1 Il Tutto e il principio del tutto

1 – Il Tutto e il principio del tutto

Spunti di creazione • Genesi 1: 1 -4 «In principio Dio creò il cielo e la terra. Ma la terra era sterminata e vuota: c’erano tenebre sulla superficie dell’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. Dio disse: «Sia luce» . E luce fu. • Corpus Hermeticum: All’inizio la luce accecante d’amore, poi l’oscurità discendente a spirale, che diventa umida. Dall’umidità oscura un grido di richiamo, simile a una voce di fuoco. Dalla luce un Logos copre la natura e un fuoco puro esce dall’oscurità, attirando a sé l’aria.

• Tantrismo: Un invisibile punto di forza (bindu) crea la materia originaria (prakriti), costituita da tre qualità (gunas). All’inizio della creazione i tre punti sono in equilibrio; solo la loro disarmonia produce il mondo della molteplicità.

• Zohar: “Quando il Nascosto dei nascosti volle farsi vedere, cominciò a produrre un punto luminoso. Prima che questo punto luminoso solcasse il buio e comparisse, l’Infinito (En-Soph) era del tutto celato e non diffondeva alcuna luce. ” • Antico Egitto: Dal liquido caos primigeno (Nun) sorge Ra (Atum), che prende coscienza di sé uscendo dall’inerzia e che immagina il mondo e lo crea.

• Fisica: l’universo inizia con una minuscola fluttuazione del vuoto che, mentre si sta espandendo, viene riempita da una sostanza che la fa gonfiare a dismisura (vedere teoria dell’inflazione, campo scalare, Bosone di Higgs).

SPINOZA (1662) Della natura può essere affermato assoluta mente tutto: la natura consiste perciò di infiniti attributi. Questo concorda esattamente con la definizione di Dio. Nell’intelletto infinito di Dio non vi sono se non sostanze e attributi esistenti formalmen. Te nella natura. WITTGENSTEIN (1921) I. Il mondo è tutto ciò che accade. I. I Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose.

Il Dogma Magico L’essere è l’essere Come è sopra è come è sotto, l’universo mentale è corrispondente a quello spirituale ed esso a quello fisico

Aleph Sefer Yetzira: La lettera aleph rappresenta un uomo che alza una mano al cielo e abbassa l’altra verso terra; essa è l’espressione del principio attivo di ogni cosa, è la creazione del cielo corrispondente all’onnipotenza del Verbo in terra. Rappresenta l’aria (Spirito, Parola) ZOAR: L’alef è l’ultima lettera che si presenta a Dio nel passaggio da caos a ordine. Vedendola in disparte Dio le dice: «Non temere, Io sono Uno, come tu sei uno. » Numerosi nomi di Dio iniziano con l’Aleph: Adonay, Adir, Adon, Elokim, Allah, Atum… Rappresenta l’uomo universale, l’unità, il punto centrale, il principio astratto. (Fabre-d’Olivet)

Aleph o Yod? Anche la Yod è vista come lettera del principio, essendo la prima lettera del nome segreto di Dio: quale considerare il principio? La causa/forza primordiale e l’unicità formale ed Ideale della creazione si fondono in un unico principio, una Natura naturans divina che ritorna su se stessa come nel simbolo dell’Ouroboro.

La Grande Opera Il cerchio e il punto: il cerchio è il simbolo dell’eternità. Il punto quello della concentrazione del tempo nell’attimo. Il Sole = oro = combinazione del cerchio (eternità) con il punto (concentrazione) rappresenta il tempo nell’eternità, simbolo dell’unità di micro e macrocosmo (Tabula Chaeremonis, XVIII secolo)

ATALANTA FUGIENS L’uomo è all’opinione generale un compendio del cosmo per il modo in cui è formato, ed è destinato a vivere tipi di vita: la vegetativa nel grembo materno, al pari delle piante, la sensitiva, come per le bestie e finalmente la vita intellettiva presso Dio. Per accrescere la vita intellettiva Dio ha celato nella natura una infinità di arcani che si cavano come il fuoco dalla selce e si usano mercé le scienze e le arti. Le scienze dell’intelletto sono migliori di quelle basate sui sensi, per la “sottigliezza” delle cose più sacre, rare ed oscure della realtà.

«Ventuno sono le vie che conducono alla fortezza alchemica, ma solo una – la via entusiastica della pietà divina e della preghiera – consente di penetrarvi. Solo questa offre la conoscenza della vera materia iniziale. » Heinrich Khunrath, Amphitheatrum sapientiae aeternae, 1602

La Bacchetta (volontà) Eliphas Levi Un principio è una base per la parola, è una ragione d’essere del Verbo. Cos’è la luce dell’intelletto? La parola. La rivelazione? La parola. L’essere è il principio, la parola è il mezzo e la pienezza, lo sviluppo e la perfezione dell’essere il fine. Parlare è creare. Ogni intenzione che non si manifesta per mezzo di atti è una vana intenzione, e la parola che la esprime una parola inutile. Aleister Crowley La Volontà Magica è duplice, presuppone un principio e una fine: volere qualcosa significa ammettere di non essere quella cosa. La parola è la volontà, Thoth, Signore della magia, è anche Dio della Parola.

Le Bateleur (1 – ) א Un inizio, il ragionamento rapido e talentuoso. Qualcosa è possibile, lo rende tale la presenza degli strumenti e dell’Arte, del Reale stesso in mano all’uomo. Parole chiave: Intelletto, parola, nuovo inizio, lavoro, costanza, intrapren denza, volontà. «Per chi è questo spettacolo? Gli chiesi. Rispose: Sono necessari spettatori? Osserva meglio. Vidi l’uomo vestito da giullare che si trasformava continuamente. Innumerevoli persone sembravano venire ed andarsene in lui»

Bibliografia parziale per la prima parte del corso, ogni libro contiene al suo interno nozioni e insegnamenti trasversali agli altri, non vi è un ordine di lettura consigliato Aleister Crowley – Magick Michael Maier – Atalanta Fugiens Alexander Roob – Alchimia & Mistica Spinoza – Opere Wittgenstein – Tractatus Logico-philosophicus Agrippa – La Filosofia Occulta o La Magia Picatrix La Bibbia Il Corano Eliphas Levi – Il Dogma dell’Alta Magia Corpus Hermeticum Il Kybalion Tao te Ching Zohar Sefer Yetzira Mac. Gregor Mathers – La Magia della Cabala Arthur Avalon – Il Potere del Serpente Hegel – La Fenomenologia dello Spirito Schopenauer – Il Mondo come Volontà e Rappresentazione Oswald Wirth – I Tarocchi