1 Jay Phelan Maria Cristina Pignocchino Biologia 2
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Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Biologia 2
Capitolo A 7 Le varietà di piante, funghi e animali 3 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
Lezione 1 Le piante terrestri 4 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
1. Le caratteristiche delle piante terrestri /1 Le piante terrestri sono organismi pluricellulari che svolgono la fotosintesi clorofilliana. Quasi tutte sono dotate di radici, fusto, foglie. 5 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
1. Le caratteristiche delle piante terrestri /2 Si riproducono con alternanza di generazioni: un gametofito aploide produce per mitosi gameti aploidi, che si uniscono per formare uno zigote. Questo si sviluppa in uno sporofito diploide, che produce per meiosi spore aploidi. 6 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
2. L’albero filogenetico delle piante Le prime piante terrestri erano piccole, non avevano foglie, radici, o fiori, e potevano crescere solo sulla riva dell’acqua. Si svilupparono prima piante non vascolari poi vascolari. Solo successivamente comparvero piante con semi e infine piante con fiori. 7 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
3. Le piante non vascolari: le briofite Le briofite, piante non vascolari, mancano di radici e di vasi. Il gametofito è dominante sullo sporofito e i gameti maschili nuotano nell’acqua per fecondare la cellula uovo. Dallo sporofito che rimane unito al gametofito derivano le spore da cui germinano le nuove piante. 8 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
4. Le piante vascolari senza semi: le pteridofite Le pteridofite, tra cui le felci, sono piante vascolari primitive, hanno radici, fusto e foglie. Lo sporofito è dominante e la diffusione avviene grazie alle spore da cui derivano gametofiti indipendenti. La fecondazione può avvenire solo in acqua. 9 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
5. Le spermatofite sono piante con seme Le spermatofite, che comprendono gimnosperme e angiosperme, sono piante vascolari con seme. Un seme contiene un embrione pluricellulare insieme a una scorta di nutrienti; i grani di polline e l’ovulo sono i gametofiti. 10 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
6. Le spermatofite più antiche: le gimnosperme /1 Le gimnosperme, tra cui le conifere, sono state le prime piante a produrre semi. Hanno un ciclo vitale senza nessuno stadio libero aploide e dipendono dal vento per trasportare il proprio polline. Hanno un tronco legnoso, rivestito di corteccia. 11 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
6. Le spermatofite più antiche: le gimnosperme /2 12 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
7. Le piante più diffuse: le angiosperme /1 Le angiosperme sono piante con i fiori. Il fiore deriva da foglie modificate e ospita le strutture riproduttive della pianta. 13 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
7. Le piante più diffuse: le angiosperme /2 Dopo la fecondazione dal fiore deriva il frutto, che avvolge il seme, lo nutre e ne favorisce la dispersione. Normalmente il frutto si sviluppa dall’ovario. 14 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
Lezione 2 I funghi 15 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
8. I funghi non sono parenti stretti delle piante I funghi sono eucarioti, hanno una parete cellulare di chitina e sono decompositori. Sono formati da ife organizzate in un micelio. I loro cicli vitali comprendono una fase sessuata e una asessuata. 16 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
9. Molti funghi sono organismi simbionti Alcuni funghi formano relazioni simbiotiche con altri organismi. Le micorrize sono una forma di simbiosi tra le radici di una pianta e il micelio di un fungo, mentre i licheni rappresentano una simbiosi tra un fungo e un’alga o un batterio fotosintetico. 17 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
Lezione 3 Gli animali più semplici 18 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
10. I criteri di classificazione degli animali /1 Gli animali sono organismi pluricellulari, si nutrono per ingestione e digestione e sono in grado di muoversi, almeno in alcune fasi del ciclo vitale. 19 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
10. I criteri di classificazione degli animali /2 Gli animali si sono originati da un protista ancestrale eterotrofo capace di muoversi. Quattro elementi distintivi permettono di suddividere gli animali attualmente viventi in gruppi: (1) presenza di tessuti distinti; (2) simmetria radiale o bilaterale; (3) protostomi o deuterostomi; (4) crescita con muta o con accrescimento continuo del corpo. 20 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
10. I criteri di classificazione degli animali /3 21 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
11. Gli invertebrati sono il gruppo di animali più ampio e diversificato Gli invertebrati sono privi di colonna vertebrale, sono tutti protostomi, tranne gli echinodermi che sono deuterostomi e sono più vicini, dal punto di vista evolutivo, ai vertebrati. 22 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
