio internazionale influenza la produzione e il consumo in ciascun Paese. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 48 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • La variazione della produzione e del consumo w I produttori di grano di H guadagnano più del costo opportunità vendendolo a F. w Perciò in H le risorse di lavoro si sposteranno verso la produzione di grano e aumenta la produzione. w Si ricordi che i salari sono pari al prezzo del bene moltiplicato per il prodotto marginale del lavoro. w Date le informazioni prima riportate, possiamo calcolare il rapporto tra i salari nei due settori. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 49 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • I lavoratori di H vorranno lavorare nel grano e non si produrrà stoffa. • Con commercio internazionale, H si specializzerà completamente nella produzione di grano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 50 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Il commercio internazionale w H può esportare grano al prezzo relativo internazionale di 2/3. w Per ogni bushel di grano che esporta, ottiene in cambio 2/3 di iarda di stoffa. w Nella figura 2. 5 riportiamo questa situazione per ottenere una nuova retta dei prezzi che mostra il prezzo relativo mondiale. § La retta dei prezzi mondiali mostra l’insieme delle possibilità di consumo che un Paese può raggiungere specializzandosi in un solo bene e commerciando. § Attenzione! Si tratta solo di possibilità di consumo, perché le possibilità di produzione sono sempre vincolate dalla PPF. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 51 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale Stoffa, QS (iarde) 50 • La nuova retta dei prezzi mondiali, PG/PS = 2/3, ci mostra il nuovo insieme delle possibilità di consumo • Il Paese può raggiungere un’utilità maggiore grazie alle nuove possibilità di consumo U 2 Retta dei prezzi mondiali, Inclinazione = – 2/3 A 25 U 1 Produzione di H B 50 100 Grano, QG (bushel) Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 52 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale H produce 100 bushel di grano, ma ne consuma solo 40, perciò le esportazioni sono pari a 60. H produce 0 iarde di stoffa ma ne consuma 40, perciò le importazioni sono pari a 40. Stoffa, QS (iarde) Consumo di H 50 40 C U 2 H importa 40 iarde di stoffa 25 Retta dei prezzi mondiali, Inclinazione = – 2/3 A U 1 Produzione di H B 40 50 50 100 Grano, QG (bushel) H esporta 60 bushel di grano Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 53 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale Figura 2. 5 Retta dei prezzi mondiali, Inclinazione = – 2/3 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 54 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Il commercio internazionale w Il commercio internazionale crea per il Paese delle possibilità di consumo non disponibili in autarchia. w H ora può spostarsi su una curva di indifferenza più alta rispetto a quella che raggiungerebbe senza commercio. w Questa è la prima dimostrazione dei guadagni dallo scambio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 55 di 87
Il pattern di commercio internazionale e i guadagni dallo scambio • Il pattern di commercio e i guadagni dallo scambio w Dalla figura 2. 5, possiamo anche vedere che le esportazioni e le importazioni di H sono uguali se valutate nella stessa unità di misura. w H esporta 60 bushel di grano. Moltiplicando questa quantità per il prezzo del grano in termini di stoffa, 2/3, il risultato è 40, ovvero pari alla quantità di stoffa importata. w Ora si consideri F, le cui condizioni vengono rappresentate nella figura 2. 6. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 56 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale Figura 2. 6 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 57 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Il pattern di commercio e i guadagni dallo scambio w Ciascun Paese esporta il bene nel quale ha un vantaggio comparato. w Ciò conferma che il pattern di commercio è determinato dal vantaggio comparato. § È il primo insegnamento del modello ricardiano. w Ci sono guadagni dallo scambio per entrambi i Paesi. § È il secondo insegnamento del modello ricardiano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 58 di 87
La determinazione del pattern di commercio internazionale • Il pattern di commercio e i guadagni dallo scambio w Non abbiamo però ancora determinato il livello dei salari nei due Paesi. w I prezzi relativi convergono. Accade lo stesso ai salari? w I salari aumentano in ciascun Paese, ma non convergono. w Sono determinati dal vantaggio assoluto e non dal vantaggio comparato. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 59 di 87
La determinazione dei salari nei due Paesi • La determinazione dei salari nei due Paesi w Come si è detto prima, con mercati del lavoro concorrenziali, le imprese pagano ai lavoratori il valore del loro prodotto marginale. w Dato che H produce e esporta grano, i lavoratori di H saranno pagati in termini di questo bene. Il salario reale è MPLG = 4 bushel di grano. w I lavoratori venderanno il grano sul mercato mondiale al prezzo relativo PG/PS = 2/3. w In questo modo possiamo calcolare il salario reale in termini di stoffa: (PG/PS)MPLG = (2/3)4 = 8/3 iarde. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 60 di 87
La determinazione dei salari nei due Paesi • La determinazione dei salari nei due Paesi w Possiamo seguire lo stesso ragionamento per F. In sintesi: w Il salario reale di H è § 4 bushel di grano § 8/3 iarde di stoffa w Il salario reale di F è § 3/2 bushel di grano § 1 iarda di stoffa w I lavoratori di F guadagnano meno dei lavoratori di H secondo quanto misurato dalla capacità di acquisto di entrambi i beni. § Ciò riflette il vantaggio assoluto di H nella produzione di entrambi i beni. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 61 di 87
La determinazione dei salari nei due Paesi • I salari sono determinati dal vantaggio assoluto mentre il commercio è determinato dal vantaggio comparato. • Questi due risultati vanno di pari passo. w L’unico modo in cui un Paese con tecnologie arretrate può esportare a un prezzo che altri sono disposti a pagare è avere bassi salari. • Quando un Paese sviluppa tecnologie migliori, i suoi salari aumentano. w I lavoratori stanno meglio perché ricevono salari maggiori. w Con l’apertura al commercio internazionale, il modello ricardiano prevede un aumento dei salari reali. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 62 di 87
La determinazione dei salari nei due Paesi • Lo possiamo vedere nel mondo reale w Si stima che il reddito pro-capite in Cina nel 1978 fosse di 925 dollari. w Nel 2000, il reddito pro-capite in Cina era aumentato a 3750 dollari. w Il reddito pro-capite in India è più che raddoppiato da 1180$ nel 1978 a 2480$ nel 2000. w Si ritiene che per questi Paesi l’opportunità di commerciale liberamente a livello internazionale sia stata cruciale per accrescere gli standard di vita. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 63 di 87
La produttività del lavoro e i salari APPLICAZIONE • La produttività del lavoro può essere misurata come valore aggiunto per ora nella produzione. w Il valore aggiunto è la differenza tra i ricavi delle vendite in un settore e i costi degli input intermedi. w È uguale ai pagamenti al lavoro e al capitale in un settore. w Il modello ricardiano ignora il capitale, perciò possiamo misurare la produttività del lavoro come valore aggiunto diviso per il numero di ore lavorate, o valore aggiunto per ora. • La figura 2. 7 mostra il valore aggiunto per ora nella produzione in alcuni Paesi. w I Paesi con la produttività del lavoro maggiore pagano anche salari maggiori, proprio come previsto dal modello ricardiano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 64 di 87
La produttività del lavoro e i salari APPLICAZIONE Figura 2. 7: Produttività del lavoro e salari nel 2001 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 65 di 87
La produttività del lavoro e i salari APPLICAZIONE • Possiamo anche osservare la relazione tra produttività e salari nel tempo. • La figura 2. 8 mostra che l’andamento in generale crescente della produttività si associa ad una tendenza all’aumento dei salari. w Anche questo è previsto dal modello ricardiano. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 66 di 87
La produttività del lavoro e i salari APPLICAZIONE Figura 2. 8 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 67 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • Nell’analisi precedente abbiamo ipotizzato che il prezzo mondiale del grano fosse 2/3. • In realtà il prezzo mondiale è determinato dal mercato delle esportazioni e delle importazioni. • Deriviamo una curva di offerta di esportazioni di H. w Mostra la quantità che H desidera esportare per ogni valore assunto dal prezzo relativo. • Analogamente deriviamo la curva di domanda di importazioni di F. w Mostra la quantità di grano che F desidera importare per ogni valore assunto dal prezzo relativo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 68 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • La curva di offerta di esportazioni di H w Possiamo usare i dati presentati in precedenza per derivare una curva di offerta di esportazioni. w Il grafico della curva di offerta di esportazioni presenta sull’asse verticale il prezzo relativo del grano e sull’asse orizzontale la quantità di grano. w Abbiamo visto precedentemente che a un prezzo relativo pari a 2/3 corrispondono esportazioni pari a 60 bushel. § Primo punto della curva di offerta di esportazioni: distanza orizzontale tra i punti B e C nella figura 2. 