12. I poriferi sono animali filtratori I poriferi, tra cui le spugne, sono animali semplici e sessili. Sono privi di tessuti e organi e non presentano alcuna simmetria; sono filtratori in grado di riprodursi per via sessuata o asessuata. Si muovono allo stadio larvale. 23 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
13. Gli cnidari hanno simmetria radiale e tentacoli Gli cnidari comprendono meduse, coralli e anemoni di mare. Presentano simmetria radiale e tessuti veri e propri. Nel loro ciclo vitale sono presenti due forme: un polipo sessile e una medusa natante. 24 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
14. I vermi comprendono molti phyla Platelminti, nematodi e anellidi sono vermi dotati di tessuti distinti, sono protostomi e presentano un piano strutturale con simmetria corporea bilaterale. I tre phyla si differenziano per la presenza/assenza del celoma. 25 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
Lezione 4 Gli invertebrati più complessi 26 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
15. Dalle lumache di terra ai polpi: i molluschi I molluschi sono protostomi con simmetria bilaterale, hanno una organizzazione interna complessa, spesso posseggono mantello, radula e conchiglia. I gruppi principali sono gasteropodi, bivalvi e cefalopodi. 27 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
16. Le linee evolutive degli artropodi Gli artropodi sono invertebrati protostomi che hanno il corpo suddiviso in segmenti con specializzazioni differenti (capo, torace e addome, che possono essere dotati di appendici articolate). Hanno un esoscheletro di chitina e compiono la muta. I più importanti sono chelicerati, crostacei, miriapodi e insetti. 28 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
17. Gli invertebrati deuterostomi: gli echinodermi Gli echinodermi, tra cui stelle marine e ricci di mare, sono deuterostomi, hanno un rivestimento spinoso, un endoscheletro, il sistema acquifero e dei pedicelli ambulacrali utili al movimento. L’adulto ha simmetria radiale, ma le larve hanno simmetria bilaterale. 29 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
Lezione 5 Gli animali vertebrati 30 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
18. I vertebrati fanno parte del phylum dei Cordati /1 Tutti i cordati hanno 4 strutture corporee comuni, che spesso sono presenti solo durante una fase del ciclo vitale: notocorda, cordone nervoso dorsale, fessure branchiali faringee, coda post-anale. I vertebrati, un subphylum dei cordati, hanno una colonna vertebrale dorsale che funge da endoscheletro e protegge il midollo spinale, connesso con l’encefalo che si trova nel cranio. 31 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
18. I vertebrati fanno parte del phylum dei Cordati /2 32 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
18. I vertebrati fanno parte del phylum dei Cordati /3 I vertebrati sono il gruppo di cordati con la più alta diversità. 33 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
19. Gli agnati e i pesci /1 I vertebrati agnati, tra cui le lamprede, sono privi di mascelle e vivono in acqua. I pesci e i vertebrati terrestri sono gnatostomi, ovvero dotati di cranio osseo e mascelle. 34 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
19. Gli agnati e i pesci /2 I pesci possono avere scheletro cartilagineo o osseo, con pinne raggiate o lobate. Sono dotati di pinne, mascelle e branchie. 35 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
20. Gli adattamenti dei vertebrati terrestri I vertebrati terrestri hanno sviluppato adattamenti per proteggersi dalla disidratazione, per muoversi e scambiare i gas respiratori fuori dall’acqua. Tutti, tranne gli anfibi, hanno un uovo amniotico. 36 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
21. Gli anfibi si riproducono in acqua /1 Gli anfibi sono vertebrati terrestri, ma gli adulti di quasi tutte le specie depongono le uova in acqua per evitare la disidratazione. Le uova sono infatti prive di membrana amniotica. 37 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
21. Gli anfibi si riproducono in acqua /2 Alla schiusa, dalle uova fuoriescono larve acquatiche. Dopo la metamorfosi, gli adulti sono veri e propri animali terrestri dotati di polmoni. Molti anfibi adulti comunque svolgono anche la respirazione cutanea. 38 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
22. Rettili e uccelli hanno una discendenza comune I rettili terrestri hanno uovo amniotico, squame, cute impermeabile, reni che trattengono liquidi. Gli uccelli rappresentano un ramo della linea evolutiva dei rettili, ma, a differenza di questi ultimi, sono provvisti di penne e piume e sono endotermi. 39 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
23. I mammiferi /1 I mammiferi sono vertebrati endotermi, dotati di peli e ghiandole mammarie. Sono suddivisi in tre gruppi. I monotremi, che comprendono l’ornitorinco e l’echidna, depongono le uova. 40 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
23. I mammiferi /2 I marsupiali, tra cui i canguri, partoriscono un piccolo immaturo, che cresce nel marsupio. Nei placentati, tra cui la nostra specie, il piccolo completa il suo sviluppo all’interno del corpo materno. 41 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017
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