9(a) e il punto C’ nella figura 2. 9(b). Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 69 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • Per ottenere altri punti della curva di offerta di esportazioni consideriamo l’equilibrio di autarchia. w Quando il prezzo relativo del grano è ½, le esportazioni di grano di H sono pari a zero (equilibrio di autarchia). § Punti A e A’ nella figura 2. 9 w Per il terzo punto, consideriamo un prezzo relativo del grano pari a ½. § In corrispondenza di questo prezzo, H potrebbe esportare grano in cambio di stoffa. § La produzione potrebbe spostarsi dal punto A in qualsiasi altro punto della PPF. • I lavoratori desidereranno spostarsi da un settore all’altro fino a quando i salari si uguagliano tra settori. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 70 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • Supponiamo che tutti i lavoratori si siano spostati nel settore della produzione di grano. • Con un prezzo relativo pari a ½, il consumo è ancora nel punto A e la differenza tra A e B è la quantità di grano che H sta esportando. w Il prezzo relativo di ½ e le esportazioni corrispondenti di grano pari a 50 rappresentano un altro punto della curva di offerta di esportazioni di H: B’ Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 71 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali Figura 2. 9 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 72 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • La porzione piatta della curva di offerta di esportazioni è una caratteristica peculiare del modello ricardiano. w La PPF è una retta. w La produzione può avvenire in qualsiasi punto lungo la PPF perché i lavoratori si spostano tra settori. w Ciò consente tutti i livelli di esportazione tra A’ e B’. w Per prezzi superiori a ½, la produzione rimane la medesima, mentre il consumo varia, aumentando rispetto al punto A. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 73 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • La curva di domanda di importazioni di F w Possiamo usare un procedimento simile per costruire la domanda di importazioni di grano nella figura 2. 10. w Se il prezzo relativo mondiale è pari a 2/3, F importa 60 bushel di grano: punti C* e C*’. w Equilibrio di autarchia di F, con un prezzo relativo pari a 1 e importazioni pari a zero: punti A* e A*’. w La produzione può spostarsi dal punto A quando il prezzo è pari a 1 perché i lavoratori si spostano tra settori: § Supponiamo che tutti i lavoratori si spostino nel settore della stoffa. § F importa 50 bushel di grano: punti B* e B*’. w Otteniamo così la curva di domanda di importazioni. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 74 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali Figura 2. 10 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 75 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • L’equilibrio del commercio internazionale w Dobbiamo unire la curva di offerta di esportazioni di H e la curva di domanda di importazioni di F. w Le esportazioni di H sono l’eccesso di offerta interna. w Le importazioni di F sono l’eccesso di domanda interna. w Questo è il mercato mondiale del grano (figura 2. 11): § Prezzo di equilibrio pari a 2/3 e scambio di 60 bushel di grano. § Questa è la quantità che corrisponde all’equilibrio tra domanda e offerta. § Le vendite desiderate da H sono pari agli acquisti che F desidera effettuare. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 76 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali Figura 2. 11 Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 77 di 87
La determinazione dei prezzi internazionali • La ragione di scambio w Prezzo delle esportazioni di un Paese diviso per il prezzo delle sue importazioni. w Per H la ragione di scambio è PG/PS. w Un aumento di PG o una riduzione di PS fa aumentare la ragione di scambio di H. w Un aumento della ragione di scambio è un bene per un Paese: si trova in una situazione migliore. § Il Paese guadagna di più dalle sue esportazioni. § Il Paese paga di meno per le sue importazioni. w Per F la ragione di scambio è PS/PG e il Paese sta meglio se il prezzo relativo della stoffa aumenta. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 78 di 87
La ragione di scambio dei beni primari APPLICAZIONE • L’economista latinoamericano Raúl Prebisch e l’economista britannico Hans Singer hanno avanzato l’ipotesi secondo la quale il prezzo dei beni primari si sarebbe ridotto nel tempo rispetto al prezzo dei beni manufatti. • I beni primari sono spesso esportati da Paesi in via di sviluppo e questa previsione implica un declino nel tempo della loro ragione di scambio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 79 di 87
La ragione di scambio dei beni primari APPLICAZIONE • Questa teoria potrebbe essere vera per due ragioni: • Primo, w Quando i Paesi diventano più ricchi spendono una quota inferiore del proprio reddito in cibo. w Quando il reddito mondiale aumenta, la domanda di cibo in rapporto alla domanda di beni manufatti si riduce. w Quindi, ci si potrebbe aspettare una riduzione del prezzo dei prodotti agricoli rispetto al prezzo dei beni manufatti. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 80 di 87
La ragione di scambio dei beni primari APPLICAZIONE • Secondo, w Per i prodotti minerari, potrebbe accadere che i Paesi industrializzati trovino continuamente nuovi sostituti per l’uso di minerali nella produzione manifatturiera. w La sostituzione dei prodotti minerari è una forma di progresso tecnologico e mano che esso progredisce può portare ad una riduzione del prezzo delle materie prime. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 81 di 87
La ragione di scambio dei beni primari APPLICAZIONE • Ci sono anche delle ragioni per cui la teoria potrebbe non essere vera: • Primo, w Il progresso tecnologico nei beni manufatti potrebbe portare a una riduzione del loro prezzo dato che diventano più facili da produrre. w Ciò genera una riduzione della ragione di scambio nei Paesi industrializzati anziché in quelli in via di sviluppo. • Secondo, w Almeno per il petrolio, il cartello che limita l’offerta ha causato un aumento della ragione di scambio dei Paesi esportatori di petrolio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 82 di 87
La ragione di scambio dei beni primari APPLICAZIONE • La figura 2. 12 mostra 24 beni primari dal 1900 al 1998 e il loro prezzo mondiale relativo rispetto al prezzo dei beni manufatti. • Da questi risultati per diversi beni primari, possiamo concludere che alcuni seguono le previsioni della teoria di Prebisch e Singer mostrando prezzi relativi in diminuzione. • Tuttavia, questa non è la regola generale. Altri beni primari hanno assistito ad un aumento o a una variazione non coerente nel tempo. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 83 di 87
Conclusioni • Il modello ricardiano è stato sviluppato per rispondere all’idea mercantilistica secondo la quale le esportazioni sono un’attività positiva, mentre le importazioni sono negative. • David Ricardo scoprì che non è vero e considerò un esempio in cui il commercio tra due Paesi era in pareggio. • Il pattern di commercio è determinato dal vantaggio comparato ed entrambi i Paesi guadagnano dallo scambio. • Il modello ricardiano è presentato con un solo fattore di produzione, il lavoro. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 84 di 87
Conclusioni • Poiché i salari dipendono dai prodotti marginali del lavoro in ciascun Paese, concludiamo che i salari sono determinati dal vantaggio assoluto. w I Paesi con una tecnologia migliore sono in grado di pagare salari più elevati. • Inoltre, i salari dipendono dai prezzi prevalenti sui mercati mondiali per i beni esportati da ciascun Paese. • La ragione di scambio è il prezzo delle esportazioni di un Paese diviso per il prezzo delle sue importazioni. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 85 di 87
Conclusioni • Poiché supponiamo che il lavoro sia l’unico fattore produttivo, la PPF nel modello ricardiano è una retta. w Ciò ci porta a curve di offerta di esportazioni e di domanda di importazioni con una porzione piatta. • I guadagni dallo scambio diventano molto più complicati quando introduciamo ipotesi più realistiche considerando diversi fattori di produzione. w Ne discuteremo nei capitoli successivi. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 86 di 87
Concetti chiave 1. Un Paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene quando il costo opportunità della produzione di quel bene è minore del costo opportunità per quel bene in un altro Paese. 2. Il pattern di commercio tra Paesi è determinato dal vantaggio comparato. 3. Tutti i Paesi ottengono guadagni dallo scambio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 87 di 87
Concetti chiave 4. Il livello dei salari in ogni Paese è determinato dal vantaggio assoluto, ovvero dalle quantità che il Paese può produrre con la propria forza lavoro. 5. Il prezzo di equilibrio di un bene sul mercato mondiale è determinato dal punto in cui l’offerta di esportazioni di un Paese è pari alla domanda di importazioni dell’altro Paese. 6. La ragione di scambio di un Paese, il prezzo del bene esportato diviso per il prezzo del bene importato, influenza i guadagni che un Paese ottiene dallo scambio. Copyright © 2008 Worth Publishers ▪ International Trade ▪ Feenstra/Taylor 88 di 87
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